Ansia e attacchi di panico

ciao a tutti! ho quasi 22 anni e da quando ne ho 16/17 soffro di ansia.
tutto è cominciato dopo un periodo di disturbi alimentari e un giorno, mentre ero in casa da sola ho cominciato a sentirmi debole e pensavo di svenire.. mi sono molto spaventata perchè con me non c'era nessuno e volevo chiedere aiuto. Da quel momento stare da sola è divenuto un problema, volevo la presenza costante dei miei genitori e soprattutto di mia madre, oppure del mio fidanzato... piangevo se dovevo stare in casa da sola o dovevo prendere il motorino e guidare (ovviamente sola). Questo episodio mi ha impedito poi di guidare tranquillamente infatti ogni volta per me è una violenza psicologica prendere la macchina e guidare, anche per brevi tragitti (dipende anche questo dai giorni perchè ogni tanto riesco a guidare). Tutto ciò mi ha portato ad avere attacchi di panico di notte (pochi in tutti questi anni) e vivo con il timore di riaverne quando mi trovi da sola. mi è stata diagnosticata l'ansia e sono andata da due diversi psicologi... sono stata molto meglio ma dopo poco tempo che smettevo di frequentarli peggioravo e la mia ansia continuava a non farmi vivere serenamente. Sto diventando ipocondriaca e temo che non potrò mai vivere una vita normale come i miei coetanei. ho paura persino di prendere il treno perchè penso di sentirmi male stando al chiuso! a 22 anni ho tanta voglia di indipendenza ma contemporaneamente una paura fortissima di non farcela mai. Il mio medico di base mi fa fare molte analisi, del sangue al cuore ecografie ecc e mi aiuta molto cercando di farmi capire che devo godermi la mia età e non pensare continuamente di dover stare male se sono sola.
Vorrei rivolgermi ad uno psicologo, ma non so se è il caso di fare un passo in avanti e consultare uno psichiatra od uno psicoterapeuta. Sono una persona allegra e solare e questa ansia la sento solo quando sono sola, se sto con gli altri non ci penso e vivo tranquilla. Sono disperata ormai e non riesco a parlarne con nessuno, sembra che gli altri non capiscano il mio disagio.
vorrei sapere cosa fare e a chi rivolgermi, sono 6 anni che non vivo serenamente.
Grazie in anticipo per l'attenzione!
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102 45
Gentile Ragazza,
quanto tempo sono durati gli incontri con i due psicologi che ha consultato? Che tipo di intervento è stato fatto?Si trattava di psicoterapia? Da quanto ha concluso? Per quali motivi?

Per quanto riguarda la richiesta di indicazioni, io credo che potrebbe essere utile per Lei rivolgersi ad uno psicoterapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale, particolarmente efficace in problematiche come la sua. Sarà poi lui, una volta valutata la situazione, ad indicarle eventualmente l'opportunità anche di un consulto psichiatrico.


Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#2]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie mille per la risposta dottoressa,
dunque inizialmente facevo degli incontri con una psicologa che però trattava solo adolescenti dato la mia giovane età (16 anni) e ho continuato a vederla per circa 5 o 6 mesi. Da subito avevo riscontrato benefici e quindi ho interrotto io di mia spontanea volontà e probabilmente sbagliando.
dopo qualche anno, dopo essere ricaduta nell'ansia e negli attacchi di panico, mi sono invece rivolta ad una psicologa dalla quale sono stata in cura per circa 4 mesi ed anche li appena ho ricevuto dei benefici ho mollato pensando di poter continuare da sola praticando gli esercizi che mi dava lei (respirazione, rilassamento soprattutto e anche "premiandomi" ogni volta che facevo qualcosa che mi creava ansia).
Penso che interrompere in questo modo sia stato un errore.
Ormai non vedo uno psicologo da circa 2 anni e mezzo e la mia ansia cosi insopportabile ed ingestibile è ricomparsa da quest'inverno.
cordiali saluti.
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102 45
<<Penso che interrompere in questo modo sia stato un errore.>>

Lo penso anch'io.
Probabilmente il percorso non era ancora giunto a conclusione e i miglioramenti non si erano ancora stabilizzati.
Dal momento che comunque conserva un ricordo positivo di quelle esperienze, che le sono state utili a star meglio, le sarà più facile riprendere.
Ricordando però di non interrompere la terapia non appena sta bene, ma concordando tempi e modi di chiusura con il suo terapeuta.

Cari auguri.


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