Troppo stress? aiuto

Salve gentili medici, richiedo questo consulto per capire meglio cosa mi sta succedendo e per avere un parere da parte di una persona esperta.
Circa due mesi fa, contro la mia volontà, ho concluso il mio persorso di studi e mi sono diplomata. Ora non so chsa mi aspetta per i prossimi mesi e per i prossimi anni. Vorrei continuare a studiare, anche se non ho ancora scelto un indirizzo, ma purtroppo non ne ho la possibilità economica momentaneamente e quindi andrò all' università l'anno prossimo. Nel frattempo cerco qualche lavoro per tenermi occupata ma non so cosa potrò trovare. Questa insicurezza me la porto avanti da mesi e non rende migliore il mio rapporto con le altre persone. inoltre, un mese fa, ho assunto la pillola del giorno dopo per un rapporto non protetto (rottura del profilattico) e mi ha portato molto nervosismo questa cosa, perchè avevo, e ho paura, che non abbia fatto il suo effetto e anche questa mia paura si è riversata sul mio carattere attuale.
Ultimo problema, io e il mio fidanzato temo che siamo in crisi e i miei continui sbalzi d'umore (che sono molto evidenti, a me e agli altri) non hanno altro che peggiorare la situazione e ho paura che il nostro rapporto sarà rovinato definitivamente per questo motivo.
I miei so che non sono problemi gravi, anzi, mi rendo conto che sono sciocchezze; però mi rendono nervosa e mettono in difficoltà il mio rapporto con gli altri perchè i miei sbalzi d'umore sono diventati insopportabili pure per me!

Chiedo quindi un vostro consulto per capire quale potrebbe essere una soluzione a questo piccolo problema e, se potete, anche darmi qualche consiglio su come migliorare il mio rapporto di coppia.
Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Lei si trova in un momento delicato della Sua vita ed e' normale che sia un po' nervosa. Non patologizzi troppo il problema.
Se invece dovesse davvero essere troppo invasivo forse cio' indica che e' un problema schermo, cioe' un problema che ne nasconde altri. In tal caso ci sarebbe bisogno di una valutazione più' approfondita da parte di uno psicologo.
Ci aggiorniamo fra qualche settiimana!
I migliori saluri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Salve gentile dottoressa, grazie mille per la sua risposta.
In realtà i miei sbalzi d'umore non mi preoccupano, nel senso che so che possono essere causati da un po' di nervosismo.
Quello che mi preoccupa è che gli altri non lo capiscono e questo mi porta ad alcuni contrasti con le altre persone, specie con il mio fidanzato, con il quale già ci sono dei problemi.
Ho cercato di essere meno nervosa, ma poi in determinati momenti, essendo un po' sbadata di mio, non ci faccio troppo caso e ricomincio ad essere nervosa con gli altri.
E' un problema sciocco ma io ho paura che per questi sbalzi d'umore finirò con il perdere soprattutto il mio fidanzato. Quindi nei suoi confronti non so più come comportarmi!
Grazie di cuore per la sua disponibilità, Saluti!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Il problema che ci interessa e' quindi quello del controllo di questi momenti.
Perche' con il suo fidanzato "si lascia andare?" Pensa di poterlo fare perche' e" una persona vicina? Che puo' capirla? Perche' e' una persona "sua" e vuole che l'accetti sempre e comunque?
Se fosse questo il suo sentimento forse dovrebbe un attimo frenare.
E' un comportamento molto "umano" cercare nelle persone care la comprensione dei nostri disagi, ma a volte non e' il caso. Un po' di individualita' e' opportuno mantenerla sempre.
E' anche questo segno di amore!
Ci faccia sapere sue notizie!
Cordialmente
[#4]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
La ringrazio davvero di cuore per la risposta così immediata!
E riguardo a quello che ha scritto, bè mi ha fatto riflettere. Il mio fidanzato è l'unica persona con il quale sono vera al 100%, non gli nascondo mai le mie emozioni ed è l'unica davanti al quale non mi vergogno di piangere. Forse è proprio per questo che molte volte, anche di fronte ai problemi più banali, è come se una parte di me "pretendesse" la sua comprensione, il suo aiuto e il suo sostegno. So che questo è sbagliato ma a volte non mi fermo nemmeno a riflettere e questo penso che sia un errore. Sono convinta che se il mio rapporto con lui tornasse in armonia come prima farei meno caso ai miei problemi e chi ci deve lavorare su alla fine sono io!
Ha ragione riguardo al mantenere l'individualità, lui con me lo fa e io dovrei ricominciare a fare altrettanto.
Purtroppo sento che la nostra relazione è da ricostruire, perchè credo che stia andando alla deriva. Ma non so bene come fare.
Grazie per la disponibilità!
Saluti!
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
come mai ha concluso il percorso di studio contro la tua volontà?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Salve gentile dottoressa. Ho concluso il percorso di studi contro la mia volontà perchè in realtà a me le superiori piacevano; mi piaceva studiare e passare il tempo con i miei compagni. Avevo stabilito un certo equilibrio e quella situazione mi faceva stare bene. Se avevo problemi al di fuori della scuola, studiare e stare con i miei compagni mi distraeva dai problemi.
In fin dei conti si può dire che amavo la scuola, anche se come cosa suona un po' strana ma comunque in questa situazione non ci sono solo io; parlando con molti miei compagni di classe ho capito che anche a loro non dispiaceva andare a scuola. Penso sia una cosa normale dopotutto però è sempre brutto perchè alla fine finchè si va a scuola si ha una certa sicurezza, quando finisce le cose cambiano e devo ancora capire se cambieranno in peggio o in meglio... Per ora sono cambiate in peggio perchè, se si può dire, ora ho paura del futuro e non so cosa mi aspetta.
Più o meno è questo il "problema" legato alla scuola.
La ringrazio per la sua disponibilità!
Saluti!
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
leggendo i tuoi consulti precedenti sembrerebbe che tu abbia dovuto affrontare diverse esperienze negative (lutto, separazione dei genitori) e nonostante la presenza di una relazione affettiva significativa, tutto questo abbia alimentato tensione e disorientamento dentro di te. A questo punto forse è arrivato il momento di iniziare a prenderti cura di te, innanzi tutto individuando le direzioni nelle quelle orientare le tue energie.
Un colloquio di persona con uno Psicologo potrebbe essere il primo passo in questo senso.
Le università organizzano solitamente open day per la scelta della facoltà più aderente alle tue aspettative, se invece senti di essere confusa e incerta sulla strada da intraprendere puoi rivolgerti ad uno Psicologo del Lavoro per fare una "Bilancio delle competenze", si tratta di uno strumento specifico che consente di individuare aree lavorative attinenti alle tue potenzialità.
A tal proposito ti consiglio di consultare questa pagina:
http://www.orientamento.it/servizi/index.htm
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie per la risposta, su questo siti siete sempre molto disponibili e voglio ringraziarla di cuore per la sua disponibilità!
Venendo al problema, non nego che tutto ciò che mi è successo in passato mi ha fatto soffrire, non ho mai chiesto l'aiuto di nessuna persona cara e non mi sono rivolta ad uno psicologo. E questo è stato un errore. Ho soltanto cercato di uscirne da sola lasciandomi tutto alle spalle, senza che gli altri capissero che stavo soffrendo. Il tempo ha (più o meno) migliorato le cose, ho tirato fuori una certa forza e ho iniziato piano piano a vivere serenamente, portandomi dietro solo pensieri positivi e tenendomi accanto solo le persone che mi facevano sentire bene.
Da quando ho conosciuto il mio fidanzato la situazione è migliorata notevolmente, mi sento amata e al tempo stesso sto amando (anche se a modo mio, lo ammetto). Questo mi rende felice e quindi quando nascono problemi tra me e lui io comincio a demoralizzarmi. In un certo senso quando ho bisogno di essere aiutata da lui (anche per le cose più banali) è come se una parte di me il suo aiuto lo pretendesse anche perchè lui, inconsciamente, mi ha aiutato tanto, mi ha ridonato la felicità, dandomi l'amore di cui avevo bisogno. E' l'unica persona che mi vede piangere, ridere e scherzare veramente. Con lui sono una persona vera e mi conosce quasi meglio di quanto mi conosco io. Forse per questo pretendo il suo aiuto delle volte, pretendo che mi capisca a tutti i costi, e anche qui sbaglio.
La ringrazio per il sito internet che mi ha dato, ora lo leggerò attentamente! Spero un giorno di poter capire veramente cosa voglio studiare, spero anche di potermelo permettere di studiare.
Nel frattempo cercherò un lavoro e spero che sia un lavoro che mi piaccia, altrimenti studierò e farò di tutto per realizzarmi professionalmente! Devo solo capire cosa voglio fare veramente.
Spero che lo capirò un giorno!
La ringrazio ancora una volta per la disponibilità!
Saluti!
[#9]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentili dottoresse, scrivo nuovamente su questo mio consulto in quanto vorrei un parere su questo fatto, sempre riguardante il mio "futuro". Mi spiego, in questi mesi, dopo il diploma, ho cercato lavoro ma questa ricerca non è andata a buon fine purtroppo (anche se non ho ancora perso le speranze) comunque, mi sono documentata sui vari corsi universitari e mi piacerebbe seguire un corso completamente diverso da ciò per cui ho studiato fino a adesso (e quindi ciò per cui sono più portata); ma i miei genitori continuano a spingermi a studiare ciò che ho studiato fino ad ora, e la cosa non mi aiuta.
I motivi per cui voglio cambiare è perchè quest'altro lavoro per cui andrei a studiare mi darebbe più certezze (a parer mio), in quanto il mio sogno è essere indipendente il prima possibile. Inoltre è un lavoro che non mi dispiacerebbe fare.
Il problema è che sono davvero confusa, perchè mi piace il lavoro per cui ho studiato fino ad ora, molti dicono che sono portata, però non mi da certezze per il futuro e molto probabilmente (se trovassi lavoro) dovrei sicuramente cambiare città e io questa cosa non la voglio proprio!
So che non posso chiedere a voi dottoresse di scegliere per me, però vorrei chiedere cosa mi consigliate di fare in questo caso; dovrei scegliere la via più sicura (anche se forse studierei a fatica dato che non è il mio campo) o seguire ciò per cui sono magari più portata e rischiare?
Ho fatto numerosi test d'orientamento ma non mi aiutano perchè ognuno dice cose diverse, mi confondono di più!
Che si fa in questi casi?
Ringrazio per la disponibilità, Saluti!
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"dovrei scegliere la via più sicura (anche se forse studierei a fatica dato che non è il mio campo) o seguire ciò per cui sono magari più portata e rischiare?"

Gent.le ragazza,
viviamo in un'epoca in cui la parola sicurezza è diventata una parola-tabù sia nel lavoro che nelle relazioni interpersonali, credo che non possa fare altro che partire dalle sue aspirazioni, chiedendo onestamente a sé stessa cosa è disposta a sacrificare per realizzarle.
All'epoca della scelta dell'Università dissi a me stessa che se non fossi riuscita a diventare una psicologa, avrei avuto tutta la vita per fare la commessa, ma dovevo provarci lo dovevo a me stessa.
Sono passati quasi vent'anni da allora e le difficoltà non sono mancate e ci sono tuttora, ma l'unica fonte alla quale attingo l'entusiasmo e la motivazione per affrontarle e la passione per la mia professione.
In bocca al lupo


P.S. il riferimento al lavoro di commessa non vuol essere denigratorio, è solo un esempio inteso come attività che avrei scelto esclusivamente per avere una retribuzione.
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie di cuore per la risposta gentile dottoressa!
Tutto ciò che ha detto mi ha fatto riflettere, anche se una parte di me la pensa come lei ho sempre paura di seguire i miei sogni e rischiare, anche se pensandoci bene ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro.
In realtà il mio sogno, fin da piccola era di fare la stilista, poi a tredici anni ho scelto di studiare grafica pubblicitaria (anche se non sapevo cosa fosse) e alla fine mi ha appassionato proprio tanto; mi sono buttata e mi ha dato soddisfazioni (fino al diploma). Ora volevo studiare ottica, che con le altre due professioni non ha assolutamente nulla in comune.
Per questo sono confusa, ottica potrebbe essere una "sicurezza" (anche se mai dire mai nella vita) però la mia paura più grande è trovarmi comunque disoccupata.
Non ho idea di come giungere a una conclusione!
Grazie ancora per la risposta, buon weekend!
[#12]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
si tratta di scegliere il criterio di riferimento le prospettive occupazionali oppure la possibilità di realizzarsi, tuttavia non è detto che essi siano necessariamente in conflitto. è possibile individuare un compromesso?
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie ancora una volta per la sua risposta e soprattutto per la disponibilità!
il fatto è che trovare un compromesso sarebbe una cosa stupenda, mi toglierebbe comunque un "peso" ma in che modo potrei trovarlo?
Fortunatamente ho ancora tempo per pensarci ma ho paura che più ci penso e più mi confondo!
Comunque grazie ancora!Saluti!

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
forse più che pensarci da sola le sarebbe utile confrontarsi con figure professionali deputate all'orientamento al lavoro che l'aiutino ad individuare il percorso formativo più adeguato.
Per ulteriori approfondimenti le suggerisco di visitare questo sito:
http://www.salonedellostudente.it/
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie mille! Ora vedrò sul sito che mi ha consigliato, spero di giungere a una conclusione! Grazie ancora per la disponibilità. Tanti saluti!