Senso di colpa e ansia dopo rapporto con escort
Salve, questo è il mio secondo consulto sul vostro ottimo blog a distanza di pochi giorni perché sto veramente male, per più informazioni vi rimando al precedente:
https://www.medicitalia.it/consulti/malattie-infettive/300820-rischio-contagio-con-cunnilingus-attivo.html
Il più grande sbaglio della mia vita è avvenuto sabato mattina dopo una notte di bagordi e un ennesimo disinteresse da una ragazza che mi piaceva.Nella foga di iscrivermi ho sbagliato indicare l'età in realtà di anni ne ho 19.
Ero (vorrei tanto poter dire sono, e credo che non appena -se-potrò lasciarmi questo schifosissimo errore alle spalle lo farò) vergine.Fin dalla prima adolescenza mi hanno sempre provocato ribrezzo a causa della squallidità del gesto sia la prostituzione che le persone che vi ricorrono.
Ho sempre creduto che la verginità fosse un valore, anche per un ragazzo, seppur di natura prettamente psicologica, da consumare con una persona speciale, anche prima del matrimonio,anche se sono cristiano praticante.Fatto sta che ho sempre guardato con disprezzo e pietà alle auto che si fermavano dalle prostitute, ma ovviamente, anche curiosità, seppur in minima parte. Avevo già guardato annunci, chiedendomi come fosse andarci, ma sempre convinto che non l'avrei mai fatto.Invece sabato mattina è successo, vorrei poter dire che è stata colpa dell'alcol, ma quel che è peggio è che credo che l'alcol non cambi le persone, le riveli soltanto per quello che sono veramente, e questo mi fa stare ancora più male.Sabato sera dopo aver richiamato la ragazza dopo alcune ricerche su internet relative al rischio corso (verificare altro consulto che ho indicato) e la messa in moto della macchina ansiogena, e dopo aver ricevuto del pazzo dalla ragazza perché con un rapporto orale non potrei prendermi nulla, e che comunque è pulita (mi ha pure chiesto altrettanto, il che mi fa pensare che lo sia, o che perlomeno creda di esserlo) sono riuscito ad addormentarmi senza particolari problemi. Domenica ho avuto una giornata molto presa, ma ho avuto per tutto il tempo la vocina della coscienza che mi rinfacciava quanto avevo fatto. Domenica sera stavo malissimo, ansia, senso di colpa. Ho chiamato prontosoccorso e tentato invano con due hotline di associazioni d'area. Non ho chiuso occhio.Nessuno che abbia saputo indicarmi esattamente a che rischio mi sono esposto, non mi consigliano la profilassi post esposizione, il che pero mi fa sentire inerme contro qualcosa che potrebbe girarmi nel sangue. Stamane ho richiamt una hotline che mi ha assicurato, a parte l'ultima domanda che ho anche posto nell'altro consulto, che mi sono dimenticato di fare, che non ho corso rischi per hiv, e che se dovessero comparire sintomi di altre patologie (mi ha assicurato curabili) dovrei andare a fare un test per individuarle e debellarle. Pero sto vicino ai miei famigliari e mi sento un mostro, ho la nausea. cosa penserebbero di me?se anche io mi faccio schifo! Ora scrivendo sono finalmente riuscito a piangere, ma non sto meglio. Vorrei lavarmi, mi sento sporco, uno sporco che non viene via, ma non potendolo fare cado nello sconforto. Potete aiutarmi?
https://www.medicitalia.it/consulti/malattie-infettive/300820-rischio-contagio-con-cunnilingus-attivo.html
Il più grande sbaglio della mia vita è avvenuto sabato mattina dopo una notte di bagordi e un ennesimo disinteresse da una ragazza che mi piaceva.Nella foga di iscrivermi ho sbagliato indicare l'età in realtà di anni ne ho 19.
Ero (vorrei tanto poter dire sono, e credo che non appena -se-potrò lasciarmi questo schifosissimo errore alle spalle lo farò) vergine.Fin dalla prima adolescenza mi hanno sempre provocato ribrezzo a causa della squallidità del gesto sia la prostituzione che le persone che vi ricorrono.
Ho sempre creduto che la verginità fosse un valore, anche per un ragazzo, seppur di natura prettamente psicologica, da consumare con una persona speciale, anche prima del matrimonio,anche se sono cristiano praticante.Fatto sta che ho sempre guardato con disprezzo e pietà alle auto che si fermavano dalle prostitute, ma ovviamente, anche curiosità, seppur in minima parte. Avevo già guardato annunci, chiedendomi come fosse andarci, ma sempre convinto che non l'avrei mai fatto.Invece sabato mattina è successo, vorrei poter dire che è stata colpa dell'alcol, ma quel che è peggio è che credo che l'alcol non cambi le persone, le riveli soltanto per quello che sono veramente, e questo mi fa stare ancora più male.Sabato sera dopo aver richiamato la ragazza dopo alcune ricerche su internet relative al rischio corso (verificare altro consulto che ho indicato) e la messa in moto della macchina ansiogena, e dopo aver ricevuto del pazzo dalla ragazza perché con un rapporto orale non potrei prendermi nulla, e che comunque è pulita (mi ha pure chiesto altrettanto, il che mi fa pensare che lo sia, o che perlomeno creda di esserlo) sono riuscito ad addormentarmi senza particolari problemi. Domenica ho avuto una giornata molto presa, ma ho avuto per tutto il tempo la vocina della coscienza che mi rinfacciava quanto avevo fatto. Domenica sera stavo malissimo, ansia, senso di colpa. Ho chiamato prontosoccorso e tentato invano con due hotline di associazioni d'area. Non ho chiuso occhio.Nessuno che abbia saputo indicarmi esattamente a che rischio mi sono esposto, non mi consigliano la profilassi post esposizione, il che pero mi fa sentire inerme contro qualcosa che potrebbe girarmi nel sangue. Stamane ho richiamt una hotline che mi ha assicurato, a parte l'ultima domanda che ho anche posto nell'altro consulto, che mi sono dimenticato di fare, che non ho corso rischi per hiv, e che se dovessero comparire sintomi di altre patologie (mi ha assicurato curabili) dovrei andare a fare un test per individuarle e debellarle. Pero sto vicino ai miei famigliari e mi sento un mostro, ho la nausea. cosa penserebbero di me?se anche io mi faccio schifo! Ora scrivendo sono finalmente riuscito a piangere, ma non sto meglio. Vorrei lavarmi, mi sento sporco, uno sporco che non viene via, ma non potendolo fare cado nello sconforto. Potete aiutarmi?
[#1]
Gentile ragazzo,
La sua paura potrebbe essere la materializzazione del senso di colpa.
Il presagire una punizione per una ipotetica colpa serve ad alleviarla.
La penitenza serve a questo.
Capisco che la verginita' sia un valore ma e' un valore che Lei sta pagando a caro prezzo.
Perche' non chiede aiuto a qualche psicologo di sua fiducia per elaborare questo senso di colpa che rischia di essere davvero pesante da sopportare?
Ci faccia sapere come va fra qualche giorno
La sua paura potrebbe essere la materializzazione del senso di colpa.
Il presagire una punizione per una ipotetica colpa serve ad alleviarla.
La penitenza serve a questo.
Capisco che la verginita' sia un valore ma e' un valore che Lei sta pagando a caro prezzo.
Perche' non chiede aiuto a qualche psicologo di sua fiducia per elaborare questo senso di colpa che rischia di essere davvero pesante da sopportare?
Ci faccia sapere come va fra qualche giorno
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile ragazzo,
per quanto riguarda ansia e senso di colpa, spero che riuscirai a tranquillizzarti non appena farai il test.
Mi incuriosisce molto la ragione per la quale hai scelto di andare con una prostituta: una delusione, un rifiuto da parte di una ragazza. Questa può essere una strategia ma che non ti porta da nessuna parte, anzi peggiora il tutto.
Prima di rischiare di ripetere l'errore dovresti imparare a modulare meglio queste emozioni, quali la delusione, la rabbia, ecc..., imparando anche che fanno parte della vita.
Saluti,
per quanto riguarda ansia e senso di colpa, spero che riuscirai a tranquillizzarti non appena farai il test.
Mi incuriosisce molto la ragione per la quale hai scelto di andare con una prostituta: una delusione, un rifiuto da parte di una ragazza. Questa può essere una strategia ma che non ti porta da nessuna parte, anzi peggiora il tutto.
Prima di rischiare di ripetere l'errore dovresti imparare a modulare meglio queste emozioni, quali la delusione, la rabbia, ecc..., imparando anche che fanno parte della vita.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Innanzitutto grazie della celere risposta
Genitile Dr.Esposito, non ho uno psicologo di fiducia, e il problema va oltre l'essere imbarazzante. È proprio una cosa di cui mi vergogno fino alle ossa. Vorrei poter tornare indietro, svegliarmi ed essere felice di non aver fatto nulla che avrebbe leso la mia integrità... come era già capitato. Mi spiego; vedendo un annuncio era già capitato che fantasticassi (ci tengo a precisare che era solo un evasione mentale, non volevo assolutamente andarci sul serio, anche perché già solo terminata l'eccitazione mi vergognavo del solo fatto di averci pensato). Inoltre parlarne faccia a faccia con una persona significherebbe per me ammettere con qualcuno che sono caduto così in basso, che è stato reale. Farlo qui su internet in un certo senso mi permette di rimanere in un anonimato che salvaguardia quel poco che resta della mia sincera autostima.
Gentile Dr. Pileci, da come sto ora posso solo immaginare che fra un mese eseguendo il test l'unica cosa che sparirà sarà la paura per un'infezione (nemmeno certa, credo che vivrò con questo male per altri 3-6 mesi perché l'HIV mi ha sempre terrorizzato. Inoltre sto vivendo come all'interno di un incubo, quando l'hotline stamane ha risposto con un un "Aiuto Aids come posso esserle utile?" è stato come prendere una secchiata d'acqua fredda. Veramente stavo chiamando questo servizio? Com'è possibile?
Cosa mi ha spinto a farlo? Non lo so, è questo il peggio. Se fosse stata una cosa che volevo veramente probabilmente non sarei nemmeno qui a impietosirvi Il problema è che l'ho fatto come spinto dall'esterno, non ero io. Ma poi mi rendo conto, che razza di scusa è questa? Chi doveva essere? Questo mi porta a stare solo peggio. Francamente non vedo via d'uscita. Vorrei non doverne fare menzione con nessuno, MAI, vorrei che non fosse successo. Dio mio ma come ho potuto farlo? Con tutte le mie buone intenzioni, la mia vita sana, i progetti per il futuro, come ho potuto farmi questo?
Sto terminando di scrivere di nuovo in lacrime, ma di nuovo non credo che mi sentirò meglio. Quando mi guardo allo specchio vedo quei bruti che si fermano a bordo strada a chiedere "quanto?" Mi faccio schifo, faccio fatica a sostenere lo sguardo dei miei famigliari, non ho appetito e mangio poco, e credo che tra poco capiranno che c'è qualcosa che non va. Ma non voglio che nessuno lo sappia mai! E poi ho pure il panico di incontrare quella ragazza in giro, oppure di essere riconosciuto con il vero nome, ho paura che possa diventare pubblico quello che ho fatto. Non sono mai stato così disperato!
A rendere evidente la cosa è che il rapporto durato un'ora è stato come fare ginnastica addosso a una sconosciuta, nessuna sensazione, nessun piacere, neppure minimo. Ho sempicemente emulato quello che avevo visto fare nei video su internet. Che schifo Dio mio Quanto mi vergogno lo so solo io
Mi chiedo cosa cavolo giustificava quello che ho fatto? Nulla! Se non il non essere particolarmente bravo con le ragazze, ma non ne ho mai fatto un dramma troppo grande! Quella giusta so che dovrà arrivare. Certo la curiosità, ma tutti siamo stati curiosi, ma non tutti sono stati deboli e hanno ceduto a un istinto animalesco schifoso
Non capisco come ho potuto buttare via la mia vita così! Sono disperato
Genitile Dr.Esposito, non ho uno psicologo di fiducia, e il problema va oltre l'essere imbarazzante. È proprio una cosa di cui mi vergogno fino alle ossa. Vorrei poter tornare indietro, svegliarmi ed essere felice di non aver fatto nulla che avrebbe leso la mia integrità... come era già capitato. Mi spiego; vedendo un annuncio era già capitato che fantasticassi (ci tengo a precisare che era solo un evasione mentale, non volevo assolutamente andarci sul serio, anche perché già solo terminata l'eccitazione mi vergognavo del solo fatto di averci pensato). Inoltre parlarne faccia a faccia con una persona significherebbe per me ammettere con qualcuno che sono caduto così in basso, che è stato reale. Farlo qui su internet in un certo senso mi permette di rimanere in un anonimato che salvaguardia quel poco che resta della mia sincera autostima.
Gentile Dr. Pileci, da come sto ora posso solo immaginare che fra un mese eseguendo il test l'unica cosa che sparirà sarà la paura per un'infezione (nemmeno certa, credo che vivrò con questo male per altri 3-6 mesi perché l'HIV mi ha sempre terrorizzato. Inoltre sto vivendo come all'interno di un incubo, quando l'hotline stamane ha risposto con un un "Aiuto Aids come posso esserle utile?" è stato come prendere una secchiata d'acqua fredda. Veramente stavo chiamando questo servizio? Com'è possibile?
Cosa mi ha spinto a farlo? Non lo so, è questo il peggio. Se fosse stata una cosa che volevo veramente probabilmente non sarei nemmeno qui a impietosirvi Il problema è che l'ho fatto come spinto dall'esterno, non ero io. Ma poi mi rendo conto, che razza di scusa è questa? Chi doveva essere? Questo mi porta a stare solo peggio. Francamente non vedo via d'uscita. Vorrei non doverne fare menzione con nessuno, MAI, vorrei che non fosse successo. Dio mio ma come ho potuto farlo? Con tutte le mie buone intenzioni, la mia vita sana, i progetti per il futuro, come ho potuto farmi questo?
Sto terminando di scrivere di nuovo in lacrime, ma di nuovo non credo che mi sentirò meglio. Quando mi guardo allo specchio vedo quei bruti che si fermano a bordo strada a chiedere "quanto?" Mi faccio schifo, faccio fatica a sostenere lo sguardo dei miei famigliari, non ho appetito e mangio poco, e credo che tra poco capiranno che c'è qualcosa che non va. Ma non voglio che nessuno lo sappia mai! E poi ho pure il panico di incontrare quella ragazza in giro, oppure di essere riconosciuto con il vero nome, ho paura che possa diventare pubblico quello che ho fatto. Non sono mai stato così disperato!
A rendere evidente la cosa è che il rapporto durato un'ora è stato come fare ginnastica addosso a una sconosciuta, nessuna sensazione, nessun piacere, neppure minimo. Ho sempicemente emulato quello che avevo visto fare nei video su internet. Che schifo Dio mio Quanto mi vergogno lo so solo io
Mi chiedo cosa cavolo giustificava quello che ho fatto? Nulla! Se non il non essere particolarmente bravo con le ragazze, ma non ne ho mai fatto un dramma troppo grande! Quella giusta so che dovrà arrivare. Certo la curiosità, ma tutti siamo stati curiosi, ma non tutti sono stati deboli e hanno ceduto a un istinto animalesco schifoso
Non capisco come ho potuto buttare via la mia vita così! Sono disperato
[#4]
Gentile ragazzo,
è comprensibile che tu ti stia sentendo così in questo momento.
Adesso però la disperazione può avere l'unica finalità di spingerti ad evitare un comportamento a rischio in futuro. Solo in questo modo questa esperienza potrà essere per te un momento certamente brutto e da dimenticare ma utile a farti maturare.
Ovviamente qui possiamo parlare solo delle implicazioni psicologiche. Tu scrivi: "Il problema è che l'ho fatto come spinto dall'esterno, non ero io..." Anche questo è comprensibile perchè quando si è sconvolti (in seguito a delusioni, rabbia, ecc...) si perde la lucidità. Ecco perchè una buona strategia è quella di scegliere e agire quando si è sereni. Per farlo però è opportuno che tu sia in grado di sentire e riconoscere le emozioni che stai provando e che riesca a gestire l'impulsività.
Un 'ultima cosa: il giudizio così pesante su te stesso non ti è di nessuna utilità in questo momento nè ti aiuterà a superare meglio la cosa.
Ben diversa è la consapevolezza di te, di chi sei, di ciò che senti e dei rischi che puoi correre attraverso comportamenti motivati da un discontrollo delle emozioni.
Saluti,
è comprensibile che tu ti stia sentendo così in questo momento.
Adesso però la disperazione può avere l'unica finalità di spingerti ad evitare un comportamento a rischio in futuro. Solo in questo modo questa esperienza potrà essere per te un momento certamente brutto e da dimenticare ma utile a farti maturare.
Ovviamente qui possiamo parlare solo delle implicazioni psicologiche. Tu scrivi: "Il problema è che l'ho fatto come spinto dall'esterno, non ero io..." Anche questo è comprensibile perchè quando si è sconvolti (in seguito a delusioni, rabbia, ecc...) si perde la lucidità. Ecco perchè una buona strategia è quella di scegliere e agire quando si è sereni. Per farlo però è opportuno che tu sia in grado di sentire e riconoscere le emozioni che stai provando e che riesca a gestire l'impulsività.
Un 'ultima cosa: il giudizio così pesante su te stesso non ti è di nessuna utilità in questo momento nè ti aiuterà a superare meglio la cosa.
Ben diversa è la consapevolezza di te, di chi sei, di ciò che senti e dei rischi che puoi correre attraverso comportamenti motivati da un discontrollo delle emozioni.
Saluti,
[#5]
Ex utente
Gentile dottoressa,
Anche se quella ragazza fosse stata avvolta nel cellophan penso che mi sentirei nella stessa maniera, non so dirle se perché sono vergine (sì, lo sto negando, spero che non abbia influssi negativi) o solo perché è stata una cosa pagata in un mondo assolutamente amorale, schifoso e squallido.
Forse mi sono messo alla prova e non ce l'ho fatta? E allora come faccio a sapere chi sono? IO non avrei mai fatto una cosa simile!!
Secondo Lei può essere una colpa da imputare solo all'alcol il fatto che non sia stato forte come sarei stato CERTAMENTE da sobrio? Oppure è successo così avrei potuto nascondermi dietro a questa scusa?
Anche se quella ragazza fosse stata avvolta nel cellophan penso che mi sentirei nella stessa maniera, non so dirle se perché sono vergine (sì, lo sto negando, spero che non abbia influssi negativi) o solo perché è stata una cosa pagata in un mondo assolutamente amorale, schifoso e squallido.
Forse mi sono messo alla prova e non ce l'ho fatta? E allora come faccio a sapere chi sono? IO non avrei mai fatto una cosa simile!!
Secondo Lei può essere una colpa da imputare solo all'alcol il fatto che non sia stato forte come sarei stato CERTAMENTE da sobrio? Oppure è successo così avrei potuto nascondermi dietro a questa scusa?
[#6]
Gentile ragazzo,
Tramite un consulto on line non si puo' fare molto, ma da quanto ci dice Lei dovrebbe proprio lavorare sull'accettazione della sua "umanita".
Gli esseri umani sono deboli e imperfetti. Ne ha mille esempi nella vita quotidiana: basta aprire un giornale per vedere quanta debolezza esista in tutti gli esseri umani.
Lei pensa di esserne immune? Pensa che i suoi principi siano una salvaguardia totale?
Non Le sembra di peccare un po' di presunzione?
Lei e' un ragazzo, un essere umano. Abbia l'umilta' di accettare la Sua umanita'
Buona serata!
Tramite un consulto on line non si puo' fare molto, ma da quanto ci dice Lei dovrebbe proprio lavorare sull'accettazione della sua "umanita".
Gli esseri umani sono deboli e imperfetti. Ne ha mille esempi nella vita quotidiana: basta aprire un giornale per vedere quanta debolezza esista in tutti gli esseri umani.
Lei pensa di esserne immune? Pensa che i suoi principi siano una salvaguardia totale?
Non Le sembra di peccare un po' di presunzione?
Lei e' un ragazzo, un essere umano. Abbia l'umilta' di accettare la Sua umanita'
Buona serata!
[#7]
Ribadisco: il problema sembra legato di più ad una cattiva strategia di gestione del dolore psicologico (gestiro attraverso scelte disfunzionali e pericolose per la tua salute: alcol, sesso, ecc... ma che con buona probabilità sul momento hanno attenuato il dolore).
Comprendo perfettamente che staresti ugualmente male e che il problema qui è il significato che tu attribuisci al gesto in sè e al modo che tu definisci "amorale, schifoso e squallido".
Probabilmente l'alcol insieme alla sofferenza di quel momento che ti ha fatto perdere il discernimento (oppure che ti ha spinto a bere ecc...) ha il suo peso.
Se non puoi parlarne con nessuno e con i tuoi amici ti vergogni di questa cosa, perchè non provi a chiedere allo psicologo del consultorio?
Saluti,
Comprendo perfettamente che staresti ugualmente male e che il problema qui è il significato che tu attribuisci al gesto in sè e al modo che tu definisci "amorale, schifoso e squallido".
Probabilmente l'alcol insieme alla sofferenza di quel momento che ti ha fatto perdere il discernimento (oppure che ti ha spinto a bere ecc...) ha il suo peso.
Se non puoi parlarne con nessuno e con i tuoi amici ti vergogni di questa cosa, perchè non provi a chiedere allo psicologo del consultorio?
Saluti,
[#8]
Gentile Utente,
Lei ha avuto un istinto sessuale tipico della Sua giovane età ed ha pensato di soddisfarlo, complice l'alcol che ha allentato i freni inibitori.
Il fatto di definirsi *cristiano praticante* aiuta a comprendere sia l'inibizione sessuale che probabilmente l'accompagna, sia questa sensazione di colpa eterna.
Non l'aiuta neanche molto il fatto di vivere in un'epoca in cui la *escort* è bene o male un'icona dei nostri tempi.
Accetti il fatto di non essere perfetto e di aver fatto qualcosa che considera *uno sbaglio*.
Consideri che ha fatto qualcosa che ai tempi di Suo nonno (o forse bisnonno, considerando le nostre differenze d'età) era prassi abbastanza comune fino alla chiusura delle case chiuse, e che anzi, molti giovanotti, venivano portati dai genitori per essere svezzati. Le signorine che si occupavano dello svezzamento del maschio venivano definite *navi scuola*.
Trovi un metodo *sano* di lavare la Sua colpa ed accetti di essere umano, contraddizioni comprese! Insomma trovi il modo di farsi assolvere, se ne sente la necessità.
Si tenga per se questa esperienza, ed aspetti, che magari si sta solo fasciando la testa senza essersela rotta!
Lei ha avuto un istinto sessuale tipico della Sua giovane età ed ha pensato di soddisfarlo, complice l'alcol che ha allentato i freni inibitori.
Il fatto di definirsi *cristiano praticante* aiuta a comprendere sia l'inibizione sessuale che probabilmente l'accompagna, sia questa sensazione di colpa eterna.
Non l'aiuta neanche molto il fatto di vivere in un'epoca in cui la *escort* è bene o male un'icona dei nostri tempi.
Accetti il fatto di non essere perfetto e di aver fatto qualcosa che considera *uno sbaglio*.
Consideri che ha fatto qualcosa che ai tempi di Suo nonno (o forse bisnonno, considerando le nostre differenze d'età) era prassi abbastanza comune fino alla chiusura delle case chiuse, e che anzi, molti giovanotti, venivano portati dai genitori per essere svezzati. Le signorine che si occupavano dello svezzamento del maschio venivano definite *navi scuola*.
Trovi un metodo *sano* di lavare la Sua colpa ed accetti di essere umano, contraddizioni comprese! Insomma trovi il modo di farsi assolvere, se ne sente la necessità.
Si tenga per se questa esperienza, ed aspetti, che magari si sta solo fasciando la testa senza essersela rotta!
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#9]
Ex utente
Vi ringrazio di cuore, parlarne con degli specialisti senza essermi dovuto esporre penso che qualcosa mi abbia aiutato. Non so se è solo una questione momentanea ma ora mi sento leggermente meglio, seppur ancora afflitto da angoscia e rimorso
Spero che il tempo possa guarire questa maledetta ferita autoinflitta, senza farmi cadere in depressione
Spero che il tempo possa guarire questa maledetta ferita autoinflitta, senza farmi cadere in depressione
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 24.4k visite dal 27/08/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.