Non riesco ad agire come vorrei
Salve a tutti, sono un ragazzo di 19 anni e sono arrivato in un punto della mia vita in cui non riesco più a fare delle scelte, e ciò mi paralizza. Cerco di raccontare un pò tutti i problemi che riscontro. Fino all'età di 14 anni ero davvero felice, poi ho perso tutti i miei amici, ci siamo allontanati e non ho cercato di riavvicinarmi perchè non li ritenevo più amici. Da quel momento non ho più avuto amici, sono abbastanza timido e sono solito respingere le persone che non conosco. Mi ci vuole davvero molto tempo per stare bene con una persona. Quindi in questi anni mi sono isolato, anche dai miei genitori. Con mio padre non parlo quasi mai, anche perchè abbiamo interessi molto diversi, e mia madre non è una persona molto affettuosa, è abbastanza fredda e sebbene ci parli, non parliamo mai di cose serie, e poi cerca sempre di scoraggiarmi. Mia sorella invece cerca di capirmi di più, ma io respingo anche lei e preferisco stare da solo. Così sono andato avanti per tutti questi anni. A scuola uguale, con i miei compagni non ho mai avuto dei rapporti che andassero oltre la scuola. La vita sentimentale è un altro problema per me. Credo di essermi innamorato di una ragazza soltanto una volta verso i 15/16 anni, con cui comunque non c'è stato nulla sebbene fosse corrisposto, perchè non avevo il coraggio. Non ho mai avuto storie serie e in questi anni non ho trovato nessuna interessata a me. Sia perchè esco raramente di casa sia per il mio aspetto fisico, credo di essere brutto. Inoltre, dalla mia prima cotta, non riesco a capire il mio vero orientamento sessuale. Provo attrazione fisica per gli uomini, ma ho provato sentimenti profondi soltanto per una donna, e ciò mi confonde molto.
Non credo più di essere bisessuale e sono sempre più convinto di essere gay. Non mi sono mai dichiarato per paura del giudizio della mia famiglia, più che della gente. Non vorrei deluderli perchè sono le uniche persone a cui tengo; sebbene non ho grandi rapporti con loro, io ci tengo molto e sono sicuro che anche loro tengono a me. L'omosessualità quindi è un altro fattore che non mi permette di agire come vorrei. Per quanto riguarda la mia vita scolastica, ho sempre avuto ottimi voti e tutti si aspettano molto da me, anche la mia famiglia. Questo mi paralizza ancora di più, ho paura di fare le scelte sbagliate, ho paura anche dell'università. Non sapendo cosa fare, ho deciso comunque di provarci, pensando di voler fare il chirurgo o il protesista, professioni che sicuramente mi affascinano, ma ho paura di non riuscire a sostenere certi ritmi di studio. Ho paura di fare la scelta sbagliata e che non è esattamente questo quello che voglio.
Tutto ciò mi fa stare male, mi sento sempre nervoso, triste e preoccupato allo stesso tempo, non provo più la calma e la felicità da molto tempo. Ho addosso troppi pesi di cui vorrei liberarmene, ma non riesco a farlo. Mi stresso facilmente, vorrei ritornare ad essere sereno. Ulteriori dettagli li scrivo dopo, grazie per l'attenzione.
Non credo più di essere bisessuale e sono sempre più convinto di essere gay. Non mi sono mai dichiarato per paura del giudizio della mia famiglia, più che della gente. Non vorrei deluderli perchè sono le uniche persone a cui tengo; sebbene non ho grandi rapporti con loro, io ci tengo molto e sono sicuro che anche loro tengono a me. L'omosessualità quindi è un altro fattore che non mi permette di agire come vorrei. Per quanto riguarda la mia vita scolastica, ho sempre avuto ottimi voti e tutti si aspettano molto da me, anche la mia famiglia. Questo mi paralizza ancora di più, ho paura di fare le scelte sbagliate, ho paura anche dell'università. Non sapendo cosa fare, ho deciso comunque di provarci, pensando di voler fare il chirurgo o il protesista, professioni che sicuramente mi affascinano, ma ho paura di non riuscire a sostenere certi ritmi di studio. Ho paura di fare la scelta sbagliata e che non è esattamente questo quello che voglio.
Tutto ciò mi fa stare male, mi sento sempre nervoso, triste e preoccupato allo stesso tempo, non provo più la calma e la felicità da molto tempo. Ho addosso troppi pesi di cui vorrei liberarmene, ma non riesco a farlo. Mi stresso facilmente, vorrei ritornare ad essere sereno. Ulteriori dettagli li scrivo dopo, grazie per l'attenzione.
[#1]
Caro ragazzo disorientato,
lei si presenta a noi con un titolo che recita "non riesco ad agire come vorrei". Le chiedo, però, se si è chiesto davvero cosa vorrebbe; perché la mia sensazione è che lei sia molto confuso in questo momento e non riesca a mettere a fuoco cosa davvero le farebbe piacere.
E' comprensibile che lei si senta triste, nervoso, preoccupato; non avendo chiaro cosa aspettarsi dalla vita, quali siano le sue preferenze, cosa davvero "vorrebbe agire"... come potrebbe essere sereno?
La mia sensazione, che potrebbe essere confermata solo da una conoscenza diretta, è che debba cominciare a capire chi è lei, a cominciare dall'orientamento sessuale sul quale sembra ancora molto confuso. Dice di essere attratto dagli uomini? Su che base dice questo? Pratica autoerotismo pensando a rapporti con uomini?
E per quanto riguarda le ragazze, che tipo di fantasie sessuali ha, se ne ha?
Mi soffermo su questo aspetto della sessualità perché ritengo che a 19 anni non sentire un'identità sessuale chiara equivale a non sentirsi definiti, a non sentirsi "identificati".
Il processo di identificazione personale passa anche, e soprattutto, dall'identificazione sessuale che, nel suo caso, non sembra essere compiuta.
Senza questo passaggio, senza completare questo processo, credo sia normale sentirsi confusi e non trovare stimoli sufficienti a percorrere il proprio cammino nella vita in modo sereno.
Lei dice di non essersi dichiarato; il fatto di dichiararsi è però un passaggio successivo alla presa di consapevolezza di una condizione, ad una personale accettazione di un certo stato; non mi sembra però di cogliere nel suo scritto un processo di maturazione personale che la porti a riconoscersi e ad accettarsi come omosessuale. Allora perché dichiararsi? Siamo ancora in una fase precedente.
Personalmente ritengo che molti degli altri problemi che lei solleva siano legati a questo aspetto fondamentale della vita di ogni individuo e penso che fare un po' di chiarezza in questo ambito possa essere un primo passo per cominciare a prendersi cura di sè e delle sue esigenze.
Credo che un consulto con uno psicologo di persona possa esserle davvero utile per cominciare a fare un po' di chiarezza nella sua giovane vita che merita di essere vissuta nel migliore dei modi.
Un caro saluto
lei si presenta a noi con un titolo che recita "non riesco ad agire come vorrei". Le chiedo, però, se si è chiesto davvero cosa vorrebbe; perché la mia sensazione è che lei sia molto confuso in questo momento e non riesca a mettere a fuoco cosa davvero le farebbe piacere.
E' comprensibile che lei si senta triste, nervoso, preoccupato; non avendo chiaro cosa aspettarsi dalla vita, quali siano le sue preferenze, cosa davvero "vorrebbe agire"... come potrebbe essere sereno?
La mia sensazione, che potrebbe essere confermata solo da una conoscenza diretta, è che debba cominciare a capire chi è lei, a cominciare dall'orientamento sessuale sul quale sembra ancora molto confuso. Dice di essere attratto dagli uomini? Su che base dice questo? Pratica autoerotismo pensando a rapporti con uomini?
E per quanto riguarda le ragazze, che tipo di fantasie sessuali ha, se ne ha?
Mi soffermo su questo aspetto della sessualità perché ritengo che a 19 anni non sentire un'identità sessuale chiara equivale a non sentirsi definiti, a non sentirsi "identificati".
Il processo di identificazione personale passa anche, e soprattutto, dall'identificazione sessuale che, nel suo caso, non sembra essere compiuta.
Senza questo passaggio, senza completare questo processo, credo sia normale sentirsi confusi e non trovare stimoli sufficienti a percorrere il proprio cammino nella vita in modo sereno.
Lei dice di non essersi dichiarato; il fatto di dichiararsi è però un passaggio successivo alla presa di consapevolezza di una condizione, ad una personale accettazione di un certo stato; non mi sembra però di cogliere nel suo scritto un processo di maturazione personale che la porti a riconoscersi e ad accettarsi come omosessuale. Allora perché dichiararsi? Siamo ancora in una fase precedente.
Personalmente ritengo che molti degli altri problemi che lei solleva siano legati a questo aspetto fondamentale della vita di ogni individuo e penso che fare un po' di chiarezza in questo ambito possa essere un primo passo per cominciare a prendersi cura di sè e delle sue esigenze.
Credo che un consulto con uno psicologo di persona possa esserle davvero utile per cominciare a fare un po' di chiarezza nella sua giovane vita che merita di essere vissuta nel migliore dei modi.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per aver risposto. Ho cercato di essere breve per descrivere al meglio la mia situazione. Per quanto riguarda la mia sessualità, mi sento fisicamente attratto dagli uomini, pratico autoerotismo pensando agli uomini, ma non ho alcuna esperienza omosessuale. Inoltre non ho più alcuna fantasia sessuale con le ragazze (fino a 3 anni fa le avevo e di conseguenza mi masturbavo pensando alle donne) eppure sono più propenso a interessarmi ad una ragazza che ad un uomo. Come ha detto Lei, non sono sicuro di essere gay; potrebbe anche essere una conseguenza del fatto che non ho più avuto successo con le ragazze. Un paio di anni fa andavo da uno psicologo, ma dopo 4 incontri ho deciso di non andarci più perchè credevo fosse inutile e non avrei avuto miglioramenti. Cerco di capire chi sono ogni giorno, ma senza risultati.
[#3]
Gentile Utente,
il fatto di fare fantasie sessuali (di qualunque genere) è cosa ben diversa dalla realtà e dall'agire, dato che nella realtà subentrano ben altri aspetti oltre la fantasia e l'immaginazione: le sensazioni fisiche, gli odori, le reazioni dell'altro\a.
Il fatto che provi curiosità per l'omosessualità è anche normale, essendo oggi un modello possibile, ma questo non vuol dire che Lei sia gay o bisessuale.
Poi mi permetta di farLa riflettere sul concetto di *divenire* e di essere qualcosa di diverso ogni volta che lo ritiene opportuno, nel senso che spesso dietro il *chi sono* ci sono concetti ritenuti come stabili, ma in realtà mutevoli.
Oggi Lei è una matricola universitaria, ieri era uno studente delle superiori. Sempre studente è, ma qualcosa è cambiato.
Si sperimenti, e scopra chi è, ma sperimentandosi nell'azione.
In un paio di anni nulla è cambiato? Riprovi ad andare da uno psicologo, o da una psicologa. Da soli non sempre si riesce bene, dato che la confusione di oggi è il frutto dell'agire da solo.
Noti anche la simpatica incongruenza per cui se da una parte dice che lo psicologo dal vivo non è servito, però si ritrova a chiedere qualcosa a degli psicologi. Non si preoccupi, niente di strano, in tanti lo fanno! ;)
O forse quello psicologo in quelle 4 sedute ha seminato qualcosa che solo ora è maturato?
il fatto di fare fantasie sessuali (di qualunque genere) è cosa ben diversa dalla realtà e dall'agire, dato che nella realtà subentrano ben altri aspetti oltre la fantasia e l'immaginazione: le sensazioni fisiche, gli odori, le reazioni dell'altro\a.
Il fatto che provi curiosità per l'omosessualità è anche normale, essendo oggi un modello possibile, ma questo non vuol dire che Lei sia gay o bisessuale.
Poi mi permetta di farLa riflettere sul concetto di *divenire* e di essere qualcosa di diverso ogni volta che lo ritiene opportuno, nel senso che spesso dietro il *chi sono* ci sono concetti ritenuti come stabili, ma in realtà mutevoli.
Oggi Lei è una matricola universitaria, ieri era uno studente delle superiori. Sempre studente è, ma qualcosa è cambiato.
Si sperimenti, e scopra chi è, ma sperimentandosi nell'azione.
In un paio di anni nulla è cambiato? Riprovi ad andare da uno psicologo, o da una psicologa. Da soli non sempre si riesce bene, dato che la confusione di oggi è il frutto dell'agire da solo.
Noti anche la simpatica incongruenza per cui se da una parte dice che lo psicologo dal vivo non è servito, però si ritrova a chiedere qualcosa a degli psicologi. Non si preoccupi, niente di strano, in tanti lo fanno! ;)
O forse quello psicologo in quelle 4 sedute ha seminato qualcosa che solo ora è maturato?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#4]
Gent.le ragazzo,
l'isolamento che vivi dall'età di 14 anni ti preclude qualsiasi opportunità di socializzazione, trovare il coraggio di rompere questo "circolo vizioso" non sarà facile ma è necessario, più passa il tempo e più sarà faticoso.
Iniziare a prenderti cura di te può essere un modo per riavviare un processo di crescita personale e di realizzazione delle tue potenzialità anche per gli aspetti relativi al tuo orientamento sessuale.
In ogni caso sarai tu a decidere quale aspetto del tuo vissuto affrontare durante un colloquio con uno Psicologo, a volte questi percorsi s'interrompono a causa di aspettative fuorvianti.
Puoi rivolgerti al Consultorio Familiare della tua ASL, qui trovi i riferimenti per un primo contatto:
http://www.consultoripalermo.it/index.phpoption=com_content&view=article&id=60&Itemid=83
Se hai ulteriori dubbi o perplessità scrivici pure.
l'isolamento che vivi dall'età di 14 anni ti preclude qualsiasi opportunità di socializzazione, trovare il coraggio di rompere questo "circolo vizioso" non sarà facile ma è necessario, più passa il tempo e più sarà faticoso.
Iniziare a prenderti cura di te può essere un modo per riavviare un processo di crescita personale e di realizzazione delle tue potenzialità anche per gli aspetti relativi al tuo orientamento sessuale.
In ogni caso sarai tu a decidere quale aspetto del tuo vissuto affrontare durante un colloquio con uno Psicologo, a volte questi percorsi s'interrompono a causa di aspettative fuorvianti.
Puoi rivolgerti al Consultorio Familiare della tua ASL, qui trovi i riferimenti per un primo contatto:
http://www.consultoripalermo.it/index.phpoption=com_content&view=article&id=60&Itemid=83
Se hai ulteriori dubbi o perplessità scrivici pure.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#5]
Caro ragazzo,
<<Cerco di capire chi sono ogni giorno, ma senza risultati.>>
forse è proprio in questo che uno psicologo potrebbe aiutarla; a volte, senza un confronto, è difficile uscire dallo stato di isolamento emotivo che sembra raccontarci.
Lei è ancora molto giovane e merita davvero di cominciare a prendersi un po' cura della sua persona per trovare il "coraggio di provarci"... qualunque sia la strada che deciderà di percorrere.
Un caro saluto
<<Cerco di capire chi sono ogni giorno, ma senza risultati.>>
forse è proprio in questo che uno psicologo potrebbe aiutarla; a volte, senza un confronto, è difficile uscire dallo stato di isolamento emotivo che sembra raccontarci.
Lei è ancora molto giovane e merita davvero di cominciare a prendersi un po' cura della sua persona per trovare il "coraggio di provarci"... qualunque sia la strada che deciderà di percorrere.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.1k visite dal 27/08/2012.
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