Chiedo troppo?
Buongiorno,
ho 29 anni e sono fidanzata da 3.
ultimamente vedo cambiamenti nel mio ragazzo, nel suo comportamento verso di me... quando ci vediamo di persona (e questo avviene non più di ogni due settimane perchè lui lavora a Vicenza) è sempre abbastanza tranquillo, gentile, sento che gli fa piacere stare con me.
I problemi sorgono nelle settimane in cui non ci vediamo... io vorrei sentirlo con tranquillità, raccontargli la mia giornata e ascoltare la sua, cose che possono sembrare ripetitive e noiose ma che secondo me servono e fanno bene al rapporto. Detto ciò mentre prima questo accadeva e stavamo al telefono anche delle ore ogni sera adesso le telefonate durano 5 min (e a volte nemmeno ci sono) e sono sempre telefonate in cui ha fretta o mi molla dopo 50 secondi dicendo che ha qualcosa da fare. Se chiedo spiegazioni lui dice che odia il telefono e che non è necessario sentirsi tutti i giorni, dice che io provo a chiamarlo troppo spesso e invece dovrei capire che magari è impegnato e non devo assillarlo. Due giorni fa l'ultima discussione... io mi sento trascurata e sola ma lui dice che non è così e che semplicemente è un periodo difficile a lavoro. Io gli dico che se prima passvamo ore al telefono forse era esagerato ma che vorrei mi dedicasse solo 10 minuti della sua giornata senza avere fretta di chiudere..
Beh di questa cosa soffro tanto, prima di tutto perchè noto un cambiamento nel suo comportamento (spesso anche nei week end non mi risponde al telefono per ore e poi mi dice che è leggittimo volersi riposare e uscire senza "l'ansia" - lui così la chiama- del telefono, di dovermi rispondere agli sms ecc...) e poi perchè io ho bisogno di sentirlo, e mi fa piacere...
e poi ho anche paura che se ci abituiamo a sentirci così poco.. a poco a poco ci allontaniamo... o sbaglio?
Ho anche pensato che ci potesse essere qualche altra persona ma mi sento di escludere questa cosa perchè in più occasioni ho avuto conferma che non nasconde nulla..
Ora che faccio? non so come comportarmi... solitamente quando ne parliamo finisce sempre che lui mi tratta male, io piango poi gli chiedo di chiamarmi, lui forse mi richiama e così magari si appiana la situazione,..
Dopo la discussione di 2 giorni fa abbiamo (?) deciso di sentirci una sola volta al giorno per 10 minuti... sono decisa a non farmi sentire di più di 1 volta come vuole lui anche perchè non voglio chiedere la pietà che lui mi chiami, vorrei fosse spontaneo... ma allo stesso tempo non trovo una ragione al suo comportamento ed è questo che mi fa più impazzire... può essere davvero solo il lavoro? magari unito alla noia verso il cellulare?
ho 29 anni e sono fidanzata da 3.
ultimamente vedo cambiamenti nel mio ragazzo, nel suo comportamento verso di me... quando ci vediamo di persona (e questo avviene non più di ogni due settimane perchè lui lavora a Vicenza) è sempre abbastanza tranquillo, gentile, sento che gli fa piacere stare con me.
I problemi sorgono nelle settimane in cui non ci vediamo... io vorrei sentirlo con tranquillità, raccontargli la mia giornata e ascoltare la sua, cose che possono sembrare ripetitive e noiose ma che secondo me servono e fanno bene al rapporto. Detto ciò mentre prima questo accadeva e stavamo al telefono anche delle ore ogni sera adesso le telefonate durano 5 min (e a volte nemmeno ci sono) e sono sempre telefonate in cui ha fretta o mi molla dopo 50 secondi dicendo che ha qualcosa da fare. Se chiedo spiegazioni lui dice che odia il telefono e che non è necessario sentirsi tutti i giorni, dice che io provo a chiamarlo troppo spesso e invece dovrei capire che magari è impegnato e non devo assillarlo. Due giorni fa l'ultima discussione... io mi sento trascurata e sola ma lui dice che non è così e che semplicemente è un periodo difficile a lavoro. Io gli dico che se prima passvamo ore al telefono forse era esagerato ma che vorrei mi dedicasse solo 10 minuti della sua giornata senza avere fretta di chiudere..
Beh di questa cosa soffro tanto, prima di tutto perchè noto un cambiamento nel suo comportamento (spesso anche nei week end non mi risponde al telefono per ore e poi mi dice che è leggittimo volersi riposare e uscire senza "l'ansia" - lui così la chiama- del telefono, di dovermi rispondere agli sms ecc...) e poi perchè io ho bisogno di sentirlo, e mi fa piacere...
e poi ho anche paura che se ci abituiamo a sentirci così poco.. a poco a poco ci allontaniamo... o sbaglio?
Ho anche pensato che ci potesse essere qualche altra persona ma mi sento di escludere questa cosa perchè in più occasioni ho avuto conferma che non nasconde nulla..
Ora che faccio? non so come comportarmi... solitamente quando ne parliamo finisce sempre che lui mi tratta male, io piango poi gli chiedo di chiamarmi, lui forse mi richiama e così magari si appiana la situazione,..
Dopo la discussione di 2 giorni fa abbiamo (?) deciso di sentirci una sola volta al giorno per 10 minuti... sono decisa a non farmi sentire di più di 1 volta come vuole lui anche perchè non voglio chiedere la pietà che lui mi chiami, vorrei fosse spontaneo... ma allo stesso tempo non trovo una ragione al suo comportamento ed è questo che mi fa più impazzire... può essere davvero solo il lavoro? magari unito alla noia verso il cellulare?
[#1]
Gentile utente,
i suoi dubbi pongono in relazione il sentimento del suo fidanzato con la presenza, la vicinanza, anche solo telefonica.
E' possibile che questo cambiamento riveli in lui uno "stress" da sms, cellulare etc..., un'ansia nel "dover" essere nei suoi confronti sempre raggiungibile.
Si accenna ad un periodo di lavoro particolarmente faticoso, che non faciliterebbe il desiderio di sentirsi, ma anzi colloca le telefonate in una ulteriore "prestazione" nel dopo-lavoro...
Si scontra quindi il suo bisogno di sentirlo con un comportamento di maggiore distacco da parte di lui.
Quando ne parlate "lui la tratta male".
Ora provate con la regola (condivisa?) dei 10 minuti al giorno.
E' un compromesso che dovrebbe rassicurare entrambi, ma a lei rimane la paura di un allontanamento, paura che probabilmente la spinge a chiedere sostegno ad un esperto qui on-line.
Come vive lei questo legame a distanza? Il desiderio di una comunicazione più assidua, frequente, giornaliera è per lei necessaria, è un suo bisogno.
Il suo compagno ha uno stile di comunicazione meno assiduo, preferendo i rapporti dal vivo.
Questo non significa necessariamente un affetto che si sta perdendo.
Anche perché potreste sentirvi anche tre volte al giorno e parlare ore ma non approfondire veramente la vostra conoscenza reciproca in modo profondo.
Cosa ne pensa?
Cordiali saluti.
i suoi dubbi pongono in relazione il sentimento del suo fidanzato con la presenza, la vicinanza, anche solo telefonica.
E' possibile che questo cambiamento riveli in lui uno "stress" da sms, cellulare etc..., un'ansia nel "dover" essere nei suoi confronti sempre raggiungibile.
Si accenna ad un periodo di lavoro particolarmente faticoso, che non faciliterebbe il desiderio di sentirsi, ma anzi colloca le telefonate in una ulteriore "prestazione" nel dopo-lavoro...
Si scontra quindi il suo bisogno di sentirlo con un comportamento di maggiore distacco da parte di lui.
Quando ne parlate "lui la tratta male".
Ora provate con la regola (condivisa?) dei 10 minuti al giorno.
E' un compromesso che dovrebbe rassicurare entrambi, ma a lei rimane la paura di un allontanamento, paura che probabilmente la spinge a chiedere sostegno ad un esperto qui on-line.
Come vive lei questo legame a distanza? Il desiderio di una comunicazione più assidua, frequente, giornaliera è per lei necessaria, è un suo bisogno.
Il suo compagno ha uno stile di comunicazione meno assiduo, preferendo i rapporti dal vivo.
Questo non significa necessariamente un affetto che si sta perdendo.
Anche perché potreste sentirvi anche tre volte al giorno e parlare ore ma non approfondire veramente la vostra conoscenza reciproca in modo profondo.
Cosa ne pensa?
Cordiali saluti.
Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it
[#2]
Ex utente
La regola dei 10 minuti è condivisa, anzi l'ho proposta io ma a malincuore...nel senso che non mi sentirò libera di chiamarlo se ne ho voglia o bisogno... però diciamo che questo potrebbe essere un punto di incontro e quindi vorrei provare a fare così.
Ed è proprio come ha detto Lei... ha un rifiuto totale del cellulare, lo odia... anche perchè lo usa moltissimo per lavoro... e sente come un dovere il fatto di "fare contenta" anche me.
Il fatto è che se io sono stressata per lavoro sentirlo mi rilassa...non mi agita
ulteriormente.... ma forse sono due modi diversi di vivere le situazioni.
Io, se potessi scegliere, non vivrei mai storie a distanza perchè ho bisogno di "vivere" la persona che amo ma al momento la situazione tra noi è questa... e quindi cerco di sopperire con il telefono...
Vorrei dire però che non penso di essere una persona appiccicosa... anche "in tempi migliori" ci sentivamo 2 minuti di mattina e poi direttamente di sera (ma molto più a lungo di adesso)... quello di cui mi lamento non è solo della quantità ma soprattutto della qualità delle telefonate...non riesco a raccontargli più nulla che mi se mi allungo un pò mi dice di sbrigarmi... si lamenta anche del numero delle chiamate perse perchè se provo a chiamarlo e lui non risponde magari dopo 2/3 ore ci riprovo...
Il motivo per cui ho scritto qui è che ho paura di un graduale allontanamento che deteriorerebbe il rapporto e quindi mi chiedo quanto è importante oltre che la qualità anche la quantità delle comunicazioni... anche per sentire la presenza concreta dell'altra persona...
Penso che è vero che ci possano essere anche 1000 chiamate ma futili...
il fatto è che sono combattuta...rendere piacevole il poco tempo che ci sentiamo anche per il suo bene(per distrarlo un pochino dal lavoro) o insistere con il fatto che mi sento trascurta da lui???
Ed è proprio come ha detto Lei... ha un rifiuto totale del cellulare, lo odia... anche perchè lo usa moltissimo per lavoro... e sente come un dovere il fatto di "fare contenta" anche me.
Il fatto è che se io sono stressata per lavoro sentirlo mi rilassa...non mi agita
ulteriormente.... ma forse sono due modi diversi di vivere le situazioni.
Io, se potessi scegliere, non vivrei mai storie a distanza perchè ho bisogno di "vivere" la persona che amo ma al momento la situazione tra noi è questa... e quindi cerco di sopperire con il telefono...
Vorrei dire però che non penso di essere una persona appiccicosa... anche "in tempi migliori" ci sentivamo 2 minuti di mattina e poi direttamente di sera (ma molto più a lungo di adesso)... quello di cui mi lamento non è solo della quantità ma soprattutto della qualità delle telefonate...non riesco a raccontargli più nulla che mi se mi allungo un pò mi dice di sbrigarmi... si lamenta anche del numero delle chiamate perse perchè se provo a chiamarlo e lui non risponde magari dopo 2/3 ore ci riprovo...
Il motivo per cui ho scritto qui è che ho paura di un graduale allontanamento che deteriorerebbe il rapporto e quindi mi chiedo quanto è importante oltre che la qualità anche la quantità delle comunicazioni... anche per sentire la presenza concreta dell'altra persona...
Penso che è vero che ci possano essere anche 1000 chiamate ma futili...
il fatto è che sono combattuta...rendere piacevole il poco tempo che ci sentiamo anche per il suo bene(per distrarlo un pochino dal lavoro) o insistere con il fatto che mi sento trascurta da lui???
[#3]
Carissima,
Lei non apre ad altre possibilità......
Se il suo compagno odia il cellulare, perché insistere con quel canale di comunicazione?
Potrà esprimersi e connettersi con lui in altri modi...
Per esempio, ha mai pensato a scrivere delle email? é un mezzo che le permetterebbe di usare la sua creatività utilizzando anche foto, video e altri allegati....
Non è "invadente" come la chiamata o l'sms.
La scrittura è romantica, le parole rimangono più impresse, più dense di significato, si possono leggere e rileggere, quando si ha voglia....
E volendo può allegare anche un file audio registrando un messaggio con la sua voce.... più di così!!
Lei non apre ad altre possibilità......
Se il suo compagno odia il cellulare, perché insistere con quel canale di comunicazione?
Potrà esprimersi e connettersi con lui in altri modi...
Per esempio, ha mai pensato a scrivere delle email? é un mezzo che le permetterebbe di usare la sua creatività utilizzando anche foto, video e altri allegati....
Non è "invadente" come la chiamata o l'sms.
La scrittura è romantica, le parole rimangono più impresse, più dense di significato, si possono leggere e rileggere, quando si ha voglia....
E volendo può allegare anche un file audio registrando un messaggio con la sua voce.... più di così!!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.7k visite dal 27/08/2012.
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