Ho la tendenza a coinvolgermi in relazioni totalizzanti

Buona sera,
è da qualche tempo che mi domando se riuscirò mai a cambiare la mia modalità di entrare in relazione con le persone.A 14 anni avevo una relazione totalizzante e simbiotica con quella che all' epoca era la mia migliore amica.Lei quasi viveva a casa mia,facevamo tutto insieme,eravamo gelose l' una dell' altra.Quando si fidanzò ebbi una profonda delusione,perchè non uscivamo piu' insieme.La mia psicologa mi disse che dovevo cercare di istaurare relazioni meno simbiotiche e deduco quindi piu' mature.Da quel momento cominciai ad avere varie amiche e con nessuna ho avuto un rapporto simbiotico,almeno per un paio d' anni.Poi ho cominciato a sentire la stessa intensittà di attaccamento con i professori,quando una prof cambiò sezione,io stetti malissimo.L' anno seguente cominciai a legarmi a due nuove prof.Quando una delle due mi chiedeva di studiare di piu' io non riuscivo ad avere autonomia di giudizio,studiavo fino a tarda notte,non mi ribellavo piu' se lei interrogava sempre me,mi faceva complimenti e questo per me bastava come un segno d' affetto o di riconoscimento.L' altra prof un anno era quasi affetta dalla sindrome di born-out,urlava,faceva in modo che litigassimo tra compagni di classe,mi urlava contro che ero debole solo perchè non avevo molto successo sociale,mi metteva insufficiente per diverse volte anche se ero brava adducendo ciò alla mia "debolezza".Io ebbi una crisi depressiva,un giorno piansi per ore.Sperai nell' appoggio di quella che era la mia migliore amica,però lei non accettò la mia depressione (dovuta anche alla morte di mio nonno) e si allontanò da me,era sempre fredda, non cercava piu' momenti per parlare da sola con me oltre che in gruppo.Sempre nello stesso periodo cominciai l' università,c' era un assistente universitario bravo a comunicare,aveva gli stessi gusti di mio padre,era carino,cominciai ad avere una cotta per lui.Quando ci parlava di psicologia io sognavo che mi curasse,volevo lui come psicologo.Dopo qualche mese ho avuto un buffè delirante,ho cominciato a pensare che lui stesse facendo una ricerca su di me,credevo di vedere dei sosia del professore,pensavo che anche i miei ex prof fossero coinvolti.All' inizio mi sentivo bene,al centro dell' attenzione.Dato che i miei genitori sono separati,io vivevo sola con mia nonna e mio nonno era morto,ero in depressione e tendevo ad isolarmi,questo film che avevo immaginato mi faceva sentire bene,pensavo volessero aiutarmi.Poi ho cominciato ad avere delle allucinazioni uditive e a credere che ci fosse qualche ricercatore in doppio cieco che volesse usare dei metodi di disturbo per scoprire chissà cosa.Dopo una cura con antipsicotici sono uscita fuori dal delirio (ma prendo ancora medicine ,antipsicotico ed antidepressivo) e sto cominciando a riflettere meglio sulla mia condizione.A breve tornerò dalla psicologa che mi aiutò ad avere relazioni piu' sane.Mi chiedo però: questo mio modo di relazionarmi non è un fattore di rischio per altre ricadute?A cos'è dovuto
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Non si possono fare diagnosi on line e specialmente in casi come quelli che Lei ci riferisce.
C'e una lunga storia di problematiche affettive.
Lei e' in cura da una psicologa ed e' a Lei che deve fare riferimento.
Le motivazioni possono essere nella sua storia infantile, negli affetti che ha ricevuto, nelle carenze affettive della sua infanzia.
Non si colpevolizzi oltre misura.
Il suo bisogno di creare legami affettivi e' la sua cura. Dovra' cercare con le terapie delle strade alternative che non Le producano altra soffenza.
Un caro saluto.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile Dottoressa,grazie dei consigli.Spero anch' io che il mio bisogno di creare legami affettivi sarà la mia cura,cercherò di non colpevolizzarmi oltre misura.Grazie ancora.Un caro saluto