Paura dei ladri e ansia notturna
Salve,
scrivo per esporvi un problema che mi assilla in questo periodo.Ho 36 anni e vivo da sola nella stessa casa da circa 14.
Non ho mai avuto particolari crisi d'ansia o timori legati al dormire da sola, ma da circa tre mesi, tutto è cambiato.
Ecco cosa mi succede nel pratico: quando vado a coricarmi, anche se il mio fisico è stanco e voglioso di lasciarsi andare, la mia testa inizia a cimentarsi in varie ossessioni. Ho paura che i ladri possano irrompere in casa e farmi del male, oppure - rimuginando su fatti di cronaca che vedono molto spesso come vittime le donne - tendo ad immedesimarmi e a ipotizzare scenari che davvero mi procurano una forte angoscia.
Questo fa sì ch'io mi rigiri nel letto fino alle 6 di mattina,molto provata anche a livello fisico: sudore e nervi tesi.
Quando poi finalmete arriva la luce del sole,mi sembra che tutto si affievolisca.L'angoscia sparisce.
Come premessa c'è senz'altro da dire (se può servire ad avere un quadro più chiaro) che questo per me non è un periodo particolare sereno, su almeno due fronti: quello lavorativo e quello delle relazioni.
Sul lavoro, essendo io un libero professionista, ho molte responsabilità, e per ciò che concerne il lato relazionale,invece, ho chiuso dopo 12 anni un rapporto affettivo molto importante con un carissimo amico gay con cui ho condiviso davvero tutto.
Non so, forse, tra questi due fattori di stress e i miei pensieri angoscianti c'è un nesso.
Mi farebbe piacere avere un vostro parere, visto che la situazione si protrae ormai da due mesi, e vado incontro alla notte con un'ansia sempre maggiore.
Cordiali saluti
scrivo per esporvi un problema che mi assilla in questo periodo.Ho 36 anni e vivo da sola nella stessa casa da circa 14.
Non ho mai avuto particolari crisi d'ansia o timori legati al dormire da sola, ma da circa tre mesi, tutto è cambiato.
Ecco cosa mi succede nel pratico: quando vado a coricarmi, anche se il mio fisico è stanco e voglioso di lasciarsi andare, la mia testa inizia a cimentarsi in varie ossessioni. Ho paura che i ladri possano irrompere in casa e farmi del male, oppure - rimuginando su fatti di cronaca che vedono molto spesso come vittime le donne - tendo ad immedesimarmi e a ipotizzare scenari che davvero mi procurano una forte angoscia.
Questo fa sì ch'io mi rigiri nel letto fino alle 6 di mattina,molto provata anche a livello fisico: sudore e nervi tesi.
Quando poi finalmete arriva la luce del sole,mi sembra che tutto si affievolisca.L'angoscia sparisce.
Come premessa c'è senz'altro da dire (se può servire ad avere un quadro più chiaro) che questo per me non è un periodo particolare sereno, su almeno due fronti: quello lavorativo e quello delle relazioni.
Sul lavoro, essendo io un libero professionista, ho molte responsabilità, e per ciò che concerne il lato relazionale,invece, ho chiuso dopo 12 anni un rapporto affettivo molto importante con un carissimo amico gay con cui ho condiviso davvero tutto.
Non so, forse, tra questi due fattori di stress e i miei pensieri angoscianti c'è un nesso.
Mi farebbe piacere avere un vostro parere, visto che la situazione si protrae ormai da due mesi, e vado incontro alla notte con un'ansia sempre maggiore.
Cordiali saluti
[#1]
Carissima, certo i giornali, la televisione e tutto quello che sentiamo, leggiamo non aiutano a stare serene..
le consiglio naturalmente di prendere tutti i provvedimenti possibili , a livello organizzativo per rendere la casa sicura..
Ma sarebbe anche opportuno avere un punto di riferimento, uno psicoterapeuta con cui rileggere la sua storia, e il lutto per la fine di questa importante relazione che penso la facesse sentire più sicura, meno sola, accolta.
Ho l'impressione che lei sia una donna in gamba che si costringe a " faire face" come dicono i francesi, con coraggio e fatica, senza troppi cedimenti.
Potrà inoltre dal collega essere preso in considerazione un leggero aiuto farmacologico, tanto per attraversare il guado, e avere la voglia e la forza di uscire di più, di sentire musica, tentare di entrare in mondi diversi , nuovi..
Molti auguri
le consiglio naturalmente di prendere tutti i provvedimenti possibili , a livello organizzativo per rendere la casa sicura..
Ma sarebbe anche opportuno avere un punto di riferimento, uno psicoterapeuta con cui rileggere la sua storia, e il lutto per la fine di questa importante relazione che penso la facesse sentire più sicura, meno sola, accolta.
Ho l'impressione che lei sia una donna in gamba che si costringe a " faire face" come dicono i francesi, con coraggio e fatica, senza troppi cedimenti.
Potrà inoltre dal collega essere preso in considerazione un leggero aiuto farmacologico, tanto per attraversare il guado, e avere la voglia e la forza di uscire di più, di sentire musica, tentare di entrare in mondi diversi , nuovi..
Molti auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Signora,
Certamente lo stress che ha subito ha creato uno stato di allarme che la notte lei materializza pensando di essere in pericolo.
Probabilmente e' solo ansia e Lei cerca nel contesto una motivazione oggettiva per validarla.
Come Le suggeriva la collega si rivolga al medico di base per un aiuto farmacologico, se non dovesse essere sufficiente dovra' cercare una valutazione psicologica per comprendere cosa sia davvero accaduto nel suo animo.
I migliori auguri.
Certamente lo stress che ha subito ha creato uno stato di allarme che la notte lei materializza pensando di essere in pericolo.
Probabilmente e' solo ansia e Lei cerca nel contesto una motivazione oggettiva per validarla.
Come Le suggeriva la collega si rivolga al medico di base per un aiuto farmacologico, se non dovesse essere sufficiente dovra' cercare una valutazione psicologica per comprendere cosa sia davvero accaduto nel suo animo.
I migliori auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 17.7k visite dal 26/08/2012.
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