Inadeguatezza
Salve specialisti,
Sono Alessandra, soffro di un senso inadeguatezza, che ho sempre avuto, ma che ora si è rafforzato, vi racconto il motivo: l'anno scorso sono andata in Erasmus in una città tedesca, ho affittato via internet un stanza, scelta perché l appartamento sembrava comodo oltre che economico e la ragazza del posto, con la quale mi accingevo a convivere gentile e discreta. Scelta pessima, la ragazza, chiamo K comodità, è stata la persona più invadente che abbia mai conosciuto, appena ci siamo incontrate mi ha riempito di domande, da che lavoro fanno i miei a quanti e che tipo di amici ho. Per tutta l esperienza durata sei mesi ha continuato ad irritarmi, criticando le uscite con i compagni di corso, entrare in camera mia senza permesso ... io non sono mai stata capace di farmi rispettare ed è per questo che ancora soffro, solo una volta ho discusso con forza, K aveva chiamato al cellulare per sapere la password del mio pc, le ho urlato che non doveva assolutamente toccare qualcosa di mio, se io non ero in casa. Ha funzionato, perché io non mi arrabbio mai, ma quando lo faccio spavento, purtroppo perché vorrei essere in grado di impormi con garbo, perciò mi sento inadeguata col prossimo. L'aspetto peggiore è che K ha apprezzato il mio carattere sommesso e si è affezionata a me, o almeno così diceva e ha continuato a scrivermi e-mai, io le ho risposto inizialmente, poi ho smesso e K ha continuato a scrivermi, io l ho ignorata, poi un giorno le ho risposto sputando con violenza tutto il rancore accumulato, tanto che K mi ha risposto che l avevo shoccata. Il mio comportamento è stato pessimo, mi sento in colpa e la mia paura è di ripetere ancora questa mia condotta da passivo-aggressivo, ferendo in futuro persone a cui tengo, oltre tutto ho paura di tornare nella cittadina tedesca, perché temo ritorsioni da parte di K, semmai la incontrassi di nuovo. Devo aggiungere che io vivo con mia madre e mia sorella maggiore, che durante erasmus mi hanno sempre imposto un atteggiamento passivo nei riguardi di K, non voglio accusare loro, ma la mia insicurezza mi porta a dare più peso a quello che loro pensano piuttosto che a quello che io sento. Ho anche un padre, che si è risposato e vive per conto suo, è comunque presente quando si tratta di evidenziare i disastri della mia vita, comunque ci sentiamo di rado. il mio rancore verso K è motivato anche dall' invidia perché la sua situazione familiare è tranquilla, con genitori che provvedono a tutto, mentre io al contrario da adolescente ho passato molto tempo ad occuparmi di mia madre ... In conclusione mi sento inadeguata a instaurare legami affettivi sani col prossimo ... faccio conoscenza senza problemi, ma non riesco a stringere legami affettivi veri, ho sempre avuto rapporti distaccati e non ho mai avuto un ragazzo. Aiutatemi a comprendere le mie incapacità, vi ringrazio per l attenzione.
Sono Alessandra, soffro di un senso inadeguatezza, che ho sempre avuto, ma che ora si è rafforzato, vi racconto il motivo: l'anno scorso sono andata in Erasmus in una città tedesca, ho affittato via internet un stanza, scelta perché l appartamento sembrava comodo oltre che economico e la ragazza del posto, con la quale mi accingevo a convivere gentile e discreta. Scelta pessima, la ragazza, chiamo K comodità, è stata la persona più invadente che abbia mai conosciuto, appena ci siamo incontrate mi ha riempito di domande, da che lavoro fanno i miei a quanti e che tipo di amici ho. Per tutta l esperienza durata sei mesi ha continuato ad irritarmi, criticando le uscite con i compagni di corso, entrare in camera mia senza permesso ... io non sono mai stata capace di farmi rispettare ed è per questo che ancora soffro, solo una volta ho discusso con forza, K aveva chiamato al cellulare per sapere la password del mio pc, le ho urlato che non doveva assolutamente toccare qualcosa di mio, se io non ero in casa. Ha funzionato, perché io non mi arrabbio mai, ma quando lo faccio spavento, purtroppo perché vorrei essere in grado di impormi con garbo, perciò mi sento inadeguata col prossimo. L'aspetto peggiore è che K ha apprezzato il mio carattere sommesso e si è affezionata a me, o almeno così diceva e ha continuato a scrivermi e-mai, io le ho risposto inizialmente, poi ho smesso e K ha continuato a scrivermi, io l ho ignorata, poi un giorno le ho risposto sputando con violenza tutto il rancore accumulato, tanto che K mi ha risposto che l avevo shoccata. Il mio comportamento è stato pessimo, mi sento in colpa e la mia paura è di ripetere ancora questa mia condotta da passivo-aggressivo, ferendo in futuro persone a cui tengo, oltre tutto ho paura di tornare nella cittadina tedesca, perché temo ritorsioni da parte di K, semmai la incontrassi di nuovo. Devo aggiungere che io vivo con mia madre e mia sorella maggiore, che durante erasmus mi hanno sempre imposto un atteggiamento passivo nei riguardi di K, non voglio accusare loro, ma la mia insicurezza mi porta a dare più peso a quello che loro pensano piuttosto che a quello che io sento. Ho anche un padre, che si è risposato e vive per conto suo, è comunque presente quando si tratta di evidenziare i disastri della mia vita, comunque ci sentiamo di rado. il mio rancore verso K è motivato anche dall' invidia perché la sua situazione familiare è tranquilla, con genitori che provvedono a tutto, mentre io al contrario da adolescente ho passato molto tempo ad occuparmi di mia madre ... In conclusione mi sento inadeguata a instaurare legami affettivi sani col prossimo ... faccio conoscenza senza problemi, ma non riesco a stringere legami affettivi veri, ho sempre avuto rapporti distaccati e non ho mai avuto un ragazzo. Aiutatemi a comprendere le mie incapacità, vi ringrazio per l attenzione.
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"io non sono mai stata capace di farmi rispettare ed è per questo che ancora soffro"
Gentile ragazza, questa abilità è assolutamente imparabile e si chiama asserività. Comprendo le difficoltà che si incontrano quando si convive con qualcuno, soprattutto con persone invadenti e irrispettose, ma adesso ti sarai resa conto che se tu avessi messo dei paletti da subito una volta capito quale persona avevi davanti magari tanta sofferenza l'avresti risparmiata.
Però è anche inutile ripensare al passato con colpa. In futuro potrai certamente correre ai ripari prima se mai l'occasione dovesse ripetersi. E non è da escludere che ricapiterà. Ogni giorno incontriamo persone di ogni tipo.
Piuttosto una domanda importante è che cosa ti ha impedito di essere subito ferma con K? Temevi qualcosa da parte sua (anche solo giudizio, allontanamento, ecc...)?
Poi non è sempre detto che la situazione della propria famiglia debba creare situazioni difficili. Sei stata accanto alla mamma per la separazione dal papà? Puoi spiegarti meglio?
"In conclusione mi sento inadeguata a instaurare legami affettivi sani col prossimo ... faccio conoscenza senza problemi, ma non riesco a stringere legami affettivi veri, ho sempre avuto rapporti distaccati e non ho mai avuto un ragazzo."
Questa visione rischia di metterti la zappa sui piedi...
Forse c'è una certa paura dell'intimità e dei rapporti più profondi con le persone e così hai bisogno di conoscenze più superficiali per proteggerti. Ma anche questo è imparabile con l'esperienza.
Saluti,
Gentile ragazza, questa abilità è assolutamente imparabile e si chiama asserività. Comprendo le difficoltà che si incontrano quando si convive con qualcuno, soprattutto con persone invadenti e irrispettose, ma adesso ti sarai resa conto che se tu avessi messo dei paletti da subito una volta capito quale persona avevi davanti magari tanta sofferenza l'avresti risparmiata.
Però è anche inutile ripensare al passato con colpa. In futuro potrai certamente correre ai ripari prima se mai l'occasione dovesse ripetersi. E non è da escludere che ricapiterà. Ogni giorno incontriamo persone di ogni tipo.
Piuttosto una domanda importante è che cosa ti ha impedito di essere subito ferma con K? Temevi qualcosa da parte sua (anche solo giudizio, allontanamento, ecc...)?
Poi non è sempre detto che la situazione della propria famiglia debba creare situazioni difficili. Sei stata accanto alla mamma per la separazione dal papà? Puoi spiegarti meglio?
"In conclusione mi sento inadeguata a instaurare legami affettivi sani col prossimo ... faccio conoscenza senza problemi, ma non riesco a stringere legami affettivi veri, ho sempre avuto rapporti distaccati e non ho mai avuto un ragazzo."
Questa visione rischia di metterti la zappa sui piedi...
Forse c'è una certa paura dell'intimità e dei rapporti più profondi con le persone e così hai bisogno di conoscenze più superficiali per proteggerti. Ma anche questo è imparabile con l'esperienza.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazza, ti consiglio anche la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
[#3]
Ex utente
Salve dottoressa,
La ringrazio per la rapida risposta e per l articolo consigliato.
Non sono riuscita ad essere ferma con K perché temevo di essere giudicata sgarbata e cafona da K stessa e anche da mia mamma e da mia sorella, le quali non vivendolo in prima persona probabilmente non avevano capito, quanto fosse indisponente. Non temevo assolutamente l allontanamento di K. Anzi sono stata infastidita dal suo attaccamento nei miei riguardi, anche per il fatto che durante l Erasmus ho conosciuto persone che mi piacevano, ma con le quali non non sono riuscita a stringere legami forti e ho perso i contatti, dunque mi sono chiesta più volte "perché lei si è attaccata a me e gli altri no". Credo inizialmente di aver provato pena per K, che in 6 mesi l ho vista uscire con un amica non più di 3 o 4 volte, in questo senso mi ricordava la mia solitaria vita da liceale, sentimento poi sparito rendendomi conto di come fosse irritante.
Quando i miei si sono separati avevo 12 anni, sono stata vicino a mamma, che non voleva accettare di essere mollata, nonostante lei e papà non facessero che litigare e papà l avesse già tradita molte volte, non penso fosse ancora innamorata, credo che avesse solo paura di stare da sola, situazione che essendosi sposata a 19 anni non aveva mai vissuto. In questa situazione i miei problemi da adolescente sono passati in secondo piano, non ero sola perché ho una sorella, ma mamma trovando in me un carattere più comprensivo ha sempre sfogato con pianti e parole dure la sua frustrazione su di me ... da un paio di anni la situazione si è stabilizzata, ma sono stati anni difficili. Dal canto suo papà mi ha detto di essere stato veramente innamorato di mamma e di aver fatto di tutto per far funzionare il loro matrimonio ... fatto che cozza con la sua condotta.
Sono d accordo col fatto che ho paura di instaurare rapporti profondi col prossimo e quando provo a rafforzare un rapporto non ottengo la risposta sperata, avevo un amica con cui mi confidavo, ma poi ho capito che non posso fidarmi di lei, mi ha raccontato di problemi gravi di due sue amiche e a rigore di logica avrà fatto lo stesso coi miei problemi, ora abbiamo una relazione fredda. Quindi ho solo compagnia occasionale e mi sento sola e diffidente nei riguardi del prossimo.
La ringrazio per la rapida risposta e per l articolo consigliato.
Non sono riuscita ad essere ferma con K perché temevo di essere giudicata sgarbata e cafona da K stessa e anche da mia mamma e da mia sorella, le quali non vivendolo in prima persona probabilmente non avevano capito, quanto fosse indisponente. Non temevo assolutamente l allontanamento di K. Anzi sono stata infastidita dal suo attaccamento nei miei riguardi, anche per il fatto che durante l Erasmus ho conosciuto persone che mi piacevano, ma con le quali non non sono riuscita a stringere legami forti e ho perso i contatti, dunque mi sono chiesta più volte "perché lei si è attaccata a me e gli altri no". Credo inizialmente di aver provato pena per K, che in 6 mesi l ho vista uscire con un amica non più di 3 o 4 volte, in questo senso mi ricordava la mia solitaria vita da liceale, sentimento poi sparito rendendomi conto di come fosse irritante.
Quando i miei si sono separati avevo 12 anni, sono stata vicino a mamma, che non voleva accettare di essere mollata, nonostante lei e papà non facessero che litigare e papà l avesse già tradita molte volte, non penso fosse ancora innamorata, credo che avesse solo paura di stare da sola, situazione che essendosi sposata a 19 anni non aveva mai vissuto. In questa situazione i miei problemi da adolescente sono passati in secondo piano, non ero sola perché ho una sorella, ma mamma trovando in me un carattere più comprensivo ha sempre sfogato con pianti e parole dure la sua frustrazione su di me ... da un paio di anni la situazione si è stabilizzata, ma sono stati anni difficili. Dal canto suo papà mi ha detto di essere stato veramente innamorato di mamma e di aver fatto di tutto per far funzionare il loro matrimonio ... fatto che cozza con la sua condotta.
Sono d accordo col fatto che ho paura di instaurare rapporti profondi col prossimo e quando provo a rafforzare un rapporto non ottengo la risposta sperata, avevo un amica con cui mi confidavo, ma poi ho capito che non posso fidarmi di lei, mi ha raccontato di problemi gravi di due sue amiche e a rigore di logica avrà fatto lo stesso coi miei problemi, ora abbiamo una relazione fredda. Quindi ho solo compagnia occasionale e mi sento sola e diffidente nei riguardi del prossimo.
[#4]
Gentile ragazza,
la paura di poter risultare "cafona" o altro davanti a K ti ha fatto scegliere però di fare qualcosa contro i tuoi interessi. Invece essere assertivi vuol dire esprimere anche il proprio disappunto, di volta in volta, senza rompere la relazione, restando calmi e sereni.
Forse K si è attaccata tantissimo a te perchè aveva visto questa tua propensione come una debolezza, capendo che piuttosto che rifiutarla ne avresti sofferto tu e poi magari ne ha anche approfittato un po' (magari inconsapevolmente...). E tu hai finito per colludere con lei, perchè ti faceva pena o tenerezza, dal momento che non usciva mai e non aveva molti amici.
Vediamola così: queste dinamiche possono cambiare se tu ne hai consapevolezza e di volta in volta ti prendi tutto il tempo necessario per scegliere con chi vuoi stare e per le ragioni giuste (non perchè qualcuno debba farti pena!).
Ma forse questa modalità di metterti nei panni altrui e di essere compassionevole anche in modo eccessivo (K avrebbe potuto cercare altri amici e vivere la sua vita senza appiccicarsi troppo a te) ha radici più lontane e magari lo hai imparato proprio quando hai vissuto l'esperienza della separazione dei tuoi: nel prenderti cura della mamma forse hai sperimentato che di solitudine si può stare talmente male che è meglio evitarlo a tutti i costi. E magari hai anche imparato che una relazione profonda può portare (anche) tanta sofferenza... E' vero, ma fa parte della vita.
Ovviamente, senza conoscerti sto ipotizzando, però comprendere va bene, ma fino a un certo punto: per cambiare è meglio agire che arrovellarsi :-)
Buona serata,
la paura di poter risultare "cafona" o altro davanti a K ti ha fatto scegliere però di fare qualcosa contro i tuoi interessi. Invece essere assertivi vuol dire esprimere anche il proprio disappunto, di volta in volta, senza rompere la relazione, restando calmi e sereni.
Forse K si è attaccata tantissimo a te perchè aveva visto questa tua propensione come una debolezza, capendo che piuttosto che rifiutarla ne avresti sofferto tu e poi magari ne ha anche approfittato un po' (magari inconsapevolmente...). E tu hai finito per colludere con lei, perchè ti faceva pena o tenerezza, dal momento che non usciva mai e non aveva molti amici.
Vediamola così: queste dinamiche possono cambiare se tu ne hai consapevolezza e di volta in volta ti prendi tutto il tempo necessario per scegliere con chi vuoi stare e per le ragioni giuste (non perchè qualcuno debba farti pena!).
Ma forse questa modalità di metterti nei panni altrui e di essere compassionevole anche in modo eccessivo (K avrebbe potuto cercare altri amici e vivere la sua vita senza appiccicarsi troppo a te) ha radici più lontane e magari lo hai imparato proprio quando hai vissuto l'esperienza della separazione dei tuoi: nel prenderti cura della mamma forse hai sperimentato che di solitudine si può stare talmente male che è meglio evitarlo a tutti i costi. E magari hai anche imparato che una relazione profonda può portare (anche) tanta sofferenza... E' vero, ma fa parte della vita.
Ovviamente, senza conoscerti sto ipotizzando, però comprendere va bene, ma fino a un certo punto: per cambiare è meglio agire che arrovellarsi :-)
Buona serata,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 25/08/2012.
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