Sto sviluppando rabbia?
salve, premetto che sono ansioso e che sono in cura da una psicologa e quindi so bene che queste domande dovrei farle a lei, ma visto che adesso è in vacanza e che vorrei un parere, scrivo qua a titolo informativo.
praticamente sono sempre stato un tipo timido, che spesso è anche stato criticato e preso in giro fin dalle elementari, ora diciamo che ho capito la mia timidezza ma nn riesco ancora a combatterla e anzi, delle volte vorrei smettere di combatterla... tutto questo unito agli attacchi di panico, che ultimamente vanno migliorando ma che ci sn comunque, al fatto che sono sempre solo e alla paura di affrontare la scuola, causa appunto attacchi di panico, a settembre, mi stanno facendo diventare nervosissimo. me la prendo con tutti in casa , un pò come se volessi sfogare su di loro le mie insofferenze e io so che di fatti è cosi. perchè vorrei uscire e "farmi rispettare" dai conoscenti, compagni di classe, insomma le persone "esterne" eppure so di nn poter competere con loro. allora qualsiasi cosa rispondo male, come detto me la prendo con tutti, in casa si dice che ho la faccia triste, devo smetterla ecc. allora reagisco molto male e, visto che devo essere sincero, dirò che magari reagisco nn solo urlando ma anche tirando calci da qualche parte. sento una rabbia fortissima e nei momenti peggiori, dentro di me dico sempre:" adesso scendo li cerco e gli rompo la faccia, cosi magari sto meglio" (sempre riferito alla gente a cui sto antipatico o che mi prende in giro). in casa, per esempio gg me la sono presa con mia madre perchè ogni giorno abbassano le persiane causa caldo e io mi ribello dicendo:" stiamo al buio, nn esiste mi da fastidio" e litighiamo anche tanto, perchè vorrei sfogare in qualche modo questa rabbia, ma nn con lo sport per esempio :1. perchè questi attacchi di panico nn mi permettono di combinare nnt, appena faccio un po di movimento piu accentuato, mi agito. 2. perchè vorrei fare qualcosa "fuori dal comune"; diciamo che quest'estate nn sono neanche andato al mare e, come detto, temo la scuola. nn so come uscirne, sono nervosissimo e allora in certi casi, dalle cose piu semplici a quelle piu serie, mi dico che la sensibilità devo metterla da parte perchè il mondo nn accoglie nessuno e quindi devo essere meneferghista e magari va a finire che lo sono troppo. sul momento mi sento bn, mi sembra di essere diventato piu forte ma , per esempio, per la vicenda della persiana, solo il fatto di aver litigato all'inzio mi ha fatto stare bn ma poi ho sviluppato il mio solito senso di colpa. e allora ho cominciato a pentirmi , perchè ho paura di stare diventando cattivo, e delle volte voglio esserlo aspiro ad esserlo, ma successivamente ci sto malissimo,. insomma temo di diventare cattivo eppure da un lato vorrei esserlo perchè mi permetterebbe di fare tante cose...
ho una gran confusione....
come detto all'inizio so bn che per queste cose devo rivolgermi alla psicologa ma volevo solo un parere. scusate per la lunghezza.
grazie
praticamente sono sempre stato un tipo timido, che spesso è anche stato criticato e preso in giro fin dalle elementari, ora diciamo che ho capito la mia timidezza ma nn riesco ancora a combatterla e anzi, delle volte vorrei smettere di combatterla... tutto questo unito agli attacchi di panico, che ultimamente vanno migliorando ma che ci sn comunque, al fatto che sono sempre solo e alla paura di affrontare la scuola, causa appunto attacchi di panico, a settembre, mi stanno facendo diventare nervosissimo. me la prendo con tutti in casa , un pò come se volessi sfogare su di loro le mie insofferenze e io so che di fatti è cosi. perchè vorrei uscire e "farmi rispettare" dai conoscenti, compagni di classe, insomma le persone "esterne" eppure so di nn poter competere con loro. allora qualsiasi cosa rispondo male, come detto me la prendo con tutti, in casa si dice che ho la faccia triste, devo smetterla ecc. allora reagisco molto male e, visto che devo essere sincero, dirò che magari reagisco nn solo urlando ma anche tirando calci da qualche parte. sento una rabbia fortissima e nei momenti peggiori, dentro di me dico sempre:" adesso scendo li cerco e gli rompo la faccia, cosi magari sto meglio" (sempre riferito alla gente a cui sto antipatico o che mi prende in giro). in casa, per esempio gg me la sono presa con mia madre perchè ogni giorno abbassano le persiane causa caldo e io mi ribello dicendo:" stiamo al buio, nn esiste mi da fastidio" e litighiamo anche tanto, perchè vorrei sfogare in qualche modo questa rabbia, ma nn con lo sport per esempio :1. perchè questi attacchi di panico nn mi permettono di combinare nnt, appena faccio un po di movimento piu accentuato, mi agito. 2. perchè vorrei fare qualcosa "fuori dal comune"; diciamo che quest'estate nn sono neanche andato al mare e, come detto, temo la scuola. nn so come uscirne, sono nervosissimo e allora in certi casi, dalle cose piu semplici a quelle piu serie, mi dico che la sensibilità devo metterla da parte perchè il mondo nn accoglie nessuno e quindi devo essere meneferghista e magari va a finire che lo sono troppo. sul momento mi sento bn, mi sembra di essere diventato piu forte ma , per esempio, per la vicenda della persiana, solo il fatto di aver litigato all'inzio mi ha fatto stare bn ma poi ho sviluppato il mio solito senso di colpa. e allora ho cominciato a pentirmi , perchè ho paura di stare diventando cattivo, e delle volte voglio esserlo aspiro ad esserlo, ma successivamente ci sto malissimo,. insomma temo di diventare cattivo eppure da un lato vorrei esserlo perchè mi permetterebbe di fare tante cose...
ho una gran confusione....
come detto all'inizio so bn che per queste cose devo rivolgermi alla psicologa ma volevo solo un parere. scusate per la lunghezza.
grazie
[#1]
Gentile ragazzo,
Purtroppo nei periodo di ferie la mancanza dei riferimenti terapeutici aumenta lo stato di tensione dovuto alle tante frustrazioni della vita.
Non capita solo a Lei!
Ma c'e' da dire che riuscire a tollerare questi periodi e' un obiettivo trapeutico importante.
Cerchi di farlo. Come un training auto-somministrato. Lo consideri un piccolo regalo per se stesso.
I migliori saluti
Purtroppo nei periodo di ferie la mancanza dei riferimenti terapeutici aumenta lo stato di tensione dovuto alle tante frustrazioni della vita.
Non capita solo a Lei!
Ma c'e' da dire che riuscire a tollerare questi periodi e' un obiettivo trapeutico importante.
Cerchi di farlo. Come un training auto-somministrato. Lo consideri un piccolo regalo per se stesso.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Caro ragazzo, capisco che l'estate con tutte le sue implicazioni possa farla star male.. penso che potrebbe esserle utile ed interessante poi per la sua terapeuta, scrivere ogni giorno un paio di pagine sulle sue riflessioni e sui suoi sentimenti ..E' una tecnica valida e molto usata, che aiuta a riflettere e a prendere le distanze dai momenti di rabbia, ma anche di sconforto e ferma i lampi di felicità che spero appaiano qualche volta..
Provi, vedo che ha una buona capacità di riflessione e di analisi dei suoi vissuti..
Poi verrà anche l'autunno e la vita più normale e rassicurante..
Molti auguri..
Provi, vedo che ha una buona capacità di riflessione e di analisi dei suoi vissuti..
Poi verrà anche l'autunno e la vita più normale e rassicurante..
Molti auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
da quanto tempo è in terapia e che tipo di terapia sta seguendo?
da quanto tempo è in terapia e che tipo di terapia sta seguendo?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 24/08/2012.
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