Convivenza nella mia casa
Premetto: sia io che il mio compagno abbiamo avuto un matrimonio finito alle spalle,
quando ci siamo conosciuti lui si era lasciato da poco ed aveva lasciato la sua casa e tutto il resto alla moglie, io gli ho detto dal primo momento che non volevo vivere piu' con nessuno nella mia casa dopo la brutta esperienza avuta - ora dopo 7 anni lui ha cambiato 3 alloggi di servizio ed io ho sempre fatto la spola casa mia-alloggio, abbiamo convissuto solo in vacanza (in piccoli monolocali in affitto) - e' separato legalmente, ma non ha il coraggio di divorziare,perche' la moglia lo ricatta dicendo che gli mette contro la figlia e infatti per ogni sua richiesta di soldi la figlia non vede il padre (figlia di 29 anni!). Aveva sempre detto: prendo una casa, ma la sua situazione economica non glie lo permette visto i tempi, la casa in comunione non la vende, perche' ha paura di screzi con la ex ed ora mi ha detto che va in pensione e viene a vivere da me... mi e' preso un po' di panico:
1) perche' sono precisa in casa e gelosa delle mie cose, ed essendo lui un po' prepotente, ho paura di discussioni, che assolutamente non vorrei mai
2) mi aveva promesso un matrimonio, ma non divorzia per paura, e quindi mi da' un po' l'idea che non voglia prendersi l'impegno di stare con me
3) e' un po' tirchio e quindi se ci fossero spese di manutenzione nella mia casa dovrei affrontarle io
4) in casa sono io che faccio sempre tutto e... l'ho sempre fatto anche nella sua casa, lui e' sempre stanco, gli piace stare molto su pc e televisione, quando c'e' qualcosa da fare, diventa sempre nervoso
5) ora penso e mi chiedo che se siamo stati insieme tutto questo tempo sicuramente e' stato perche' eravamo compatibili solo in case separate, e mi sento in un bivio,
da una parte voglio continuare questa storia, comunque ci vogliamo bene ma mi rendo conto che prendere una casa inaffitto non e' possibile ne' da parte mia e purtroppo nemmeno da parte sua,.
l'idea di vivere da me mi spaventa, lui per motivi futili mi ha lasciato molte volte facendomi soffrire molto e ora se decido di farlo venire da me ho paura di possibili litigi, e di non avere piu' la possibilita' di rifiugiarmi da nessuna parte, ho paura che fallisce tutto. Ma se decido di non farlo venire, sarebbe comunque un fallimento perche' la storia dovremmo chiuderla, non avendo altre possibilita' (lui vive ancora nell'alloggio e se va in pensione deve lasciarlo). Non vorrei che tutto questo nasce dalle mie gelosie, nella mia casa ho fatto tantissimi sacrifici con mio figlio che ho cresciuto da sola, ho sofferto, sono stata 6 anni senza avere possibilita' di ferie o altro, per me le cose sono un po' cambiate ora ho meno problemi economici, certo se parto vado in pensioni max 2 stelle, ma per me va bene.
Lui dice che tutti i problemi sono i miei, troppo gelosa delle cose, io mi prendo le colpe, ma se lui non fosse prepotente!?! c'e' una soluzione? avevo pensato a un consulto di coppia...La ringrazio molto!
quando ci siamo conosciuti lui si era lasciato da poco ed aveva lasciato la sua casa e tutto il resto alla moglie, io gli ho detto dal primo momento che non volevo vivere piu' con nessuno nella mia casa dopo la brutta esperienza avuta - ora dopo 7 anni lui ha cambiato 3 alloggi di servizio ed io ho sempre fatto la spola casa mia-alloggio, abbiamo convissuto solo in vacanza (in piccoli monolocali in affitto) - e' separato legalmente, ma non ha il coraggio di divorziare,perche' la moglia lo ricatta dicendo che gli mette contro la figlia e infatti per ogni sua richiesta di soldi la figlia non vede il padre (figlia di 29 anni!). Aveva sempre detto: prendo una casa, ma la sua situazione economica non glie lo permette visto i tempi, la casa in comunione non la vende, perche' ha paura di screzi con la ex ed ora mi ha detto che va in pensione e viene a vivere da me... mi e' preso un po' di panico:
1) perche' sono precisa in casa e gelosa delle mie cose, ed essendo lui un po' prepotente, ho paura di discussioni, che assolutamente non vorrei mai
2) mi aveva promesso un matrimonio, ma non divorzia per paura, e quindi mi da' un po' l'idea che non voglia prendersi l'impegno di stare con me
3) e' un po' tirchio e quindi se ci fossero spese di manutenzione nella mia casa dovrei affrontarle io
4) in casa sono io che faccio sempre tutto e... l'ho sempre fatto anche nella sua casa, lui e' sempre stanco, gli piace stare molto su pc e televisione, quando c'e' qualcosa da fare, diventa sempre nervoso
5) ora penso e mi chiedo che se siamo stati insieme tutto questo tempo sicuramente e' stato perche' eravamo compatibili solo in case separate, e mi sento in un bivio,
da una parte voglio continuare questa storia, comunque ci vogliamo bene ma mi rendo conto che prendere una casa inaffitto non e' possibile ne' da parte mia e purtroppo nemmeno da parte sua,.
l'idea di vivere da me mi spaventa, lui per motivi futili mi ha lasciato molte volte facendomi soffrire molto e ora se decido di farlo venire da me ho paura di possibili litigi, e di non avere piu' la possibilita' di rifiugiarmi da nessuna parte, ho paura che fallisce tutto. Ma se decido di non farlo venire, sarebbe comunque un fallimento perche' la storia dovremmo chiuderla, non avendo altre possibilita' (lui vive ancora nell'alloggio e se va in pensione deve lasciarlo). Non vorrei che tutto questo nasce dalle mie gelosie, nella mia casa ho fatto tantissimi sacrifici con mio figlio che ho cresciuto da sola, ho sofferto, sono stata 6 anni senza avere possibilita' di ferie o altro, per me le cose sono un po' cambiate ora ho meno problemi economici, certo se parto vado in pensioni max 2 stelle, ma per me va bene.
Lui dice che tutti i problemi sono i miei, troppo gelosa delle cose, io mi prendo le colpe, ma se lui non fosse prepotente!?! c'e' una soluzione? avevo pensato a un consulto di coppia...La ringrazio molto!
[#1]
Gentile Utente,
il consulto di coppia potrebbe essere una soluzione, specialmente se non riuscite a comunicare tra di voi.
Per tutte le domande che si pone, secondo me, sono legittime e comprensibili, considerando il passato di entrambi, che almeno da come descrive lui, è anche il di lui presente.
Forse stabilire delle regole e ricordare il proprio ruolo di padrona di casa può essere utile, così come stabilire dei confini con un certo margine di tolleranza.
Daltronde la maggior parte delle risposte alle Sue domande verranno solo *vivendo* questa nuova avventura e sperimentando cosa succede.
E non credo si debba giustificare delle Sue scelte e fa bene a difendere le Sue cose, dato che solo Lei sa quali sacrifici ci sono dietro ogni singolo oggetto della Sua casa. E chiedere il rispetto, non solo degli oggetti, ma del suo ruolo di padrona di casa credo sia il minimo.
Ed è anche importante che alcuni oggetti diventino *vostri*.
Alcune coppie nuove, ma con esperienza, ad esempio, trovano un buon espediente comprare un letto nuovo, come simbolo della nuovo storia che nasce.
il consulto di coppia potrebbe essere una soluzione, specialmente se non riuscite a comunicare tra di voi.
Per tutte le domande che si pone, secondo me, sono legittime e comprensibili, considerando il passato di entrambi, che almeno da come descrive lui, è anche il di lui presente.
Forse stabilire delle regole e ricordare il proprio ruolo di padrona di casa può essere utile, così come stabilire dei confini con un certo margine di tolleranza.
Daltronde la maggior parte delle risposte alle Sue domande verranno solo *vivendo* questa nuova avventura e sperimentando cosa succede.
E non credo si debba giustificare delle Sue scelte e fa bene a difendere le Sue cose, dato che solo Lei sa quali sacrifici ci sono dietro ogni singolo oggetto della Sua casa. E chiedere il rispetto, non solo degli oggetti, ma del suo ruolo di padrona di casa credo sia il minimo.
Ed è anche importante che alcuni oggetti diventino *vostri*.
Alcune coppie nuove, ma con esperienza, ad esempio, trovano un buon espediente comprare un letto nuovo, come simbolo della nuovo storia che nasce.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Gentile Signora,
provi a rileggere quello che ha scritto come se fosse la sua migliore amica a raccontarglielo: che reazione avrebbe? Che consigli si sentirebbe di darle?
Cordialmente,
provi a rileggere quello che ha scritto come se fosse la sua migliore amica a raccontarglielo: che reazione avrebbe? Che consigli si sentirebbe di darle?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 22/08/2012.
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