Perchè ho certi comportamenti e come fare per cambiare
Salve e da un po che volevo scrivere in questa sezione , ma per un motivo o per un altro non l ho mai fatto, vi faccio un breve riepilogo della mia vita, Sono nata ( penso uno sbaglio) quando avevo 15 anni mia madre separata da tempo con mio padre si è suicidata , mio padre che da tempo stava con un altra donna ( che ha me a pelle non è mai piaciuta) si è sposato e lei e venuta a vivere da noi con suo figlio, le mie considerazioni a pelle da subito si sono dimostrate vere, lei era li solo per mio padre e i suoi soldi non per avere una famiglia, dopo vari litigi minacce, e provocazioni, la cosa è degenerata, portandola al punto di invertarsi una cosa grave su di me dove io , ho trovato bene il coraggio di chiudere i rapporti con mio padre ... la cosa grave che si è inventata è stata che io gli ho dato uno schiaffo , cosa che non è vera , ( qui non avrei problemi a dire la verita no !! perche mentire a voi) mentre e lei che mi ha provocato a tal punto fino ad arrivare allo scontro fisico , da me molto limitato in quanto li tenevo le mani per evitare di ricevere schiaffi sul capo , detto questo che penso sia dovuto raccontarvi mio padre dopo varie mie avvisaglie non ha mai voluto vedere la verita ha sempre lasciato correre , e il gg che è successo il fatto mi ha fatto ben intendere che non mi credeva... o per lo meno non voleva dare davanti a lei la ragione e fiducia a me... questa è una cosa che mi ha molto delusa... sono stata male mesiii per 4 ANNI non ci siamo parlati, in questi 4 anni questa persona ha continuato a provocarmi e a minacciarmi , e rinfacciandomi che aveva raggiunto il suo obbiettivo e cioè quello di farmi andar via di casa ( prima di avere qualche scatto di ira , penso di aver fatto la cosa piu giusta della mia vita) ogni volta che vedo questa persona , e che mi provoca e mi minaccia mi viene un tremore alle mani , e nervosismo , le mie forze fisiche diminuiscono e mi viene solo una gran rabbia dentro, ed è qui che arriva il punto , da quanto percepisco gli altri mi vedono una persona aggressiva, poco dolce... solitamente sono molto schietta non mi faccio mettere i piedi in testa , e giudico sempre gli altri le loro scelte come si comportano, e li elimino dalla mia vita se il tutto non mi va ........... il fatto pero e che il mio involucro , non è esattamente quello che io ho dentro , o meglio non tutto , io sono una persona molto sensibile , che ci resta male anche per uno sguardo strano o una parola detta un po sgarbatamente , pero non lo dico , ma esterno aggressivita , inoltre dopo questa situazione , con mio padre e con quell animale che si porta affianco , ho la lacrima facile.... se mi viene solo un po di nervoso mi vengono subito le lacrime agli occhi..... prima non ero cosi...mi sento sola...non so neanche io che cosa ho .... vorrei superare... questo mio atteggiamento e cambiare , non è giusto che quando io vedo la moglie di mio padre che mi provoca mi sento cosi... dovrei incavolarmi e darli uno schiaffo... giusto ?
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(..)non è giusto che quando io vedo la moglie di mio padre che mi provoca mi sento cosi... dovrei incavolarmi e darli uno schiaffo... giusto ? (...)
NO, nemmeno questo è giusto come non è giusto sentire tremori e lacrimare.
perchè? perchè è la premessa di fondo che è sbagliata. probabilmente lei vorrbbe che le cose andassero secondo il suo punto di vista. Vorrebbe che questa donna si comportasse in un modo e che suo padre in un altro. Se legittimo sotto certi aspetti non lo è quando questo volere si trasforma in pretesa e. quando non lo si ottiene, si soffre come lei sta facendo.
Cambiando la premessa di fondo, la sua pretesa, la sua convinzione, forse, cambierà il suo atteggiamento e il suo sentire emotivo.
uno psicologo potrebbe aiutarla.
saluti
NO, nemmeno questo è giusto come non è giusto sentire tremori e lacrimare.
perchè? perchè è la premessa di fondo che è sbagliata. probabilmente lei vorrbbe che le cose andassero secondo il suo punto di vista. Vorrebbe che questa donna si comportasse in un modo e che suo padre in un altro. Se legittimo sotto certi aspetti non lo è quando questo volere si trasforma in pretesa e. quando non lo si ottiene, si soffre come lei sta facendo.
Cambiando la premessa di fondo, la sua pretesa, la sua convinzione, forse, cambierà il suo atteggiamento e il suo sentire emotivo.
uno psicologo potrebbe aiutarla.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Signora,
la storia che descrive è alquanto complessa. Mi sembra di capire che la vita non le abbia dato grandi chances ma tanti dispiaceri e solitudine causata in primis dalla mancanza di solidità sul piano familiare.
Mi sembra di capire che, attualmente, stia vivendo fuori dalla famiglia "ricostituita", ovvero sotto altro tetto che non sia quello di suo padre, della compagna e dei figli di lei. Questo a mio avviso potrebbe essere una situazione di tampone ai conflitti presenti e che la fanno vivere male.
Certamente suscitano attenzione le sue esternalizzazioni, tanto più quando dice che si sente come un involucro, con le sue parole
"non è esattamente quello che io ho dentro , o meglio non tutto , io sono una persona molto sensibile , che ci resta male anche per uno sguardo strano o una parola detta un po sgarbatamente , pero non lo dico , ma esterno aggressivita ..... prima non ero cosi..."
E' un racconto che contiene una carica di sofferenza fuori misura e che meriterebbe di essere ascoltato e compreso da una figura con esperienza, ovviamente in altro contesto che non sia quello del rapporto a distanza. Quanto emerge è un esplicito bisogno di sostegno e, in primis, di rassicurazione. Probabilmente, la scelta di andarsene è stata proprio quella giusta ma il disagio che sente è ancora vivo e a mio avviso le lacrime serviranno poco a risolvere i conflitti in atto, almeno a livello intrapsichico.
Per tale ragione, le raccomaderei di prendere appuntamento con uno psicologo per approfondire il problema e creare insieme i presupposti per il cambiamento.
.
Rimango a disposizione per qualsiesi chiarimento,
cordialmente
la storia che descrive è alquanto complessa. Mi sembra di capire che la vita non le abbia dato grandi chances ma tanti dispiaceri e solitudine causata in primis dalla mancanza di solidità sul piano familiare.
Mi sembra di capire che, attualmente, stia vivendo fuori dalla famiglia "ricostituita", ovvero sotto altro tetto che non sia quello di suo padre, della compagna e dei figli di lei. Questo a mio avviso potrebbe essere una situazione di tampone ai conflitti presenti e che la fanno vivere male.
Certamente suscitano attenzione le sue esternalizzazioni, tanto più quando dice che si sente come un involucro, con le sue parole
"non è esattamente quello che io ho dentro , o meglio non tutto , io sono una persona molto sensibile , che ci resta male anche per uno sguardo strano o una parola detta un po sgarbatamente , pero non lo dico , ma esterno aggressivita ..... prima non ero cosi..."
E' un racconto che contiene una carica di sofferenza fuori misura e che meriterebbe di essere ascoltato e compreso da una figura con esperienza, ovviamente in altro contesto che non sia quello del rapporto a distanza. Quanto emerge è un esplicito bisogno di sostegno e, in primis, di rassicurazione. Probabilmente, la scelta di andarsene è stata proprio quella giusta ma il disagio che sente è ancora vivo e a mio avviso le lacrime serviranno poco a risolvere i conflitti in atto, almeno a livello intrapsichico.
Per tale ragione, le raccomaderei di prendere appuntamento con uno psicologo per approfondire il problema e creare insieme i presupposti per il cambiamento.
.
Rimango a disposizione per qualsiesi chiarimento,
cordialmente
Dr.ssa Alessandra VAROTTO
psicologa clinico dinamica indirizzo comunità
Iscritta all'albo Regione Veneto n.7550
www.studiovarotto.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 22/08/2012.
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