Crisi matrimoniale a causa di scarsa personalità del marito
Sono una donna di 35 anni.
Da diversi anni sono in crisi con mio marito a causa della sua famiglia, in particolare per la sua scarsa capacità a gestire i rapporti tesi fra me e loro, non assumendo alcuna posizione, ma dando un poco ragione ad ambo le parti: se parla con me ho ragione io, se parla con la mamma ha ragione lei e mi viene ad accusare.
Questo suo modo così infantile di fare mi sta rendendo la vita difficile ed insoddisfacente.
L'ultimo aneddoto risale proprio ad oggi; ieri si sono svolti i funerali di mio suocero e dopo la celebrazione in Chiesa lui stesso mi ha invitata ad andare via per il bambino ed il clima eccessivamente caldo. Così non li ho seguiti al cimitero per la messa in deposito della salma, certa che avrei assistito al momento alla sepoltura.
Oggi vengo a sapere da lui che mia suocera c'è rimasta malissimo, che questa mia assenza non era motivata, che tutti i suoi parenti hanno parlato tanto chiedendosi se stessi attraversando un periodo di crisi con mio marito, vista questa forma di distacco, che non ci si comporta così: al che, alle repliche di mio marito, sempre molto sottomesse, che era stato lui stesso a suggerirmi di andare, lei ha risposto che non importa, io dovevo di mio decidere di presenziare.
Ovviamente mio marito le ha dato ragione, assumendosi un pò la colpa, ma dicendomi fra le righe che in effetti potevo esserci...
Non lo sopporto... questa sua personalità a bandiera, che sventola dove crede, mi sta logorando i nervi! Abbiamo deciso insieme una cosa? Basta! Non deve venirmi a riferire queste parole, dicendomi "in effetti", mi aspetto che lui mi difenda, nonostante ci ripensi.
In occasione di questo lutto ho dato il massimo per essere sempre vicina e presente a tutta la famiglia, ho percorso km al giorno, mi sono girata come una trottola per, ripeto, garantire al massimo delle mie possibilità la mia presenza ed il mio affetto, ma noto che non basta mai nulla, sono sempre pronti lì a cogliermi in fallo, la cosa mi a "sfibrata" e sfinita.
E in tutto questo comincio a non sopportare più la presenza di mio marito, che riflette tutta questa situazione.
Cosa devo fare? Io non voglio nemmeno chiarire con mia suocera quest'ultimo episodio, mi sembra qualcosa di troppo ridicolo, che mi fa stare troppo male. Non basto mai per lei!
Da diversi anni sono in crisi con mio marito a causa della sua famiglia, in particolare per la sua scarsa capacità a gestire i rapporti tesi fra me e loro, non assumendo alcuna posizione, ma dando un poco ragione ad ambo le parti: se parla con me ho ragione io, se parla con la mamma ha ragione lei e mi viene ad accusare.
Questo suo modo così infantile di fare mi sta rendendo la vita difficile ed insoddisfacente.
L'ultimo aneddoto risale proprio ad oggi; ieri si sono svolti i funerali di mio suocero e dopo la celebrazione in Chiesa lui stesso mi ha invitata ad andare via per il bambino ed il clima eccessivamente caldo. Così non li ho seguiti al cimitero per la messa in deposito della salma, certa che avrei assistito al momento alla sepoltura.
Oggi vengo a sapere da lui che mia suocera c'è rimasta malissimo, che questa mia assenza non era motivata, che tutti i suoi parenti hanno parlato tanto chiedendosi se stessi attraversando un periodo di crisi con mio marito, vista questa forma di distacco, che non ci si comporta così: al che, alle repliche di mio marito, sempre molto sottomesse, che era stato lui stesso a suggerirmi di andare, lei ha risposto che non importa, io dovevo di mio decidere di presenziare.
Ovviamente mio marito le ha dato ragione, assumendosi un pò la colpa, ma dicendomi fra le righe che in effetti potevo esserci...
Non lo sopporto... questa sua personalità a bandiera, che sventola dove crede, mi sta logorando i nervi! Abbiamo deciso insieme una cosa? Basta! Non deve venirmi a riferire queste parole, dicendomi "in effetti", mi aspetto che lui mi difenda, nonostante ci ripensi.
In occasione di questo lutto ho dato il massimo per essere sempre vicina e presente a tutta la famiglia, ho percorso km al giorno, mi sono girata come una trottola per, ripeto, garantire al massimo delle mie possibilità la mia presenza ed il mio affetto, ma noto che non basta mai nulla, sono sempre pronti lì a cogliermi in fallo, la cosa mi a "sfibrata" e sfinita.
E in tutto questo comincio a non sopportare più la presenza di mio marito, che riflette tutta questa situazione.
Cosa devo fare? Io non voglio nemmeno chiarire con mia suocera quest'ultimo episodio, mi sembra qualcosa di troppo ridicolo, che mi fa stare troppo male. Non basto mai per lei!
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>>> in particolare per la sua scarsa capacità a gestire i rapporti tesi fra me e loro, non assumendo alcuna posizione, ma dando un poco ragione ad ambo le parti
>>>
Mi perdoni, ma credo che suo marito stia facendo la sua parte correttamente: non prendere una parte specifica, ma tentare di mantenere "buona" sia lei che sua madre.
Se i rapporti tesi sono fra lei e sua suocera, è fra voi due che la cosa dev'essere risolta, senza troppo bisogno d'intermediari. Se sua suocera ha l'abitudine di appuntarle tutte le "mancanze" e di coglierla in fallo, questo è un problema di cui suo marito non solo non ha colpa, ma tentando di risolvere il quale, prendendo parte troppo decisamente, rischierebbe di alienarsi una delle due parti. E questo genererebbe a sua volta altre tensioni.
Perciò se sua suocera ha il vizio di coglierla sempre in fallo, e lei (che ci scrive) si sente in coscienza di aver fatto il suo dovere, deve trovare il modo per rimettere a posto sia la situazione che la suocera.
>>>
Mi perdoni, ma credo che suo marito stia facendo la sua parte correttamente: non prendere una parte specifica, ma tentare di mantenere "buona" sia lei che sua madre.
Se i rapporti tesi sono fra lei e sua suocera, è fra voi due che la cosa dev'essere risolta, senza troppo bisogno d'intermediari. Se sua suocera ha l'abitudine di appuntarle tutte le "mancanze" e di coglierla in fallo, questo è un problema di cui suo marito non solo non ha colpa, ma tentando di risolvere il quale, prendendo parte troppo decisamente, rischierebbe di alienarsi una delle due parti. E questo genererebbe a sua volta altre tensioni.
Perciò se sua suocera ha il vizio di coglierla sempre in fallo, e lei (che ci scrive) si sente in coscienza di aver fatto il suo dovere, deve trovare il modo per rimettere a posto sia la situazione che la suocera.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
La ringrazio, ma il problema è proprio che non riesco a mettere a posto la situazione da sola perché vorrei quanto meno l'appoggio ed il riscontro di mio marito, ma questo suo mettersi da parte e non volersi fare coinvolgere (quando molte delle incomprensioni nascono perché comunque c'è la sua figura in mezzo, come nell'esempio che le ho riportato) non mi aiuta e l'unico desiderio che attualmente provo, visto il mio "sfiancamento", è proprio di finirla e non mettere a posto più niente...
Ogni qual volta ho cercato di farlo non ho avuto alcun risultato, visto che siamo sempre punto ed a capo.
Ogni qual volta ho cercato di farlo non ho avuto alcun risultato, visto che siamo sempre punto ed a capo.
[#3]
Affrontiamo la cosa da un punto di vista diverso: il fatto che sua suocera abbia così tanto potere sulla vostra vita di coppia non va bene. Su questo, semmai, suo marito dovrebbe avere il polso più fermo, cioè dovrebbe fare in modo che la madre non possa mettere bocca troppo facilmente su ciò che avviene tra voi. Su questo concordo con lei.
Ma anche lei DEVE fare la sua parte. Dovrebbe essere in grado di non lasciare che ciò che sua suocera dice o non dice la influenzi così tanto perché, se lo fa, sta confermando a sua suocera che lei ha questo potere. E sua suocera, rendendosi conto che ciò che fa "funziona" (dal suo punto di vista), secondo lei sarà incentivata a smettere oppure sarà invece incentivata a continuare?
Se invece lei fosse capace di fregarsene, di lasciarla parlare a vuoto, di usare le armi dell'ironia, del sarcasmo e dell'ignorare, stia pur certa che il potere che sua suocera ha su di lei si sgonfierebbe in brevissimo tempo.
Perciò il messaggio è: impari LEI a sviluppare la sua dialettica e vedrà che non avrà più bisogno dell'appoggio di suo marito. Può rivolgersi a un psicologo per questo, ad esempio a indirizzo breve strategico, approccio che cura molto la comunicazione.
Ma anche lei DEVE fare la sua parte. Dovrebbe essere in grado di non lasciare che ciò che sua suocera dice o non dice la influenzi così tanto perché, se lo fa, sta confermando a sua suocera che lei ha questo potere. E sua suocera, rendendosi conto che ciò che fa "funziona" (dal suo punto di vista), secondo lei sarà incentivata a smettere oppure sarà invece incentivata a continuare?
Se invece lei fosse capace di fregarsene, di lasciarla parlare a vuoto, di usare le armi dell'ironia, del sarcasmo e dell'ignorare, stia pur certa che il potere che sua suocera ha su di lei si sgonfierebbe in brevissimo tempo.
Perciò il messaggio è: impari LEI a sviluppare la sua dialettica e vedrà che non avrà più bisogno dell'appoggio di suo marito. Può rivolgersi a un psicologo per questo, ad esempio a indirizzo breve strategico, approccio che cura molto la comunicazione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 22/08/2012.
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