Problemi concentrazione e memoria

Buongiorno, mi presento sono un ragazzo di 22 anni, un pò introverso e come si dice di solito un pò "addormentato", con poco carisma e una autostima nella media.
Ho un problema che mi porto avanti da 10 anni o magari anche di più.
Dunque, mi capita spesso che con le persone con cui ho a che fare (ragazza, amici, colleghi, parenti) ho dei vuoti di memoria e difficoltà a capire cosa mi dicono.
Vi faccio un esempio: la mia ragazza mi dice che il tale giorno ci sarà da fare una cosa e alcune volte capita che non mi venga proprio in mente di doverla fare, però appena me lo si fa notare mi ricordo subito quando mi è stato detto.
Oppure altra situazione: con gli amici o con i parenti, quando si parla di qualcosa, a volte mi assento un attimo mentalmente, perdendo così il filo del discorso e faccio poi fatica a capire di cosa stiano parlando o anche quando cambiano discorso io non riesco a stargli dietro dovendo chiedere "scusa di cosa state parlando?".
Non credo dipenda dall'udito perchè a volte sento lievi rumori che altri non sentono, credo sia più un problema di concentrazione dovuto al fatto che faccio attenzione a sciocchezze tipo come cammino, come mi comporto, come sorrido, come parlo, ecc. cioè non sono completamente disinvolto, bensì sono un pò rigido e questo forse mi crea delle piccole ansie che non so di avere e si ripercuotono sulla mia attenzione generale.
Ho inoltre qualche piccolissimo problema a parlare, come il parlare a voce bassa mettendoci poca enfasi e ogni tanto sbaglio parole correggendomi subito.
Per il resto sono un ragazzo normale, ho rapporti con le ragazze senza problemi, mi piace uscire con gli amici e sono sempre sorridente, non fumo, bevo ma senza mai esagerare, faccio un pò di sport, sono di compagnia e mi piacciono tante cose e soprattutto mai sofferto di depressione o attacchi di panico.
Tengo a precisare che lavoro al computer, più precisamente faccio siti internet e quindi devo conoscere a memoria migliaia di comandi, istruzioni e procedure da impartire al computer, però in controtendenza a quanto scritto finora, nel mio lavoro non ho problemi di alcun tipo e ricordo tutto alla perfezione (tranne quando qualcuno mi dice "fai questo questo e questo" e a volte mi scordo di farlo).
In molti mi dicono che la causa è che passo troppe ore al computer, causandomi questo senso di smarrimento continuo, però ci sono alcuni miei amici che lavorano come me al PC, ma non hanno mai avuto questi problemi, in più i sintomi risalgono anche a un periodo precedente all'utilizzo del PC.
Verso i 14 anni mi dicevano che era dovuto all'adolescenza, ma credo che a 22 anni sia finita, perciò non so se andare da uno specialista oppure se è una cosa che fa parte del mio essere e non ci posso fare niente.
Ringrazio in anticipo chi potrà rispondermi e mi scuso se ho scritto troppo, ma ci tenevo ad essere il più chiaro possibile. Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

il problema sembrerebbe causato, come giustamente anche Lei ha notato, da un deficit di concentrazione dovuto spesso al trasferimento di questa su altri dettagli.
A mio avviso un supporto di tipo psicologico potrebbe essere davvero utile.
Le consiglio di postare il consulto anche nella sezione "Psicologia" di questo sito, in alternativa, se vuole, posso spostarlo direttamente io.
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
La ringrazio molto per la celere risposta, ok se può spostarla mi fa un favore :-)
Grazie ancora gentilissimo!
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

concentrazione e memoria, oltre ad essere doti più o meno innate nelle persone, sono doti che s'imparano allenandosi.
Concentrazione e memoria di solito s'imparano a scuola, e dipende molto dal tipo di scuola che si è frequentato, nel senso che alcuni tipi di scuola richiedono come abilità la memoria e la concentrazione, mentre altre favoriscono abilità pratiche o deduttive.
Poi ci sono situazioni che richiedono maggiori o minori doti di memoria, per cui è possibile sviluppare tali capacità, allenandosi. Tant'è che come Lei scrive, quando la memoria le serve la ha.

Può esserci anche una sensazione di noia che la porta a trovare poco interessanti alcune situazioni sociali, per cui rifuggiarsi altrove per non stare a sentire discorsi poco importanti può essere una spiegazione.

Può anche darsi che Lei sia un pò sfortunato e che sia circondato da *prime donne* (sia maschi che femmine) che non tollerano il fatto che Lei non dedichi loro il 100% della Sua attenzione e che trovi più interessante non starli a sentire sempre.

Quest'ultima frase anche se può sembrare un pò frivola, ma sembra che il vero problema lo abbiano i Suoi amici, e che il Suo problema siano questi amici che Le dicono che Lei ha un problema.

Memoria e attenzione sono delle abilità, ma se non Le servono, non ha senso utilizzarle. Per utilizzare una metafora con il lavoro di webmaster, che senso ha mettere del codice inutile in un sito?

Provi a fare uno dei tanti giochi di memoria e brain training disponibili sul web o per le consolle portatili. SI alleni un pò e verifichi se ottiene o meno miglioramenti. Se proprio ha prestazioni deludenti dopo un mese di allenamento, allora forse è il caso di approfondire.



Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#4]
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottore, ringrazio molto anche lei per la risposta.
Dunque, io ho fatto un istituto tecnico dove però sembrava un liceo classico (nel senso che solitamente avevamo più di 200 pagine tra storia, economia, diritto, ecc. da sapere BENE per un determinato giorno e da nessun'altra parte avevano questi ritmi giuro!), però tutto sommato mi piacevano quasi tutte le materie, perciò le studiavo senza problemi, cosa che invece non accadeva quando ci imponevano di leggere dei libri lunghi di cui io non trovavo alcun interesse e infatti non riuscivo a ricordarli bene.
Quindi come lei dice, quando ritengo una cosa interessante e utile la memorizzo, altrimenti tendo a scartarle, perciò non credo di avere una mancanza di memoria rispetto alla media dei miei coetanei, ma più che altro tendo a filtrare troppo le informazioni.
É come se il mio cervello avesse paura a memorizzare cose non di primaria importanza perchè le ritiene spazzatura, però certe cose anche se non essenziali le vorrei ricordare per evitare le continue brutte figure che faccio.
Per quanto riguarda i miei amici, diciamo che è vero che oramai esagerano ad ogni minima mia dimenticanza, tirando fuori sempre episodi eclatanti successi in passato, però non posso negare di avere fatto diverse gaffe con loro.
Ogni tanto mi assento dai discorsi perchè non so, penso ad altro o come già detto sto attento a come mi muovo, come mi comporto, ecc. questo distoglie la mia attenzione probabilmente, forse tengo troppo conto dei giudizi degli altri e mi concentro su cose frivole invece che dedicarmi al 100% ad ascoltare chi mi parla. Anche perchè raramente trovo noioso o poco interessante un discorso.
Per quanto riguarda l'allenare la mente ho provato qualche giochino, ad esempio in uno bisognava ricordare una sequenza di numeri, però come detto poco fa essendo una cosa poco importante e che dovevo memorizzare sul momento e poi non mi sarebbe servita più, non riuscivo a ricordare granché.
Sono giunto alla conclusione che per ricordarmi una cosa debba per forza essere: o importante o di mio interesse oppure in quel momento deve succedere qualcosa di particolare affinché me ne ricordi.
Questo problema mi turba molto ed è diventata una vera ossessione, in quanto a volte succede che mi dicono una cosa e mi dimentico completamente (nel senso che sostengo che non me l'abbiano proprio detto), oppure mi dimentico, ma dopo un secondo mi ricordo subito. Tutto ciò condiziona anche il mio carattere, di fatti succede che qualche volta una determinata cosa non mi è stata detta affatto, ma loro approfittano del fatto che non mi ricordo mai niente e dicono "non ti ricorderai, ma te l'ho detto!" scoprendo poi che non era vero.
Poi sono deriso ad ogni mia dimenticanza anche per cose veramente inutili, che vengono sistematicamente amplificate per farsi una risata. Per carità la prendo sul ridere anche io perchè a volte sono cose veramente buffe però gradirei ridere in altro modo!
Grazie ancora!
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

la memoria ha bisogno dell'emozione per funzionare e Lei descrive molto bene come funziona la memoria, e dall'analisi che fa sembra tutto normale.

Ecco, mi permetta di farle notare che sapere bene 200 pagine di storia non equivale ad avere una memoria *di ferro*. La memoria si esercita imparando a memoria, cioè con le stesse ed esatte parole con cui è scritto un testo.

Lei quante poesie sa a memoria? Quanti testi conosce a memoria?
Proprio alcune sere fa si parlava di memoria con alcune persone ultrasessantenni che ancora ricordavano tante poesie e tanti passi dei promessi sposi, e si parlava proprio del fatto che oggi il metodo si studio non favorisce più la memoria come un tempo. A dir la verità oggi le informazioni sono molto più facilmente reperibili rispetto ad un tempo, per cui si sente meno la necessità di avere memoria mentale.

Ora però mi permetta di farle notare un altro aspetto.

Se si rilegge con attenzione potrà notare come il *problema della memoria* sia diventato secondario rispetto al problema del relazionarsi con gli altri e del ruolo che ha nel gruppo di amici.
Il fatto che un *difetto* o una *caratteristica* diventino oggetto di scherzo, fa parte del relazionarsi tra persone. Poi subentra quella dose di confidenza, di permalosità e di orgoglio che ci fa più o meno stare allo scherzo e più o meno accettare che ormai quello è diventato lo schema comportamentale di interazione.
Sta a noi singoli trovare il modo di rendere la cosa il più gestibile possibile e darle il peso accettabile.

Ha mai provato ad esprimere il fastidio che sente quando le fanno commenti sulla sua presunta memoria labile?
Hai mai fatto notare loro quando lo scherzo diventava fastidioso?
[#6]
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Ah ok io pensavo che con memoria si intendesse anche il sapere un concetto in generale ma approfondito e non solo parola per parola.
Allora di poesie ne ricordo solo una ma è di 15 righe, perchè non ce ne hanno fatte studiare tantissime a memoria. Di testi, intesi come racconti, neanche uno, tutto ciò perchè appunto non mi piacevano per niente, mentre se parliamo di testi di canzoni ne ricordo un sacco anche in diverse lingue proprio perchè mi piacciono.
É proprio vero che il fatto di avere le informazioni sempre a portata di mano, fa sì che venga poco usata la memoria; ricollegandomi alla memoria degli ultra sessantenni, confermo che anche mio nonno che ha 92 anni ricorda alla perfezione tante poesie (anche lunghe), episodi (molto banali che io dimenticherei facilmente), ecc. anche e soprattutto di quando andava a scuola da bambino, quindi a distanza di 80 anni (e mi chiedo come faccia).
Mi tolga una curiosità: imparare cose "inutili" a memoria, come poesie, racconti, ecc. può influenzare l'attività cerebrale? Forse è una domanda stupida, ma ad avere un cervello pieno di informazioni non si può incorrere nell'avere qualche problema col tempo? Credo che sia questo il motivo, è come se mi piacesse avere una mente per così dire "pulita" da informazioni poco utili. Spero che dopo questa affermazione non mi prenda per pazzo o per maniaco! :-D
Per quanto riguarda i miei amici, si il prendersi in giro ci sta ovviamente, sennò non ci sarebbe gusto (lo faccio anche io quindi...) e ogni tanto quando esagerano glielo faccio notare e lo fanno pure loro se presi in giro da me.
Lei sostiene che il problema della memoria sia secondario rispetto al relazionarmi con gli altri? Io credo invece che sia primario, nel senso che deriva tutto da quello, e non ho nessun altro problema a relazionarmi con chiunque.
Il fatto è che a lungo andare questa cosa mi sta creando delle piccole ansie, dato che ogni volta che qualcuno mi parla cerco di concentrarmi nel ricordarmi tutto, però mi affiorano automaticamente pensieri tipo: "e se non mi ricorderò cosa mi sta dicendo?" e questo distoglie inevitabilmente la mia attenzione.
É un cane che si morde la coda o imparo a non pensarci più o sennò sarà sempre così purtroppo.
Grazie ancora dottore per il tempo dedicatomi!
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

> Spero che dopo questa affermazione non mi prenda per pazzo o per maniaco! :-D

No, ma lei fa un'analogia con il computer in questo momento. E anche se il computer è stato creato dall'uomo, la mente umana funziona non solo sullo spazio da memorizzare, ma anche sull'emozione

> di testi di canzoni ne ricordo un sacco anche in diverse lingue proprio perchè mi piacciono.

Le canzoni sono le *nostre poesie*, per cui come Lei stesso conferma ha una buona capacità di memoria, solo che la applica in ambiti che le interesano.

Delle volte i *problemi* hanno quello che si chiama *vantaggio secondario*.

Ora le faccio un'altra domanda: come sarebbe la sua vita all'interno di quel gruppo di amici se lei non avesse questo *problema di memoria*?

> ogni volta che qualcuno mi parla cerco di concentrarmi nel ricordarmi tutto,
Però, mi scusi, ma facendo così c'è il rischio che lei non ricordi dato che, mi conceda la metafora informatica, lei è in multitasking (ricordare+ricordare di ricordare) e sta togliendo risorse al processo di memorizzazione, dato che è impegnato in un processo di verifica della scrittura...

Poi sulla memoria, mi permetta di farle notare che se esistono agende, foglietti memo, e parlo solo di metodi analogici, senza poi metterci i metodi digitali, evidentemente la memoria non è poi così buona in una gran fetta della popolazione mondiale: farebbero la fame se fossero produttori di sistemi inutili... Attenzione ai falsi miti sulla memoria.

Ha mai provato a notare dove i suoi amici falliscono nelle cose in cui sono bravissimi a sottolineare le sue *mancanze*?
Osservi se effettivamente sono così infallibili come sembrano (potrebbero esserlo, perchè effettivamente bravi) o perchè hanno fatto scuole diverse dalle sue dove la memorizzazione era preferita.
[#8]
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
>>No, ma lei fa un'analogia con il computer in questo momento. E
>>anche se il computer è stato creato dall'uomo, la mente umana
>>funziona non solo sullo spazio da memorizzare, ma anche
>>sull'emozione
Ok, però non ho modo di rendere "emozionante" una cosa affinchè me la ricordi, sarà che forse do poca importanza a ciò che mi dicono le persone con cui parlo.

>>come sarebbe la sua vita all'interno di quel gruppo di amici se lei non
>>avesse questo *problema di memoria*?
Sarebbe come ora, ma non sarei deriso cosi tanto, nel senso che ridiamo e scherziamo anche senza prendermi in giro così assiduamente :-)

>>facendo così c'è il rischio che lei non ricordi dato che, mi conceda la
>>metafora informatica, lei è in multitasking
Ho apprezzato molto la metafora :D si credo che pensarci su mentre mi parlano non aiuti proprio... il fatto è che se stessi completamente sciolto e attento mentre mi parlano, ho il timore di avere la faccia da "pesce lesso", non so come spiegarlo, ma come già detto mi faccio un pò di problemi su come mi muovo, come sorrido, ecc. Probabilmente lei si starà facendo una risata, ma purtroppo è così :(

Anche i miei amici commettono gaffe e anche loro a volte non ricordano le cose, ma a me succede un pò troppo spesso.
In definitiva, dovrò sicuramente non pensare più che potrei scordarmi ciò che mi si dice e ascoltare serenamente il mio interlocutore, perchè altrimenti è peggio, inoltre potrei ripetermi più volte nella testa ciò che mi si dice (ovviamente solo le cose un minimo importanti) o trovare qualche altro modo col tempo.
Per quanto riguarda le agendine, ho notato che se le cose me le scrivo su carta o sul cellulare, me le ricordo molto di più.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

tutto sommato la strategia l'ha trovata...

> Per quanto riguarda le agendine, ho notato che se le cose me le scrivo su carta o sul cellulare, me le ricordo molto di più.

cosa le impedisce di applicarla meglio?

E qui torniamo all'aspetto sociale del problema.

> Probabilmente lei si starà facendo una risata,

Come mai pensa che il suo comportamento susciti come reazione preferenziale *una risata*?

> ma non sarei deriso cosi tanto
> prendermi in giro così assiduamente

Esiste un particolare meccanismo mentale chiamato *profezia autoavverante* o definito da altri *le tue paure si avvereranno*, dato che si sfrutta il meccanismo delle visualizzazioni: tendo a realizzare l'immagine mentale che ho.
Se temo che succeda X, nella mia mente mi raffigurerò mentre succede X, ed ecco che la mia proiezione mentale sarà quella mentre faccio X, ed inconsciamente farò di tutto per realizzare X, anche se una parte di me non trova piacevole la situazione.

Tutto questo per invitarla a riflettere su quanto il suo ruolo nel gruppo sia legato al *far ridere il gruppo* ed al fatto che il gruppo le attribuisca una caratteristica che Lei non si riconosce come così grave, ma che la identifica nel gruppo. Ecco perchè Le scrivo che il Suo problema di memoria si manifesta all'interno del gruppo e non altrove, e che quindi il problema è legato al gruppo.

Al di fuori del gruppo in che modo la Sua memoria le crea difficoltà? ;)



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Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
>cosa le impedisce di applicarla meglio?
Perchè se si tratta di appuntamenti o cose simili me le segno, ma non posso segnarmi ogni altra cosa come che un mio amico si è comprato la moto nuova, o che è andato in vacanza alle Maldive, ecc. cioè sono cose che me le dovrei ricordare e basta. Questi sono esempi stupidi, ma qualche volta mi è successo di non ricordare episodi simili.

>Come mai pensa che il suo comportamento susciti come reazione
>preferenziale *una risata*?
Perchè le ritengo "pippe mentali" inutili ed essendo strane potrei suscitare in lei reazioni del genere, anche se credo sia abituato a sentire di peggio :D

>Esiste un particolare meccanismo mentale chiamato
>*profezia autoavverante* ....
Ho dovuto rileggere diverse volte, ma alla fine ho capito cosa intende, cioè quello che dicevo di liberarmi dai brutti pensieri mentre mi parlano sennò non faccio altro che amplificare il problema giusto?

>Al di fuori del gruppo in che modo la Sua memoria le crea difficoltà?
Forse mi sono spiegato male, il problema ce l'ho in qualsiasi momento e con chiunque, non solo con i miei amici, ma con tutte le persone che mi stanno intorno, quindi sia con la mia ragazza, sia con i miei colleghi, sia con i miei genitori o parenti (ovviamente mi succede di più con le persone che vedo più spesso).
Quindi non mi va di dare la colpa al gruppo di amici (l'unica colpa che do a loro è che a volte esagerano, ma sono amici ed è normale che calchino un pò la mano), perchè il problema sono io e non loro, dato che se mi succede con chiunque, o sono sfortunato perchè sono circondato da persone strane oppure sono io.

Ah volevo aggiungere che però è da qualche anno che sono migliorato, infatti prima mi succedeva di raccontare lo stesso episodio per 2 o 3 volte a distanza di giorni, non ricordandomi di averlo già detto e immancabilmente mi si diceva che lo avevo già detto, per fortuna questo sta accadendo molto più raramente ora.


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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

>Ho dovuto rileggere diverse volte, ma alla fine ho capito cosa intende, cioè quello che dicevo di liberarmi dai brutti pensieri mentre mi parlano sennò non faccio altro che amplificare il problema giusto?

Da una parte lei sa che succederà qualche dimenticanza, e quindi si aspetterà la dimenticanza e sottolineerà quella dimenticanza.
E poi c'è *il gioco delle parti* o i ruoli: è un pò come se lei sapesse che questo è il suo *personaggio* e non potesse uscire dal personaggio.

Ora però sta diventando una chat.
Se sente che è un problema che richiede un intervento più approfondito, allora non posso far altro che reinviarla ad un consulto di persona, oppure direttamente ad un corso di tecniche di memoria, dove troverà gli strumenti necessari per migliorare la sua prestazione.
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Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Si la discussione iniziava ad essere un pò lunga...
Va bene proverò con i suoi consigli allora e in caso approfondirò, la ringrazio molto dottore, a presto e cordiali saluti.