Depressione da solitudine e da insicurezza
Salve a tutti , ringrazio anticipatamente del tempo che dedicherete a questo mio problema.
Sono un normale ragazzo di 25 anni e da poco tempo mi sono reso conto di non essere più felice da almeno 2 anni. Sono sempre stato un tipo solare e molto attivo , adesso quando posso sto chiuso in casa e non ho più coltivato amicizie. Il motivo principale è che tempo fa ho conosciuto una ragazza impegnata di cui mi sono innamorato. Questa "relazione" mi ha reso insicuro di me stesso , diffidente nei confronti di ogni essere umano , mi ha reso asociale e sempre pensieroso e fra le nuvole. Una volta chiuso con questa persona, mi sono ritrovato depresso perchè mi sento da solo. Come se aver dato me stesso non sia stato abbastanza e quindi mi sento quasi invisibile non solo alle ragazze, ma anche a dei potenziali amici perchè mi sono chiuso verso tutti i fronti. Durante le giornate mi sento vuoto e penso sempre a questo rapporto , ho paura di essere realmente solo e depresso. Non vedo via d'uscita , e con il passare del tempo mi accorto di non sopportare più neanche il minimo difetto di qualsiasi persona mi stia accanto anche se amici o familiari , preferisco stare da solo e in mezzo alla gente mi sento come se fossi osservato e quindi ho l'ansia di essere preso in giro. La notte non dormo e mi sento ansioso come se la mia vita sociale fosse già finita e che niente mi possa succedere di positivo. Mangio non per fame ma per sensazione di benessere che mi porta il sentire lo stomaco pieno. So che non c'è una domanda ben precisa e che anzi può essere complicato rispondere a questa discussione, ma davvero so solo la causa dei miei problemi ma non so quale sia il mio problema principale. Vorrei solo essere sereno e poter vivere anche i problemi con più serenità invece di sentirmi sensibile a tutto e come se nessuno mi potesse stare accanto per via di questo carattere prodotto di una relazione difficile... Insomma vorrei poter fare qualcosa per me stesso e risolvere questa situazione. Grazie a tutti , il vostro punto di vista è importante per me
Sono un normale ragazzo di 25 anni e da poco tempo mi sono reso conto di non essere più felice da almeno 2 anni. Sono sempre stato un tipo solare e molto attivo , adesso quando posso sto chiuso in casa e non ho più coltivato amicizie. Il motivo principale è che tempo fa ho conosciuto una ragazza impegnata di cui mi sono innamorato. Questa "relazione" mi ha reso insicuro di me stesso , diffidente nei confronti di ogni essere umano , mi ha reso asociale e sempre pensieroso e fra le nuvole. Una volta chiuso con questa persona, mi sono ritrovato depresso perchè mi sento da solo. Come se aver dato me stesso non sia stato abbastanza e quindi mi sento quasi invisibile non solo alle ragazze, ma anche a dei potenziali amici perchè mi sono chiuso verso tutti i fronti. Durante le giornate mi sento vuoto e penso sempre a questo rapporto , ho paura di essere realmente solo e depresso. Non vedo via d'uscita , e con il passare del tempo mi accorto di non sopportare più neanche il minimo difetto di qualsiasi persona mi stia accanto anche se amici o familiari , preferisco stare da solo e in mezzo alla gente mi sento come se fossi osservato e quindi ho l'ansia di essere preso in giro. La notte non dormo e mi sento ansioso come se la mia vita sociale fosse già finita e che niente mi possa succedere di positivo. Mangio non per fame ma per sensazione di benessere che mi porta il sentire lo stomaco pieno. So che non c'è una domanda ben precisa e che anzi può essere complicato rispondere a questa discussione, ma davvero so solo la causa dei miei problemi ma non so quale sia il mio problema principale. Vorrei solo essere sereno e poter vivere anche i problemi con più serenità invece di sentirmi sensibile a tutto e come se nessuno mi potesse stare accanto per via di questo carattere prodotto di una relazione difficile... Insomma vorrei poter fare qualcosa per me stesso e risolvere questa situazione. Grazie a tutti , il vostro punto di vista è importante per me
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
potrebbe darsi che Lei abbia riposto in quella vicenda delle aspettative che in qualche modo non sono state pienamente soddisfatte.
Probabilmente si è anche reso conto che gli eventi possono essere sfavorevoli ed è difficile volgerli nuovamente a proprio favore.
Il fatto che abbia chiuso con quella ragazza non significa che non possa parlarci e verificare se ci possono essere le premesse per un recupero della relazione, ora come molto più in là nel tempo.
Se così non dovesse essere, dovrà necessariamente farsi una ragione di quanto è accaduto e andare avanti.
L'importante è reagire positivamente, "facendo buon viso a cattiva sorte"; ci sarà sicuramente un'occasione migliore.
potrebbe darsi che Lei abbia riposto in quella vicenda delle aspettative che in qualche modo non sono state pienamente soddisfatte.
Probabilmente si è anche reso conto che gli eventi possono essere sfavorevoli ed è difficile volgerli nuovamente a proprio favore.
Il fatto che abbia chiuso con quella ragazza non significa che non possa parlarci e verificare se ci possono essere le premesse per un recupero della relazione, ora come molto più in là nel tempo.
Se così non dovesse essere, dovrà necessariamente farsi una ragione di quanto è accaduto e andare avanti.
L'importante è reagire positivamente, "facendo buon viso a cattiva sorte"; ci sarà sicuramente un'occasione migliore.
[#2]
Gentile Ragazzo,
Le relazioni , anche fantasmatiche, andate male o conclusesi , creano una condizione di lutto, che necessita adeguati setting per essere analizzate ed elaborate.
Il cibo, da quanto scrive di se' , sembra rappresentare una consolazione, una compagnia, un caro amico, un amante, un utero caldo dove rifuggiarsi.
A volte , ci sono eventi nella vita, che slatentizzano condizioni di disagionpregresse, di cui non si ha cosienza, ma da qui' pero' sono solo ipotesi.
Credo che una consulenza psicologica sarebbe da valutare,per riappropriarsi della S ua qualita' di vita.
V. Randone
Le relazioni , anche fantasmatiche, andate male o conclusesi , creano una condizione di lutto, che necessita adeguati setting per essere analizzate ed elaborate.
Il cibo, da quanto scrive di se' , sembra rappresentare una consolazione, una compagnia, un caro amico, un amante, un utero caldo dove rifuggiarsi.
A volte , ci sono eventi nella vita, che slatentizzano condizioni di disagionpregresse, di cui non si ha cosienza, ma da qui' pero' sono solo ipotesi.
Credo che una consulenza psicologica sarebbe da valutare,per riappropriarsi della S ua qualita' di vita.
V. Randone
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile Utente,
cosa intende quando scrive che vuole > solo essere sereno e poter vivere anche i problemi con più serenità?
I porblemi non sono comptabili con la serenità, e ciò che da serenità, forse, è la soluzione dei problemi. E saper risolvere i problemi aumenta l'autostima, e sentirsi sicuri di sé permette anche di poter uscire dal proprio guscio portettivo ed essere orgogliosi di sé stessi nella società.
Attenzione poi a quel meccanismo chiamato "generalizzazione", cioè amplificare un risultato fino a renderlo l'unico possibile. È come se dopo aver incontrato uno squalo io ritenga che il mare sia pieno solo di squali ed eviti di fare il bagno.
È vero che ci sono gli squali, ma non sono in tutti i mari.
Delle volte la generalizzazione si applica anche su se stessi fino a ritenerci responsabili di cose di cui non siamo assolutamente responsabili, specialmente quando siamo nel campo delle relazioni interpersonali, laddove la responsabilità del successo e del raggiungimento di un obiettivo dipende da entrambe le persone e non da uno solo.
cosa intende quando scrive che vuole > solo essere sereno e poter vivere anche i problemi con più serenità?
I porblemi non sono comptabili con la serenità, e ciò che da serenità, forse, è la soluzione dei problemi. E saper risolvere i problemi aumenta l'autostima, e sentirsi sicuri di sé permette anche di poter uscire dal proprio guscio portettivo ed essere orgogliosi di sé stessi nella società.
Attenzione poi a quel meccanismo chiamato "generalizzazione", cioè amplificare un risultato fino a renderlo l'unico possibile. È come se dopo aver incontrato uno squalo io ritenga che il mare sia pieno solo di squali ed eviti di fare il bagno.
È vero che ci sono gli squali, ma non sono in tutti i mari.
Delle volte la generalizzazione si applica anche su se stessi fino a ritenerci responsabili di cose di cui non siamo assolutamente responsabili, specialmente quando siamo nel campo delle relazioni interpersonali, laddove la responsabilità del successo e del raggiungimento di un obiettivo dipende da entrambe le persone e non da uno solo.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#4]
Utente
Grazie a tutti per le risposte, il vostro aiuto è molto importante in quanto reputo questo forum e i Dottori che vi partecipano molto professionali...
Dr. Repici: Oltre ad essermi accorto di aver riposto in questa relazione aspettative "esagerate" mi son accorto che essere stato il 3° incomodo ha affondato la mia autostima. Ne sono uscito molto insicuro , come se non avessi importanza per nessuno, come se questa persona abbia usato i miei sentimenti per stare meglio e non per cambiare vita. E' stato un brutto colpo e spero di rendermene conto il prima possibile...
Dr. Randone: Condivido in pieno , sto cercando un buon Psicologo nella mia città per poter effettuare una consulenza, ne ho assolutamente bisogno perchè dalla nascita di quella relazione sono profondamente cambiato in peggio in quasi tutto
Dr. Bellizzi: Con "Vorrei solo essere sereno e poter vivere anche i problemi con più serenità invece di sentirmi sensibile a tutto" intendo che da quando ho incominciato a soffrire per questa relazione , come ho già detto in precedenza, ho sofferto di pochissima autostima e molta insicurezza, molta indecisione e perenne ansia in tutto. Addirittura a volte disagio nello stare in compagnia di altre persone o stare in spazi aperti con molta gente. Tutti questi "problemi" causati da quella relazione, mi hanno portato ad uno stato per cui ogni problema anche il più semplice , mi porta un'ansia e un'angoscia tale da non poterlo affrontare bene. Adesso siamo in estate , ho 25 anni e dovrei divertirmi , fare le vacanze, uscire con gli amici e rilassarmi... Invece non voglio neanche provarci a fare tutto questo perchè sento una sensazione di disagio interna, come se anche facendo tutto questo non concluderei nulla della mia vita. Come se non fossi più giovane.
Grazie a tutti , vi ringrazio profondamente
Dr. Repici: Oltre ad essermi accorto di aver riposto in questa relazione aspettative "esagerate" mi son accorto che essere stato il 3° incomodo ha affondato la mia autostima. Ne sono uscito molto insicuro , come se non avessi importanza per nessuno, come se questa persona abbia usato i miei sentimenti per stare meglio e non per cambiare vita. E' stato un brutto colpo e spero di rendermene conto il prima possibile...
Dr. Randone: Condivido in pieno , sto cercando un buon Psicologo nella mia città per poter effettuare una consulenza, ne ho assolutamente bisogno perchè dalla nascita di quella relazione sono profondamente cambiato in peggio in quasi tutto
Dr. Bellizzi: Con "Vorrei solo essere sereno e poter vivere anche i problemi con più serenità invece di sentirmi sensibile a tutto" intendo che da quando ho incominciato a soffrire per questa relazione , come ho già detto in precedenza, ho sofferto di pochissima autostima e molta insicurezza, molta indecisione e perenne ansia in tutto. Addirittura a volte disagio nello stare in compagnia di altre persone o stare in spazi aperti con molta gente. Tutti questi "problemi" causati da quella relazione, mi hanno portato ad uno stato per cui ogni problema anche il più semplice , mi porta un'ansia e un'angoscia tale da non poterlo affrontare bene. Adesso siamo in estate , ho 25 anni e dovrei divertirmi , fare le vacanze, uscire con gli amici e rilassarmi... Invece non voglio neanche provarci a fare tutto questo perchè sento una sensazione di disagio interna, come se anche facendo tutto questo non concluderei nulla della mia vita. Come se non fossi più giovane.
Grazie a tutti , vi ringrazio profondamente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.7k visite dal 20/08/2012.
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