Disturbi d'ansia legati alla relazione sentimentale

Buongiorno, mi chiamo Giacomo. Sono insieme ad una ragazza da 8 mesi. 4 splendidi, 4 un inferno.
Ho 26 anni ed è la mia prima ragazza.
Tutto è iniziato un pomeriggio a Firenze. Stavamo per prendere il treno per casa dopo aver passato due giorni fantastici. Sui gradini di una chiesa, abbracciati, un flash improvviso, quasi non mio: "Oddio, e se non mi piacesse in realtà questa ragazza? Ma si che mi piace, oddio invece non mi piace, ma si dai, saranno solo dubbi legittimi visto che è la prima esperienza..." Sul momento non ci faccio caso, ma tornato a casa ho una vera e propria crisi di ansia sotto la doccia e piangendo mi sfogo con i miei. In più cominciano a scattare i sensi di colpa: me la immaginavo soffrire, se davvero non mi fosse più piaciuta. L'ansia si placa e nel giro di un paio di giorni sto meglio. La domenica seguente ci vediamo e vivo l'incontro come un esame, in cui se non sento determinate sensazioni nel baciarla allora vuol dire che davvero non mi piace più. Puntualmente la cosa avviene. Torno a casa distrutto, finchè dopo qualche giorno ci rivediamo e ritrovo la passione e l'entusiasmo di prima. "Ecco, ne sono già uscito! Tutto a posto! Erano davvero dubbi legati alla prima esperienza!" sto bene per circa 11 giorni, finchè una sera il pensiero si ripresenta, ma stavolta inizia la vera e propria crisi. Oltre ai sentimenti stavolta "questo qualcosa" si attacca anche all'aspetto estetico, un vero e proprio rifiuto fisico. Tutte cose che cmq si attenuano quando sto con lei. Ma la crisi và avanti, non sono più sicuro di nulla, a giorni, ore minuti, secondi mi piace ( e forse mi sento anche innamorato) altri no, totale rifiuto quasi.
La crisi investe anche la mia vita, fino a sfociare in una sorta di depressione, dove tutto ciò che facevo prima di colpo non mi interessa più, come se non avessi più uno scopo e non fossi in contatto con me stesso. "E se davvero sono in depressione? Cavolo, la gente arriva anche a suicidarsi quando sta così! E se perdo il controllo e lo faccio anche io?" Ansia a mille. Per circa una settimana poi, si attenua l'ansia da dep.suicidio. etc per focalizzarsi sulla paura di essere forse un omosessuale latente, visto il calo della libido. Anche questa passa e ritorna sulla dep. Infine, con alti e bassi (mi piace da impazzire, oddio che naso ha, oddio che permalosaa, oddio è adorabile) arrivo ad oggi, dopo 4 mesi di ansia continua, soprattutto il mattino, pensieri che mi dicono "allora lasciala, è l'unica strada" a crisi di pianto quando penso che lei potrebbe uscire dalla mia vita.
Lei sa più o meno tutto, da ieri, dopo una forte crisi mentre dormivamo assieme. Ora siamo in pausa di riflessione. Mi manca molto ma Non sono più sicuro di nulla e tutto ciò che ero prima è come se non lo sentissi con la stessa intensità. L'ansia và e viene in concomitanza con alcuni pensieri (non sarò mai più felice, non sono capace di amare, che senso ha la vita). "Dolori della crescita", o ossessioni o depressione? Grazie mille
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Giacomo,
4 mesi trascorsi così possonno già essere sufficienti: cosa aspetta a rivolgersi di persona ad uno psicologo per valutare i disturbi che l'ansia si trascina con sé e trovare un modo per liberarsene?
Partendo da un'analisi dei suoi pensieri e delle sue emozioni di quei giorni a Firenze, si potrà eventualmente ricostruire quale meccanismo sia alla base di questo fastidioso stato d'animo e pianificare un percorso terapeutico.
Per maggior serenità sua e di chi le vive accanto.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Gentilissima Dottoressa Scalco, La ringrazio infinitamente per la risposta celere.
Ho già preso appuntamento per un primo colloquio con una psicologa e andrò il 29 agosto. Ha ragione: 4 mesi sono tanti ma credevo fosse solo un periodo che sarebbe passato cercando di fare le stesse cose di prima e stando con la mia ragazza.
Ora, ci tengo a precisare che non ho mai avuto molta fortuna con le ragazze e questo ha inciso non poco sulla mia autostima e sicurezza di me: in questi ultimi anni ho sempre cercato di "piacere" a più ragazze possibili forse perchè volevo dimostrare a me stesso che non ero poi così male e darmi fiducia. Questa ragazza è stata la prima con cui le cose sono andate bene e la prima con cui ho avuto i primi rapporti sessuali (forse un pò tardi, a 26 anni). Questi non sono andati molto bene, in quanto ho vissuto sempre in una dimensione sessuale di autoerotismo (su internet purtroppo si può accedere a tutto). Può avermi traumatizzato la pessima riuscita del rapporto? In più non ho mai capito perchè ogni tanto (ed è stato il motivo anche dell'ultima crisi d'ansia) abbia una lente di ingrandimento sui difetti estetici.... Ora, lei non ha proprio un nasino piccolo, ma oggettivamente ho sempre notato questo difetto, ma non me ne è mai importato nulla, anzi lo trovavo adorabile perchè le conferiva quel non so che... In più non capisco perchè tutti questi dubbi e ansie su di lei si siano allargati a tutta la mia vita, fino ad arrivare a fare pensieri così brutti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Ha sicuramente preso la decisione migliore a fissare un appuntamento con una collega e, tutto sommato, dieci giorni passeranno veloci.
Il problema probabilmente non sta tanto nei contenuti dei suoi dubbi (...in questi mesi non si è fatto mancare quasi niente in questo senso!), ma proprio il meccanismo che li genera e li autoalimenta su cui andrà a lavorare con la psicologa.
Se non li ha ancora letti, le consiglio i seguenti articoli, che risulteranno sicuramente esplicativi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Saluti.
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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Gentilissima Dottoressa, grazie mille per la risposta e per i link molto interessanti. Premesso che riconosco perfettamente il fatto che si tratta di un consulto on line e non personale, Lei crede che possa eventualmente trattarsi di pensieri ossessivi? Può gentilmente dirmi i collegamento fra questi e la sorta di depressione che ha spento la mia vitalità? Possono le ossessioni portare a ciò? E qual è il rapporto con l ansia? Prima tutti i pensieri negativi si accompagnavano a questa, ora invece i pensieri sono rimasti ma nn mi creano quasi più ansia... La mia testa si è abituata? L ansia era quasi come una garanzia che quei pensieri nn mi appartenessero, senza ansia la mia prima impressione é stata: ecco, nn mi fanno più paura. Allora sono veri. Naturalmente queste domande le farò anche alla psicologa. Grazie infinite
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