Cose di me che non capisco

gentili dottori, sono un ragazzo, ho 24 anni. ci sono delle cose di me che non capisco, una di queste il fatto che mi imbarazzo molto facilmente. per esempio anche solo quando esco fuori al balcone, a buttare la spazzatura, o di casa, mi sento sempre osservato e giudicato. in generale non riesco mai a stare tranquillo, sono sempre come suggestionato, non riesco a essere spontaneo, genuino, assertivo, e questo mi fa stare male. per questo mio modo di essere, influenzabile, come senza personalità, credo di aver perso opportunità di amicizie e anche di lavoro. sono andato per alcuni mesi da una psicologa del consultorio e anche da una psichiatra che mi ha subito detto che ero depresso, mi ha fatto fare il test mmpi (quando l'ho letto ci sono rimasto male per quello che c'era scritto) e una terapia con una terapeuta per 5-6 mesi e sedute 2 volte al mese. prima di questa sono andato da una psicologa del consultorio, ma anche con questa non mi sono trovato in sintonia umanamente. il mio umore in genere è sempre stato basso, vita sociale quasi 0 da molto tempo, non ho mai lavorato, in famiglia i rapporti sono molto finti, mio padre tra l'altro credo sia un po' schizofrenico, cmq non proprio normale, infatti si è fatto manipolare all'inverosimile da una setta (io ci sono nato). anch'io mi sento un po' schizofrenico, soprattutto quando ripenso ai miei comportamenti sin da piccolo. attualmente soldi per una terapia privata non ne ho. vorrei uscire da questo stato
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Da quello che ci dice il suo disagio potrebbe essere tale da richiedere una terapia integrata psicologica e psichiatrica.
Il consultorio a cui faceva riferimento era presso un Centro di Igiene mentale?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

per uscire da questo stato deve attivarsi o presso altre strutture pubbliche oppure attivarsi per trovare un lavoro che le consenta di avere i mezzi economici per potersi curare privatamente.

Metta in conto anche che può sentirsi soddisfatto se <ci sono solo alcune cose di sé che non capisce>, e che un ottimo punto di partenza possono essere quelle cose di sè che capisce.

E vada molto cauto con le diagnosi di schizofrenia: qualsiasi patologia è l'accentuazione di comportamenti normali che si possono verificare in chiunque, ma non per questo sono segnale di patologia.

Riguarda all'MMPI, anche se è un test valido, da solo non basta per fare la diagnosi di una persona.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Utente
Utente
gentili dottori, è inutile dirvi che non ho avuto il minimo beneficio dai colloqui con lo psicologo del consultorio e dalla terapia con la terapeuta. ogni giorno mi scontro con questo mio malessere e non ce la faccio più a vedermi così come sono, dovermi sentire dire dagli altri che sto depresso, che sembro un cadavere, che sono amorfo, permaloso e tante altre cose... il mio disagio in mezzo agli altri è troppo, non lo sopporto più, mi sento uno schifo
sono stato in cura anche presso un centro di riabilitazione mentale per circa un anno, ma sto sempre uguale. non vi dico come sono rimasto quando pochi giorni fa una psicologa di questo centro, rivedendomi mi dice "ti vedo bene". sì certo, se solo stessi dentro di me...
in certi momenti vorrei imbottirmi di medicine che non mi facessero capire più niente, allora forse starei sereno
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cosa intrende per "imbottirsi di medicine"?
Che terapia Le hanno prescritto al Centro di Riabilitazione Mentale?
Una terapia integrata che include anche farmaci?
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
> "ti vedo bene". sì certo, se solo stessi dentro di me...

Quindi qualcosa è cambiato.... preferisce che le dicano "ti vedo bene" o "sentire dire dagli altri che sto depresso, che sembro un cadavere, che sono amorfo, permaloso e tante altre cose... "?
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Utente
Utente
gentile dottore, forse ho scritto male quello che volevo intendere, comunque il problema è come sto dentro... capisco che relazionarsi con gli altri "non è un giro di giostra", ma io qualche problema serio ce l'ho, sia nelle relazioni giornaliere che in quelle più strette. nessuno mi ha compreso e saputo aiutare veramente, e inizio a pensare chissà se esista un terapeura bravo da riuscire a guarirmi dal questo stato
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Per imparare a relazionarsi con gli altri, caro ragazzo, isogna anzitutto prendere la propria parte di responsabilita'.
La sensazione che si ricava dai suoi scritti e' che Lei si ponga come "uno che dei problemi ce ll'ha" e che dovrebbe essere aiutato.
Assumere un atteggiamento cosi' passivo non Le giova.
La prina persona che deve attivarsi per stare meglio e" Lei.
E non mi sembra che Lei lo faccia. Anzi. Sembra che quasi si risenta a sentirsi dire "la trovo bene". Come se con questa frase il terapeuta osasse disconoscere la sua identita d persona che "deve essere aiutata"m
Mi perdoni se le mie parole Le possano essere sembrate un po' dure, ma l'autocompassione non le giova e noi in quanti psicologi la dobbiamo confrontare con questa tendenza distruttiva.
I migliori saluti!