Depressione per un abbandono senza senso

Salve. Scrivo perchè sto facendo molta fatica a riprendermi a seguito dell'apparente fine della storia con la donna che amo, durata 6 anni. Dopo un paio d'anni un pò particolari (io viaggiavo spesso per lavoro) lei venne a scoprire un aspetto di me che io fino a quel momento tenevo seppellito, ma che cominciava già a darmi qualche preoccupazione. Vittima di "attenzioni" da parte di un mio parente (nn di tipo violento, ma comunque fuorviante per un bambino), avevo sviluppato una facilità di cadere in dipendenze di varia natura, cosa che mi aveva portato in adolescenza a eccedere con droghe, fumo, alcol, pornografia. Quella dalle droghe l'avevo poi superata "grazie" allo spavento che avevo provato di fronte alla morte di amici che amavo. Le altre purtroppo me le sono portate fino a oggi, e quella che scoprì lei era forse la più imbarazzante (porno). Nonostante questa scoperta lei nn scappò a gambe levate, ma al contrario mi aspettò e ascoltò la mia confessione, che tra le lacrime nn potevo più esimermi dal farle. Mi stette vicino, capì il mio disagio, e disse di essere pronta ad aiutarmi, in virtù dell'amore che provava per me. Questo fu qualcosa che ci unì molto, e da lì cominciai a vedere questa ragazza come davvero adatta a me. Cominciai ad amarla, sebbene ci misi molto prima di dirglielo. Con alti e bassi la nostra storia andò avanti, io entrai in terapia da uno psicologo, ma in poco tempo, viste anche le difficoltà economiche derivanti dalla mia disoccupazione, decisi di smettere, convinto di poter gestire le mie problematiche. In pochi mesi la mia situazione peggiorò. Cominciai a essere depresso e pessimista. Dopo la laurea lei ha vinto il bando per un servizio civile in Spagna, ed è partita a febbraio, lasciando le sue cose da me, sicuri che alla fine di questa esperienza avremmo vissuto insieme. Da allora si è trasformata. Era sempre più distante, sebbene la andassi a trovare spesso la vedevo ogni volta diversa, finchè una volta al mio rientro da lì mi chiese una pausa. Io la presi male, tornai in analisi, e stavolta molto più seriamente, ma soffrivo molto perchè ero convinto che tutto dipendesse da quel mio stato di depressione. Dopo 2 mesi in cui avevo fatto molti progressi si fece sentire, e decidemmo di rivederci, perchè mi assicurò che sui suoi sentimenti nn aveva più dubbi. Sono andato a trovarla, e sono stati 3 giorni stupendi, in cui le ho espresso tutto il mio amore, ma qualche giorno dopo il mio rientro, dopo avermi detto che le mancavo, che voleva che ci rivedessimo, mi scrive invece che nn mi ama più, che si scusa per avermi fatto credere che avremmo potuto stare ancora insieme, che nn si capisce neanche lei, ma che cmq il sentimento nn c'era più. Tutti i progressi che avevo fatto sono crollati, mi sono sentito ingannato, e sono ripiombato in una depressione dalla quale nn riesco a uscire dal 31 luglio . Ho bisogno di aiuto ma è agosto e il mio analista è in ferie, e mi sento solo, senza amici, in una città deserta. Ho paura...
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Dr. Alberto Migliore Psicologo, Psicoterapeuta 53
Caro signore, purtroppo il percorso per una ricostruzione di Sé non è così immediato e ci vuole tempo per permettere al nostro copro di assimilare e riuscire a "difendere" i progressi che si sono fatti nel percorso terapeutico. In questa fase il trauma che ha subito è sicuramente molto difficile da affrontare da solo, però deve riuscire a focalizzarsi sui quegli importanti progressi che insieme alla sua terapeuta è riuscito a raggiungere. Ritengo che sia importante che lei oggi si prenda tutto il tempo necessario per raggiungere un obiettivo, primario su tutti gli altri, che è il riprendere in mano la sua vita, non può essere una fidanzata volubile a farle crollare tutto quello che con fatica ha costruito.
Se diventa troppo difficile sopportare la sofferenza e la terapeuta non rientra in tempo utile, le consiglio di rivolgersi al suo medico di base per farsi inviare al servizio di psicologia adulti.

Cordiali saluti

Dr. Alberto Migliore
Psicologo - Psicoterapeuta
Torino - Chieri
www.migliorepsicologia.com

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ringrazio il Dr. Alberto Migliore per la celerissima risposta. Sono d'accordo sul fatto che sia di vitale importanza che riprenda le redini della mia vita, è quello che stavo riuscendo a fare nei 2 mesi in cui siamo stati lontani, ma purtroppo questo suo comportamento assurdo mi ha riportato a 3 mesi fa. Questa persona per me nn era però solo una "fidanzata volubile". Sono una persona abbastanza introversa, e negli ultimi 2 anni, complice lo stato depressivo dovuto all'insoddisfazione lavorativa ed economica, ho coltivato molto poco le amicizie (ma in realtà anche gli affetti: famiglia e donna amata). La mia realtà quindi si è via via plasmata su di lei: ho cominciato a frequentare quasi solo lei e la sua cerchia di amici, che sono diventati anche miei, e che ora mi vedo costretto ad abbandonare per evitare contatti o ricordi di lei. Ora è inevitabile che mi senta solo. Devo dire però che in 6 anni è stata sempre una persona di una maturità e razionalità fuori dal comune (110 e lode in psicologia clinica, subito prima di partire), ne abbiamo superate tante insieme, nn ho mai avuto dubbi sulla sua serietà e maturità, quindi a maggior ragione mi è crollato il mondo addosso, prima nel momento in cui ha messo in dubbio i suoi sentimenti per me, e dopo quando mi ha illuso di aver fugato i suoi dubbi chiedendomi un incontro (sono stato io ad andare, nonostante io fossi il disoccupato e lei guadagnasse molto bene), per poi cambiare idea da un giorno a un'altro. Capisco che un sentimento possa finire, ma davvero nn mi spiego questo suo cambiamento repentino, e nn mi do pace per questo. Ho pensato le cose piu orribili: ha un'altro, è incinta (di lui o di me) e nn sapendo come gestire la situazione mi ha allontanato, vuole punirmi... Per il resto è stata la donna dei miei sogni, della mia vita, con cui avevo ricominciato a fare grandi progetti, e il dover gettare di nuovo via tutto mi fa male da morire. Inoltre sono talmente stupido che nn riesco a smettere di amarla, di pensare a lei, di sperare che ci ripensi, nonostante mi renda conto che se nn altro per dignità e amor proprio anche se tornasse dovrei eliminare dalla mia vita una persona così volubile, che potrebbe ripetere un comportamento del genere spezzandomi ancora il cuore. Ma è più forte di me, io la amo, e purtroppo ci metterò parecchio a soffocare questo sentimento. Accetto la sua decisione, e mi sto tenendo lontano, ma giuro che una sofferenza del genere pensavo nn potesse mai esistere al mondo, e a volte credo davvero di nn farcela stavolta. So che sono situazioni a cui bisogna essere pronti quando si scommette sui propri sentimenti, ma evidentemente nn ho esperienze passate sufficienti per potermi difendere da ferite del genere con la "corazza" che tutti i miei coetanei hanno ben salda sul cuore, e che li fa sopravvivere così bene anche a storie finite peggio. Gli anni che sarebbero serviti a fare queste esperienze li ho gettati via con le droghe, ed ora ne pago le conseguenze.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
L' elaborazione del lutto correlata alla fine di un amore, e' un percorso sempre doloroso e difficoltoso, ma lo e' ancor di piu' con un passato ingombrante come il suo caratterizzato da dipendenze varie e grandi quote di sofferenza.
un lavoro ben fatto su di se', puo' esse la strada verso la ricostruzione del suo equilibrio psichico, solo dopo si potra' valutare serenamente come gestire quest' amore.
Le allego qualche articolo, come spunto di riflessione.
V. RAndone

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile Utente,

Il periodo estivo, quello delle ferie, serve anche per mettere alla prova se stesso e per vedere sino a che punto una persona riesce a vivere discretamente, o malissimo, senza il suo psicoterapeuta.
Tenga in considerazione che un percorso psicoterapeutico comporta una trasformazione psichica, di risanamento e di guarigione, e spesso è lungo e complicato. Guarire significa da una parte eliminare i sintomi, dall’altra significa anche, e soprattutto, ristabilire un equilibrio psichico che si è andato sgretolando.
Ciò comporta una modificazione della personalità che consiste in un sostanziale cambiamento, una metamorfosi di sé, recuperando la capacità di affrontare e vivere la propria esistenza con determinazione, con autoconsapevolezza, con coraggio nell’affrontare le avversità della vita.

Agosto sta per finire e riprenderà a settembre le sue sedute.
Il periodo di solitudine sta per finire.

Auguri per un buon proseguimento della sua esperienza psicologica e cordiali saluti.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ringrazio vivamente i dottori che hanno voluto rispondermi. Purtroppo la cosa che mi sta massacrando nn è il fatto in sè che la donna della mia vita mi abbia detto di essersi resa conto di nn amarmi più, questo può succedere, anche in coppie ancora più unite e longeve della nostra. E' qualcosa che farebbe soffrire chiunque, ma bisogna saperla accettare e voltare pagina. La cosa che nn sto sopportando è essere messo davanti alla realtà che questa persona nn è più la donna di cui mi ero innamorato: razionale, matura, ragionevole, sicura di se, dei suoi sentimenti, delle sue emozioni. Da quando a febbraio si è trasferita ha deciso di smettere la pillola, e questo pare proprio averla mandata in tilt, in un subbuglio ormonale che, con alti e bassi, l'ha trasformata in una persona irrequieta, insicura, dubbiosa, volubile... tutti aggettivi che nn le erano mai appartenuti. Sta avendo dei ritardi assurdi (l'ultimo di 20 giorni, praticamente ha saltato, e questo, in assenza di una comunicazione sana e sincera come quella che abbiamo sempre avuto, mi ha fatto pensare anche che potesse aver avuto una relazione che l'avesse portata a una gravidanza che ha voluto nascondermi, eventualità sempre negata con forza da lei), e sembra essere condizionata oltremodo da questi sbalzi ormonali di cui è vittima. Questo ha generato nn poche confusioni dentro di lei, tra cui quella sui suoi sentimenti, che nn è stata in grado di interpretare se nn "usandomi" come una cartina tornasole, e gettandomi via quando da qualche sensazione provata in quei giorni passati insieme ha "capito" che quello che provava per me nn era più amore, a detta sua. Quello che ancora nn mi spiego però, è perchè mi abbia fatto andare pur sapendo che io nn avrei mai accettato senza avere da lei certi segnali, certe sicurezze sullo stato dei suoi sentimenti, proprio per nn provare più una sofferenza come quella che ho provato la prima volta, quando a fine aprile mi espresse i suoi primi dubbi, chiedendomi una pausa nella quale voleva starmi lontana per capire meglio i suoi sentimenti. In quel periodo ho faticosamente lavorato su me stesso, cercando di capire e correggere quelle parti di me che obbiettivamente nn mi facevano vivere bene il mio rapporto con lei, ma più in generale la mia vita, e ho fatto grandi progressi. Questo suo inganno mi sta facendo regredire, e davvero nn mi capacito di come possa essersene fregata in questo modo. Perchè poi anche al mio rientro ha continuato a dirmi di essere stata bene, che nn vedeva l'ora di rivedermi, che voleva organizzare una vacanza ad agosto, che mi voleva al matrimonio di una sua coinquilina per farle il video a settembre e altri progetti... per poi cambiare idea solo qualche giorno dopo...??? Cosa è successo in quei giorni? A questo proprio nn riesco a darmi una risposta, e questo nn mi aiuta. Avrei preferito che mi dicesse di avere un altro, o anche cose più brutte, ma almeno potrei mettermi l'anima in pace...