Studentessa universitaria, non fumo, non mi drogo
Salve dottori,
sono una ragazza di 22 anni. Studentessa universitaria, non fumo, non mi drogo. Da un pò di tempo mi sento molto cambiata. Non riesco a individuare un inizio certo, ma quando fin quando ho frequentato le superiori sono stata bene. Cerco di elencare schematicamente:
- per quanto riguarda il profilo fisico: la mattina mi alzo quasi sempre non riposata, con dolori alla schiena. Durante la giornata spesso ho gli arti (soprattutto le gambe) pesanti, intorpiditi, a volte ho un senso di formicolio alle mani e mi sento sempre stanca senza motivo. Faccio fatica al minimo movimento, il mio respiro si affanna e i miei battiti sono quasi sempre accelerati. Riscontro una diminuzione dell'appetito (sono diminuita di peso); ho qualche disturbo gastrico.
- Per quanto riguarda il profilo emotivo: ormai non ho quasi più amici, l'unica persona che mi sta vicino, a parte la mia famiglia, è il mio fidanzato e quando gli parlo delle mie sensazioni emotive, mi incoraggia dicendomi che secondo lui non ho nulla; fattosta che litighiamo spesso a causa mia: mi irrito e rattristo alla minima cosa o anche solo pensando (alzo il tono della voce, piango o mi sento come se stessi per piangere, mi sento svenire) e ho bisogno di sfogarmi, ad es. accartocciando delle carte, spezzando delle matite. La mia vita sessuale è peggiorata. I sensi di colpa mi assalgono e per questo ho provato più volte a troncare col mio ragazzo. Di queste cose non ne parlo quasi mai, perchè le poche volte che lo faccio mi sento non capita o sottovalutata; certi comportamenti tra quelli elencati li mostro ai miei congiunti ma non mi prendono seriamente e si arrabbiano pure con me per il mio caratteraccio. Sono sempre stata molto credente e animata dal pensiero che oltre la vita c'è qualcosa per cui vale la pena vivere; adesso mi sono sorti dubbi: mostro scarso interesse verso certe attività, pensando che tanto dobbiamo morire, ho pensieri ricorrenti di morte e a volte penso che sarebbe la soluzione. Spesso ho incubi e a volte ho difficoltà ad addormentarmi pensando a tante cose. Ho una gran paura di ammalarmi (la mia salute effettivamente non è stata brillante, anche a causa dello stress). Ho la mania di ricontrollare e rifare mille volte una cosa, perchè mi sento insicura, e mi è capitato di alzarmi anche la notte per farlo. Spesso mi sento scoraggiata e pessimista nel futuro. Mi sento confusa, deconcentrata e tutto questo mi frustra. A volte non mi sento voluta bene, nè presa in considerazione. Sono meno socievole avendo perso fiducia nell'altro (brutte esperienze).
Vi chiedo scusa se vi ho fatto carico di tutto questo, ma dato che siete degli specialisti penso che parlare con voi mi possa aiutare a capirmi. Lo so che questo sito è solo a scopo informativo, ma non potrei permettermi uno specialista anche perchè se facessi una richiesta del genere ai miei congiunti, non credo verrei presa seriamente.
Grazie dell'ascolto. Cordiali saluti.
sono una ragazza di 22 anni. Studentessa universitaria, non fumo, non mi drogo. Da un pò di tempo mi sento molto cambiata. Non riesco a individuare un inizio certo, ma quando fin quando ho frequentato le superiori sono stata bene. Cerco di elencare schematicamente:
- per quanto riguarda il profilo fisico: la mattina mi alzo quasi sempre non riposata, con dolori alla schiena. Durante la giornata spesso ho gli arti (soprattutto le gambe) pesanti, intorpiditi, a volte ho un senso di formicolio alle mani e mi sento sempre stanca senza motivo. Faccio fatica al minimo movimento, il mio respiro si affanna e i miei battiti sono quasi sempre accelerati. Riscontro una diminuzione dell'appetito (sono diminuita di peso); ho qualche disturbo gastrico.
- Per quanto riguarda il profilo emotivo: ormai non ho quasi più amici, l'unica persona che mi sta vicino, a parte la mia famiglia, è il mio fidanzato e quando gli parlo delle mie sensazioni emotive, mi incoraggia dicendomi che secondo lui non ho nulla; fattosta che litighiamo spesso a causa mia: mi irrito e rattristo alla minima cosa o anche solo pensando (alzo il tono della voce, piango o mi sento come se stessi per piangere, mi sento svenire) e ho bisogno di sfogarmi, ad es. accartocciando delle carte, spezzando delle matite. La mia vita sessuale è peggiorata. I sensi di colpa mi assalgono e per questo ho provato più volte a troncare col mio ragazzo. Di queste cose non ne parlo quasi mai, perchè le poche volte che lo faccio mi sento non capita o sottovalutata; certi comportamenti tra quelli elencati li mostro ai miei congiunti ma non mi prendono seriamente e si arrabbiano pure con me per il mio caratteraccio. Sono sempre stata molto credente e animata dal pensiero che oltre la vita c'è qualcosa per cui vale la pena vivere; adesso mi sono sorti dubbi: mostro scarso interesse verso certe attività, pensando che tanto dobbiamo morire, ho pensieri ricorrenti di morte e a volte penso che sarebbe la soluzione. Spesso ho incubi e a volte ho difficoltà ad addormentarmi pensando a tante cose. Ho una gran paura di ammalarmi (la mia salute effettivamente non è stata brillante, anche a causa dello stress). Ho la mania di ricontrollare e rifare mille volte una cosa, perchè mi sento insicura, e mi è capitato di alzarmi anche la notte per farlo. Spesso mi sento scoraggiata e pessimista nel futuro. Mi sento confusa, deconcentrata e tutto questo mi frustra. A volte non mi sento voluta bene, nè presa in considerazione. Sono meno socievole avendo perso fiducia nell'altro (brutte esperienze).
Vi chiedo scusa se vi ho fatto carico di tutto questo, ma dato che siete degli specialisti penso che parlare con voi mi possa aiutare a capirmi. Lo so che questo sito è solo a scopo informativo, ma non potrei permettermi uno specialista anche perchè se facessi una richiesta del genere ai miei congiunti, non credo verrei presa seriamente.
Grazie dell'ascolto. Cordiali saluti.
[#1]
(..)perchè se facessi una richiesta del genere ai miei congiunti, non credo verrei presa seriamente(..)
gentile ragzza, uno dei passi fondamentali per affrontare un problema è riconoscerlo e farlo riconoscere da chi ci è vicino. Fin quando questo rimarrà una sorta di tabù da nascondere come un parente scomodo si percorrerà un terenno infruttuso a caccia di consigli veloci per risolvere il problema. purtroppo non funziona così. stiamo parlando di malattie psicologiche. attribuire ad esse uno statuto diverso da quelle mediche significa solo renderle più potenti.
conclusione? bisogna parlarne con uno specialista.
saluti
gentile ragzza, uno dei passi fondamentali per affrontare un problema è riconoscerlo e farlo riconoscere da chi ci è vicino. Fin quando questo rimarrà una sorta di tabù da nascondere come un parente scomodo si percorrerà un terenno infruttuso a caccia di consigli veloci per risolvere il problema. purtroppo non funziona così. stiamo parlando di malattie psicologiche. attribuire ad esse uno statuto diverso da quelle mediche significa solo renderle più potenti.
conclusione? bisogna parlarne con uno specialista.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza, prenda coraggio e chieda consiglio al suo medico di base che molto probabilmente le prescriverà un consulto psicologico. Non attenda nel voler star bene...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Alberto Migliore
Psicologo - Psicoterapeuta
Torino - Chieri
www.migliorepsicologia.com
[#3]
Gentile Ragazza,
Se pur dettagliata la descrizione di se' e del suo corteo sintomatologico, questa necessita di un clinico che si possa fare carico, sia della raccolta anamnestica, che della diagnosi clinica, che del successivo percorso di cura.
Si rivolga al suo curante e valuti l' ipotesi di una consulenza psicologica de visu.
Se pur dettagliata la descrizione di se' e del suo corteo sintomatologico, questa necessita di un clinico che si possa fare carico, sia della raccolta anamnestica, che della diagnosi clinica, che del successivo percorso di cura.
Si rivolga al suo curante e valuti l' ipotesi di una consulenza psicologica de visu.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 18/08/2012.
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