Problemi famiglia
buongiorno cercherò di spiegare in breve i miei problemi familiari.premetto che abitiamo sia io che mia sorella nello stesso stabile con i miei genitori(ognuno è indipendente).sin da piccola ho avuto un rapporto piuttosto conflittuale con mia sorella,i nostri cinque anni di differenza si sono sempre sentiti,io inoltre essendo una persona timida di carattere ho sempreavuto difficoltà nell'interargire sia con mia sorella che con mia madre e mio padre.Mia sorella penso che sia sempre stata gelosa di me,lei a differenza mia con mia madre ha un rapporto più confidenziale,mentre a me mia madre mi critica,a mia sorella tutto viene concesso, anche il fatto che si lamenti di me con mia madre e non direttamente con me.faccio qualche esempio:sei anni fa mi sono sposata,ho scelto come testimone di nozze mia sorella in quanto lei mi aveva presentato il mio futuro marito.il matrimonio è stato celebrato dopo un anno dal fidanzamento e mia sorella mia ha criticato con mia madre dicendo che secondo lei era troppo presto.altra cosa:prima di sposarci avevamo in mente con mio marito di andare a convivere per un pò ,bè mia sorella ha fatto notare il fatto a mia madre dicendo che lei non era potuta andare a convivere in quanto mia madre non era daccordo(lei si era sposata tre anni pirma di me).Non sopporto questi atteggiamenti,il fatto che non mi si dicano le cose in faccia ma sempre alle spalle!altro episodio:vigilia di natale di due anno fa;mia sorella come al solito decide di fare una cena,io e mio marito eravamo reduci da due mesi da una profonda crisi coniugali superata e decidiamo di declinare l'invito e di uscire per i fatti nostri.apriti cielo!mai sorella si è offesa terribilmente nonostante non fosse sola ma con i nostri genitori!ma il fatto è che non me lo ha detto neanche questa volta in faccia ma mi ha criticato dietro come al solito con mia madre arrivando al punto di metterlmela contro.rimango incinta a marzo e per mia sfortuna lo perdo.mia madre non mi è stata vicina in quel frangente mi dice che daltronde ero di poche settimane,lei ha perso un bambino dopo nove mesi e speravo in più considerazione da parte sua ma nulla!mia sorella non una chiamata ne un messaggio.faccio presente a mai madre del suo comnportamento ma lei la giustifica sempre dicendo che non l'avevo avvisata della mia gravidanza .mi chiedo come una sorella possa essere così insensibile verso una sorella che perde un bambino con conseguente aborto.sono infelice,non ho un lavoro,passo le giornate a casa a pensare a quel figlio perduto,non mi parlo più con mia sorella e con mia madre i rapporto sono tesi,lei vorrebbe che ci riappacificassimo ma non capisco il mio stato d'animo e la mai delusione.vorrei trasferirmi in una casa indipendente ma non mi permettono di affitare la casa dove siamo ora,mi sento in gabbia con una madre apprensiva che fa le parti a una figlia e di una sorella gelosa che fa di tutto per allontanarmi da lei.come posso fare?
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gentile utente, sicuramente può essere doloroso perdere un feto anche se di poche settimane, ma attenzione, lei non ha perso un bambino:questa è la sua fantasia. Inoltre come potrà confermarle qualche collega medico ginecologo, perdere un embrione nelle prime settimane di gravidanza, specie nelle primipare, è cosa del tutto comune.
Da quello che riesco a comprendere dalla sua richiesta lei ha un marito e dice di non avere un lavoro, per il resto sembra molto concentrata e attenta alle dinamiche della famiglia di origine dalla quale non riesce ancora a distaccarsi.
A volte per non staccare la spina con la famiglia di origine ci creiamo da soli delle scuse (<<vorrei trasferirmi in una casa indipendente ma non mi permettono di affitare la casa dove siamo ora>>) che rendono ancora più evidente che il problema forse non è solo esterno, non è colo "colpa degli altri", ma probabilmente anche noi non siamo in grado di compiere alcune scelte, anche difficili, verso la nostra autonomia.
Da quello che riesco a comprendere dalla sua richiesta lei ha un marito e dice di non avere un lavoro, per il resto sembra molto concentrata e attenta alle dinamiche della famiglia di origine dalla quale non riesce ancora a distaccarsi.
A volte per non staccare la spina con la famiglia di origine ci creiamo da soli delle scuse (<<vorrei trasferirmi in una casa indipendente ma non mi permettono di affitare la casa dove siamo ora>>) che rendono ancora più evidente che il problema forse non è solo esterno, non è colo "colpa degli altri", ma probabilmente anche noi non siamo in grado di compiere alcune scelte, anche difficili, verso la nostra autonomia.
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.2k visite dal 18/08/2012.
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