Vita sociale
Buonasera.
Vorrei capire quali possono essere le conseguenze psicologiche di una persona alla quale non permettono di avere un dialogo?
Mi spiego meglio, ogni giorno da quando mi sveglio sono oggetto di derisione, tutti sanno che ho avuto delle ossessioni come ho gia accennato nei precedenti post.
Questo è stato il motivo per il quale ho dovuto abbandonare il precedente lavoro.
Il mio ex titolare diceva a clienti e nuovi colleghi che prendevo farmaci e che avevo delle ossessioni, e così sono stato preso di mira in ogni posto dove lavoravo.
Negli ultimi due anni di lavoro i colleghi non volevano lavorare con me, e il problema che non potevo dire nulla.
Dopo l'ultima domanda che ho postato, anche i vicini sanno di questo.
Vorrei capire quali sono o potrebbero essere gli effetti psicologici su una persona che esce di casa ed ha il terrore di guardare i vicini perchè questi lo deridono?
Lo fanno solamente quando non ci sono i miei genitori o qualche persona che conosco e mi conosce.
Il problema è che quando qualcuno arriva a casa dai vicini e mi vedono, parlano di me come se nulla fosse e questo mi fa star male.
Sto pensando di farla finita tanto una vita non ce l'ho più.
Il problema è che ne parlo con lo psichiatra e dice sempre che il problema è mio.
Quali possono essere i problemi psicologici di una persona che viene derisa e allontanata per quella che non è?
Vorrei capire quali possono essere le conseguenze psicologiche di una persona alla quale non permettono di avere un dialogo?
Mi spiego meglio, ogni giorno da quando mi sveglio sono oggetto di derisione, tutti sanno che ho avuto delle ossessioni come ho gia accennato nei precedenti post.
Questo è stato il motivo per il quale ho dovuto abbandonare il precedente lavoro.
Il mio ex titolare diceva a clienti e nuovi colleghi che prendevo farmaci e che avevo delle ossessioni, e così sono stato preso di mira in ogni posto dove lavoravo.
Negli ultimi due anni di lavoro i colleghi non volevano lavorare con me, e il problema che non potevo dire nulla.
Dopo l'ultima domanda che ho postato, anche i vicini sanno di questo.
Vorrei capire quali sono o potrebbero essere gli effetti psicologici su una persona che esce di casa ed ha il terrore di guardare i vicini perchè questi lo deridono?
Lo fanno solamente quando non ci sono i miei genitori o qualche persona che conosco e mi conosce.
Il problema è che quando qualcuno arriva a casa dai vicini e mi vedono, parlano di me come se nulla fosse e questo mi fa star male.
Sto pensando di farla finita tanto una vita non ce l'ho più.
Il problema è che ne parlo con lo psichiatra e dice sempre che il problema è mio.
Quali possono essere i problemi psicologici di una persona che viene derisa e allontanata per quella che non è?
[#1]
Gentilissimo Utente,
mi ricordo del consulto che ci ha chiesto circa 2 mesi fa e non posso che ribadire che sicuramente una situazione in cui tutti sono al corrente dei problemi che ha avuto non è semplice, soprattutto perchè lei vive in un paese e quindi si trova in un contesto in cui il pettegolezzo è sicuramente la norma.
Le avevamo consigliato di rivolgersi anche ad uno psicologo, oltre che allo psichiatra, per ricevere un aiuto ad affrontare il problema: ci ha pensato?
L'ha fatto?
Attualmente che terapia farmacologica sta assumendo?
mi ricordo del consulto che ci ha chiesto circa 2 mesi fa e non posso che ribadire che sicuramente una situazione in cui tutti sono al corrente dei problemi che ha avuto non è semplice, soprattutto perchè lei vive in un paese e quindi si trova in un contesto in cui il pettegolezzo è sicuramente la norma.
Le avevamo consigliato di rivolgersi anche ad uno psicologo, oltre che allo psichiatra, per ricevere un aiuto ad affrontare il problema: ci ha pensato?
L'ha fatto?
Attualmente che terapia farmacologica sta assumendo?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta.
Come le dicevo lo psichiatra tende a fare mio il problema, non che io non abbia avuto dei problemi, ma li ho anche affrontati.
La terapia farmacologica mi fa sentire peggio, l'abbiamo constatato, ogni volta che la assumo sto male e penso il doppio di quando sono scoperto.
Io avrei intenzione di andare a parlare direttamente con queste persone e chiedere se hanno qualche problema.
io prenderei il farmaco se vedo che il problema che mi fa star male fossero i miei pensieri o la mia angoscia.
Il problema non sta nel fatto che dicano una parola o una battuta che "potrebbe essere interpretata a senso unico"ma sono veri e propri discorsi che mirano a colpevolizzarmi(DI COSA POI?), di frasi o pensieri che avevo in testa? mah...
Le faccio un esempio: esco di casa, non appena lo faccio, dicono frasi del tipo la donna sta prendendo la macchina della madre per farsi inc....... e non sono cose che sto interpretando, i discorsi sono limpidi.
In teoria potrei andare li e ammazzarli di botte ma come giustifico la cosa?
Rientro a casa, chiudo la finestra e dicono: la vecchietta è rientrata adesso e sta andando a dormire.
Questi sono solo esempi più o meno diretti.
Adesso mi chiedo mesi fa questo non succedeva ci salutavamo e niente di più ogniuno a casa propria, sono anche persone adulte e vaccinate, come può un farmaco aiutarmi? A cosa poi?
La perizia psichiatrica e psicologica la dovrebbero fare a loro.
L acosa più brutta è che non vedo nessuno perchè nessuno vuole stare con me.
Comunque lunedi ho la visita cercherò di parlarne in seduta e vedremo come affrontare la cosa.
Grazie per adesso.
Come le dicevo lo psichiatra tende a fare mio il problema, non che io non abbia avuto dei problemi, ma li ho anche affrontati.
La terapia farmacologica mi fa sentire peggio, l'abbiamo constatato, ogni volta che la assumo sto male e penso il doppio di quando sono scoperto.
Io avrei intenzione di andare a parlare direttamente con queste persone e chiedere se hanno qualche problema.
io prenderei il farmaco se vedo che il problema che mi fa star male fossero i miei pensieri o la mia angoscia.
Il problema non sta nel fatto che dicano una parola o una battuta che "potrebbe essere interpretata a senso unico"ma sono veri e propri discorsi che mirano a colpevolizzarmi(DI COSA POI?), di frasi o pensieri che avevo in testa? mah...
Le faccio un esempio: esco di casa, non appena lo faccio, dicono frasi del tipo la donna sta prendendo la macchina della madre per farsi inc....... e non sono cose che sto interpretando, i discorsi sono limpidi.
In teoria potrei andare li e ammazzarli di botte ma come giustifico la cosa?
Rientro a casa, chiudo la finestra e dicono: la vecchietta è rientrata adesso e sta andando a dormire.
Questi sono solo esempi più o meno diretti.
Adesso mi chiedo mesi fa questo non succedeva ci salutavamo e niente di più ogniuno a casa propria, sono anche persone adulte e vaccinate, come può un farmaco aiutarmi? A cosa poi?
La perizia psichiatrica e psicologica la dovrebbero fare a loro.
L acosa più brutta è che non vedo nessuno perchè nessuno vuole stare con me.
Comunque lunedi ho la visita cercherò di parlarne in seduta e vedremo come affrontare la cosa.
Grazie per adesso.
[#3]
Ex utente
Buonasera.
Vorrei chiedere una cosa dalla quale sono spaventato.
Se il medico che segue una persona con dei problemi e se questi non vengono visti per come sono, la terapia può essere negativa?
Lo chiedo perchè con l'ultimo psichiatra che mi aveva seguito per un anno caddi in depressione e quando uscivo dalle sedute avevo più domande e dubbi di prima.
Come posso cercare di avere un dialogo più diretto con un medico?
Non mi piace chiedere ad un medico:<Dottò percè mi ha fatto questa domanda o si è comportato così>e sentirmi dire<L'ho fatto per metterti alla prova!>
Io vorrei avere un dialogo più esplicito, non vorrei iniziare di nuovo la terapia basata solo su questo.
Come potrei lavorare con il mio medico instaurando un rapporto di fiducia?
Grazie
Vorrei chiedere una cosa dalla quale sono spaventato.
Se il medico che segue una persona con dei problemi e se questi non vengono visti per come sono, la terapia può essere negativa?
Lo chiedo perchè con l'ultimo psichiatra che mi aveva seguito per un anno caddi in depressione e quando uscivo dalle sedute avevo più domande e dubbi di prima.
Come posso cercare di avere un dialogo più diretto con un medico?
Non mi piace chiedere ad un medico:<Dottò percè mi ha fatto questa domanda o si è comportato così>e sentirmi dire<L'ho fatto per metterti alla prova!>
Io vorrei avere un dialogo più esplicito, non vorrei iniziare di nuovo la terapia basata solo su questo.
Come potrei lavorare con il mio medico instaurando un rapporto di fiducia?
Grazie
[#4]
Per avere un dialogo più diretto penso che non ci sia altra strada che quella di parlare in maniera più diretta: se sente di avere delle cose da dire al suo psichiatra sarà solo positivo che gliele dica, perchè gli consentirà di capire meglio cosa pensa e cosa sente.
Se crede può stampare questo consulto e leggerlo con lui in seduta per commentarlo assieme.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 17/08/2012.
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