Giochi sessuali tra bambini con penetrazione anale
Buongiorno, sono la mamma di un bambino di 8 anni. In questo periodo mia sorella viene in vacanza con i suoi 3 figli, due gemelli di tre anni e un bambino di 11. Il nipote di 11 e mio figlio sono molto legati. L'altro giorno erano in casa con mio marito, occupato con alcune faccende, quando improvvisamente trova i bambini in atteggiamenti sessuali, dove il grande stava iniziando una penetrazione anale, mentre mio figlio si lamentava chiedendo di non fargli male come la volta prima. Li ha interrotti chiedendo spiegazioni e il grande ha risposto che e' un gioco fatto con un amichetto all'età di 5 anni e poi insegnato a mio figlio e fatto ogni volta che veniva in vacanza. Io e mio marito riteniamo che sia una cosa da far cessare, infatti in questi giorni, con varie scuse, teniamo lontani i bambini, in attesa del rientro a casa loro. Ho parlato con mia sorella e mio cognato che non sono minimamente preoccupati, anzi ritengono che in certe situazioni i genitori non debbano neanche intromettersi. Cosa ci consigliate di fare?
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È corretto dare spiegazioni e responsabilizzare il bambino, 8 anni sono già un'età in cui possono capire tante cose. Tuttavia dovreste evitare di colpevolizzarlo o di farlo sentire come se avesse commesso un'enormità, perché l'esplorazione sessuale nei bambini è normale e fa parte dello sviluppo.
Non concordo con la posizione apparentemente estrema espressa da sua sorella e suo cognato, esiste anche la via di mezzo.
Non concordo con la posizione apparentemente estrema espressa da sua sorella e suo cognato, esiste anche la via di mezzo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua pronta risposta,
ma non crede che a questa età questo atto non può esser fatto spontaneamente, ma può esser solo imitato? Le chiedo anche se la differenza di età possa aver creato uno stato si sottomissione per mio figlio? Stamani sono andata dalla sua pediatra e , dopo averle raccontato l'accaduto e' rimasta sinceramente scossa, dicendomi di non avere gli strumenti giusti per aiutarmi, consigliandomi di rivolgermi ad uno specialista che possa aiutare il bambino a non aver nessun problema, legato a questo fatto, in futuro. Anche lei e' d'accordo oppure pensa, come mio marito, che proprio perché e' ancora cosi' piccolo tutto ciò non avrà conseguenze?
La ringrazio in anticipo
ma non crede che a questa età questo atto non può esser fatto spontaneamente, ma può esser solo imitato? Le chiedo anche se la differenza di età possa aver creato uno stato si sottomissione per mio figlio? Stamani sono andata dalla sua pediatra e , dopo averle raccontato l'accaduto e' rimasta sinceramente scossa, dicendomi di non avere gli strumenti giusti per aiutarmi, consigliandomi di rivolgermi ad uno specialista che possa aiutare il bambino a non aver nessun problema, legato a questo fatto, in futuro. Anche lei e' d'accordo oppure pensa, come mio marito, che proprio perché e' ancora cosi' piccolo tutto ciò non avrà conseguenze?
La ringrazio in anticipo
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>>> non crede che a questa età questo atto non può esser fatto spontaneamente, ma può esser solo imitato?
>>>
Possono darsi entrambi i casi, ma ha un'importanza relativa. La stimolazione dei genitali produce piacere a qualunque età, per questo quando i bambini lo scoprono è facile che cerchino di riprodurre l'esperienza. Il problema psicologico può nascere eventualmente rispetto al *significato* che viene dato all'esperienza.
Evitate pertanto di associare significati troppo rigidi e stereotipati all'episodio. Per essere più chiaro, evitate di pensare all'eventualità del/dei bambino/i come omosessuali precoci, perché non credo si tratti di questo.
>>> Le chiedo anche se la differenza di età possa aver creato uno stato si sottomissione per mio figlio?
>>>
Mi sembra più probabile il contrario, ovvero che un bambino già remissivo possa essere indotto da uno più dominante (anche solo per via dell'età) a svolgere un ruolo piuttosto che un'altro in certi giochi. Ruolo che potrebbe consolidarsi con la ripetizione, per questo trovo corretto evitare che gli episodi si ripetano.
Tutt'altra cosa sarebbe stata se invece del cuginetto si fosse trattato di un adulto, non c'è bisogno di dirlo.
>>> rivolgermi ad uno specialista
[...]
Anche lei e' d'accordo oppure pensa, come mio marito, che proprio perché e' ancora cosi' piccolo tutto ciò non avrà conseguenze?
>>>
Potrebbero darsi entrambe le ipotesi, ma da qui non è ovviamente possibilie esprimere pareri. La cosa migliore ritengo sia tenere d'occhio il bambino, senza rimproverarlo, e vedere come si comporta. Se dovessero evidenziarsi sintomi consistenti di disagio rivolgetevi voi a uno psicologo psicoterapeuta senza portarci inizialmente il bambino, e fatevi dare un parere di persona.
Diversamente portare "dal dottore" il bambino senza un reale problema in corso servirebbe solo a creare e consolidare nella sua mente l'idea che "c'è un problema", e questo va evitato.
>>>
Possono darsi entrambi i casi, ma ha un'importanza relativa. La stimolazione dei genitali produce piacere a qualunque età, per questo quando i bambini lo scoprono è facile che cerchino di riprodurre l'esperienza. Il problema psicologico può nascere eventualmente rispetto al *significato* che viene dato all'esperienza.
Evitate pertanto di associare significati troppo rigidi e stereotipati all'episodio. Per essere più chiaro, evitate di pensare all'eventualità del/dei bambino/i come omosessuali precoci, perché non credo si tratti di questo.
>>> Le chiedo anche se la differenza di età possa aver creato uno stato si sottomissione per mio figlio?
>>>
Mi sembra più probabile il contrario, ovvero che un bambino già remissivo possa essere indotto da uno più dominante (anche solo per via dell'età) a svolgere un ruolo piuttosto che un'altro in certi giochi. Ruolo che potrebbe consolidarsi con la ripetizione, per questo trovo corretto evitare che gli episodi si ripetano.
Tutt'altra cosa sarebbe stata se invece del cuginetto si fosse trattato di un adulto, non c'è bisogno di dirlo.
>>> rivolgermi ad uno specialista
[...]
Anche lei e' d'accordo oppure pensa, come mio marito, che proprio perché e' ancora cosi' piccolo tutto ciò non avrà conseguenze?
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Potrebbero darsi entrambe le ipotesi, ma da qui non è ovviamente possibilie esprimere pareri. La cosa migliore ritengo sia tenere d'occhio il bambino, senza rimproverarlo, e vedere come si comporta. Se dovessero evidenziarsi sintomi consistenti di disagio rivolgetevi voi a uno psicologo psicoterapeuta senza portarci inizialmente il bambino, e fatevi dare un parere di persona.
Diversamente portare "dal dottore" il bambino senza un reale problema in corso servirebbe solo a creare e consolidare nella sua mente l'idea che "c'è un problema", e questo va evitato.
[#4]
Cara Signora,
al momento per vostro figlio quello che sta accadendo non è nulla di strano nè di problematico, quindi occorre la massima cautela nel rapportarsi a lui per affrontare il discorso per ottenere che ciò che sta accadendo finisca.
Per riuscire a gestire al meglio la situazione vi sarà sicuramente di grande aiuto il supporto di uno psicologo psicoterapeuta dell'Età Evolutiva che le consiglierei di contattare appena possibile al rientro dalle ferie.
Se non ho capito male suo figlio e il cuginetto non stanno solo mimando rapporti anali, ma stanno avendo veri e propri rapporti sessuali ("mio figlio si lamentava chiedendo di non fargli male come la volta prima"): è così?
Oltre alla cautela e alla delicatezza necessarie per intervenire penso che sia utile che lei faccia un discorso serio a sua sorella, che sembra non rendersi conto di ciò che sta succedendo e delle conseguenze che potrebbe avere su suo figlio.
Non vorrei davvero spaventarla, ma se suo nipote continuerà a considerare normali i giochi che propone al cuginetto chi vi assicura che non intraprenda questo tipo di pratica anche con i due fratellini?
Per quanto i bambini possano fare certi giochi è abbastanza singolare che attuino esplorazioni rettali, soprattutto ad un'età così precoce:
"il grande ha risposto che è un gioco fatto con un amichetto all'età di 5 anni e poi insegnato a mio figlio e fatto ogni volta che veniva in vacanza".
Questo dettaglio può anzi far pensare che il gioco sia nato o come ripetizione di un'esperienza d'abuso o dalla visione di materiale pornografico, sicuramente più che inadatto a quell'età.
E' più che comprensibile quindi lo sconcerto della pediatra di suo figlio e il consiglio che le ha dato è appropriato: per non fare di quest'esperienza un trauma è necessario non colpevolizzare il bambino ed essere molto misurati nelle parole e nei gesti, ed è anche importante non pensare che a 8 anni sia così piccolo da dimenticarsi tutto perchè così non è.
L'obiettivo dev'essere che in futuro possa ricordare, ma senza angoscia nè senso di colpa, quello che sta accadendo e che gli si dia l'aiuto necessario per elaborarlo in maniera non distruttiva.
Lo stesso aiuto andrebbe fornito a suo nipote, che adesso non si rende probabilmente conto del tutto di ciò che fa e che un domani non troppo lontano potrebbe elaborare altrettanto distruttivamente quello che sta accadendo.
al momento per vostro figlio quello che sta accadendo non è nulla di strano nè di problematico, quindi occorre la massima cautela nel rapportarsi a lui per affrontare il discorso per ottenere che ciò che sta accadendo finisca.
Per riuscire a gestire al meglio la situazione vi sarà sicuramente di grande aiuto il supporto di uno psicologo psicoterapeuta dell'Età Evolutiva che le consiglierei di contattare appena possibile al rientro dalle ferie.
Se non ho capito male suo figlio e il cuginetto non stanno solo mimando rapporti anali, ma stanno avendo veri e propri rapporti sessuali ("mio figlio si lamentava chiedendo di non fargli male come la volta prima"): è così?
Oltre alla cautela e alla delicatezza necessarie per intervenire penso che sia utile che lei faccia un discorso serio a sua sorella, che sembra non rendersi conto di ciò che sta succedendo e delle conseguenze che potrebbe avere su suo figlio.
Non vorrei davvero spaventarla, ma se suo nipote continuerà a considerare normali i giochi che propone al cuginetto chi vi assicura che non intraprenda questo tipo di pratica anche con i due fratellini?
Per quanto i bambini possano fare certi giochi è abbastanza singolare che attuino esplorazioni rettali, soprattutto ad un'età così precoce:
"il grande ha risposto che è un gioco fatto con un amichetto all'età di 5 anni e poi insegnato a mio figlio e fatto ogni volta che veniva in vacanza".
Questo dettaglio può anzi far pensare che il gioco sia nato o come ripetizione di un'esperienza d'abuso o dalla visione di materiale pornografico, sicuramente più che inadatto a quell'età.
E' più che comprensibile quindi lo sconcerto della pediatra di suo figlio e il consiglio che le ha dato è appropriato: per non fare di quest'esperienza un trauma è necessario non colpevolizzare il bambino ed essere molto misurati nelle parole e nei gesti, ed è anche importante non pensare che a 8 anni sia così piccolo da dimenticarsi tutto perchè così non è.
L'obiettivo dev'essere che in futuro possa ricordare, ma senza angoscia nè senso di colpa, quello che sta accadendo e che gli si dia l'aiuto necessario per elaborarlo in maniera non distruttiva.
Lo stesso aiuto andrebbe fornito a suo nipote, che adesso non si rende probabilmente conto del tutto di ciò che fa e che un domani non troppo lontano potrebbe elaborare altrettanto distruttivamente quello che sta accadendo.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Gentile Signora,
come già detto dal collega, i giochi tra bambini, anche se con chiato contenuto sessuale, sono frequenti , ma bisogna evitare di colpevolizzarli e farli sentire "sporchi ed inadeguati".
I bambini sono già abbastanza grandi per poter capire e, credo che con garbo, dolcezza e chiarezza, vada spiegato loro( almeno a suo figlio), il significato di quel tipo di gioco .
POtrebbe inizare ad impartirgli i primi rudimenti di educazione emozioanle e sessuale, ad otto anni, può comprendere.
Le allego, un mio articolo, che parla proprio di questo.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1311-la-sessualita-dei-bambini-spaventa-i-genitori.html
come già detto dal collega, i giochi tra bambini, anche se con chiato contenuto sessuale, sono frequenti , ma bisogna evitare di colpevolizzarli e farli sentire "sporchi ed inadeguati".
I bambini sono già abbastanza grandi per poter capire e, credo che con garbo, dolcezza e chiarezza, vada spiegato loro( almeno a suo figlio), il significato di quel tipo di gioco .
POtrebbe inizare ad impartirgli i primi rudimenti di educazione emozioanle e sessuale, ad otto anni, può comprendere.
Le allego, un mio articolo, che parla proprio di questo.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1311-la-sessualita-dei-bambini-spaventa-i-genitori.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 74k visite dal 16/08/2012.
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