Svegliarsi spaventata
ultimamente mi capita (mi è successo 2 volte), di svegliarmi di soprassalto la notte spaventata e scendere giù dal letto e correre in modo nervoso, come se stessi scappando da qualcosa con fretta..io dormo col mio ragazzo e mi racconta poi quello che ho fatto, perchè io nel momento che corro non sono lucida, mi sveglio mentalmente quando lui comincia a chiamarmi e a dirmi ad alta voce di fermarmi e che non c'è niente di cui aver paura, poi torno a letto e rimango un po' inquieta x l'accaduto e dopo un po' dormo..c'è da dire che lui anche soffre di terrori notturni e delle volte si sveglia facendo versi o urlando, forse potrebbe essere lui che mi fa spaventare?? però c'è da dire che proprio nn mi ricordo cosa è stato a terrorizzarmi..però nn mi capita mai quando non dormiamo assieme,solo quando sono con lui è successo.. quale può essere il motivo?
[#1]
Gemtile Utente,
Senza conoscerla e' veramente complesso dirle di cosa si tratta.
Paure notturne, incubi, agitazione psico motria, sonnambulismo, ec.c....
Soffre d' ansia?
Ricorda se si sveglia in concomitanza ad un brutto sogno?
Si rivolga al suo curante per una visita e poi, escluse cause organiche, si investigheranno quelle psichiche, mediante l' aiuto di uno psicologo.
Senza conoscerla e' veramente complesso dirle di cosa si tratta.
Paure notturne, incubi, agitazione psico motria, sonnambulismo, ec.c....
Soffre d' ansia?
Ricorda se si sveglia in concomitanza ad un brutto sogno?
Si rivolga al suo curante per una visita e poi, escluse cause organiche, si investigheranno quelle psichiche, mediante l' aiuto di uno psicologo.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
"io nel momento che corro non sono lucida, mi sveglio mentalmente quando lui comincia a chiamarmi e a dirmi ad alta voce di fermarmi"
Gentile Utente,
se lei compie tutto questo nel sonno è possibile che si tratti di sonnambulismo, disturbo che solitamente esordisce nell'infanzia.
Sa dirci quindi se da piccola le era stato diagnosticato questo tipo di disturbo?
Da bambina le capitava di svegliarsi in preda all'angoscia con episodi di vero e proprio pavor nocturnus?
Gentile Utente,
se lei compie tutto questo nel sonno è possibile che si tratti di sonnambulismo, disturbo che solitamente esordisce nell'infanzia.
Sa dirci quindi se da piccola le era stato diagnosticato questo tipo di disturbo?
Da bambina le capitava di svegliarsi in preda all'angoscia con episodi di vero e proprio pavor nocturnus?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
non ho mai avuto episodi di sonnambulismo e credo di non aver mai avuto problemi di ansia ecc. mentre dormivo.. mia madre da piccola era sonnambula, ora nn lo è più ma certe volte la notte urla cose tipo "oddio" ecc.. forse può essere un'ereditarietà?? anche se francamente il mio a me da l'idea di non esser sonnambulismo, ma più che altro terrori notturni.. il correre spaventata mi fa più pensare a quello che al sonnambulismo.. o dice che se una persona arriva a correre non si può parlare di pavor nocturnus? insomma cos'è che le ha fatto pensare che sia sonnambulismo? grazie mille per la risposta comunque.
[#5]
Gentile Utente,
tra le caratteristiche del sonnambulismo c'è la seguente: non ricordare nulla al risveglio.
Per questo le chiedo se in quello che ci racconta dei suoi episodi notturni ci sono anche suoi personali ricordi, o soltanto ricostruzioni del suo fidanzato.
Mi può spiegare meglio cosa intende per "non sono lucida"?
Intende dire che è in una situazione di confusione mentale, oppure vuole dire che se non ci fosse il suo fidanzato a dirle cos'è successo nello specifico lei non ricorderebbe nulla?
Per quanto riguarda l'ereditarietà, attualmente non è possibile dare una risposta univoca.
Le posso però dire che alcuni studi fatti in questo campo sembrano evidenziare una componente ereditaria del sonnambulismo.
Un'ultima domanda. Lei ci dice che soffre di ansia sociale, da chi è stata fatta questa diagnosi?
tra le caratteristiche del sonnambulismo c'è la seguente: non ricordare nulla al risveglio.
Per questo le chiedo se in quello che ci racconta dei suoi episodi notturni ci sono anche suoi personali ricordi, o soltanto ricostruzioni del suo fidanzato.
Mi può spiegare meglio cosa intende per "non sono lucida"?
Intende dire che è in una situazione di confusione mentale, oppure vuole dire che se non ci fosse il suo fidanzato a dirle cos'è successo nello specifico lei non ricorderebbe nulla?
Per quanto riguarda l'ereditarietà, attualmente non è possibile dare una risposta univoca.
Le posso però dire che alcuni studi fatti in questo campo sembrano evidenziare una componente ereditaria del sonnambulismo.
Un'ultima domanda. Lei ci dice che soffre di ansia sociale, da chi è stata fatta questa diagnosi?
Dr.ssa Chiara Aiello
www.chiaraaiello.it
[#6]
Gentile ragazza,
Durante la notte il controllo esercitato dalla coscienza sui contenuti della psiche cala molto.
Cio' determina il verificarsi del sonno, ma anche dei sogni che talvolta ci danno notizie di problematiche inconsce. Potrebbero essere tali problematiche profonde ad emergere e a spaventarla (gli incubi sono la stessa cosa ma non ci si sveglia). Al loro apparire la sua coscienza riprende il controllo e lei si sveglia spaventata.
Tale sintomo dovrebbe essere portato alla valutazione di uno psicolopo psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico o psicoanalitico, due approcci psicpterapeutici che utilizzano i sogni per elaborare i contenuti dell'inconscio.
I migliori saluti
Durante la notte il controllo esercitato dalla coscienza sui contenuti della psiche cala molto.
Cio' determina il verificarsi del sonno, ma anche dei sogni che talvolta ci danno notizie di problematiche inconsce. Potrebbero essere tali problematiche profonde ad emergere e a spaventarla (gli incubi sono la stessa cosa ma non ci si sveglia). Al loro apparire la sua coscienza riprende il controllo e lei si sveglia spaventata.
Tale sintomo dovrebbe essere portato alla valutazione di uno psicolopo psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico o psicoanalitico, due approcci psicpterapeutici che utilizzano i sogni per elaborare i contenuti dell'inconscio.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#7]
Utente
@ Dr. Chiara Aiello: intendo dire che io non mi ricordo il motivo per cui mi spavento, ma poi mi ricordo che sono balzata dal letto e che son corsa via da qualcosa gridando qualcosa tipo "ommioddio" ecc...però non so spiegare la sensazione che ho nel mentre accade questo, cioè mi sento confusa, è strano..però avevo letto che anche nei terrori notturni non ci si ricorda cosa è successo.. e anche il mio ragazzo infatti non si ricorda mai quando succede a lui.
[#8]
Utente
@ Dr. Franca Esposito, ok, la ringrazio..comunque mi son dimentica di aggiungere che spesso nel dormiveglia faccio degli scatti con la gamba..
@ Dr. Chiara Aiello, non mi è stata diagnosticata da nessuno la fobia sociale, ma sono quasi convinta di averla perchè m riconosco in tutti i sintomi.. inoltre sono molto ansiosa di mio e ho poca autostima che mi porta ahimè ad essere invidiosa.
@ Dr. Chiara Aiello, non mi è stata diagnosticata da nessuno la fobia sociale, ma sono quasi convinta di averla perchè m riconosco in tutti i sintomi.. inoltre sono molto ansiosa di mio e ho poca autostima che mi porta ahimè ad essere invidiosa.
[#9]
<< avevo letto che anche nei terrori notturni non ci si ricorda cosa è successo..>>
Provo a spiegarle a grandissime linee la differenza tra sonnambulismo e pavor nocturnus.
Il sonnambulo non ricorda NULLA delle azioni compiute durante la notte, chi sperimenta il pavor nocturnus non ricorda i CONTENUTI che nel sonno l'hanno generato, ma al momento del risveglio ha una chiara sensazione di terrore per qualcosa che non riesce a focalizzare nella mente.
Nel sonnambulismo si compiono azioni o sequenze di azioni che hanno all'apparenza un senso (per es. alzarsi e vestirsi in piena notte) mentre nel pavor nocturnus ci si sveglia urlando, piangendo, solitamente è presente tachicardia, abbondante sudorazione.
Visto quanto ci dice, ovvero che oltre questo disagio notturno, lei vive anche uno stato d'ansia che condiziona la sua quotidianità, mi unisco al consiglio della collega Esposito. Sicuramente cercare uno psicoterapeuta con il quale affrontare l'ansia e tutto ciò che ad essa è correlato potrà aiutarla a dare un significato agli episodi che ci ha raccontato.
Provo a spiegarle a grandissime linee la differenza tra sonnambulismo e pavor nocturnus.
Il sonnambulo non ricorda NULLA delle azioni compiute durante la notte, chi sperimenta il pavor nocturnus non ricorda i CONTENUTI che nel sonno l'hanno generato, ma al momento del risveglio ha una chiara sensazione di terrore per qualcosa che non riesce a focalizzare nella mente.
Nel sonnambulismo si compiono azioni o sequenze di azioni che hanno all'apparenza un senso (per es. alzarsi e vestirsi in piena notte) mentre nel pavor nocturnus ci si sveglia urlando, piangendo, solitamente è presente tachicardia, abbondante sudorazione.
Visto quanto ci dice, ovvero che oltre questo disagio notturno, lei vive anche uno stato d'ansia che condiziona la sua quotidianità, mi unisco al consiglio della collega Esposito. Sicuramente cercare uno psicoterapeuta con il quale affrontare l'ansia e tutto ciò che ad essa è correlato potrà aiutarla a dare un significato agli episodi che ci ha raccontato.
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Quindi pur non essendo del tutto lucida lei è ben consapevole dei suoi movimenti e anche dell'intera sequenza che compie - mentre da quanto aveva detto sembrava che potesse ricostruire ciò che succede non perchè lo ricorda, ma grazie a quanto riferitole dal suo fidanzato.
Potrebbe essere opportuna una valutazione neurologica del fenomeno: nel parli con il medico curante per decidere se sia il caso che si rivolga ad un centro ospedaliero di medicina del sonno per eventuali accertamenti.
Per quanto riguarda la sua (presunta) ansia sociale non posso che concordare con quanto già espresso dalle mie Colleghe e invitarla a rivolgersi di persona ad uno psicologo che possa valutare il suo quadro clinico e porre un'eventuale diagnosi proponendole poi una o più possibili soluzioni.
Potrebbe essere opportuna una valutazione neurologica del fenomeno: nel parli con il medico curante per decidere se sia il caso che si rivolga ad un centro ospedaliero di medicina del sonno per eventuali accertamenti.
Per quanto riguarda la sua (presunta) ansia sociale non posso che concordare con quanto già espresso dalle mie Colleghe e invitarla a rivolgersi di persona ad uno psicologo che possa valutare il suo quadro clinico e porre un'eventuale diagnosi proponendole poi una o più possibili soluzioni.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 30.7k visite dal 16/08/2012.
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