Paura di lasciarlo
sono stata con lui per 5 anni, la favola che ho sempre sognato,un amore reciproco intenso.non desideravo nient altro,mi piaceva l'idea anche di lasciarmi i miei spazi per le amiche,per lo sport,e lui lo stesso,quindi non mi mancava niente.mi ritenevo una persona serena,felice. la cosa più importante era lui,che ha sempre ricoperto un vuoto incolmabile:la perdita di mio padre.il mio ragazzo è stato colui che mi ha dato più amore in assoluto,attenzioni che mi sono sempre mancate.la sua famiglia mi adorava,io ero contenta.ha due genitori che si amano profondamente e tutte le volte ricevevo altrettanto amore anche da loro.dopo quasi 5 anni qualcosa dentro di me è cambiato.mi spaventava l'idea di questa storia cosi importante e così stabile.è una cosa che è avvenuta nel corso del tempo.mi sono trovata in situazioni dove mi faceva piacere ricevere complimenti anche dagli altri ragazzi,oppure dove preferivo stare con le mie amiche rispetto a lui,ci son state volte dove la mia testa si riempiva di dubbi e mi sembrava di tradirlo anche solo con il pensiero.mi veniva da riflettere sulle cose che forse mi stavo perdendo,per questa mia voglia di avere nuove esperienze,nuovi stimoli.son cose che però non ho mai accettato a me stessa.continuavo a negare tutto ciò e non sopportavo quando qualcuno mi diceva che forse non ero piu innamorata.mi riempivo di ansie.nonostante tutto,non avevo mai pensato di lasciare il mio ragazzo,perchè mi dicevo"sarà un periodo passerà, io con lui sto bene e sento che lo amo".il tempo passava..e non avevo nemmeno più voglia di fare l'amore con lui,non ero più coinvolta come prima,e di questo se n era accorto,infatti poi il discorso di queste mie paure era stato aperto,ed era la cosa milgiore,perchè era giusto che lui sapesse quello a cui stavo pensando.ma mi son sempre riguardata nel dirgli tutto.ho sempre avuto paura di affrontarlo perchè lui conitnuava a starmi vicino e ad amarmi ancora di piu.avevo paura di perdere lui e la sua famiglia.sono arrivata persino a tradirlo e non gli ho mai confessato niente.provo interesse per altre persone,ho provato nuove emozioni, di quelle che si provano i primi tempi insieme a qualcuno che ti piace tanto,era tanto che non le provavo.sono arrivata a lasciarlo,e dopo che l'ho fatto sono iniziate le crisi,il pensiero di averlo perso mi ricordava mio padre.era frustante.adesso non stiamo insieme perchè è da un pò che io non sono piu la stessa,sento che lui si merita tanto altro.mi sento un egoista,e certe volte mi prendono delle crisi di panico.lui mi sta dando la possibilità di scegliere per l ennesima volta.ha bisogno di chiarezza e di sicurezzeio non ce la faccio a lasciarlo perchè so che soffrirebbe troppo come mi ha persino detto,che lo sto "uccidendo", "affogando".non so cosa voglio dalla mia vita,perchè l'idea di perderlo mi fa soffrire,io lo vedo come l'uomo della mia vita,lo vedo padre dei miei figli nel mio futuro,ma oggi sento di avere bisogno anche di altri stimoli. vorrei avere duevite
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Gentile Ragazza,
la sua conclusione è emblematica del conflitto in cui si trova: con due vite a disposizione potrebbe evitare di decidere e nulla sarebbe perduto. Questo perché quasi sempre scegliere significa anche rinunciare a qualcosa.
La spinta verso nuove emozioni, nuove esperienze, quasi davvero una nuova vita è per certi versi comprensibile, poiché, nei cinque anni trascorsi, da ragazzina è diventata una giovane adulta con esigenze e progetti differenti.
Di che cosa ha paura in particolare nell'ipotesi di lasciare il suo ragazzo?
Dalla sua scheda anagrafica (se i dati sono corretti) emerge una condizione di sottopeso, ma Lei non ha fatto cenno a disturbi del comportamento alimentare: ci sono anche problemi di questo tipo?
la sua conclusione è emblematica del conflitto in cui si trova: con due vite a disposizione potrebbe evitare di decidere e nulla sarebbe perduto. Questo perché quasi sempre scegliere significa anche rinunciare a qualcosa.
La spinta verso nuove emozioni, nuove esperienze, quasi davvero una nuova vita è per certi versi comprensibile, poiché, nei cinque anni trascorsi, da ragazzina è diventata una giovane adulta con esigenze e progetti differenti.
Di che cosa ha paura in particolare nell'ipotesi di lasciare il suo ragazzo?
Dalla sua scheda anagrafica (se i dati sono corretti) emerge una condizione di sottopeso, ma Lei non ha fatto cenno a disturbi del comportamento alimentare: ci sono anche problemi di questo tipo?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Ex utente
Salve Dr. Paola Scalco, la ringrazio per aver accolto il mio consulto. non avrei mai pensato che un giorno sarei arrivata ad avere questi dubbi, non avrei mai creduto di arrivare al punto di avere la forza di allontanarmi proprio da lui e di ritrovarmi in questa situazione. spesso cerco di guardarmi dentro, di chiarirmi le idee e di ascoltare il cuore ma non ci vedo niente, solo buio!! è da tanto che va avanti questa cosa e io non riesco più a stare bene e non mi sento serena.. è un problema che mi porto dietro e che mi pesa tantissimo, perchè vorrei non essere mai arrivata a questo punto, mi sento la causa, perchè fondamentalemnte lo sono, il motivo per il quale tutto si è distrutto.. ed è frustante, perchè lo sto facendo soffrire, e poi sto male io nel pensare a cosa avevamo prima e che adesso si è rotto per colpa mia. ho paura a lasciarlo, perchè lui sta veramente troppo male.. e probabilmente nascono in me grandi sensi di colpa che mi spingono a tornare o a stare insieme a lui. Lo nego a me stessa, sempre, cerco sempre di dare spiegazioni diverse, ancora adesso dico che voglio stare con lui ma poi i fatti non sono mai uguali a quello che dico. perchè quando vedo un altro ragazzo al quale potrei piacergli oppure so che ho la possibilità di fare altre nuove esperienze a me questo mi rende entusiasta. lui sta passando a causa mia un grosso periodo di nervosismo, si sente a terra moralmente, non ha stimoli, è insicuro, è prevenuto, sfiduciato, non ha piu voglia di fare niente e nessuna cosa lo fa felice. e vederlo piangere mi reca sofferenza. e allora mi dico che forse potrei riprovarci.. è quello che sto facendo adesso ma non so se è la cosa giusta.. non so più niente. vorrei tanto non essere mai arrivata a questo punto. ho paura a lasciarlo, anche perchè ho paura di perderlo e di pentirmene, perchè forse dentro me ho la speranza di ritrovare la stabilità d prima.. ma adesso mi sento veramente a pezzi. vedo solo una grande confusione e mi sento in colpa. comunque per quanto riguarda il mio peso posso dire che sono sempre stata di costituzione magra, anche se devo dire che la mia alimentazione non è molto corretta.. ammetto che mi piace il fatto di essere magra, credo anche perchè faccio danza classica, però ci sono volte dove evito di mangiare carboidrati, ma alla fine non mi sono mai fatta grossi problemi a mangiare qualsiasi cosa.. è vero anche che ho un metabolismo veloce. la ringrazio ancora sperando di risentirla presto
[#3]
Bentornata.
Dalle sue parole è sempre più evidente che non si tratta di una decisione facile da prendere, né se sarà in un senso né se sarà in quello opposto.
Ed è comprensibile che sia così.
Per cercare di dissipare almeno un po' la nebbia che le impedisce ancora di giungere ad una soluzione, potrebbe prendere in considerazione di intraprendere una consultazione di persona con uno/a psicologo/a che l'affianchi in questa complicata e inevitabilmente dolorosa impresa.
Un'opportunità potrebbe essere quella di rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio, a cui si accede gratuitamente e senza necessità di richiesta medica:
http://www.asf.toscana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=379:centri-consulenza-giovani&catid=88:informazioni&Itemid=95
Cari auguri.
Dalle sue parole è sempre più evidente che non si tratta di una decisione facile da prendere, né se sarà in un senso né se sarà in quello opposto.
Ed è comprensibile che sia così.
Per cercare di dissipare almeno un po' la nebbia che le impedisce ancora di giungere ad una soluzione, potrebbe prendere in considerazione di intraprendere una consultazione di persona con uno/a psicologo/a che l'affianchi in questa complicata e inevitabilmente dolorosa impresa.
Un'opportunità potrebbe essere quella di rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio, a cui si accede gratuitamente e senza necessità di richiesta medica:
http://www.asf.toscana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=379:centri-consulenza-giovani&catid=88:informazioni&Itemid=95
Cari auguri.
[#4]
Ex utente
ma da cosa deriva questo bisogno di voler fare esperienze nuove? non capisco.. eppure lui mi dava tutto quello che volevo!! son consapevole che dopo un pò di anni le così dette "farfalle nello stomaco" passano, ma comunque c'è tanto altro, l'amore credo diventi più maturo ed è basato su altre cose, quindi in teoria non mi dovrebbe mancare niente! eppure io se penso di stare con lui e farlo per ancora tanto tempo ho come la sensazione di "perdermi" tante cose intorno, come appunto esperienze, conoscenze con altri ragazzi..! sono veramente tanto confusa e sinceramente ci sto male parecchio.. non riesco a capire il perchè sono arrivata a questo punto e certe volte credo che a spingermi verso il mio ragazzo sia solo un grande senso di colpa, e allora voglio starci perchè so che almeno cosi lui è felice.. ma così mi sto autodistruggendo! so che son discorsi assurdi ma mi vengono in mente.. comunque sia quando sono con lui sto benissimo e provo un grande affetto nei suoi confronti ma non sicura dei miei sentimenti! comunque la ringrazio davvero, prenderò in considerazione la sua proposta!!
[#5]
Gent.le ragazza,
la risposta sarebbe fin troppo semplice: una relazione stabile iniziata durante l'adolescenza ti ha indotta, inconsapevolmente a "saltare una fase" che ora senti il bisogno di vivere: sperimentare sé stessa in altre relazioni interpersonali.
Colpevolizzarsi significa negare i propri bisogni affettivi ed alimentare il proprio disagio e quello dell'altro che, a sua volta, si accorgerebbe che tu hai scelto di proseguire la relazione solo per i sensi di colpa.
Il colloquio con lo Psicologo ti offrirà l'opportunità di iniziare a fare chiarezza dentro di te, non rinviarlo il tempo da solo non è sufficiente a " sciogliere i tuoi nodi".
la risposta sarebbe fin troppo semplice: una relazione stabile iniziata durante l'adolescenza ti ha indotta, inconsapevolmente a "saltare una fase" che ora senti il bisogno di vivere: sperimentare sé stessa in altre relazioni interpersonali.
Colpevolizzarsi significa negare i propri bisogni affettivi ed alimentare il proprio disagio e quello dell'altro che, a sua volta, si accorgerebbe che tu hai scelto di proseguire la relazione solo per i sensi di colpa.
Il colloquio con lo Psicologo ti offrirà l'opportunità di iniziare a fare chiarezza dentro di te, non rinviarlo il tempo da solo non è sufficiente a " sciogliere i tuoi nodi".
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 34.6k visite dal 14/08/2012.
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