Sessualità con mia moglie

Gentili Dottori,

Volevo esporVi sinteticamente il mio caso , 47 anni , buona salute, sposato con due figli. Ormai da un anno ho delle enormi difficoltà ad avere rapporti sessuali con mia moglie, una splendida donna sotto tutti i punti di vista. I problemi sono nati ad agosto 2011 quando nel corso di un rapporto io non sono riuscito a mantenere l'erezione e a portare a temine l'atto sessuale. Era la prima volta in 25 anni che la conosco che mi capitava un fatto simile e da quel momento ho avuto il terrore che la cosa si ripetesse. Ho fatto ricorso a farmaci , anche intracavernosi, per avere delle valide erezioni con alterni risultati. Adesso , quando le si avvicina a me solo per abbracciarmi io avverto il terrore di una sua richiesta sessuale ed il cuore comincia a battermi forte. Penso che in quei momenti l'adrenalina scorra a fiumi e chiaramente qualunque forma di iniziativa sessuale mi è preclusa.
Ammetto che il mio desiderio sessuale nei sui confronti non è più quello di prima ma non credo che sia solo questa la causa
Fin qui i sintomi , devo però aggiungere il mio vissuto. Conosco mia moglie da 25 anni e l'intesa sessuale è sempre stata soddisfacente. Io però non ho mai smesso di conoscere e frequentare altre donne. Anche più di una contemporaneamente. Questo fatto , a mio avviso , nasce da un vissuto specifico che mi porto dietro dalla prima adolescenza. Sono stato affetto da pubertà ritardata/ipogonadismo ( border line) e la cosa mi ha causato enormi problemi di relazione e autostima tutt'ora in essere . Ho superato la mia condizione con farmaci auto-prescritti in quanto i medici mi dicevano che era tutto regolare ma io non ho mai creduto a questo. Ho studiato la malattia, preso una quantità considerevole di ormoni ed ho migliorato il mio status giudicandomi ora una persona perfettamente normale dal punto di vista delle caratteristiche sessuali. . Provo enorme soddisfazione quando una mia partner mi giudica un buon amante ma lei non sa il mio vissuto e non sa che da quel momento io perdo interesse nei suoi confronti.Per cercare di risolvere il problema ho anche praticat oastinenza sessale per due mesi ma penso che questo abbia ulteriormente peggiorato la siituazione.

La domanda che Vi pongo è: cosa posso fare per riprendermi la serenità nei rapporti con mia moglie? Pensate che una consulenza psicologica possa farmi bene ( escluderei quelle di coppia)? E se si di che tipo?

Grazie in anticipo per le riposte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Potrebbe aver bisogno di una psicoterapia, più che di una consulenza psicologica. Anche breve, ma che le risolva il problema d'erezione nell'immediato e che successivamente prenda in esame la sua mancanza di autostima.

Terapie attive e focalizzate come la breve strategica o la comportamentale potrebbero essere adatte al suo caso.

Può leggere qui per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2336-scegliere-lo-psicologo.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Adesso , quando le si avvicina a me solo per abbracciarmi io avverto il terrore di una sua richiesta sessuale ed il cuore comincia a battermi forte. Penso che in quei momenti l'adrenalina scorra a fiumi e chiaramente qualunque forma di iniziativa sessuale mi è preclusa."

Gentile utente, ha descritto perfettamente il meccanismo che inibisce l'erezione: è probabile che dalla prima deifaillance si sia instaurata una tale paura che l'evento possa ripresentarsi e che pertanto l'associazione che lei ne fa sia proprio quella di paura e fallimento, anzichè di desiderio e di piacere.
E' indispensabile quindi agire su questo condizionamento, ma da qui, senza vederla, non possiamo nè suggerire una consultazione di coppia, nè una psicoterapia, che eventualmente potrà essere prescritta da chi la vedrà di persona.

In genere, salvo imprevisti e complicazioni, il disturbo dell'erezione è il disturbo sessuale più semplice da trattare. Piuttosto mi incuriosisce ciò che lei dice a proposito della pubertà ritardata. Per Lei attualmente è un problema o lo è diventato a partire dalla deifaillance sessuale?
E perchè vorrebbe escludere sua moglie da una eventuale consultazione? Ha parlato con lei tranquillamente del suo disagio e del terrore che prova davanti a una sua richiesta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio per le celeri risposte.
Circa i quesiti che pone la d.ssa Pileci tengo a precisare che la questione della pubertà ritardata ha lasciato ancora alcune scorie nella mia personalità.La défaillance ha risvegliato i vecchi fantasmi ma razionalmente e mettendomi alla prova con altre donne posso dire che sia un vissuto in larga parte superato.
Per quanto riguarda la terapia di coppia credo di non poter dire tutto questo al terapeuta in presenza di mia moglie.
Grazie ancora
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Certamente dire a sua moglie delle altre donne non è una buona idea, ma parlare con sua moglie delle attuali difficoltà con lei potrebbe aiutare entrambi. Immagino che anche sua moglie sia un po' perplessa a riguardo.

Se il suo interesse è solo lavorare sul deficit erettivo, l'aiuto di sua moglie potrebbe essere utile.

Se invece, considerato che questa situazione ha rievocato vecche situazioni e dolori forse non abbastanza elaborate e archiviate, volesse cogliere l'occasione per approfondire e risolvere la questione, una consulenza individuale farebbe al caso suo.

Comunque di questo potrà certamente parlarne in maniera più accurata con un Collega di persona.

Le faccio tanti auguri e, se vuole, ci riaggiorni.
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
La prima tappa diagnostica e' sicuramente quella andrologica, non mi e' chiaro dal suo racconto anamnestico, se i farmaci intracavernosi, li ha prescritti un andrologo, anche perche' sono solitamente l' ultima spiaggia terapeutica, quando si parla di deficit erettivo, passando dalle pillole dell' amore, comprese quelle di ultima generazione e terapie combinate, che lavorano su psiche e sessulita' .
Non ci dice inoltre nulla dei suoi stili di vita, se fuma, beve, ecc....chiaramente correlati con la salute sessuale maschile.
Le allego qualche articolo come ulteriore spunto di riflessione, se desidera nel mio b
Og trovera' tanto materiale in merito.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
V.Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentile d.ssa Randone,

i farmaci intracavernosi me li ha prescritti un andrologo a cui mi sono rivolto ( con tutto lo scetticismo del caso , vista la mia precedente esperienza) e li uso solo con mia moglie mentre con altre partner non ho bisogno di aiuti farmacologici.

Per quanto riguarda il mio stile di vita preciso che non fumo, non bevo, ho un lavoro mediamente stressante e i dottori che mi hanno visitato non hanno riscontrato nulla di patologico.

Mi chiedo se potesse aver giocato un ruolo in questa storia il complesso di colpa per i tradimenti ma poi non mi spiego come mai solo da un anno ho questi problemi.

cosa ne pensa?

[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non mi posso esprimere senza conoscere a fondo lei, la sua storia di vita, sessuale e le sue relazioni.
Mi sembrava solo un po' eccessivo la farmacoinfusione, per un deficit ettivo e, per di piu' chiaramente psicogeno e situazionale.
Oggi, in clinica, si adoperano vari approcci per la cura della sessulita', tra quelli maggiormente prescritti, c' e' quello combinato: farmacoterapia e tarapia psicologica o di coppia o mansionale integrata( con un lavoro sulla sessulita'. )
Valuti l' ipotesi di una consulenza psicologica, per affrontre bene, a fondo ed una volta per tutte le sue difficolta'
Le allego, un altro articolo
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Cari auguri
[#8]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ringrazio tutti per le risposte e per la costruttiva discussione. Spero presto di darVi aggiornamenti.
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieti di averla aiutata a riflettere.
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