Mi sento male e depresso! :(

Buongiorno.
Sono un ragazzo di 18 anni. Non so da dove iniziare, ma la mia vita fa alquanto schifo, non è affatto interessante, mi sento depresso e ho molta paura di restare solo. Le mie prime esperienze con le ragazze risalgono ai tempi delle medie, ma poi, a causa di problemi che ho avuto, non è successo più nulla. Infatti ho avuto, al secondo anno di liceo, un'acne bruttissima e gravissima e quindi ho detto addio a tutte quelle esperienze che un sedicenne avrebbe dovuto fare. Tutti sembravano denigrarmi, comprese le ragazze. Ma io ho sofferto tanto. Sono anche stato ricoverato in ospedale a causa della gravità del problema! Adesso però è tutto passato, mi è rimasto solo qualche segno e comunque continuo a curarmi. Questa cosa, però, mi ha profondamente cambiato. Infatti ho pochi amici fidati, per il resto si tratta di conoscenti (non mi fido piu di nessuno, insomma, visto che tutti mi parlavano e mi deridevano alle spalle). Per quanto riguarda i rapporti con le ragazze non ne parliamo nemmeno. Ho molte amche sì, ma tali restano. Quelli che mi conoscono ritengono anche che sia simpatico e ora che i miei problemi si sono quasi risolti posso dire di non essere brutto! . Però con le ragazze non va. Tutti i miei amici, man mano si fidanzano e io, quando loro ne parlano, sono costretto a sorridere e annuire, vista la mia poca esperienza (e per questo loro si sentono superiori a me). Non riesco più ad approcciare con le ragazze, non riesco ad essere attraente (che è diverso dall'essere "bello"). Ho una vita senza senso...gli anni del liceo, che per molti rappresentano il periodo più bello della vita, stanno per finire (a settembre faccio il 5o di lic. scientifico) e io che mi porto dietro? Un bel niente! Non riesco a fare amicizia a risultare simpatico a conoscere molte nuove persone etc. La mia vita è monotona , sto sempre a rimpiangere i tempi della prima adolescenza, molto più spensierati e vissuti in modo "normale" per un ragazzo di quell'età. Detto ciò ho paura di diventare uno di quei disperati che non trovano una ragazza e non sanno che fare della loro vita. Ho paura che la mia poca esperienza faccia in qualche modo allontanare le ragazze da me (come un cane che si morde la coda da solo). Inoltre mi sento male anche perchè dovrei parlare in famiglia del mio problema della fimosi serrata e non ci riesco perchè ho troppa vergogna. Speso penso che sarebbe meglio morire. L'unica cosa che potrebbe dare senso alla mia vita -e spero di riuscirci- è studiare medicina: vorrei aiutare tutte quelle persone che si sentono come mi sento io adesso: triste, solo e senza alcuna sicurezza, quindi aiutarle anche da un punto di vista psicologico, perchè le comprenderei perfettamente. Lo so che è una domanda stupida e noiosa, ma volevo chiedere consigli e volevo anche sapere se necessito di un consulto psicologico (di nascosto dai miei, che lo riterrebbero inutile) per superare, in qualche modo, i miei blocchi.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Da quanto scrive di lei, sembra che l' affettivita' e la relazione con il femminile, sia il suo tallone d' Achille.
Perche' i suoi genitori non apprezzerebbero?
Quali pregiudizi hanno sul lavoo dello psicologo.
Consideri, che essendo lei maggiorenne, puo ' sempre rivolgersi ad una struttura pubblica, pagando una cifra molto contenuta.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 13 31
dunque ricapitolando ciò che mi pare di aver colto: lei è un ragazzo giovane, che va bene a scuola, non è brutto nonostante abbia avuto molte difficoltà con l'acne, è simpatico...ma ha difficoltà ad essere <<attraente con le ragazze>>. Però: <<Detto ciò ho paura di diventare uno di quei disperati che non trovano una ragazza e non sanno che fare della loro vita.>>.
Direi che è un pò presto per iniziare a pensare già di diventare un disperato che non trova una ragazza. Lei si confronta sicuramente con molti dei suoi coetanei più intraprendenti, ma osservi bene che ve ne sono almeno altrettanti che alla sua età sono ancora impacciati con il sesso opposto.
Non se ne faccia un cruccio e cerchi di vivere la sua età in maniera più rilassata, vedrà che le ragazze arriveranno nel momento in cui lei smetterà di cercarle in modo ansioso.
Può parlarne con uno psicologo dei Servizi se vuole, ma perchè non prova prima a parlarne con una persona di famiglia di cui si fida? Anche suo padre, che è stato ragazzo proprio come lei, un cugino più grande, uno zio? Confrontarsi con l'esperienza di una persona del suo stesso sesso, potrà darle una mano a capire che molte delle problematiche che lei sta vivendo sono estremamente comuni alla sua età e a sentirsi meno solo.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it