Probabile depressione

Buon giorno, ritengo di essere in un momento di crisi depressiva, ma non essendo un medico, non posso esserne certa. Il fatto è che da 2 anni ci sono stati dei notevoli cambiamenti nella mia vita: ritornare nella mia terra, riavvicinarmi ai miei genitori, inizio di un'attività imprenditoriale andata male, tra 23gg mi sposo. Ma sono riuscita ad andare avanti, cercando di raggiungere la fine del tunnel. Ciò che adesso mi sta creando una forte apatia nei confronti di tutto, non è che a breve mi sposerò, ma è stata una fortissima delusione che ho ricevuto da mio padre. L'unica certezza in tutta la mia vita è stata che avrei avute sempre i miei genitori e mio fratello accanto a me. Mio padre un anno e mezzo fa mi ha dato un dolore così forte, che ancora oggi non sono in grado di esprimere chiaramente come mi sento, e il matrimonio così vicino non mi aiuta.
Mi rendo conto che avrei bisogno di un aiuto esterno, ma sono anche cosciente che siamo al 9agosto e che i medici (anche quelli dell'asl) stanno andando in ferie.
Chiedo solo di sapere cosa posso fare nel mio quotidiano per potermi aiutare ad alzarmi dal letto con la voglia e la forza di fare! Ci tengo a sottolineare che da 2mesi circa sono sotto terapia con alprazolam 0.25 e rivotril 0.50 la sera.
Vi prego di darmi un aiuto affinché questi giorni prima del grande evento io li possa vivere con intensità e partecipazione.

Vi ringrazio infinitamente per la Vostra disponibilità.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

cosa è successo con suo padre nei mesi successivi al suo rientro a casa?

Tenga presente che, in ogni caso, i grandi cambiamenti della vita costituiscono fattori di stress anche quando sono positivi e che la fragilità individuale può acuirsi nei momenti di passaggio, rendendo più vulnerabili ad ansia e depressione:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1261-reagire-male-ai-cambiamenti-i-disturbi-dell-adattamento.html

Chi le ha prescritto i farmaci che sta assumendo?
Ha ricevuto una diagnosi precisa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gent.ma Dottoressa,

i farmaci che assumo sono stati prescritti da uno psichiatra che venendo a conoscenza della mia difficoltà a riposare durante la notte mi ha prescritto questi farmaci. Diagnosi non ne ha fatta anche se mi ha detto che un po di stress c'era.
Quanto riguarda mio padre, il discorso è banale, forse infantile, ma non mi ha dato il supporto, psicologico e affettivo che lui diceva sempre non mi sarebbe mai mancato. In più ha denigrato e demolito l'attività che avevo messo in piedi (con enormi sacrifici fisici, psicologici ed economici); non ha dimostrato un minimo di interesse nel tentare di starmi accanto e supportarmi. Sono cose alla quali ero abituata quando andavo a scuola, ma questa volta, vedere non l'indifferenza, ma quasi un senso di rivalsa con le mie sconfitte, mi ha distrutta dentro.
Probabilmente sono solo banalità e delle mie fissazioni che non hanno valore, ma per quel che mi riguarda mi creano problemi a relazionarmi in discorsi seri con mio padre.

La ringrazio sempre per la disponibilità.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Suo padre (e la sua famiglia in generale) come aveva preso il suo allontanamento?

Quando è tornata a casa lo ha fatto per una scelta consapevole e "sentita" o per ripiego?