Le mie storie sono state
Buongiorno, scrivo per cercare di capire a cosa possa essere dovuto un mio problema "sessuale". Il problema è che ho scarso desiderio per mio marito, è diminuito con il tempo e ora è un po' di routine. Invece, soprattutto verso la primavera, i miei sensi si risvegliano e provo attrazione per altri uomini. Nel corso degli anni ho avuto alcune avventure, basate essenzialmente sulla condivisione del momento di sesso e basta e tutte si sono estinte così come sono nate. Mi hanno dato momenti intensi, grande piacere ma tutto li'. Da ragazza mi stancavo dei miei fidanzati: dopo un paio di anni l'interesse si interrompeva cosi' come il rapporto e magari si accendeva l'interesse per un altro. Ora che ho trovato l'amore, con mio marito, questo non mi accade piu' perché lui e' l'unico che amo: si sembra una frase fatta ma è cosi', lui è l'unico uomo che stimo davvero e che vorrei accanto, non è una questione di stanchezza di vita matrimoniale. Anche le mie storie sono state con uomini che ho subito capito essere senza qualità "amorose", cioe' non me ne potevo innammorare, ma sono solo spinta dal desiderio sessuale. Inoltre, mi eccito a pensare di fare sesso con qualcuno che non conosco, mi sento piu' "libera" di fare senza essere giudicata, non è facile fare la moglie e la mamma e poi essere libera come amante per me. Cosa c'e' che non va in me che mi spinge a cercare altrove quello che potrei avere vicino? Perché non mi riesco ad eccitare con lui come con altri? Intendiamoci, magari l'orgasmo lo raggiungo ed è bello, ma la questione è di "testa" per cui non ho l'eccitazione che mi prova una storia clandestina. Grazie per i consigli.
[#1]
Gentile utente,
quanto da lei descritto è tutto meno che "strano" o "banale".
Da quanto lei racconta pare essere presente una situazione nella quale il ruolo delle fantasia sia per lei fondamentale a veicolare un desiderio sessuale sufficiente ad ottenere un rapporto piacevole ed appagante. D'altra parte alcune situazioni da lei indicate (e verosimilmente interpretabili come tentativo di "verifica" dello stato della sfera sessuale) potrebbero non essere necessariamente la soluzione al problema.
Al contrario è necessaria una valutazione che permetta di chiarire il ruolo delle sue fantasie e la possibilità di un confronto sul tema con entrambi i membri della coppia (e sulle eventuali ma possibili strategie di superamento di quello che può solo apparire supericialmente un calo di desiderio sessuale).
Si rivolga ad un Consulente di Sessuologia esperto in tema di sessualità parafilica.
Se lo ritiene utile, le è possibile leggere diversi articoli scientifici sul tema visitando il sito www.sispse.it.
Cordialmente.
quanto da lei descritto è tutto meno che "strano" o "banale".
Da quanto lei racconta pare essere presente una situazione nella quale il ruolo delle fantasia sia per lei fondamentale a veicolare un desiderio sessuale sufficiente ad ottenere un rapporto piacevole ed appagante. D'altra parte alcune situazioni da lei indicate (e verosimilmente interpretabili come tentativo di "verifica" dello stato della sfera sessuale) potrebbero non essere necessariamente la soluzione al problema.
Al contrario è necessaria una valutazione che permetta di chiarire il ruolo delle sue fantasie e la possibilità di un confronto sul tema con entrambi i membri della coppia (e sulle eventuali ma possibili strategie di superamento di quello che può solo apparire supericialmente un calo di desiderio sessuale).
Si rivolga ad un Consulente di Sessuologia esperto in tema di sessualità parafilica.
Se lo ritiene utile, le è possibile leggere diversi articoli scientifici sul tema visitando il sito www.sispse.it.
Cordialmente.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Gentile utente,
i rapporti sessuali vanno inquadrati all'interno della vita di coppia: come riporta lei stessa "non è facile fare la moglie e la mamma e poi essere libera come amante". Il calo di desiderio con suo marito non può non essere inquadrato che all'interno di questo specifico contesto. Il sentirsi libera, il potersi esprimere come meglio si crede, il riuscire a nutrire fantasie di tipo sessuale non è un problema che può assumersi da sola o, pensare, di essere il frutto di qualcosa che non va in lei. Il problema va visto e affrontato all'interno della coppia. L'amore che lei nutre per suo marito, non può metterlo a riparo rispetto ad un coinvolgimento che deve necessariamente esserci. Capisco che il problema del coinvolgimento di suo marito potrebbe essere il parlare del tradimento che non necessariamente va affrontato.Ciò che deve essere affrontato è la vita sessuale di coppia che è tale se riesce ad essere appagante per tutte e due i partecipanti. Quando si pone il problema non è responsabilità di uno dei due, ma la contrario della relazione che si stabilisce.
i rapporti sessuali vanno inquadrati all'interno della vita di coppia: come riporta lei stessa "non è facile fare la moglie e la mamma e poi essere libera come amante". Il calo di desiderio con suo marito non può non essere inquadrato che all'interno di questo specifico contesto. Il sentirsi libera, il potersi esprimere come meglio si crede, il riuscire a nutrire fantasie di tipo sessuale non è un problema che può assumersi da sola o, pensare, di essere il frutto di qualcosa che non va in lei. Il problema va visto e affrontato all'interno della coppia. L'amore che lei nutre per suo marito, non può metterlo a riparo rispetto ad un coinvolgimento che deve necessariamente esserci. Capisco che il problema del coinvolgimento di suo marito potrebbe essere il parlare del tradimento che non necessariamente va affrontato.Ciò che deve essere affrontato è la vita sessuale di coppia che è tale se riesce ad essere appagante per tutte e due i partecipanti. Quando si pone il problema non è responsabilità di uno dei due, ma la contrario della relazione che si stabilisce.
Indelicato Dott. Mariano
idm@dottindelicato.it
www.dottindelicato.it
www.psicoterapiacoppia.it
[#4]
Cara utente,
ho letto con estremo interesse la sua richiesta di consulto, le sue parole rivelano una capacità di auto-analisi notevole in quanto ha lucidamente compreso che è proprio la vicinanza emotiva con suo marito che le impedisce di raggiungere una maggiore vicinanza nella sfera erotica, al momento è più facile per lei vivere la "passione" al di fuori del matrimonio, d'altronde nella cultura in cui viviamo il matrimonio non è mai stato il luogo adatto per vivere la passione sessuale e la trasgressione al punto che conciliare i ruoli di moglie, madre e amante pare essere un'impresa quasi "eroica".
Il problema che sta vivendo non sembra relativo a qualcosa che non va in lei, quanto piuttosto un problema che riguarda molte coppie che hanno sacrificato la passione in nome dell'impegno in un progetto di vita comune. Lei ha avuto il coraggio di assumere su di sè una sfida che deve essere accolta dalla coppia: scoprire o riscoprire la passione piuttosto che lasciarla confinata al di fuori. La possibilità per i singoli partner della coppia di trovare maggiori spazi di autonomia apre maggiore spazio alla condivisione della passione, troverà le riflessioni a cui mi sto riferendo nel libro "L'Intelligenza erotica. Riconciliare erotismo e quotidianità" di Esther Perel, le consiglio di leggerlo, ritengo che possa aiutarla ad approfondire la riflessione in cui è già impegnata.
ho letto con estremo interesse la sua richiesta di consulto, le sue parole rivelano una capacità di auto-analisi notevole in quanto ha lucidamente compreso che è proprio la vicinanza emotiva con suo marito che le impedisce di raggiungere una maggiore vicinanza nella sfera erotica, al momento è più facile per lei vivere la "passione" al di fuori del matrimonio, d'altronde nella cultura in cui viviamo il matrimonio non è mai stato il luogo adatto per vivere la passione sessuale e la trasgressione al punto che conciliare i ruoli di moglie, madre e amante pare essere un'impresa quasi "eroica".
Il problema che sta vivendo non sembra relativo a qualcosa che non va in lei, quanto piuttosto un problema che riguarda molte coppie che hanno sacrificato la passione in nome dell'impegno in un progetto di vita comune. Lei ha avuto il coraggio di assumere su di sè una sfida che deve essere accolta dalla coppia: scoprire o riscoprire la passione piuttosto che lasciarla confinata al di fuori. La possibilità per i singoli partner della coppia di trovare maggiori spazi di autonomia apre maggiore spazio alla condivisione della passione, troverà le riflessioni a cui mi sto riferendo nel libro "L'Intelligenza erotica. Riconciliare erotismo e quotidianità" di Esther Perel, le consiglio di leggerlo, ritengo che possa aiutarla ad approfondire la riflessione in cui è già impegnata.
Dr.ssa Isabella Mezzetti
[#5]
Gentile Utente,
perchè non riesce ad eccitarsi con suo marito come con gli altri? Credo che, al di là delle banalità che lei teme, se tenta di interpretare la sua vita di coppia in termini di + o - eccitazione non potrà che sentirsi delusa (che mi pare essere l'emozione che lei prova scrivendo questa mail)
Nel matrimonio, nella cura dei figli, nella gestione familiare entrano in gioco altre abilità psicologiche, che nulla hanno a che vedere con la fisicità.
Ecco perchè gli altri non reggono il confronto con suo marito, infatti egli è l'unico che risposerebbe, vero? Lui è probabilmente l'unica persona con la quale condividere gioie e dolori, preoccupazione, educazione dei figli, difficoltà economiche, ecc., e per questo suo marito non merita forse un po' di "sacrificio" da parte Sua?
Se Lei avverte la necessità di ritornare a provare attrazione sessuale come una volta insieme al marito credo sia forse perchè un po' si sente in colpa nei suoi confronti, portarsi dentro il segreto di trasgressioni passate non è facile, e a volte (soprattutto se iol partner ci sembra una persona fidata e onesta) si fatica a reggere il "confronto morale"
Credo che la Vostra sessualità sia giunta ad un punto di svolta: vi è richiesta una maggiore maturità, forse qualche piccola rinuncia, ma senza dubbio Lei avverte questa incombenza, e per questo richiede un consulto a noi.
Cosa farei io?
Comincerei col chiedermi quanto è per me difficile allontanarmi da fantasie giovanili di tradimenti, passioni ed eccitazioni sempre nuove.
Insomma, inizierei a guardare avanti
perchè non riesce ad eccitarsi con suo marito come con gli altri? Credo che, al di là delle banalità che lei teme, se tenta di interpretare la sua vita di coppia in termini di + o - eccitazione non potrà che sentirsi delusa (che mi pare essere l'emozione che lei prova scrivendo questa mail)
Nel matrimonio, nella cura dei figli, nella gestione familiare entrano in gioco altre abilità psicologiche, che nulla hanno a che vedere con la fisicità.
Ecco perchè gli altri non reggono il confronto con suo marito, infatti egli è l'unico che risposerebbe, vero? Lui è probabilmente l'unica persona con la quale condividere gioie e dolori, preoccupazione, educazione dei figli, difficoltà economiche, ecc., e per questo suo marito non merita forse un po' di "sacrificio" da parte Sua?
Se Lei avverte la necessità di ritornare a provare attrazione sessuale come una volta insieme al marito credo sia forse perchè un po' si sente in colpa nei suoi confronti, portarsi dentro il segreto di trasgressioni passate non è facile, e a volte (soprattutto se iol partner ci sembra una persona fidata e onesta) si fatica a reggere il "confronto morale"
Credo che la Vostra sessualità sia giunta ad un punto di svolta: vi è richiesta una maggiore maturità, forse qualche piccola rinuncia, ma senza dubbio Lei avverte questa incombenza, e per questo richiede un consulto a noi.
Cosa farei io?
Comincerei col chiedermi quanto è per me difficile allontanarmi da fantasie giovanili di tradimenti, passioni ed eccitazioni sempre nuove.
Insomma, inizierei a guardare avanti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.8k visite dal 13/03/2008.
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