Da 2 anni e mezzo per ipocondria e nevrosi ossessiva
buon giorno, sono in cura da 2 anni e mezzo per ipocondria e nevrosi ossessiva. Dopo aver fatto la spola x anni da medici e ospedali da 4 mesi sto riversando tutto sui figli al punto che mio marito minaccia di allontanarmi x accanimento terapeutico. Ho preso di tutto: xanas, haldol, sycrest e ultimamente unnuovo psichiatra mi ha dato delorazepam e zoloft. Volevo chiedere qual'è la psicoterapia piu'indicata x me xchè la psicocognitiva comportamentale non ha funzionato, anzi. È forse meglio la psicoanalisi? Conosce unn bravo terapeuta in zona Varese? Grazie.
[#1]
Gentile signora,
può spiegarci meglio cosa significa che ha fatto la spola da medici ed ospedali? E' seguita da uno psichiatra in modo stabile per la terapia farmacologica? Da quanto tempo sta effettuando la psicoterapia?
può spiegarci meglio cosa significa che ha fatto la spola da medici ed ospedali? E' seguita da uno psichiatra in modo stabile per la terapia farmacologica? Da quanto tempo sta effettuando la psicoterapia?
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Gentile utente,
tra i medicinali assunti ho notato anche l'haldol. Saprebbe dire per quanto tempo lo ha assunto e a quale dosaggio? Così come sarebbe importante che specificasse le posologie e le tempistiche degli altri farmaci assunti.
Tuttavia, anche per darle una minima risposta, ritengo che l'indicazione al tipo di psicoterapia dovrebbe essere posta da chi la conosce ed anche in seguito ad una diagnosi precisa.
tra i medicinali assunti ho notato anche l'haldol. Saprebbe dire per quanto tempo lo ha assunto e a quale dosaggio? Così come sarebbe importante che specificasse le posologie e le tempistiche degli altri farmaci assunti.
Tuttavia, anche per darle una minima risposta, ritengo che l'indicazione al tipo di psicoterapia dovrebbe essere posta da chi la conosce ed anche in seguito ad una diagnosi precisa.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
Utente
inanzitutto grazie x avermi risposto. Per fare la spola intendevo che ero convinta di essere malata e facevo esami su esami, mentre ora sono convinta che lo siano i miei figli. Sono stata seguita x 2 anni e mezzo da un cps e ora mi sono rivolta a un privato. Ho preso l'haldol da 1 mg x almeno 6 mesi. Prendo il sycrest da 5 mg e sto arrivando a 100 con lo zoloft gradualmente. Zoloft andrà a sostituire sycrest. La mia preoccupazione sono i miei figli di 5 e 2 anni e mezzo.
[#5]
Utente
ho paura di passare l'ipocondria ai bambini, ho paura che mio marito mi allontani da loro, ho paura che si ammalino. La bimba 2 mesi fa è stata ricoverata x diplopia e nonostante gli esami e le rassicurazioni dei medici continuo ad aver paura che abbia qualcosa. Vorrei farle altri esami ma me lo impediscono,primo fra tutti mio marito. È un ossessione, non riesco piu'a vederla come una bimba sana. Io ho una diagnosi di ipocondriaca con nevrosi ossessiva e mi hanno suggerito una terapia psicodinamica. Grazie.
[#6]
Gentile signora,
mi scusi ma io non ho capito se lei è seguita stabilmente da uno psichiatra per la terapia farmacologica e per quanto tempo è stata in psicoterapia.
Il fatto che lei riferisca di soffrire ancora di ipocondria con in più il timore di passarla ai suoi figli può dipendere da varie ragioni: ad esempio perché salta da un dottore all'altro (per l'ipocondria, non per le malattie che teme di avere) perché spera che l'ipocondria e il disturbo ossessivo svaniscano rapidamente. Oppure lei ha dei professionisti di fiducia che non hanno ancora trovato la terapia adatta a lei. Oppure, ha iniziato una psicoterapia ma non l'ha seguita per molto tempo. Le mie sono ipotesi, non so cosa ne pensa.
Da qui non possiamo aiutarla se non dandole delle indicazioni generali: io la invito a trovare dei professionisti di fiducia e di seguire le terapie che le prescrivono, sia farmacologiche che psicoterapeutiche. Consideri che anche se si è in terapia, in momenti particolarmente difficili della vita, i sintomi possono riproporsi. A quel punto è bene rivolgersi a chi la conosce bene e la sta seguendo che la dovrebbe consigliare al meglio.
Un caro saluto,
mi scusi ma io non ho capito se lei è seguita stabilmente da uno psichiatra per la terapia farmacologica e per quanto tempo è stata in psicoterapia.
Il fatto che lei riferisca di soffrire ancora di ipocondria con in più il timore di passarla ai suoi figli può dipendere da varie ragioni: ad esempio perché salta da un dottore all'altro (per l'ipocondria, non per le malattie che teme di avere) perché spera che l'ipocondria e il disturbo ossessivo svaniscano rapidamente. Oppure lei ha dei professionisti di fiducia che non hanno ancora trovato la terapia adatta a lei. Oppure, ha iniziato una psicoterapia ma non l'ha seguita per molto tempo. Le mie sono ipotesi, non so cosa ne pensa.
Da qui non possiamo aiutarla se non dandole delle indicazioni generali: io la invito a trovare dei professionisti di fiducia e di seguire le terapie che le prescrivono, sia farmacologiche che psicoterapeutiche. Consideri che anche se si è in terapia, in momenti particolarmente difficili della vita, i sintomi possono riproporsi. A quel punto è bene rivolgersi a chi la conosce bene e la sta seguendo che la dovrebbe consigliare al meglio.
Un caro saluto,
[#7]
Cara signora,
purtroppo è difficile darle consigli totalmente efficaci qui, visto che non conosciamo la sua storia di vita.
Per quanto riguarda la psicoterapia cognitivo-comportamentale, risulta molto efficace nei casi come il suo. Potrebbe essere che lei, come giustamente diceva la dottoressa Pileci, non l'ha seguita in modo costante?
Nella psicoterapia non c'è un approccio migliore di un altro, sono diversi e per ognuno di noi ce n'è uno più adatto di un altro. Ma non è certo il caso di provarli tutti. Per cui le ridomando: ha seguito una psicoterapia fatta bene fino alla fine?
Tenga presente che la terapia farmacologica da sola non è efficace nel lungo termine. E' preferibile sempre associarla a psicoterapia, ma in modo stabile.
Un abbraccio
purtroppo è difficile darle consigli totalmente efficaci qui, visto che non conosciamo la sua storia di vita.
Per quanto riguarda la psicoterapia cognitivo-comportamentale, risulta molto efficace nei casi come il suo. Potrebbe essere che lei, come giustamente diceva la dottoressa Pileci, non l'ha seguita in modo costante?
Nella psicoterapia non c'è un approccio migliore di un altro, sono diversi e per ognuno di noi ce n'è uno più adatto di un altro. Ma non è certo il caso di provarli tutti. Per cui le ridomando: ha seguito una psicoterapia fatta bene fino alla fine?
Tenga presente che la terapia farmacologica da sola non è efficace nel lungo termine. E' preferibile sempre associarla a psicoterapia, ma in modo stabile.
Un abbraccio
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#8]
Gentile Signora,
non eiste una terapia migliore dell'altra, ma un terapeuta che riecse a sintonizzarsi con lei, in maniera più consona ai suoi bisogni.
Tutti gli orientamenti sono validi, cambiare di continuo, però equivale a non curarsied a rinforzare la sintomatologia.
L'approccio migliore e più efficace, è quello combinato: in sinergia farmacoterapia e psicoterapia, non è detto che i tempi siano brevi e soprattutto non uguali per tutti.
V.Randone
non eiste una terapia migliore dell'altra, ma un terapeuta che riecse a sintonizzarsi con lei, in maniera più consona ai suoi bisogni.
Tutti gli orientamenti sono validi, cambiare di continuo, però equivale a non curarsied a rinforzare la sintomatologia.
L'approccio migliore e più efficace, è quello combinato: in sinergia farmacoterapia e psicoterapia, non è detto che i tempi siano brevi e soprattutto non uguali per tutti.
V.Randone
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, la psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale ha dato robuste prove di efficacia nel trattamento sia delle problematiche ossessive che di quelle ipocondriache.
Può darci qualche informazione aggiuntiva sul suo percorso di terapia?
Da quanto dura, con che frequenza, cosa avete fatto in terapia finora, quali obiettivi vi siete posti, quali aspettative nutre lei nei confronti di una terapia?
Cordialmente
Può darci qualche informazione aggiuntiva sul suo percorso di terapia?
Da quanto dura, con che frequenza, cosa avete fatto in terapia finora, quali obiettivi vi siete posti, quali aspettative nutre lei nei confronti di una terapia?
Cordialmente
[#10]
Utente
grazie a tutti x le risposte! In questi 2 anni e mezzo sono stata seguita in modo stabile da un cps ove la psicologa mi vedeva settimanalmente. Ho seguito alla lettera anche la terapia farmacologica e solo ora, visto il peggioramento col coinvolgimento dei figli, ho deciso di cambiare e rivolgermi a privati. Mi hanno proposto la psicodinamica xchè la cognitivo comportamentale in questi anni non ha funzionato. Non so nemmeno se sostituire il sycrest con zoloft sia la cosa giusta ma dalla disperazione ci provo. Cosa ne pensate? Grazie.
[#11]
Utente
x cortesia, qualcuno sa darmi dei consigli su come superare la paura che mia figlia sia malata? Nonostante le rassicurazioni dei medici ogni volta che mi dice"mamma" temo che mi ridica"mamma ho visto doppio". Non riesco a trattenermi dal chiederle tutti i giorni come hai visto oggi? E lei non ne puo'piu'col rischio che non mi dica piu'le cose importanti,anche xchè ha paura di finire dal dottore. Grazie.
[#12]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, mi permetta di insistere. Le chiedevo informazioni sulla sua terapia cognitivo comportamentale, cioè cosa facevate in seduta, cosa ha imparato, quali prescrizioni le venivano affidate dalla psicologa tra una seduta e l'altra etc.
E' importante per capire se la terapia non ha funzionato (possibile) o se non è stata praticata (anche questo possibile). Ho l'impressione che non le sia rimasto molto in mente, delle sedute che avete fatto. Lei teneva un diario? Appuntava quello che accadeva? Faceva degli esercizi?
Purtroppo, non so darle consigli su come superare la paura che sua figlia sia malata, perchè ogni possibile rassicurazione la calmerà sul momento, ma peggiorerà il suo stato di ansia ogni volta di più.
E' come una droga: appena la rassicurano, l'ansia magari si abbassa; ma poi ritorna, più forte di prima.
Ed ogni volta che chiede a sua figlia "Come hai visto oggi?" lei si rassicura, almeno per quel momento. E poi?
Non è "superare la paura" che si può imparare in terapia; ma smettere di cercare rassicurazioni sì. Perchè mantengono il problema attivo.
Cordiali saluti
E' importante per capire se la terapia non ha funzionato (possibile) o se non è stata praticata (anche questo possibile). Ho l'impressione che non le sia rimasto molto in mente, delle sedute che avete fatto. Lei teneva un diario? Appuntava quello che accadeva? Faceva degli esercizi?
Purtroppo, non so darle consigli su come superare la paura che sua figlia sia malata, perchè ogni possibile rassicurazione la calmerà sul momento, ma peggiorerà il suo stato di ansia ogni volta di più.
E' come una droga: appena la rassicurano, l'ansia magari si abbassa; ma poi ritorna, più forte di prima.
Ed ogni volta che chiede a sua figlia "Come hai visto oggi?" lei si rassicura, almeno per quel momento. E poi?
Non è "superare la paura" che si può imparare in terapia; ma smettere di cercare rassicurazioni sì. Perchè mantengono il problema attivo.
Cordiali saluti
[#13]
Utente
in seduta parlavamo del quotidiano, non tenevo nessun diario, non mi dava esercizi ma solo consigli su come superare la crisi del momento. Ho l'impressione che non sia stata fatta la terapia che intendeva lei. Spero di essermi spiegata. X es.mi diceva cosa fare x evitare i brutti pensieri facendo x es una lista di cose belle da fare. Grazie.
[#14]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>in seduta parlavamo del quotidiano, non tenevo nessun diario, non mi dava esercizi ma solo consigli su come superare la crisi del momento. Ho l'impressione che non sia stata fatta la terapia che intendeva lei
Anche io ho la stessa impressione.
Eppure la terapia cognitivo-comportamentale si caratterizza proprio per le cose che le ho descritto.
Quindi, forse, più che fare terapia avete fatto una sorta di "sostegno" di lunga durata.
>>mi diceva cosa fare x evitare i brutti pensieri facendo x es una lista di cose belle da fare
Comprendo, il problema è che forse lei ha pensato di poter "allontanare" dei pensieri.
Un obiettivo desiderabile in terapia sarebbe quello di imparare a riconoscere i propri pensieri e non lasciarsene condizionare, perchè probabilmente più si è sforzata di allontanarli più l'hanno tormentata.
La terapia cognitivo-comportamentale funziona in modo diverso da come lo ha descritto e vissuto lei, fermo restando che è suo diritto provare altri orientamenti.
Anche io ho la stessa impressione.
Eppure la terapia cognitivo-comportamentale si caratterizza proprio per le cose che le ho descritto.
Quindi, forse, più che fare terapia avete fatto una sorta di "sostegno" di lunga durata.
>>mi diceva cosa fare x evitare i brutti pensieri facendo x es una lista di cose belle da fare
Comprendo, il problema è che forse lei ha pensato di poter "allontanare" dei pensieri.
Un obiettivo desiderabile in terapia sarebbe quello di imparare a riconoscere i propri pensieri e non lasciarsene condizionare, perchè probabilmente più si è sforzata di allontanarli più l'hanno tormentata.
La terapia cognitivo-comportamentale funziona in modo diverso da come lo ha descritto e vissuto lei, fermo restando che è suo diritto provare altri orientamenti.
[#15]
Utente
gentile Dottore, da quello che mi dice mi da la conferma di ciò che temevo:ho buttato 2 anni in un inutile terapia di sostegno. Mi è mancato infatti il non affrontare mai l'origine del problema. Non ho infatti ancora capito cosa ha scatenato tutto questo. Spero di aver fatto bene a cambiare psicoterapeutaa sperando di trovare la persona giusta. Per ora laringrazio, mi ha chiarito molte cose. Barbara.
[#16]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile sig.ra Barbara, un paio di precisazioni.
"Terapia di sostegno" è una definizione che preferirei modificare.
"Terapia" implica la risoluzione di problemi, il cambiamento ed, almeno in ottica cognitivo-comportamentale, la definizione di obiettivi e l'apprendimento da parte dell'utente di metodi per raggiungerli.
"Sostegno" implica "Ti sto accanto e ti sorreggo in questo difficile momento, che probabilmente a breve passerà".
Può anche darsi che per le caratteristiche del servizio cui si è rivolta lei abbia chiesto la prima, ed ottenuto la seconda.
Le allego il link di un articolo MinForma in cui il collega dott. Santonocito illustra molto chiaramente cosa si possa chiamare "psicoterapia":
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti ed il sincero augurio di trovare la sua strada per affrontare e risolvere le sue difficoltà
"Terapia di sostegno" è una definizione che preferirei modificare.
"Terapia" implica la risoluzione di problemi, il cambiamento ed, almeno in ottica cognitivo-comportamentale, la definizione di obiettivi e l'apprendimento da parte dell'utente di metodi per raggiungerli.
"Sostegno" implica "Ti sto accanto e ti sorreggo in questo difficile momento, che probabilmente a breve passerà".
Può anche darsi che per le caratteristiche del servizio cui si è rivolta lei abbia chiesto la prima, ed ottenuto la seconda.
Le allego il link di un articolo MinForma in cui il collega dott. Santonocito illustra molto chiaramente cosa si possa chiamare "psicoterapia":
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti ed il sincero augurio di trovare la sua strada per affrontare e risolvere le sue difficoltà
[#17]
Utente
dottore la ringrazio tantissimo! Sicuramente io in questi 2 anni ho fatto solo il sostegno e così mi trovo in questa situazione. Ho buttato 2 anni e mezzo! A quest'ora potevo essere già guarita o almeno non così peggiorata! Ho fatto male a rivolgermi a un cps, dovevo andare subito da privati e forse presa in tempo non mi sarei ridotta così. Grazie ancora di cuore! Barbara
[#18]
Gentile signora,
avevamo intuito che c'era stato qualche intoppo nella terapia seguita, per questo le abbiamo posto tante domande. Sicuramente i due anni trascorsi con la psicologa del cps non sono stati risolutivi, ma certamente non sono stati neanche inutili.
A che tipo di terapeuta si è rivolta adesso?
Visto che le è stata consigliata una terapia di tipo psicoanalitico (o psicodinamico che dir si voglia) vorrei chiarire che il tipo di lavoro che dovrebbe effettuare sarebbe mirato a rivelare i significati non coscienti che assumono per lei i suoi sintomi ed a smantellare i "vantaggi secondari" che hanno i pensieri sintomatici.
Smantellando queste funzioni illogiche svolte dai sintomi, e individuando meccanismi più funzionali per affrontare le difficoltà, essi non hanno più ragione di esistere. Questo nell'ottica psicoanalitica.
Tanti cari auguri,
avevamo intuito che c'era stato qualche intoppo nella terapia seguita, per questo le abbiamo posto tante domande. Sicuramente i due anni trascorsi con la psicologa del cps non sono stati risolutivi, ma certamente non sono stati neanche inutili.
A che tipo di terapeuta si è rivolta adesso?
Visto che le è stata consigliata una terapia di tipo psicoanalitico (o psicodinamico che dir si voglia) vorrei chiarire che il tipo di lavoro che dovrebbe effettuare sarebbe mirato a rivelare i significati non coscienti che assumono per lei i suoi sintomi ed a smantellare i "vantaggi secondari" che hanno i pensieri sintomatici.
Smantellando queste funzioni illogiche svolte dai sintomi, e individuando meccanismi più funzionali per affrontare le difficoltà, essi non hanno più ragione di esistere. Questo nell'ottica psicoanalitica.
Tanti cari auguri,
[#21]
Utente
buon giorno, ho dinuovo bisogno di voi. Con la nuova terapista stò meglio ma mio marito mi ha chiesto la separazione. Si è stancato e da tanto x colpa dei farmaci non abbiamo piu'rapporti. Dice che sono fredda ma come posso cambiare ora che è arrabbiato? Vorrei un consiglio su come riconquistarlo. Ora dice che se la psicologa da l'ok i bambini me li lascia,prima voleva togliermeli:poteva coon la mia patologia? Aiutatemi.. Grazie.
[#22]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, essendo lei in terapia è quella la sede più opportuna per affrontare le sue difficoltà.
Se cominciassimo a darle risposte su risposte fomenteremmo solo la sua ansia.
Si rivolga con fiducia alla sua terapeuta, tanto più che si trova bene, perchè chiedendo le stesse cose a più fonti aumenterà probabilmente solo il suo grado di confusione.
Cordialmente
Se cominciassimo a darle risposte su risposte fomenteremmo solo la sua ansia.
Si rivolga con fiducia alla sua terapeuta, tanto più che si trova bene, perchè chiedendo le stesse cose a più fonti aumenterà probabilmente solo il suo grado di confusione.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 22 risposte e 6.4k visite dal 08/08/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.