Bugie e accumulo oggetti
Buongiorno,
sono una ragazza di 22 anni. Da quando ho memoria mia mamma ha sempre raccontato bugie, su ogni cosa, senza provare il minimo rimorso. Quando le sue bugie venivano smascherate,iniziava a fare sfuriate e piangere.Immagina fatti o dialoghi mai avvenuti. Ha cambi di umore molto repentini e a volte l'ho trovata sveglia la notte dicendo che "non riesce a respirare per l'ansia".Di solito racconta bugie per attirare l'attenzione su di sé o quando si accorge di non essere totalmente al centro dell'attenzione.Spesso inventa malattie o dice di avere tumori (ad esempio mi ha telefonato un giorno dicendo che aveva un tumore al cervello, pochi giorni dopo dicendo di avere un tumore al seno).è arrivata addirittura a tagliarsi o bruciarsi il braccio di proposito spacciandolo per un incidente, pur di attirare l'attenzione.è una persona vendicativa e si ricorda qualsiasi "torto" ha subito e spesso fa racconti sulla sua "tristissima infanzia".Ha un attaccamento esagerato al denaro e alle cose materiali e non si fa scrupoli a offendere anche pesantemente le persone. Mi sono accorta che ogni giorno ce l'ha con una persona diversa e per farsi dare ragione da altri, inventa bugie e infamie sulla persona che ha deciso di odiare quel giorno. In aggiunta a questo mangia in modo ossessivo e eccessivamente vorace, non è mai sazia e tende a fare regali strumentalizzati, ossia "io ti do e allora tu mi dai..". Inoltre, ha la tendenza ad accumulare oggetti sporchi (lei stessa ha una scarsa igiene), e raccoglie dalle immondizie le cose inutili o il cibo scaduto che io e mio padre buttiamo. Non pulisce mai casa (pur continuando a comprare detersivi e saponi) e anzi, quando esasperata provo a pulire almeno il bagno(sempre in sua assenza) fa di tutto per sporcare di nuovo. è ossessionata dai ragazzi con cui sono stata, in modo particolare è arrivata a mandare sms ai miei ex fingendosi una ragazza e provandoci con loro in maniera provocante. Dalle altre persone non so di preciso come sia vista, perchè pur raccontando in giro bugie per ottenere consensi, a volte fa anche delle gran sfuriate in pubblico, di solito per cose stupide. Vorrei chiedervi cosa posso fare per questa situazione, visto che a volte diventa pure violenta e messa di fronte ai fatti e alle bugie che ha raccontato nega, anche di fronte all'evidenza e fino alle lacrime.
sono una ragazza di 22 anni. Da quando ho memoria mia mamma ha sempre raccontato bugie, su ogni cosa, senza provare il minimo rimorso. Quando le sue bugie venivano smascherate,iniziava a fare sfuriate e piangere.Immagina fatti o dialoghi mai avvenuti. Ha cambi di umore molto repentini e a volte l'ho trovata sveglia la notte dicendo che "non riesce a respirare per l'ansia".Di solito racconta bugie per attirare l'attenzione su di sé o quando si accorge di non essere totalmente al centro dell'attenzione.Spesso inventa malattie o dice di avere tumori (ad esempio mi ha telefonato un giorno dicendo che aveva un tumore al cervello, pochi giorni dopo dicendo di avere un tumore al seno).è arrivata addirittura a tagliarsi o bruciarsi il braccio di proposito spacciandolo per un incidente, pur di attirare l'attenzione.è una persona vendicativa e si ricorda qualsiasi "torto" ha subito e spesso fa racconti sulla sua "tristissima infanzia".Ha un attaccamento esagerato al denaro e alle cose materiali e non si fa scrupoli a offendere anche pesantemente le persone. Mi sono accorta che ogni giorno ce l'ha con una persona diversa e per farsi dare ragione da altri, inventa bugie e infamie sulla persona che ha deciso di odiare quel giorno. In aggiunta a questo mangia in modo ossessivo e eccessivamente vorace, non è mai sazia e tende a fare regali strumentalizzati, ossia "io ti do e allora tu mi dai..". Inoltre, ha la tendenza ad accumulare oggetti sporchi (lei stessa ha una scarsa igiene), e raccoglie dalle immondizie le cose inutili o il cibo scaduto che io e mio padre buttiamo. Non pulisce mai casa (pur continuando a comprare detersivi e saponi) e anzi, quando esasperata provo a pulire almeno il bagno(sempre in sua assenza) fa di tutto per sporcare di nuovo. è ossessionata dai ragazzi con cui sono stata, in modo particolare è arrivata a mandare sms ai miei ex fingendosi una ragazza e provandoci con loro in maniera provocante. Dalle altre persone non so di preciso come sia vista, perchè pur raccontando in giro bugie per ottenere consensi, a volte fa anche delle gran sfuriate in pubblico, di solito per cose stupide. Vorrei chiedervi cosa posso fare per questa situazione, visto che a volte diventa pure violenta e messa di fronte ai fatti e alle bugie che ha raccontato nega, anche di fronte all'evidenza e fino alle lacrime.
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Gentile Signora,
dal suo racconto si evince una situazione di grave disagio, che investe molte aree del funzionamento psicologico e del comportamento della mamma. Non è possibile nè corretto formulare una diagnosi del disturbo che potrebbe essere sottostante ma sembrerebbe opportuno cercare di motivare la mamma ad una visita specialistica con un medico psichiatra. Esistono presidi territoriali del Servizio Sanitario Nazionale dislocati nelle città e nelle cittadine, chiamati Centri di Salute Mentale, dove trova medici, infermieri ed educatori a disposizione per cercare e trovare soluzioni a problemi come quello che lei porta. A questo punto, si apre però la questione di come far accettare alla mamma questo tipo di intervento, che purtroppo spesso le persone evitano perchè temono di essere considerate "malati mentali", sostenendo di non avere certo quei problemi lì... In realtà il servizio si occupa di tutti i disagi psichici, dai più lievi e transitori ai più gravi. Per affrontare questo ostacolo, potrebbe dedicare alcuni momenti di dialogo con la signora, cercando di ascoltarla, di far emergere come si sente, di farle raccontare se sente disagi o se prova sofferenze per qualcosa che riguarda la sua vita e le relazioni che ha con le persone. Se la signora riesce ad essere consapevole di qualche sofferenza, o almeno sente di avere qualche difficoltà, potrà a quel punto proporre l'incontro con qualcuno che è in grado di capirla e di fare qualcosa di concreto per farla stare meglio. potrà allora consigliarle il CSM della vostra zona, accompagnarla ad un appuntamento. Se proprio per la mamma è inaccettabile l'idea di cercare l'aiuto di uno psichiatra, può provare a proporle uno psicologo: non credo che la psicoterapia possa da sola risolvere il quadro, ma certo può contribuire a far crescere la motivazione a cercare aiuto dagli specialisti. Il collega potrà fare una diagnosi e capire di cosa la mamma ha bisogno, potrà capire se lui è la persona giusta o se serve l'aiuto di qualche altro specialista. Se la mamma riuscirà a fidarsi, a sentire che il collega la ascolta, la capisce ed è sinceramente interessato a lei potrà consigliarle anche altri interventi per stare sempre meglio, magari si potrà lavorare in equipe, con una presa in carico che associa la psicoterapia alla farmacoterapia (dei farmaci può occuparsi soltanto un medico). In alternativa, anche la visita da un neurologo, almeno in prima battuta, può rappresentare un aiuto.
Comunque, lei stessa può recarsi al CSM di zona e chiedere un appuntamento per spiegare la vostra situazione e sentire così cosa il servizio vi consiglia e vi propone.
Dott.ssa Barbara Alessio, psicologa psicoterapeuta
dal suo racconto si evince una situazione di grave disagio, che investe molte aree del funzionamento psicologico e del comportamento della mamma. Non è possibile nè corretto formulare una diagnosi del disturbo che potrebbe essere sottostante ma sembrerebbe opportuno cercare di motivare la mamma ad una visita specialistica con un medico psichiatra. Esistono presidi territoriali del Servizio Sanitario Nazionale dislocati nelle città e nelle cittadine, chiamati Centri di Salute Mentale, dove trova medici, infermieri ed educatori a disposizione per cercare e trovare soluzioni a problemi come quello che lei porta. A questo punto, si apre però la questione di come far accettare alla mamma questo tipo di intervento, che purtroppo spesso le persone evitano perchè temono di essere considerate "malati mentali", sostenendo di non avere certo quei problemi lì... In realtà il servizio si occupa di tutti i disagi psichici, dai più lievi e transitori ai più gravi. Per affrontare questo ostacolo, potrebbe dedicare alcuni momenti di dialogo con la signora, cercando di ascoltarla, di far emergere come si sente, di farle raccontare se sente disagi o se prova sofferenze per qualcosa che riguarda la sua vita e le relazioni che ha con le persone. Se la signora riesce ad essere consapevole di qualche sofferenza, o almeno sente di avere qualche difficoltà, potrà a quel punto proporre l'incontro con qualcuno che è in grado di capirla e di fare qualcosa di concreto per farla stare meglio. potrà allora consigliarle il CSM della vostra zona, accompagnarla ad un appuntamento. Se proprio per la mamma è inaccettabile l'idea di cercare l'aiuto di uno psichiatra, può provare a proporle uno psicologo: non credo che la psicoterapia possa da sola risolvere il quadro, ma certo può contribuire a far crescere la motivazione a cercare aiuto dagli specialisti. Il collega potrà fare una diagnosi e capire di cosa la mamma ha bisogno, potrà capire se lui è la persona giusta o se serve l'aiuto di qualche altro specialista. Se la mamma riuscirà a fidarsi, a sentire che il collega la ascolta, la capisce ed è sinceramente interessato a lei potrà consigliarle anche altri interventi per stare sempre meglio, magari si potrà lavorare in equipe, con una presa in carico che associa la psicoterapia alla farmacoterapia (dei farmaci può occuparsi soltanto un medico). In alternativa, anche la visita da un neurologo, almeno in prima battuta, può rappresentare un aiuto.
Comunque, lei stessa può recarsi al CSM di zona e chiedere un appuntamento per spiegare la vostra situazione e sentire così cosa il servizio vi consiglia e vi propone.
Dott.ssa Barbara Alessio, psicologa psicoterapeuta
Dr.ssa BARBARA ALESSIO
[#2]
Gentile Ragazza,
suo padre come vive questa situazione? Si è confrontata con lui sul da farsi?
In tutti questi anni sua madre non ha mai effettuato visite specialistiche da psichiatri o psicologi?
Che Lei sappia ha assunto farmaci specifici?
Il medico di famiglia ha mai espresso pareri sulla situazione?
Cordiali saluti.
suo padre come vive questa situazione? Si è confrontata con lui sul da farsi?
In tutti questi anni sua madre non ha mai effettuato visite specialistiche da psichiatri o psicologi?
Che Lei sappia ha assunto farmaci specifici?
Il medico di famiglia ha mai espresso pareri sulla situazione?
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.6k visite dal 08/08/2012.
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