Fantasticare troppo - maladaptive daydreaming

Salve
Sono un ragazzo di 21 anni, e fin da quando ero bambino ho sempre fantasticato, creandomi mondi di fantasia o derivanti dalla realtà; la cosa che li accumuna è che nel sogno io sono al centro dell'attenzione di tutti (persone reali o personaggi immaginari). E' una cosa che fanno tutti i bambini, ma io lo faccio in modo "strano", oltre al fatto che alla mia età queste cose dovrebbero essere passate da un pezzo. In modo strano nel senso che quando mi metto a fantasticare, o a sognare a occhi aperti (ancora oggi) lo faccio molto spesso durante la giornata e dove è possibile (quando sono da solo) ascoltando musica e girovagando senza meta in casa, come per rendere i "sogni"più vividi. L'ho sempre fatto, ma ultimamente ho cercato una spiegazione per questa cosa, per capire cosa mi sta succedendo. E navigando su internet, ho trovato questo: http://daydreamingdisorder.webs.com/
Ho tutti i sintomi di questo "maladaptive daydreaming", e quando l'ho scoperto sono caduto nel panico. Mi sento anormale, non riesco ad accettarlo.
Mi sono confrontato con delle persone sul forum legato a questo sito e ho scoperto che alcuni di questi "dreamers" non riescono a vivere le loro vite tanto che sono immersi nel loro mondo di fantasia.
Ora che ho scoperto tutto questo ho paura che la mia condizione possa peggiorare, che da semplice sfogo (a cui non davo importanza fino a pochi giorni fa, lo facevo e basta e al massimo per 2 ore al giorno- dipende dal mio stato d'animo) possa evolversi in una condizione che non mi permetta di vivere pienamente la mia vita.
Ora come ora mi sento come se tutto quello che sto vivendo fosse falso, come se avessi la sensazione di non provare più emozioni o sentimenti legati al mondo reale, di non tenere più alle persone della mia vita. Ogni volta che penso a qualcosa (qualsiasi cosa), o mi capita di provare un'emozione, mi blocco per capire se è un pensiero legato a questa condizione o un pensiero normale... e mi costringo ad "autoanalizzarmi" senza trovare comunque una soluzione. E da quanto ho scoperto questa cosa non riesco a godermi i bei momenti della mia vita, perchè ho sempre addosso la consapevolezza di essere "anormale".
Cosa devo fare? So che ci sono malattie e condizioni peggiori della mia. Finora non ho avuto una vita facile, e tanta gente con quello che ho passato si sarebbe buttata in abitudini ancora più cattive del "fantasticare troppo". Eppure non riesco comunque ad accettarmi per quello che sono, o che questa condizione demolisca la mia vita in futuro, che non riuscirò a controllarla.
Da quel che vi sembra, è grave? Cosa posso fare per migliore me stesso, per accettarmi per quello che sono?
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Caro utente,

Difficile a distanza dirle se la sua auto-diagnosi sia corretta. Io penso che Il fatto di avere una buona motivazione e autoconsapevolezza di se stesso potrebbe esserle di aiuto in una psicoterapia. Per togliere ogni dubbio, e quitare le sur paure consiglio infatti una visita diagnostica, con eventuale presa in carico, da uno psicologo in presenza. Online sarebbe complicato.

Un abbraccio

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta è stata molto gentile.
Difatti avevo intenzione di farmi coraggio, soprattutto perchè è molto difficile per me spiegarlo alle persone dato che è una situazione strana (ci sono riuscito con i miei genitori e alcuni amici, e nonostante tutti mi abbiano detto di non preoccuparmi e che ci sono cose ben peggiori io non riesco a mettermi il cuore in pace) e andare a parlarne con uno psicologo.
In ogni caso volevo chiedere, se è possibile, un suo parere su questa condizione, e se anche ce l'avessi se non mi sto preoccupando troppo, esagerando le cose.
Perchè il mio problema principale è quando mi preoccupo per qualcosa, non riesco a fare a meno di cercare di pensarci di continuo, di pensare sempre al lato negativo, e di "autoanalizzarmi" per trovare una soluzione basandomi su quello che sono e su quello che ho fatto in passato. Insomma una continua ruminazione mentale, e riesco a distrarmi e ad avere la mente libera solo quando sono impegnato in attività che richiedono al momento la massima attenzione.