Relazioni sentimentali condizionate da genitori e\o amici
Salve e buona giornata,
Se posso permettermi volevo un suo piccolo aiuto se me ne concedete la possibilita' visionando velocemente il mio caso.
Sono un uomo di 34 anni fidanzato da 6 mesi con una ragazza di 29. Il mio modo di essere e' abbastanza semplice e sereno e non sono il tipo da uscire la sera per discoteche o socializzare facilmente con persone che non conosco o a me non care. Diciamo che ci metto un pò per dare fiducia a estranei o instaurare relazioni sociali sin dal primo incontro.
Sin dall'inizio della nostra relazione ho sempre fatto presente alla mia ragazza che non ero il tipo da andare spesso a casa dei suoi genitori o vedere alcuni dei suoi amici a me non necessariamente simpatici, ma ho ovviamente lasciato sempre lei libera di decidere di poterlo fare da sola.
Lei mi rinfaccia continuamente il fatto che siamo una coppia e dovremmo farlo insieme, ma io ho pochi amici con i quali sto davvero bene e soprattutto con i quali non condivido una vita molto movimentata, diciamo che le nostre serate si limitano alla pesca, barbecue, pizze, partite a casa di amici, e qualche volta aperitivi anche in coppia. Cio' che davvero non riesco a fare e' accettare le imposizioni della mia ragazza che mi dice di isolarla da sua madre, dai genitori e dai suoi amici.
Ogni tanto, parliamo di una volta o due ogni mese, passo anch'io con lei a casa dei suoi a salutarli, ma pur non avendo nessun problema con loro preferisco mantenere la mia riservatezza e le distanze visto che vivo con lei a casa sua per scelta anche sua.
Oltre alla famiglia ieri mi ha anche rinfacciato il fatto di non vedere le sue amiche e di non farle compagnia alle serate con le sue amiche e relativi mariti e/o partners...Io non le impedisco di andare ma davvero non riesco a far finta di godere la compagnia di persone che davvero non rientrano nelle mie simpatie, ma la lascio tranquillamente decidere se andare da sola, ma non accetta. Sembra che ciò ci porti spesso a ponderare ipotesi che si avvicinano anche alla fine definitiva della relazione stessa...non è infatti la prima volta di discutere e arrivare al punto di parlare di lasciarsi...litighiamo praticamente ogni giorno e non so se lasciar che finisca tutto o cercare di farle capire che non posso, non so e non voglio diventare un altro...mi puo' dare un piccolo consiglio...io non so se riuscirei ad essere me stesso se continuassi a fare cose a me non gradite.
Lavoro dalle 7 di mattino alle 7 di sera....diciamo che il mio tempo libero avrei davvero una grande necessita' di ricaricare le batterie, il semplice far nulla, senza oneri o doveri, meritare un pò di serenita' e pace...mi puo' aiutare
La ringrazio anticipatamente se mi concede una sua visione sul discorso di sopra
Buona Giornata
I.S.
Se posso permettermi volevo un suo piccolo aiuto se me ne concedete la possibilita' visionando velocemente il mio caso.
Sono un uomo di 34 anni fidanzato da 6 mesi con una ragazza di 29. Il mio modo di essere e' abbastanza semplice e sereno e non sono il tipo da uscire la sera per discoteche o socializzare facilmente con persone che non conosco o a me non care. Diciamo che ci metto un pò per dare fiducia a estranei o instaurare relazioni sociali sin dal primo incontro.
Sin dall'inizio della nostra relazione ho sempre fatto presente alla mia ragazza che non ero il tipo da andare spesso a casa dei suoi genitori o vedere alcuni dei suoi amici a me non necessariamente simpatici, ma ho ovviamente lasciato sempre lei libera di decidere di poterlo fare da sola.
Lei mi rinfaccia continuamente il fatto che siamo una coppia e dovremmo farlo insieme, ma io ho pochi amici con i quali sto davvero bene e soprattutto con i quali non condivido una vita molto movimentata, diciamo che le nostre serate si limitano alla pesca, barbecue, pizze, partite a casa di amici, e qualche volta aperitivi anche in coppia. Cio' che davvero non riesco a fare e' accettare le imposizioni della mia ragazza che mi dice di isolarla da sua madre, dai genitori e dai suoi amici.
Ogni tanto, parliamo di una volta o due ogni mese, passo anch'io con lei a casa dei suoi a salutarli, ma pur non avendo nessun problema con loro preferisco mantenere la mia riservatezza e le distanze visto che vivo con lei a casa sua per scelta anche sua.
Oltre alla famiglia ieri mi ha anche rinfacciato il fatto di non vedere le sue amiche e di non farle compagnia alle serate con le sue amiche e relativi mariti e/o partners...Io non le impedisco di andare ma davvero non riesco a far finta di godere la compagnia di persone che davvero non rientrano nelle mie simpatie, ma la lascio tranquillamente decidere se andare da sola, ma non accetta. Sembra che ciò ci porti spesso a ponderare ipotesi che si avvicinano anche alla fine definitiva della relazione stessa...non è infatti la prima volta di discutere e arrivare al punto di parlare di lasciarsi...litighiamo praticamente ogni giorno e non so se lasciar che finisca tutto o cercare di farle capire che non posso, non so e non voglio diventare un altro...mi puo' dare un piccolo consiglio...io non so se riuscirei ad essere me stesso se continuassi a fare cose a me non gradite.
Lavoro dalle 7 di mattino alle 7 di sera....diciamo che il mio tempo libero avrei davvero una grande necessita' di ricaricare le batterie, il semplice far nulla, senza oneri o doveri, meritare un pò di serenita' e pace...mi puo' aiutare
La ringrazio anticipatamente se mi concede una sua visione sul discorso di sopra
Buona Giornata
I.S.
[#1]
Gentile I.S.,
da quanto scrive pare non ci sia molto margine di volontà di cambiamento da parte sua: se alla sua ragazza va bene così, ok, altrimenti non se ne fa nulla.
Comprenderà che per la sua compagna non è uguale far le cose da sola o in sua compagnia. Al di là del piacere di stare con altre persone, c'è il desiderio e la necessità di una condivisione di esperienze stando con loro insieme a Lei.
Questo non significa che debba essere così ad ogni vostra uscita, se a Lei non va. Però è anche comprensibile la posizione della sua ragazza che si trova davanti a sistematici ed irremovibili rifiuti da parte sua.
Il problema sta davvero solo in questo? O dietro a questo si nasconde una relazione che non funziona come vorreste?
Lei ha avuto altre partner in precedenza? Se sì, come sono andate le cose con loro?
da quanto scrive pare non ci sia molto margine di volontà di cambiamento da parte sua: se alla sua ragazza va bene così, ok, altrimenti non se ne fa nulla.
Comprenderà che per la sua compagna non è uguale far le cose da sola o in sua compagnia. Al di là del piacere di stare con altre persone, c'è il desiderio e la necessità di una condivisione di esperienze stando con loro insieme a Lei.
Questo non significa che debba essere così ad ogni vostra uscita, se a Lei non va. Però è anche comprensibile la posizione della sua ragazza che si trova davanti a sistematici ed irremovibili rifiuti da parte sua.
Il problema sta davvero solo in questo? O dietro a questo si nasconde una relazione che non funziona come vorreste?
Lei ha avuto altre partner in precedenza? Se sì, come sono andate le cose con loro?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile utente la sua richiesta meriterebbe di un maggior approfondimento, ad esempio capire quali siano i confini necessari a lei equali alla sua ragazza per stabilire un rapporto di coppia. E' inevitabile che una coppia debba avere dei momenti di condivisione e sarebbe necessario avviare una riflessione piu' profonda su queste differenze che dic di aver con la sua ragazza, per capir se possono essere accettate da entrambi o se e' davvero il caso di porre una fine alla vostra storia. Consiglio di rivolgervi in coppia ad uno psicologo per una consulenza.
Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 04/08/2012.
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