Non accettare le esperienze passate del partner
ho 24, da circa 8 mesi ho una relazione a distanza con un ragazzo di 23 anni. fin dal principio non sono mai riuscito ad accettare il fatto che fino a poco tempo prima che si innamorasse di me, ha avuto frequentissimi rapporti occasionali con parecchi ragazzi e uomini, di cui la maggior parte conosciuti tramite siti di incontri, mentre io ho scoperto l'amore e il sesso con lui.
parecchie sono le cose che non mi piacciono dei suoi trascorsi: il fatto che l'abbia fatto senza preoccuparsi della sua salute, l'avere avuto rapporti con uomini di 35 anni, il sesso violento e fatto con lo scopo di umiliare queste persone, l'ingenuità, l'ignoranza e l'immaturità con cui ha fatto tutto, la sua fisicità inadatta al ruolo (è piccolo e gracile, dimostra meno anni di quelli che ha, come può una persona sentirsi attratta esclusivamente dal punto di vista sessuale da lui?), il rischio di essere stuprato... molte cose le so perché purtroppo spinto da una curiosità morbosa mi sono fatto raccontare un po' più nel dettaglio, ed alcuni di quegli individui li ho visti (sempre tramite la rete). ne abbiamo parlato, io sono stato malissimo, lui si è reso conto di aver commesso degli errori. dopo un po' pensavo di aver superato tutto, invece ci sono ricaduto di nuovo e sto male come mai sono stato in vita mia. adesso si è affacciato un nuovo pensiero "malsano" nella mia mente: ho pensato che, dal momento che non ho mai avuto esperienze, potrebbe essere questo dislivello tra noi due una possibile causa, quindi sarebbe meglio separarmi da lui per un periodo non troppo lungo e provare "altro". c'è da dire che prima di incontrarlo non mi sono mai dedicato a me stesso, vivendo nella repressione, sentendomi a disagio e inadeguato, ecco come mai non mi sono mai avvicinato ad un'altra persona. adesso però ho paura dei rimpianti che presto o tardi potrebbero presentarsi (il dramma è che non capisco se questo rimpianto che avverto ora è reale o si tratta di un meccanismo di difesa). il disagio che provo è mastodontico... spesso dico che tutto finirà quando lui si trasferirà nella mia città e lascerà il posto dove vive, che è il centro dei suoi ricordi e dei suoi trascorsi.
so che il passato è passato, sono sicuro che per lui sono speciale, sono innamorato, ma nonostante tutto non riesco a disfarmi di questo peso che mi sta consumando (ci sono anche problemi di disfunzione sessuale da parte mia in certi frangenti dell'atto). chiedo gentilmente il parere degli esperti, grazie anticipatamente.
parecchie sono le cose che non mi piacciono dei suoi trascorsi: il fatto che l'abbia fatto senza preoccuparsi della sua salute, l'avere avuto rapporti con uomini di 35 anni, il sesso violento e fatto con lo scopo di umiliare queste persone, l'ingenuità, l'ignoranza e l'immaturità con cui ha fatto tutto, la sua fisicità inadatta al ruolo (è piccolo e gracile, dimostra meno anni di quelli che ha, come può una persona sentirsi attratta esclusivamente dal punto di vista sessuale da lui?), il rischio di essere stuprato... molte cose le so perché purtroppo spinto da una curiosità morbosa mi sono fatto raccontare un po' più nel dettaglio, ed alcuni di quegli individui li ho visti (sempre tramite la rete). ne abbiamo parlato, io sono stato malissimo, lui si è reso conto di aver commesso degli errori. dopo un po' pensavo di aver superato tutto, invece ci sono ricaduto di nuovo e sto male come mai sono stato in vita mia. adesso si è affacciato un nuovo pensiero "malsano" nella mia mente: ho pensato che, dal momento che non ho mai avuto esperienze, potrebbe essere questo dislivello tra noi due una possibile causa, quindi sarebbe meglio separarmi da lui per un periodo non troppo lungo e provare "altro". c'è da dire che prima di incontrarlo non mi sono mai dedicato a me stesso, vivendo nella repressione, sentendomi a disagio e inadeguato, ecco come mai non mi sono mai avvicinato ad un'altra persona. adesso però ho paura dei rimpianti che presto o tardi potrebbero presentarsi (il dramma è che non capisco se questo rimpianto che avverto ora è reale o si tratta di un meccanismo di difesa). il disagio che provo è mastodontico... spesso dico che tutto finirà quando lui si trasferirà nella mia città e lascerà il posto dove vive, che è il centro dei suoi ricordi e dei suoi trascorsi.
so che il passato è passato, sono sicuro che per lui sono speciale, sono innamorato, ma nonostante tutto non riesco a disfarmi di questo peso che mi sta consumando (ci sono anche problemi di disfunzione sessuale da parte mia in certi frangenti dell'atto). chiedo gentilmente il parere degli esperti, grazie anticipatamente.
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Gentile Utente,
mi corregga se sbaglio, ma mi sembra di aver capito che finora la relazione è solo virtuale e che Lei comunque non ha esperienze fisiche reali per cui sembrerebbe che Lei stia raccolgiendo informazioni prima di compiere il grande passo.
Delle volte si osservano le persone per imparare a fare quello che fanno loro (imitazione), specialmente quando fanno qualcosa che noi non facciamo e vorremmo fare. Delle volte, però, l'interesse che si prova per una persona è motivato dal vedere cosa non fare e cosa evitare. Si studiano le esperienze altrui per evitare errori ed imparare.
E non è detto che siamo in grado di distinguere perchè abbiamo tanta curiosità.
Il passato ci fornisce informazioni sulla provenienza, ma non è detto che sia anche indicatore del dove andiamo. Però un passato fatto di tanti episodi, allora potrebbe effettivamente essere predittore di quel che succederà.
Ora, il discorso non può essere sviluppato più di tanto, se non c'è un incontro di persona, e questo vale sia per il suo partner distante, che per una eventuale valutazione della situazione, che può essere fatta solo di persona.
In questo caso, difficilmente il virtuale potrà dare tutte le risposte che il reale fornisce, sia nella sua relazione con il partner, sia anche nella valutazione e del *peso <mentale> che la consuma* e delle disfunzioni sessuali: solo una visita da un andrologo e da uno psicologo potranno darle delle corrette indicazioni per valutare il tipo di intervento per risolvere i problemi
mi corregga se sbaglio, ma mi sembra di aver capito che finora la relazione è solo virtuale e che Lei comunque non ha esperienze fisiche reali per cui sembrerebbe che Lei stia raccolgiendo informazioni prima di compiere il grande passo.
Delle volte si osservano le persone per imparare a fare quello che fanno loro (imitazione), specialmente quando fanno qualcosa che noi non facciamo e vorremmo fare. Delle volte, però, l'interesse che si prova per una persona è motivato dal vedere cosa non fare e cosa evitare. Si studiano le esperienze altrui per evitare errori ed imparare.
E non è detto che siamo in grado di distinguere perchè abbiamo tanta curiosità.
Il passato ci fornisce informazioni sulla provenienza, ma non è detto che sia anche indicatore del dove andiamo. Però un passato fatto di tanti episodi, allora potrebbe effettivamente essere predittore di quel che succederà.
Ora, il discorso non può essere sviluppato più di tanto, se non c'è un incontro di persona, e questo vale sia per il suo partner distante, che per una eventuale valutazione della situazione, che può essere fatta solo di persona.
In questo caso, difficilmente il virtuale potrà dare tutte le risposte che il reale fornisce, sia nella sua relazione con il partner, sia anche nella valutazione e del *peso <mentale> che la consuma* e delle disfunzioni sessuali: solo una visita da un andrologo e da uno psicologo potranno darle delle corrette indicazioni per valutare il tipo di intervento per risolvere i problemi
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#4]
Gentile Utente,
a me era sembrato di capire che ci fosse distanza tra di voi, e la domanda della collega, conferma.
Al di là di questo particolare, di fondo resta la questione che Lei pone domande molto complesse e profonde, e probabilmente di fondo si sta chiedendo chi è questa persona e perchè l'ha avvicinata.
La Sua "curiosità morbosa" nel cercare informazioni su di lui, secondo me e secondo un'ottica ericksoniana, potrebbe essere motivata dalla *paura dello sconosciuto* intesa come *campanello d'allarme* sulle intenzioni di una persona *spericolata* e, quindi, per Lei potenzialmente pericolosa.
Ci possono essere anche idee ambivalenti rigurado a questa persona, per cui una parte di Lei ne è attratta, ed una parte la teme.
Ecco quindi che il *non accettare le esperienze passate del partner*, specialmente in un partner che è stato importante, potrebbe essere una forma soft per entrare in contatto con quella parte di timore legata ad una persona così diversa da Lei.
Però, Le ripeto, è difficile comprendere on-line anche quali emozioni Lei prova mentre racconta queste cose, e quindi comprendere la profondità e la complessità di quello che sta vivendo adesso, e questo sicuramente è più facile e rapido di persona, quindi recandosi da uno specialista. Comprendo anche che il periodo estivo, rende anche difficile trovare uno specialista!
Non so se sono stato chiaro e comprensibile e se queste parole le sono di stimolo per riflettere.
a me era sembrato di capire che ci fosse distanza tra di voi, e la domanda della collega, conferma.
Al di là di questo particolare, di fondo resta la questione che Lei pone domande molto complesse e profonde, e probabilmente di fondo si sta chiedendo chi è questa persona e perchè l'ha avvicinata.
La Sua "curiosità morbosa" nel cercare informazioni su di lui, secondo me e secondo un'ottica ericksoniana, potrebbe essere motivata dalla *paura dello sconosciuto* intesa come *campanello d'allarme* sulle intenzioni di una persona *spericolata* e, quindi, per Lei potenzialmente pericolosa.
Ci possono essere anche idee ambivalenti rigurado a questa persona, per cui una parte di Lei ne è attratta, ed una parte la teme.
Ecco quindi che il *non accettare le esperienze passate del partner*, specialmente in un partner che è stato importante, potrebbe essere una forma soft per entrare in contatto con quella parte di timore legata ad una persona così diversa da Lei.
Però, Le ripeto, è difficile comprendere on-line anche quali emozioni Lei prova mentre racconta queste cose, e quindi comprendere la profondità e la complessità di quello che sta vivendo adesso, e questo sicuramente è più facile e rapido di persona, quindi recandosi da uno specialista. Comprendo anche che il periodo estivo, rende anche difficile trovare uno specialista!
Non so se sono stato chiaro e comprensibile e se queste parole le sono di stimolo per riflettere.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 04/08/2012.
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