Essere gay o no
Salve a tutti... sono un po ' di giorni che ho la paura di essere o diventare gay... Premetto che non sono omofobo, rispetto gli omosessuali ma non ho li ho mai invidiati... a dire il vero questa fobia la ho da quando ero piccolo, in fondo io ho sempre immaginato la mia vita al fianco di una donna, solo che ultimamente tendo a mettermi alla prova vedendo l'erezione (cosa che ritengo sbagliata ma è come se non ne potessi fare a meno).. mi sono sempre masturbato su video di donne nude e non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di provare esperienze con un uomo, inoltre ho anche notato che quando esco con i miei amici (ragazze incluse) è come se io fossi veramente attratto dal sesso femminile, nel senso che è come se cercassi contatto fisico e di stringere rapporti più intensi... fin qua non si regiustrano problemi ma andiamo al dunque, l'altro giorno vagavo su facebook tranquillamente e notai che in una pagina era stata pubblicata la foto di un pene eretto, in quel momento mi è venuto da mettermi alla prova facendo questo ragionamento "Se il mio pene diventa eretto allora potrebbe esserci il problema" e allora provando il mio pene si è eretto... da lì ho avuto un'ansia terribile ed ho cominciatoa disperarmi facendomi mille problemi e pensando "ma come è possibile se io ecc... ecc..." che poi effettivamente quando mi masturbavo non mi è mai venuto in mente una fantasia con lo stesso sesso... anzi... a dire il vero mi è capitato di fare fantasie su una ragazza che a me non piace, che non vorrei avere un rapporto nemmeno se fosse l'ultima donna sulla terra, eppure provavo piacere... è stranissima come cosa, mi sento sempre più confuso ma più che altro sono impaurito da quel che è successo... anche perchè ogni volta che esco e vedo una coppietta tendo a fissare per prima la ragazza... dunque, sto cercando cortesemente una parola per rendermi sicuro da voi esperti... un grazie in anticipo a chi mi risponderà
Saluti
Saluti
[#1]
Gentile Ragazzo,
alla base delle sue richieste dell'ultimo mese c'è un elemento comune: l'ansia.
L'unico modo efficace per porvi rimedio è quello di rivolgersi di persona ad uno psicologo per una valutazione psicodiagnostica e un'eventuale presa in carico terapeutica.
Rivolgendosi allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare della sua ASL potrà effettuare degli incontri gratuiti e ricevere indicazioni personalizzate in merito.
Cordialmente,
alla base delle sue richieste dell'ultimo mese c'è un elemento comune: l'ansia.
L'unico modo efficace per porvi rimedio è quello di rivolgersi di persona ad uno psicologo per una valutazione psicodiagnostica e un'eventuale presa in carico terapeutica.
Rivolgendosi allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare della sua ASL potrà effettuare degli incontri gratuiti e ricevere indicazioni personalizzate in merito.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa la ringrazio, sì è un problema... ma ancora più grande è il fatto che non so come parlarne con i miei genitori, del resto, mi potrebbe dire cortesemente cosa ne pensa di questo ultimo consulto? Cioè... so che dovrei parlarne personalmente con uno psicologo... ma del resto a primo impatto cosa mi può dire?
[#3]
Dalla sua scheda anagrafica si evince che Lei è maggiorenne (vero?), pertanto se per ora non se la sente, può rimandare il fatto di parlarne con i suoi genitori ad un secondo tempo.
Tanto più se si rivolge ad un servizio consultoriale gratuito, per cui non deve chiedere loro denaro per farlo.
Che cosa la blocca nel comunicare a mamma e papà che ha problemi d'ansia che si ripercuotono in vari aspetti della sua esistenza e che le fanno vivere male la sua giovane età? E che, dimostrando responsabilità e maturità, ha deciso di affrontarli nella sede più adeguata?
Tanto più se si rivolge ad un servizio consultoriale gratuito, per cui non deve chiedere loro denaro per farlo.
Che cosa la blocca nel comunicare a mamma e papà che ha problemi d'ansia che si ripercuotono in vari aspetti della sua esistenza e che le fanno vivere male la sua giovane età? E che, dimostrando responsabilità e maturità, ha deciso di affrontarli nella sede più adeguata?
[#5]
(..)in quel momento mi è venuto da mettermi alla prova facendo questo ragionamento (..)
questa lettura le sarà utile per capire cosa potrebbe esserle successo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
saluti
questa lettura le sarà utile per capire cosa potrebbe esserle successo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#6]
Gentile utente,
quello che le è successo potrebbe rientrare nella normalità. Ognuno di noi è in qualche modo attratto dal proprio sesso. Dovrebbe essere lei a capire se, quello che per tutti è normale, è stato ingigantito da lei, con conseguente fissazione del pensiero sulla questione. Magari ha visto un problema dove non c'era e si è spaventato. Se è così, magari il problema è solo una sua forte ansia, come diceva il collega, e non l'omosessualità in genere. Per capire bene dovremmo conoscerla meglio, sapere il suo sistema di credenze, di pensieri, la sua storia personale...
quello che le è successo potrebbe rientrare nella normalità. Ognuno di noi è in qualche modo attratto dal proprio sesso. Dovrebbe essere lei a capire se, quello che per tutti è normale, è stato ingigantito da lei, con conseguente fissazione del pensiero sulla questione. Magari ha visto un problema dove non c'era e si è spaventato. Se è così, magari il problema è solo una sua forte ansia, come diceva il collega, e non l'omosessualità in genere. Per capire bene dovremmo conoscerla meglio, sapere il suo sistema di credenze, di pensieri, la sua storia personale...
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#8]
Parlavo in termini di normale curiosità. Se è un pensiero che l'ha sfiorata una volta, potrebbe essere semplice curiosità per qualcosa di insolito. Se invece i pensieri sono ricorrenti allora si può pensare in termini diversi. Se lei lo ha pensato una volta, si è spaventato, e ci pensa solo a seguito di questo spavento allora non mi starei a preoccupare. Se sono pensieri ricorrenti allora cambia tutto. Lei cosa ne pensa?
[#9]
Ex utente
Beh... Prima ero tranquillo, nel senso che non mettevo in crisi il mio orientamento sessuale... ora come vedo una qualsiasi figura maschile magari che trovo "bella" mi viene da mettermi alla prova cercando di capire le mie reazioni su questo dove poi però non riesco a capire che effetto mi faccia e ciò mi rende ancora più confuso. Ultimamente mi è ricapitato di masturbarmi e lo facevo facendo fantasie sessuali di sesso opposto però la "fobia" persiste e mi viene da ripercorrere tutta la mia vita sessuale cercando di analizzare tutto quanto anche un semplicissimo gesto affettivo che ho avuto con persone di qualsiasi sesso. Del resto mentre mi masturbavo non mi è mai passato per l'anticamera del cervello fare fantasie sullo stesso sesso. Vorrei dunque porvi una domanda ma l'orientamento sessuale in base a cosa si giudica? Esso è presente dalla nascita o è qualcosa che sorge in una certa fase di vita? Tornando a prima trovo anche che quando mi "metto alla prova" sento come se il cervello si suggestionasse a provare piacere anche se realmente non è quello che sente. Attendo con anasia una vostra risposta, cordiali saluti.
[#11]
Ex utente
"in quel momento mi è venuto da mettermi alla prova facendo questo ragionamento "Se il mio pene diventa eretto allora potrebbe esserci il problema" e allora provando il mio pene si è eretto..."
Riguardo a quando dissi questo volevo chiedervi ancora: è possibile che l'ansia possa creare questi scherzetti suggestionando a fare queste cose anche se non le si farebbero nella realtà?
Riguardo a quando dissi questo volevo chiedervi ancora: è possibile che l'ansia possa creare questi scherzetti suggestionando a fare queste cose anche se non le si farebbero nella realtà?
[#12]
Gentile Ragazzo,
per orientamento sessuale si intende verso quale sesso ci si direziona quando si pensa ad un partner. Indicatori di orientamento possono essere vari, ad esempio: l'innamoramento, le fantasie sessuali, i legami d’amore, il progetto di vita (famiglia, figli...)
Rispetto alla sua origine, per ora esistono solo delle ipotesi, secondo cui sarebbero implicati sia fattori biologici sia fattori ambientali.
Di certo non "si diventa", né "si sceglie" di essere omosessuali o eterosessuali, ma ci si riconosce in un orientamento piuttosto che in un altro man mano che si cresce.
In quanto Lei scrive resta però preponderante l'ansia che accompagna i suoi pensieri e che sottosta al meccanismo ossessivo descritto nell'articolo suggeritole dal dott. De Vincentiis.
Effettivamente l'ansia di "scherzetti" ne fa tanti: il modo migliore di chiarirsi le idee e far luce sulla sua situazione resta quello già indicatole in precedenza, ossia discuterne di persona con uno psicologo. Con tutta la buona volontà, non è qui che risolverà la questione.
Nel seguente link troverà un elenco di strutture a cui può tranquillamente rivolgersi per una consultazione gratuita, per cui non è necessaria né impegnativa del medico, né consenso dei genitori:
http://www.vitadidonna.it/sanita/3756-provincia-di-roma-consultori-per-i-giovani.html
Nella speranza di esserle stata utile, le rinnovo i miei saluti.
per orientamento sessuale si intende verso quale sesso ci si direziona quando si pensa ad un partner. Indicatori di orientamento possono essere vari, ad esempio: l'innamoramento, le fantasie sessuali, i legami d’amore, il progetto di vita (famiglia, figli...)
Rispetto alla sua origine, per ora esistono solo delle ipotesi, secondo cui sarebbero implicati sia fattori biologici sia fattori ambientali.
Di certo non "si diventa", né "si sceglie" di essere omosessuali o eterosessuali, ma ci si riconosce in un orientamento piuttosto che in un altro man mano che si cresce.
In quanto Lei scrive resta però preponderante l'ansia che accompagna i suoi pensieri e che sottosta al meccanismo ossessivo descritto nell'articolo suggeritole dal dott. De Vincentiis.
Effettivamente l'ansia di "scherzetti" ne fa tanti: il modo migliore di chiarirsi le idee e far luce sulla sua situazione resta quello già indicatole in precedenza, ossia discuterne di persona con uno psicologo. Con tutta la buona volontà, non è qui che risolverà la questione.
Nel seguente link troverà un elenco di strutture a cui può tranquillamente rivolgersi per una consultazione gratuita, per cui non è necessaria né impegnativa del medico, né consenso dei genitori:
http://www.vitadidonna.it/sanita/3756-provincia-di-roma-consultori-per-i-giovani.html
Nella speranza di esserle stata utile, le rinnovo i miei saluti.
[#14]
Di una genesi in parte genetica e in parte no: basti vedere le coppie di gemelli omozigoti che condividono il medesimo corredo genetico, ma che nel caso in cui uno dei due abbia un orientamento di tipo omosessuale, non è detto lo abbia anche l'altro.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 2.5k visite dal 03/08/2012.
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