Accontentarsi del primo che capita?
Spiego brevemente la mia storia. Ho 30 anni e non ho mai avuto storie d'amore soddisfacenti ( o meglio non ne ho proprio avute, a parte una di 3 mesi che si è sviluppata mentre lui era all'estero e che è finita una volta che è tornato, per cui ho vissuto poco o niente. ). Ora il mio senso di solitudine è tale che mi sta passando per la testa una cosa che non ho mai considerato prima, e cioè accontentarmi del primo che si propone ( sempre se ce ne sarà uno ). Sono stanca di lottare, rincorrere persone, cercare di conoscere qualcuno, voglio solo vivere tranquilla e senza l'ansia del non piacere, del rifiuto, dell' inseguimento infruttuoso. Purtroppo da sola non sto bene, voglio e necessito qualcuno accanto ma per me trovare qualcuno si dimostra impossibile... Che devo fare?
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, cosa ha fatto finora per trovare una persona cui stare accanto? Secondo lei, quali ostacoli si alzano tra lei e le altre persone?
Ci dice di non aver mai avuto una storia d'amore. Ma di relazioni anche di breve durata ce ne sono state?
Ci sono state persone che l'hanno corteggiata nella sua vita?
Se una persona le piace, lei cosa fa?
Cordialmente
Ci dice di non aver mai avuto una storia d'amore. Ma di relazioni anche di breve durata ce ne sono state?
Ci sono state persone che l'hanno corteggiata nella sua vita?
Se una persona le piace, lei cosa fa?
Cordialmente
[#2]
Gentile Ragazza,
la ringrazio della fiducia riposta nel servizio di Medicitalia.
Dal Suo racconto emerge quanto sia difficile vivere la condizione di persona "single" alla sua giovane età..ma le sue parole fanno riflettere pure sul significato che attribuisce alla dimensione di coppia. "Da soli non si sta bene", ci dice, e dice anche che vorrebbe stare più tranquilla e senza l'ansia di dover rincorrere le persone.
Ora il "gioco "delle parti, in una relazione amorosa, richiede una buona dose di coraggio.. bisogna saper "lottare" fin tanto da arrivare a disarmarsi, non aver paura dei propri limiti e di come ti può vedere l'altro... ecco perchè non è facile arrivare ad una relazione "autentica" con l'eventuale parner. Detto questo, ora provi a chiedersi quanto le costerebbe affrontare una scelta del genere.
Si chieda infine se l'avere "qualcuno accanto" potrebbe invece riferirsi ad un più generale bisogno di migliorare le sue relazioni sociali. Ovviamente, il supporto affettivo potrebbe venire anche dalla rete sociale (amici, colleghi lavoro..) fuori da un eventuale progetto di coppia e bastare a riempire il senso di solitudine che Lei dice di vivere.
Spero di esserLe stata utile.
la ringrazio della fiducia riposta nel servizio di Medicitalia.
Dal Suo racconto emerge quanto sia difficile vivere la condizione di persona "single" alla sua giovane età..ma le sue parole fanno riflettere pure sul significato che attribuisce alla dimensione di coppia. "Da soli non si sta bene", ci dice, e dice anche che vorrebbe stare più tranquilla e senza l'ansia di dover rincorrere le persone.
Ora il "gioco "delle parti, in una relazione amorosa, richiede una buona dose di coraggio.. bisogna saper "lottare" fin tanto da arrivare a disarmarsi, non aver paura dei propri limiti e di come ti può vedere l'altro... ecco perchè non è facile arrivare ad una relazione "autentica" con l'eventuale parner. Detto questo, ora provi a chiedersi quanto le costerebbe affrontare una scelta del genere.
Si chieda infine se l'avere "qualcuno accanto" potrebbe invece riferirsi ad un più generale bisogno di migliorare le sue relazioni sociali. Ovviamente, il supporto affettivo potrebbe venire anche dalla rete sociale (amici, colleghi lavoro..) fuori da un eventuale progetto di coppia e bastare a riempire il senso di solitudine che Lei dice di vivere.
Spero di esserLe stata utile.
Dr.ssa Alessandra VAROTTO
psicologa clinico dinamica indirizzo comunità
Iscritta all'albo Regione Veneto n.7550
www.studiovarotto.com
[#4]
Utente
Gentile dottor Calì, a me sembra di aver fatto tutto il possibile ( o almeno, il possibile che conosco ) per trovare una persona. Compreso un grande lavoro su di me di cambiamento sia fisico che caratteriale. Ammetto di non avere queste grandi amicizie e di essere parecchio sola anche da quel punto di vista. Nonostante io cerchi di analizzarmi quanto più obiettivamente possibile, non riesco a trovare una spiegazione a questa situazione. Ammetto che attualmente anche il mio umore sta risentendo parecchio per questa situazione, non riuscendo quindi ad esprimere totalmente la mia personalità. Una sorta di chiusura, che non mi fa sicuramente bene ma che stando così male è per me inevitabile.
No non ho avuto relazioni nella mia vita, nemmeno di breve durata, e nessuno mi ha mai corteggiato nemmeno superficialmente. Sicuramente questo pesa, oltre alla situazione attuale questo passato fatto di nulla ed il non aver vissuto niente peggiora le cose.
Per rispondere alla sua ultima domanda, se una persona mi piace io faccio di tutto. Mi sono sempre dichiarata e proposta, cercando la persona e facendogli capire il mio interesse sempre, per poi arrivare a dichiararmi, sempre inutilmente. Mi sembra di lottare contro i mulini a vento.
Gentile dottoressa Varotto, sicuramente le mie relazioni sociali influiscono. Sinceramente, non ritengo di avere amicizie vere. Se ci sono o meno per le persone è uguale ( e non sono idee che mi sono messa in testa io, ma valutazioni a chiari comportamenti degli altri nei miei confronti ). Io cerco sempre di propormi al meglio ( anche se non sta a me dirlo ), certo ho un carattere poco aperto e come se non bastasse questa cosa mi fa soffrire talmente da provocarmi malumori e momenti di asocialità che certamente non aiutano. Mi sento sbagliata e diversa dagli altri e ormai anche solo camminare per strada e vedere persone mano nella mano mi crea problemi.
Gentile dottoressa Fumagalli, sì sarei pronta a rischiare una relazione non perfetta, come dice lei, pur di avere qualcuno accanto. Quasi uno "stare meno peggio", visto che a quanto pare non mi è data la possibilità di vivere una relazione con una persona che mi piaccia.
Vi ringrazio comunque per le vostre risposte.
No non ho avuto relazioni nella mia vita, nemmeno di breve durata, e nessuno mi ha mai corteggiato nemmeno superficialmente. Sicuramente questo pesa, oltre alla situazione attuale questo passato fatto di nulla ed il non aver vissuto niente peggiora le cose.
Per rispondere alla sua ultima domanda, se una persona mi piace io faccio di tutto. Mi sono sempre dichiarata e proposta, cercando la persona e facendogli capire il mio interesse sempre, per poi arrivare a dichiararmi, sempre inutilmente. Mi sembra di lottare contro i mulini a vento.
Gentile dottoressa Varotto, sicuramente le mie relazioni sociali influiscono. Sinceramente, non ritengo di avere amicizie vere. Se ci sono o meno per le persone è uguale ( e non sono idee che mi sono messa in testa io, ma valutazioni a chiari comportamenti degli altri nei miei confronti ). Io cerco sempre di propormi al meglio ( anche se non sta a me dirlo ), certo ho un carattere poco aperto e come se non bastasse questa cosa mi fa soffrire talmente da provocarmi malumori e momenti di asocialità che certamente non aiutano. Mi sento sbagliata e diversa dagli altri e ormai anche solo camminare per strada e vedere persone mano nella mano mi crea problemi.
Gentile dottoressa Fumagalli, sì sarei pronta a rischiare una relazione non perfetta, come dice lei, pur di avere qualcuno accanto. Quasi uno "stare meno peggio", visto che a quanto pare non mi è data la possibilità di vivere una relazione con una persona che mi piaccia.
Vi ringrazio comunque per le vostre risposte.
[#5]
Gentile Ragazza,
Le manca tanto l'idea di vivere la quotidianità della coppia, quel camminare mano nella mano per strada...
Mi creda, l'unico modo per vivere questo è proiettarsi sulla relazione "autentica" con l'altro, farlo con spontaneità a rischio di perderci ancora.. ma bisogna abbattere le "barriere", la paura di non piacere e non piacersi...Non tema dunque il confronto e vedrà che quel lottare contro i mulini a vento prima o poi finirà.. Lotti fino in fondo e non si arrenda perchè ha tutto il diritto di vivere con serenità.
Sento che sta soffrendo e mi spiace molto perchè non riesce ad essere se stessa come vorrebbe... Indubbiamente il sostegno di un esperto Le sarebbe di beneficio per migliorare il suo benessere e la sua vita di relazione.
In questo senso, mi sentirei di raccomandarLe di rivolgersi ad uno psicologo per cominciare con lui/lei un percorso mirato al sostegno della Sua autostima. Ecco allora che Il lavoro insieme avrebbe col tempo ricadute positive anche sul versante affettivo e relazionale. L'importante è avere la fiducia e l'umilità di dire che si ha bisogno d'aiuto.
Un caro saluto
Le manca tanto l'idea di vivere la quotidianità della coppia, quel camminare mano nella mano per strada...
Mi creda, l'unico modo per vivere questo è proiettarsi sulla relazione "autentica" con l'altro, farlo con spontaneità a rischio di perderci ancora.. ma bisogna abbattere le "barriere", la paura di non piacere e non piacersi...Non tema dunque il confronto e vedrà che quel lottare contro i mulini a vento prima o poi finirà.. Lotti fino in fondo e non si arrenda perchè ha tutto il diritto di vivere con serenità.
Sento che sta soffrendo e mi spiace molto perchè non riesce ad essere se stessa come vorrebbe... Indubbiamente il sostegno di un esperto Le sarebbe di beneficio per migliorare il suo benessere e la sua vita di relazione.
In questo senso, mi sentirei di raccomandarLe di rivolgersi ad uno psicologo per cominciare con lui/lei un percorso mirato al sostegno della Sua autostima. Ecco allora che Il lavoro insieme avrebbe col tempo ricadute positive anche sul versante affettivo e relazionale. L'importante è avere la fiducia e l'umilità di dire che si ha bisogno d'aiuto.
Un caro saluto
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Psicologo, Psicoterapeuta
>>Ammetto di non avere queste grandi amicizie e di essere parecchio sola anche da quel punto di vista
Gentile signora, mi vengono in mente diverse ipotesi. chiedo a lei se si riconosce in una o più di queste ipotesi, e se può fornirci qualche dettaglio in più.
E' possibile che lei sperimenti una difficoltà a stringere e mantenere rapporti interpersonali stabili e duraturi. Potrebbe essere una difficoltà recente, e magari prima aveva molti amici, o comunque amicizie stabili, oppure accompagnarla da molto tempo.
E' anche possibile che lei frequenti ambienti poco compatibili con il suo modo di stabilire e curare i rapporti: ad esempio, potrebbe frequentare ambienti molto rilassati e comportarsi in modo rigido, o al contrario muoversi in modo amichevole e rilassato in ambienti molto rigidi ed attenti all'etichetta.
Oppure potrebbe aver sperimentato delle delusioni che la tengono "sul chi vive", ed essere percepita dagli altri come diffidente.
O anche concedere troppo agli altri, magari dando loro "tutto", per poi rimanere con un pugno di mosche in mano.
Qualcuna di queste ipotesi descrive la sua esperienza?
Gentile signora, mi vengono in mente diverse ipotesi. chiedo a lei se si riconosce in una o più di queste ipotesi, e se può fornirci qualche dettaglio in più.
E' possibile che lei sperimenti una difficoltà a stringere e mantenere rapporti interpersonali stabili e duraturi. Potrebbe essere una difficoltà recente, e magari prima aveva molti amici, o comunque amicizie stabili, oppure accompagnarla da molto tempo.
E' anche possibile che lei frequenti ambienti poco compatibili con il suo modo di stabilire e curare i rapporti: ad esempio, potrebbe frequentare ambienti molto rilassati e comportarsi in modo rigido, o al contrario muoversi in modo amichevole e rilassato in ambienti molto rigidi ed attenti all'etichetta.
Oppure potrebbe aver sperimentato delle delusioni che la tengono "sul chi vive", ed essere percepita dagli altri come diffidente.
O anche concedere troppo agli altri, magari dando loro "tutto", per poi rimanere con un pugno di mosche in mano.
Qualcuna di queste ipotesi descrive la sua esperienza?
[#8]
Utente
Gentili dottoressa Varotto e dottoressa Fumagalli, ho già chiesto consulto ad uno psicologo e purtroppo, non avendo mezzi economici tali da permettermi dei consulti privati, ho dovuto rivolgermi al consultorio della ASL. Mi sono rivolta a voi anche per questo motivo.. Non sono rimasta molto soddisfatta dal servizio, comunque evito di dilungarmi per rispetto del professionista che mi è stato assegnato.
Gentile dottor Calì, direi che praticamente tutte le ipotesi indicate corrispondono alla mia situazione, particolarmente l'ultima e la penultima. Ed aggiungo che è sempre stato così, nell'adolescenza avevo un carattere parecchio difficile ( causato anche da episodi di prese in giro e non accettazione da parte dei coetanei ), ho cercato di migliorarmi il più possibile, anche se il dover sopportare la solitudine ha aggravato il tutto. Più che amici, le persone che ho "accanto" ora le chiamerei conoscenze.
Gentile dottor Calì, direi che praticamente tutte le ipotesi indicate corrispondono alla mia situazione, particolarmente l'ultima e la penultima. Ed aggiungo che è sempre stato così, nell'adolescenza avevo un carattere parecchio difficile ( causato anche da episodi di prese in giro e non accettazione da parte dei coetanei ), ho cercato di migliorarmi il più possibile, anche se il dover sopportare la solitudine ha aggravato il tutto. Più che amici, le persone che ho "accanto" ora le chiamerei conoscenze.
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Psicologo, Psicoterapeuta
>>ho già chiesto consulto ad uno psicologo e purtroppo, non avendo mezzi economici tali da permettermi dei consulti privati, ho dovuto rivolgermi al consultorio della ASL. Mi sono rivolta a voi anche per questo motivo.. Non sono rimasta molto soddisfatta dal servizio, comunque evito di dilungarmi per rispetto del professionista che mi è stato assegnato.
Ha mai contattato degli psicologi/psicoterapeuti in ambito privato? Non tutti propongono prezzi proibitivi.
Inoltre, alcune scuole di specializzazione propongono delle consulenze gratuite o a prezzo molto contenuto con degli specializzandi, che bilanciano la relativa mancanza di esperienza con una supervisione da parte di docenti esperti.
Anche questa potrebbe essere una possibilità.
>>nell'adolescenza avevo un carattere parecchio difficile ( causato anche da episodi di prese in giro e non accettazione da parte dei coetanei ), ho cercato di migliorarmi il più possibile, anche se il dover sopportare la solitudine ha aggravato il tutto
Mi spiace che sia stato così difficile, per lei. L'adolescenza è un periodo difficile per molti di noi, ma se la propria vita di relazione non è quella che desideravamo può essere davvero parecchio doloroso, ed "indurire" le persone.
Mi permetto un unico appunto. Il termine "migliorarmi" a me non piace. Le spiego perchè.
Non si tratta, dal mio punto di vista, di diventare "migliori". Forse più abili, sì; più capaci, può darsi. Ma "migliori" no.
Il valore personale degli esseri umani non dipende da quanto sono bravi a tenere rapporti con gli altri. Altrimenti, ci sarebbero persone di serie "A" e persone di serie "B".
Che lei si sia sforzata di migliorare alcune sue abilità, è un'importante percorso, che forse ha ancora parecchie sorprese in serbo per lei. Ma che questo la renderà "migliore", mi permetta di metterlo in discussione. Perchè forse non c'è proprio nulla da "migliorare", in un essere umano: mica siamo macchine! ^___^
Non si arrenda: cerchi aiuto. A volte anche cambiare ambiente, impegnarsi nel volontariato o in attività culturali, cercare di curare la propria socialità in contesti che condividano con lei principi e valori può aiutare.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, noi siamo qui.
Cordialmente
Ha mai contattato degli psicologi/psicoterapeuti in ambito privato? Non tutti propongono prezzi proibitivi.
Inoltre, alcune scuole di specializzazione propongono delle consulenze gratuite o a prezzo molto contenuto con degli specializzandi, che bilanciano la relativa mancanza di esperienza con una supervisione da parte di docenti esperti.
Anche questa potrebbe essere una possibilità.
>>nell'adolescenza avevo un carattere parecchio difficile ( causato anche da episodi di prese in giro e non accettazione da parte dei coetanei ), ho cercato di migliorarmi il più possibile, anche se il dover sopportare la solitudine ha aggravato il tutto
Mi spiace che sia stato così difficile, per lei. L'adolescenza è un periodo difficile per molti di noi, ma se la propria vita di relazione non è quella che desideravamo può essere davvero parecchio doloroso, ed "indurire" le persone.
Mi permetto un unico appunto. Il termine "migliorarmi" a me non piace. Le spiego perchè.
Non si tratta, dal mio punto di vista, di diventare "migliori". Forse più abili, sì; più capaci, può darsi. Ma "migliori" no.
Il valore personale degli esseri umani non dipende da quanto sono bravi a tenere rapporti con gli altri. Altrimenti, ci sarebbero persone di serie "A" e persone di serie "B".
Che lei si sia sforzata di migliorare alcune sue abilità, è un'importante percorso, che forse ha ancora parecchie sorprese in serbo per lei. Ma che questo la renderà "migliore", mi permetta di metterlo in discussione. Perchè forse non c'è proprio nulla da "migliorare", in un essere umano: mica siamo macchine! ^___^
Non si arrenda: cerchi aiuto. A volte anche cambiare ambiente, impegnarsi nel volontariato o in attività culturali, cercare di curare la propria socialità in contesti che condividano con lei principi e valori può aiutare.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, noi siamo qui.
Cordialmente
[#10]
Cara utente,
probabilmente ciò che parla di lei è sia la solitudine che la delusione per essere arrivata a questo bivio della sua vita. Il fatto che non ha instaurato rapporti duraturi con uomini e amici mi fa pensare. Io lavorerei, con l'aiuto di un supporto psicoterapeutico, su questo. Prima di pensare ad avere una relazione duratura ed azzardata perchè non prova a pensare a cosa cerca lei in un uomo e nelle amicizie? Che ne pensa?
Un abbraccio
probabilmente ciò che parla di lei è sia la solitudine che la delusione per essere arrivata a questo bivio della sua vita. Il fatto che non ha instaurato rapporti duraturi con uomini e amici mi fa pensare. Io lavorerei, con l'aiuto di un supporto psicoterapeutico, su questo. Prima di pensare ad avere una relazione duratura ed azzardata perchè non prova a pensare a cosa cerca lei in un uomo e nelle amicizie? Che ne pensa?
Un abbraccio
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#11]
Gentile Ragazza,
mi aggrego a quanto dice il collega Calì.
Bisogna che prenda in mano la situazione
Si è vero, andare dallo psicologo "costa", in tutti i sensi, anche in quello economico. Se ha problemi di finanza, si rivolga al no profit (associazioni, enti,..) vedrà che la sapranno consigliare. Chieda pure all'ordine degli psicologi della sua regione, spieghi che ha difficoltà, senta anche quella campana.
Altre idee non ho .. posso solo dirle che i consulti on line sicuramente sono d'aiuto ma non possono sostituirsi al colloquio o ad un percorso di sostegno mirato a potenziare il benessere personale.
L'"on line" significa lavorare sulla distanza ... senza nulla togliere all'utilità di un servizio come questo, è costretta sempre a fare i conti con una comunicazione diacronica, spezzetata e con i limiti che questa comporta.
Si ricordi che le relazioni interpersonali sono la cosa più preziosa che abbiamo e il pensare di dedicarci del tempo con una persona che si metter al suo fianco per questo, potrà esserLe senz'altro di beneficio.
Un saluto.
mi aggrego a quanto dice il collega Calì.
Bisogna che prenda in mano la situazione
Si è vero, andare dallo psicologo "costa", in tutti i sensi, anche in quello economico. Se ha problemi di finanza, si rivolga al no profit (associazioni, enti,..) vedrà che la sapranno consigliare. Chieda pure all'ordine degli psicologi della sua regione, spieghi che ha difficoltà, senta anche quella campana.
Altre idee non ho .. posso solo dirle che i consulti on line sicuramente sono d'aiuto ma non possono sostituirsi al colloquio o ad un percorso di sostegno mirato a potenziare il benessere personale.
L'"on line" significa lavorare sulla distanza ... senza nulla togliere all'utilità di un servizio come questo, è costretta sempre a fare i conti con una comunicazione diacronica, spezzetata e con i limiti che questa comporta.
Si ricordi che le relazioni interpersonali sono la cosa più preziosa che abbiamo e il pensare di dedicarci del tempo con una persona che si metter al suo fianco per questo, potrà esserLe senz'altro di beneficio.
Un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 9.3k visite dal 02/08/2012.
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