Blocchi psicologici e autostima
Salve, sono una ragazza di 26anni, sposata, vorrei porre una domanda riguardo ad un problema che mi tormenta da un paio di anni..
Da bambina sono sempre stata timida, sono stata presa in giro dagli altri.
Poi nell'adolescenza ho iniziato a dar meno peso al giudizio altrui (all'inizio facendo finta), anche se forse me ne importa ancora troppo.
Ho sempre avuto la passione per il canto e ballo, ma non ho mai studiato per nessuno dei due.
Ora per farla breve, sono sposata e vivo (da 6 anni) con un ragazzo che credo davvero che sia quello giusto, la nostra è una relazione speciale e mi rendo conto che siamo molto più legati di tante coppie.
Ora siamo in un brutto periodo perchè lui non trova lavoro, ma il problema c'era già prima.
Io vorrei cantare per lui, condividere con lui questa parte di me stessa, ma non ci riesco, mi blocco.
Ho provato a pensarci e ripensarci, a cercare di liberare la mente e farlo e basta, ma niente, penso solo che mi vergogno e basta..
Anche nel sesso (mi sono sempre vergognata del mio corpo) ho qualche "blocco" nel farmi guardare, anche se credo che piano piano lo sto superando, abituandomi alla luce accesa intanto..
Io credo che il problema sia lo stesso, mostrarmi a lui, mostrarmi in modo intimo come solo lui può vedere, e davvero mi piacerebbe riuscirci, per me sarebbe un enorme traguardo.
Può essere un fatto d'autostima? troppo alta o troppo bassa? Cosa potrei fare?
Ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Da bambina sono sempre stata timida, sono stata presa in giro dagli altri.
Poi nell'adolescenza ho iniziato a dar meno peso al giudizio altrui (all'inizio facendo finta), anche se forse me ne importa ancora troppo.
Ho sempre avuto la passione per il canto e ballo, ma non ho mai studiato per nessuno dei due.
Ora per farla breve, sono sposata e vivo (da 6 anni) con un ragazzo che credo davvero che sia quello giusto, la nostra è una relazione speciale e mi rendo conto che siamo molto più legati di tante coppie.
Ora siamo in un brutto periodo perchè lui non trova lavoro, ma il problema c'era già prima.
Io vorrei cantare per lui, condividere con lui questa parte di me stessa, ma non ci riesco, mi blocco.
Ho provato a pensarci e ripensarci, a cercare di liberare la mente e farlo e basta, ma niente, penso solo che mi vergogno e basta..
Anche nel sesso (mi sono sempre vergognata del mio corpo) ho qualche "blocco" nel farmi guardare, anche se credo che piano piano lo sto superando, abituandomi alla luce accesa intanto..
Io credo che il problema sia lo stesso, mostrarmi a lui, mostrarmi in modo intimo come solo lui può vedere, e davvero mi piacerebbe riuscirci, per me sarebbe un enorme traguardo.
Può essere un fatto d'autostima? troppo alta o troppo bassa? Cosa potrei fare?
Ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
da una parte sembrerebbe esserci una componente di autostima, che Lei giustamente ha notato, ma sembrerebbe anche esserci un'eccessiva attenzione alla propria reazione ed alcuna attenzione alla reazione di chi la guarda (e che comunque ha deciso di sposarla...).
Canto e ballo sono arti che vanno perfezionate, se non si hanno doti naturali, e diversi programmi tv ormai ci hanno più che confermato che si può imparare a cantare ed a ballare.
Un vecchio film, Sister Act, insegna che le buone intenzioni senza tecnica ed abilità non creano una prestazione artistica dall'origine, ma che con una giusta preparazione ed alcuni accorgimenti tecnici, si può raggiungere l'eccellenza.
Il lavoro e la situazione economica difficile rappresentano in effetti in uno dei motivi più diffusi, in questi giorni, di crisi tra le coppie.
D'accordo che la sua infanzia e la sua adolescenza siano state difficili, ma lei comunque è sopravissuta ed è arrivata ai nostri giorni... come sarebbe, oggi, se fosse stata diversa? Ed in che modo avrebbe voluto essere diversa?
da una parte sembrerebbe esserci una componente di autostima, che Lei giustamente ha notato, ma sembrerebbe anche esserci un'eccessiva attenzione alla propria reazione ed alcuna attenzione alla reazione di chi la guarda (e che comunque ha deciso di sposarla...).
Canto e ballo sono arti che vanno perfezionate, se non si hanno doti naturali, e diversi programmi tv ormai ci hanno più che confermato che si può imparare a cantare ed a ballare.
Un vecchio film, Sister Act, insegna che le buone intenzioni senza tecnica ed abilità non creano una prestazione artistica dall'origine, ma che con una giusta preparazione ed alcuni accorgimenti tecnici, si può raggiungere l'eccellenza.
Il lavoro e la situazione economica difficile rappresentano in effetti in uno dei motivi più diffusi, in questi giorni, di crisi tra le coppie.
D'accordo che la sua infanzia e la sua adolescenza siano state difficili, ma lei comunque è sopravissuta ed è arrivata ai nostri giorni... come sarebbe, oggi, se fosse stata diversa? Ed in che modo avrebbe voluto essere diversa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Ex utente
Si, probabilmente se il mio passato fosse stato diverso, io non sarei come sono, magari sarei meno sensibile (io lo intendo come un pregio), e mi sentirei meno fortunata.. questa è l'impressione che ho..
Magari avrei voluto essere più coraggiosa, avere il coragggio di essere un pò più me stessa forse..
Ed è la stessa cosa che vorrei oggi..
Non ho specificato in effetti che il canto ed il ballo sono due cose che non solo mi appassionano, ma che mi riescono piuttosto bene, anche se ovviamente come dice Lei, non ho una preparazione tecnica e la sicurezza che ne deriva.
Secondo Lei avrei bisogno di un assistenza psicologica? Visto che immagino che non ci sia il coraggio in pillole, forse attraverso un percorso potrei trovare quello che cerco?
La ringrazio.
Magari avrei voluto essere più coraggiosa, avere il coragggio di essere un pò più me stessa forse..
Ed è la stessa cosa che vorrei oggi..
Non ho specificato in effetti che il canto ed il ballo sono due cose che non solo mi appassionano, ma che mi riescono piuttosto bene, anche se ovviamente come dice Lei, non ho una preparazione tecnica e la sicurezza che ne deriva.
Secondo Lei avrei bisogno di un assistenza psicologica? Visto che immagino che non ci sia il coraggio in pillole, forse attraverso un percorso potrei trovare quello che cerco?
La ringrazio.
[#3]
Gentile Utente,
io non solo quale sia l'ideale di persona che vuole raggiungere, e sinceramente sembra essere una persona normale con delle normali problematiche.
Mi ha fatto sorridere il fatto che chieda se ha bisogno di assistenza psicologica, ed ha evocato l'idea del tagliando alla macchina, per cui basta il controllo e lievi aggiustatine e tutto funziona. Questo glielo scrivo, con tutto il rispetto e senza sminuire il senso di preoccupazione che può provare, ma riflette l'idea che tutto sommato sono problemi comuni.
Credo anche che parte del problema nasca dal confronto con modelli di perfezione che ci circondano e che ci vengono presentati come normali, quando in realtà non lo sono affatto, ed anzi generano ed amplificano normali paure, preoccupazioni.
Se vuole andare dallo psicologo, libera di farlo, ma non lo prenda come un'esortazione o come una cosa assolutamente necessaria.
Personalmente Le consiglierei più di leggere qualche libro, tipo "Messaggio per un aquila che si crede un pollo" di Anthony de Mello.
Si offende se le consiglio anche un film di animazione?
Se si, smetta di leggere qui e consideri chiusa la risposta.
Se invece glielo posso consigliare, si veda Kung Fu Panda, e se l'ha già visto Le consiglio di rivederlo con l'intenzione di osservare bene tutti gli insegnamenti presenti.
io non solo quale sia l'ideale di persona che vuole raggiungere, e sinceramente sembra essere una persona normale con delle normali problematiche.
Mi ha fatto sorridere il fatto che chieda se ha bisogno di assistenza psicologica, ed ha evocato l'idea del tagliando alla macchina, per cui basta il controllo e lievi aggiustatine e tutto funziona. Questo glielo scrivo, con tutto il rispetto e senza sminuire il senso di preoccupazione che può provare, ma riflette l'idea che tutto sommato sono problemi comuni.
Credo anche che parte del problema nasca dal confronto con modelli di perfezione che ci circondano e che ci vengono presentati come normali, quando in realtà non lo sono affatto, ed anzi generano ed amplificano normali paure, preoccupazioni.
Se vuole andare dallo psicologo, libera di farlo, ma non lo prenda come un'esortazione o come una cosa assolutamente necessaria.
Personalmente Le consiglierei più di leggere qualche libro, tipo "Messaggio per un aquila che si crede un pollo" di Anthony de Mello.
Si offende se le consiglio anche un film di animazione?
Se si, smetta di leggere qui e consideri chiusa la risposta.
Se invece glielo posso consigliare, si veda Kung Fu Panda, e se l'ha già visto Le consiglio di rivederlo con l'intenzione di osservare bene tutti gli insegnamenti presenti.
[#4]
Cara Utente,
la difficoltà che lei riporta sembrerebbe essere una grande timidezza. Forse come dice lei è un tratto caratteriale che si porta dietro da tutta la vita con il quale ha imparato faticosamente a convivere.
Dalle sue parole però mi sembra di cogliere la voglia di cambiare e non solo di capire da cosa deriva e cosa l'ha portata ad essere così. Le difficoltà con suo marito nella sessualità e il freno che lei sente nel potersi esprimere liberamente (con il canto) penso potrebbero essere una buona spinta per iniziare un discorso di terapia personale.
Buona fortuna
la difficoltà che lei riporta sembrerebbe essere una grande timidezza. Forse come dice lei è un tratto caratteriale che si porta dietro da tutta la vita con il quale ha imparato faticosamente a convivere.
Dalle sue parole però mi sembra di cogliere la voglia di cambiare e non solo di capire da cosa deriva e cosa l'ha portata ad essere così. Le difficoltà con suo marito nella sessualità e il freno che lei sente nel potersi esprimere liberamente (con il canto) penso potrebbero essere una buona spinta per iniziare un discorso di terapia personale.
Buona fortuna
Dr.ssa Tania Fumagalli
riceve a Barzanò (LC) e Carnate (MB)
[#5]
Ex utente
Ringrazio il Dott.Bellizzi per i consigli, per me non c'è assolutamente nulla per cui offendersi. Il film mi piace molto, ma lo guarderò con più attenzione e il libro proverò a leggerlo! Non sono una grande lettrice, ma se mi interessa il libro lo leggo in pochi giorni.
Per la Dott.ssa Fumagalli mi identifico perfettamente nella "grande timidezza" e soprattutto sento molto questa voglia di cambiare, spero che sia abbastanza forte e proprio per questo magari cercherò un aiuto, in modo da potercela fare.
Ringrazio entrambi di cuore.
Per la Dott.ssa Fumagalli mi identifico perfettamente nella "grande timidezza" e soprattutto sento molto questa voglia di cambiare, spero che sia abbastanza forte e proprio per questo magari cercherò un aiuto, in modo da potercela fare.
Ringrazio entrambi di cuore.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.8k visite dal 01/08/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.