Stato ansioso,blocco mentale.
salve a tutti,comincio subito con il raccontare l'evento. Ieri sera alle 7 un mio amico mi chiama per andare al mare,guidano i suoi genitori,tutto ok. Arriviamo al mare (jesolo) parcheggiamo scendiamo e cominciamo una camminata tra le bancarelle,piene zeppe di gente. Arrivano le 10 e ci sediamo in un bar,il padre di questo mio amico (migliore amico,lo conosco da quasi 18 anni) ha avuto un problema al cuore,e così abbiamo casualmente cominciato a parlarne. Per mia disgrazia,l'avere problemi al cuore è la mia fobia. Cominciamo a parlarne e a dire che dopo le punture che si è fatto sullo stomaco e le pastiglie che prende,forse dovrà sottoporsi ad una specie di intervento. Ora io già a parlarne sentivo le mie mani sudate,ma non mi sentivo spaventato..ma nella mia testa stavano già girando bruttissimi pensieri..per esempio lui sentiva battiti irregolari,(anch'io all'inizio li sentivo) e li ho cominciato ad aver paura di finire come lui,poi una settimana fa si è sentito male,si è fatto portare in ospedale dalla moglie,gli hanno fatto L'ECG e hanno detto che è stato fortunato perchè ha rischiato di rimanere invalido o di avere un'ictus per via del cuore che non ho capito se non batteva abbastanza o cosa. Il mio ecg fatto un'anno fa era positivo,quindi ho provato a calmarmi dicendomi che se avessi avuto qualcosa lo avrebbero trovato come a lui,che subito dopo averlo fatto l'hanno chiamato dentro per stabilire subito una cura. vabbè,ci alziamo dal bar e cominciamo nuovamente a camminare,girare per negozi ecc..quando improvvisamente una fitta mi coglie la parte sinistra del petto,precisamente tra il capezzolo e sotto l'ascella. Per un paio di istanti ho creduto che stesse per venirmi un'infarto. paura a mille,vista offuscata,sudorazione. Coincidenza? Dopo quasi un mese che non avevo più sti dolori e ste sensazioni,parlandone salta fuori. E' da ieri sera che sto in uno stato di agitazione. non riesco a calmarmi non so perchè. ne parlerò anche con il mio psicologo che vedo dopodomani. Domani poi avrei un'uscita con un'amica ma sono tentato a rimandarla..sono spaventato. non so se per quel mio dolore,o per il fatto che c'è qualcosa nella mia testa..un pensiero negativo,una negatività generalizzata che mi accompagna da dopo quel discorso. che devo fare? spensierarmi? possibile che ogni volta che tocco il discorso della mia fobia (il cuore) io vada in completo tilt? Ho paura,ho le mani che sudano ora che scrivo. anche metterlo per steso mi crea agitazione. io non fumo,l'ecg di un'anno fa era apposto,analisi del sangue di 4-5 mesi fa normali anche quelle. sono magro e in salute. mio padre da giovane ha avuto anche lui sti problemi (e tutt'ora prende farmaci per l'ansia) quindi è anche genetico. che mi dite riguardo quell'evento? come posso scacciare questa negatività? mi sento il fiato corto,come se facessi fatica a respirare..tipico sintomo che avevo le prime volte,nei primi attacchi di panico (un'anno fa) vi prego,un consiglio? un parere?
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"Domani poi avrei un'uscita con un'amica ma sono tentato a rimandarla..sono spaventato. "
Sicuramente NON uscire avrà l'effetto immediato di placare l'ansia, ma non risolverà il problema, anzi col tempo il disagio aumenterà perchè non avrai imparato a gestire l'ansia.
La fame d'aria e tutti i sintomi che riferisci sono tipici della crisi d'ansia.
Che tipo di lavoro stai facendo con la psicologa per imparare a gestire questi attacchi?
Sicuramente NON uscire avrà l'effetto immediato di placare l'ansia, ma non risolverà il problema, anzi col tempo il disagio aumenterà perchè non avrai imparato a gestire l'ansia.
La fame d'aria e tutti i sintomi che riferisci sono tipici della crisi d'ansia.
Che tipo di lavoro stai facendo con la psicologa per imparare a gestire questi attacchi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
La ringrazio di aver risposto,beh sono sotto cura farmacologica e psicologica con uno psicologo e una psichiatra (la psichiatra si limita a prescrivermi i farmaci e ora li stiamo abbassando) con lo psicologo..parliamo tanto delle mie relazioni,di come nel tempo anche le cose più banali,come litigi o discussioni possano comportare uno stress che infine "esplode" mi ha detto che non ci sono formule magiche per far sparire l'ansia,tutto al più mi ha consigliato di leggere un libro che magari insegni esercizi di respirazione,sul come controllarla. Ma riguardo questa mia fobia non ne parliamo molto..cioè infine mi dice che su carta non c'è niente,non c'è qualcosa di vero,una malattia o qualcosa. Le analisi e l'ecg parlano chiaro,sono sano. se non ogni tanto che mi capita (non più da 2 mesi) extrasistole o qualche palpitazione. ma anche queste con la terapia sono quasi svanite. Ora c'è Solo questo mia paura incontrollabile,è davvero pazzesco..sono quasi sbalordito..quando sento un dolore al petto io entro veramente in paranoia e non c'è quasi niente che possa fare per calmarmi. Solitamente cammina per smaltire l'adrenalina,cerco di tenere un respiro regolare e provo a spostare la concentrazione su altro,ma senza forzarmi troppo. Per esempio il dolore che ho riportato sul primo messaggio al mare è stato un'istante,in quell'istante i sintomi,mi sono annichilito,zittito completamente,la mia vista si è accorciata subito,sudore alle mani,e presentimento che in poco tempo sarebbe successo qualcosa,un'infarto,un malore. Poi ho provato a pensare ad altro e tutta quella paura irrefrenabile di morire è svanita in 1-2 minuti,e con quella i sintomi. La vista torna regolare,il cuore al battito normale (la paura mi fa andare in leggera tachicardia)..ma la sudorazione persiste quasi sempre perchè poi mi ha lasciato con un'ansia generalizzata. Devo dirle anche solo averlo messo per steso ieri sera mi ha come liberato la mente..mi sentivo come libero da un peso. Oggi ho intenzione di uscire con questa ragazza,anche perchè domani ho l'appuntamento con lo psicologo e posso parlarne..lui mi ha consigliato di evitare magari discorsi o situazioni che possano provocarmi agitazione ecc,di magari tenere una bottiglia d'acqua per bere e distrarmi. E' sorto molto chiaramente il mio OBBLIGO di dover avere tutto sotto controllo,questo lo psicologo l'ha notato subito,il mio dover avere tutto sotto mano,sia nelle relazione che in me stesso. Se sento un dolore devo sapere il perchè,se una persona sta con me voglio che si comporti in una certa maniera ecc..e quando questo non succede ecco che entro in una sorta di tilt. Per esempio sento un dolore al petto che non so da dove arrivi? tilt. Una mia cara amica esce senza dirmi con chi? Tilt anche li. stiamo lavorando su questo..oggi,almeno sta mattina stavo benissimo,niente pensieri ne niente. Ora invece che tocco l'argomento sudorazione alle mani e leggera ansia. spero di uscire e distrarmi. chiedo scusa per questo caos e per tutti gli errori di ortografia che devo aver commesso.
[#3]
Sembra che il controllo sia un tema piuttosto critico per te. Lavorarci nella psicoterapia che stai già facendo servirebbe.
"non ci sono formule magiche per far sparire l'ansia,tutto al più mi ha consigliato di leggere un libro che magari insegni esercizi di respirazione,sul come controllarla. "
In realtà ci sono prescrizioni da parte dello psicoterapeuta che possono certamente trattare l'ansia all'interno del contesto psicoterapico. E' chiaro che parlare sempre di ansia e sintomatologia aumenta l'ansia, però ci sono strategie terapeutiche utili per imparare a modulare le proprie emozioni e a gestire l'ansia.
Uno di questi è la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale e non tutti i tipi di psicoterapia sono indicati per il trattamento dell'ansia.
Saluti,
"non ci sono formule magiche per far sparire l'ansia,tutto al più mi ha consigliato di leggere un libro che magari insegni esercizi di respirazione,sul come controllarla. "
In realtà ci sono prescrizioni da parte dello psicoterapeuta che possono certamente trattare l'ansia all'interno del contesto psicoterapico. E' chiaro che parlare sempre di ansia e sintomatologia aumenta l'ansia, però ci sono strategie terapeutiche utili per imparare a modulare le proprie emozioni e a gestire l'ansia.
Uno di questi è la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale e non tutti i tipi di psicoterapia sono indicati per il trattamento dell'ansia.
Saluti,
[#4]
Utente
Per me il controllo è veramente in stadio critico si..proverò a migliorare anche se so che non è una cosa semplice. Con lo psicologo poi ho parlato di questo fatto,e più che stare a scrivere i vari sintomi,la mancanza di fiato ecc mi ha detto di provare a vedere in un quadro più grande,più generale cosa possa mettermi tensione,paura. Per esempio parlando li della mia paura dell'infarto,è sorto che è sempre tra gli opposti,la morte e la vita. ma nella morte la paura di perdere legami,di lasciare cose incomplete. Insomma vedere oltre le semplici sensazioni. certo che quando mi prendono purtroppo io perdo il controllo della mia mente che divaga in lungo e in largo..proverò a chiedere al mio psicologo informazioni sulla terapia cognitivo-comportamentale. La ringrazio molto delle risposte!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 31/07/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.