Problemi con mia madre

Salve. Chiedo questo consulto perché da un po' di tempo a questa parte ho dei continui litigi con mia madre. Parto subito dal principio. Per tutta la durata della mia adolescenza sono sempre rimasto a casa perché avevo proprio insoddisfazione nell'uscire e frequentare discoteche ed altro. Da 1 anno a questa parte invece la mia vita è molto cambiata... Ho molti amici, esco e mi diverto. Solo che da quando conduco una vita più da ragazzo, io e mia madre entriamo quasi sempre in conflitto. Sono sempre partito con i miei e sono sempre stato con loto ma quest'anno vorrei evitare di partire con loro e fare un piccolo viaggio con i miei amici(Anche rimanere a casa per me andrebbe bene). Appena saputa questa notizia mia madre mi rivolge la parola a stento. Mia sorella più piccola che ha 18 anni non esce mai e mia madre se la prende con me perché non la faccio uscire con me. Gliel'ho anche spiegato ma è stato inutile. Non la porto con me perché con lei non riesco a sentirmi proprio libero e quindi i miei comportamenti sono meno spontanei e più macchinosi. Non so davvero più che fare... Se ne escono con se non vieni tu non partiamo neanche noi... Il che significa: se non ci facciamo le vacanze è colpa tua...
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
Gentile ragazzo, il suo disagio è comprensibile, eppure è molto frequente che i rapporti genitori-figli si modifichino con la crescita e lo sviluppo di questi ultimi e le relazioni necessitino di un costante "aggiornamento". Mi sembra di capire che il dialogo tra lei e i suoi sia poco presente o comunque sia poco efficace. L'unica cosa che può realisticamente fare, sinché non avrà l'autonomia economica per fare le sue scelte di vita, è cercare di spiegare ai suoi le sue mutate necessità. Parli con loro e cerchi di capire se il loro rifiuto è legato a questioni di fiducia, di insicurezza, o a cos'altro e mostri loro di essere sufficientemente maturo da poter meritare di avere un suo spazio durante le vacanze estive.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

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Dr. Alessio Sandalo Psicologo, Psicoterapeuta 50 1
Gentile ragazzo,
i rapporti che lei descrive nella sua famiglia non citano il padre.
Qual'è la posizione e il ruolo di suo padre attorno alla questione dei suoi spazi e tempi di autonomia?
Se è così assente, chi ne fa le veci? Lei? (unica presenza maschile)
Il tempo delle vacanze è un tempo speciale, in cui ciascuno ripone delle attese molto soggettive, personali, legate ai bisogni di riposo, di ri-unione familiare, di affetto... o quant'altro.
Inoltre, è possibile che il suo cambiamento di abitudini nell'ultimo anno sia stato troppo repentino e radicale agli occhi di sua madre.
I genitori possono avere delle difficoltà a riconoscere il senso di certe "rivoluzioni" dei figli, e tendere a rifugiarsi in un ruolo più radicalmente protettivo, conservatore.

Non so se i miei spunti di riflessione possono esserLe di aiuto, ma possono essere un punto di partenza in un tentativo di ricostituire il dialogo e, mi creda, la necessaria negoziazione degli obiettivi reciproci.
Che ne pensa? mi faccia sapere.
Cordialmente.

Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it