Insicurezza col mio compagno
Ieri sera ho scoperto che il mio ragazzo 2 anni fa, quando io e lui eravamo amici, è andato con una prostituta.
All'inizio sono rimasta indifferente..Arrivata a casa però ho iniziato ad avere una sensazione di malessere che ho tutt'ora.
Non mi sento tradita, ma è come se la mia opinione su di lui, che è sempre stata molto positiva, si fosse sporcata.
Io sono profondamente contro la prostituzione.
Ho letto così tanti libri e visto in tv molti racconti di ragazze costrette a prostituirsi.
Ragazze costrette a fare sesso con così tanti uomini, ragazze che dopo venivano picchiate e torturate, a volte uccise.
L'idea che lui possa essere entrato nell'inferno di una di queste ragazze mi disturba dentro.
E poi ora mi faccio mille dubbi sulla nostra initmità.
Continuo ad immaginarmelo in qualche campo sperduto, in macchina con questa ragazza.
Mi chiedo cosa c'abbia fatto.
Se a letto con me ( essendo lui molto passionale ) provi a rivivere quell'esperienza.
So che è "normale", soprattutto per i ragazzi.
La curiosità o la noia o non so cosa gli spinge a provare.
Ma per come l'ho sempre conosciuto, mai avrei pensato che lui potesse fare un'esperienza del genere.
Forse l'ho idealizzato troppo, quando è un giovane come tutti gli altri.
Non so.
Ma questa scoperta mi ha lasciato un forte amaro in bocca e un fastidio nello stomaco.
Vorrei sapere come affrontare al meglio questa cosa, in modo da non rovinare la nostra relazione.
Grazie a tutti.
All'inizio sono rimasta indifferente..Arrivata a casa però ho iniziato ad avere una sensazione di malessere che ho tutt'ora.
Non mi sento tradita, ma è come se la mia opinione su di lui, che è sempre stata molto positiva, si fosse sporcata.
Io sono profondamente contro la prostituzione.
Ho letto così tanti libri e visto in tv molti racconti di ragazze costrette a prostituirsi.
Ragazze costrette a fare sesso con così tanti uomini, ragazze che dopo venivano picchiate e torturate, a volte uccise.
L'idea che lui possa essere entrato nell'inferno di una di queste ragazze mi disturba dentro.
E poi ora mi faccio mille dubbi sulla nostra initmità.
Continuo ad immaginarmelo in qualche campo sperduto, in macchina con questa ragazza.
Mi chiedo cosa c'abbia fatto.
Se a letto con me ( essendo lui molto passionale ) provi a rivivere quell'esperienza.
So che è "normale", soprattutto per i ragazzi.
La curiosità o la noia o non so cosa gli spinge a provare.
Ma per come l'ho sempre conosciuto, mai avrei pensato che lui potesse fare un'esperienza del genere.
Forse l'ho idealizzato troppo, quando è un giovane come tutti gli altri.
Non so.
Ma questa scoperta mi ha lasciato un forte amaro in bocca e un fastidio nello stomaco.
Vorrei sapere come affrontare al meglio questa cosa, in modo da non rovinare la nostra relazione.
Grazie a tutti.
[#1]
Gentile ragazza,
Posso comprendere il suo disagio.
Ma da psicologa devo proporLe una riflessione: cio' che ci turba in modo intenso pesca in qualche problema proprio.
E quindi dovrei chiederle di elaborare la Sua rappresentazione della prostituzione.
E' su questa che deve lavorare, perche" l'esperienza che ha fatto il suo ragazzo e' sua e Lei non puo' possederla in alcun modo.
Perche' non si fa aiutare da una psicologa in tale elaborazione? Potrebbe essere interessante per Lei.
I migliori saluti
Posso comprendere il suo disagio.
Ma da psicologa devo proporLe una riflessione: cio' che ci turba in modo intenso pesca in qualche problema proprio.
E quindi dovrei chiederle di elaborare la Sua rappresentazione della prostituzione.
E' su questa che deve lavorare, perche" l'esperienza che ha fatto il suo ragazzo e' sua e Lei non puo' possederla in alcun modo.
Perche' non si fa aiutare da una psicologa in tale elaborazione? Potrebbe essere interessante per Lei.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile ragazza,
se per te la prostituzione è un fenomeno di così grande rilevanza nel comportamento dei suoi "utilizzatori" e delle sue vittime, al punto da conoscere approfonditamente ("letto così tanti libri e visto in tv molti racconti di ragazze costrette a prostituirsi. Ragazze costrette a fare sesso con così tanti uomini, ragazze che dopo venivano picchiate e torturate, a volte uccise.") e lottare i suoi aspetti negativi di violenza e devastazione psicologica, trovo molto strano che tu non abbia avuto occasione di confronto con il tuo ragazzo, in due anni di frequentazione amicale e di coppia.
Convengo con la collega Dott.ssa Esposito sul valore di una elaborazione del significato che tu dai alla prostituzione, poiché, spesso per tutte le dinamiche che investono la sessualità, riesce facile schierarsi socialmente nella lotta, nel ridurre e/o regolamentare questo "mercato", salvo poi nei rapporti privati e personali "incappare" nei suoi "utilizzatori" più o meno convinti, più o meno assidui.
Potrei, a questo proposito, allargare la riflessione intorno a tutto il dibattito sulla legittimità dei diritti delle coppie gay e a come questo accenda gli animi soprattutto a livello istituzionale e molto meno a livello di microcomunità e rapporti affettivi interpersonali.
Inizia da qui, dall'interrogarti dentro di te, a contatto con le tue emozioni e i tuoi pensieri intorno alla prostituzione.
Questo servirà a poter parlare con il tuo ragazzo in modo più lucido, analitico, avendo smaltito le immagini fantasiose sulla vostra intimità, alla ricerca di una conoscenza e consapevolezza di coppia più autentiche.
Se ritieni, ma solo dopo questo primo momento di riflessione personale, puoi contattare uno psicologo di tua fiducia.
Cordiali saluti e auguri.
se per te la prostituzione è un fenomeno di così grande rilevanza nel comportamento dei suoi "utilizzatori" e delle sue vittime, al punto da conoscere approfonditamente ("letto così tanti libri e visto in tv molti racconti di ragazze costrette a prostituirsi. Ragazze costrette a fare sesso con così tanti uomini, ragazze che dopo venivano picchiate e torturate, a volte uccise.") e lottare i suoi aspetti negativi di violenza e devastazione psicologica, trovo molto strano che tu non abbia avuto occasione di confronto con il tuo ragazzo, in due anni di frequentazione amicale e di coppia.
Convengo con la collega Dott.ssa Esposito sul valore di una elaborazione del significato che tu dai alla prostituzione, poiché, spesso per tutte le dinamiche che investono la sessualità, riesce facile schierarsi socialmente nella lotta, nel ridurre e/o regolamentare questo "mercato", salvo poi nei rapporti privati e personali "incappare" nei suoi "utilizzatori" più o meno convinti, più o meno assidui.
Potrei, a questo proposito, allargare la riflessione intorno a tutto il dibattito sulla legittimità dei diritti delle coppie gay e a come questo accenda gli animi soprattutto a livello istituzionale e molto meno a livello di microcomunità e rapporti affettivi interpersonali.
Inizia da qui, dall'interrogarti dentro di te, a contatto con le tue emozioni e i tuoi pensieri intorno alla prostituzione.
Questo servirà a poter parlare con il tuo ragazzo in modo più lucido, analitico, avendo smaltito le immagini fantasiose sulla vostra intimità, alla ricerca di una conoscenza e consapevolezza di coppia più autentiche.
Se ritieni, ma solo dopo questo primo momento di riflessione personale, puoi contattare uno psicologo di tua fiducia.
Cordiali saluti e auguri.
Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it
[#3]
Gentile Utente,
credo che per salvaguardare la vostra relazione, sia opportuno chiarire alcuni punti, che almeno a me, non sono chiari.
In che modo l'ha scoperto?
Il suo ragazzo sa che lei sà?
Le è stato detto da qualcuno? Se si, che fine aveva questa persona a farle sapere questa informazione sul suo ragazzo?
Se gliel'ha detto il suo ragazzo, allora continui a parlarne con lui.
Se non gliel'ha detta lui, allora chieda conferma a lui e si confronti con lui, prima di tutto. Magari ha detto di essere andato con una prostituta per far lo spaccone con i compagni, e non ci è andato veramente.
Delle volte quello che veniamo a sapere è vero, delle volte ci vengono raccontate storie per un fine a noi sconosciuto, ma ben noto a chi mette in giro certe voci.
credo che per salvaguardare la vostra relazione, sia opportuno chiarire alcuni punti, che almeno a me, non sono chiari.
In che modo l'ha scoperto?
Il suo ragazzo sa che lei sà?
Le è stato detto da qualcuno? Se si, che fine aveva questa persona a farle sapere questa informazione sul suo ragazzo?
Se gliel'ha detto il suo ragazzo, allora continui a parlarne con lui.
Se non gliel'ha detta lui, allora chieda conferma a lui e si confronti con lui, prima di tutto. Magari ha detto di essere andato con una prostituta per far lo spaccone con i compagni, e non ci è andato veramente.
Delle volte quello che veniamo a sapere è vero, delle volte ci vengono raccontate storie per un fine a noi sconosciuto, ma ben noto a chi mette in giro certe voci.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#4]
Ex utente
No è stato il mio ragazzo a raccontarmelo..Ho provato a parlarci proprio stasera.
Lui mi dice che è stata solo una ragazzata..E gli credo.. Non condivido, ma so che molti giovani ci vanno per provare l'esperienza.
Ma io non riesco proprio..Mi fa male immaginarlo con una prostituta.. Non riesco a concepire una cosa del genere.
Da donna ne sono disgustata.
Lui mi ha detto ( giustamente ) che il passato non lo può cambiare e che gli spiace che io provi queste cose verso di lui.
Io non provo rabbia nei suoi confronti, ma si ammetto che un po di disgusto ce l'ho e non so cosa fare.
[#5]
Rifletta un attimo.
Il suo ragazzo fa una ragazzata senza sapere le conseguenze che avrebbe avuto, in un rapporto non ancora iniziato.
Il suo ragazzo è stato quello che è stato fino a quando lei non ha saputo questa cosa. Cioè, fino al momento X era una persona A.
Ma Lei lo ritenva una *persona A* (...che è andata con una prostituta) perchè lo valutava per certi aspetti.
La differenza non è se lui fosse andato con una prostituta o meno, la differenza la fa che lei lo sappia.
Lui era una *persona eccezionale*, pur essendo andato con una prostituta a Sua insaputa.
Lui, nella sua ingenuità infinita (o in qualunque cosa lo abbia motivato), non sapendo la Sua possibile reazione, ha comunque sentito di poterLe confidare questa ragazzata.
Non so se sono stato in grado di trasmettere il ragionamento in modo chiaro.
Quello che cerco di farle notare, è il preconcetto con il quale sta leggendo la storia e di come sia pericoloso rileggere fatti passati con gli occhi di oggi, specialmente se mette nella Vostra storia elementi estranei alla stessa.
Così come *una rondine non fa primavera*, una ragazzata merita la distruzione di ciò che c'è?
Amare è anche perdonare e comprendere.
Ne parli un altro pò con lui: va bene l'emozione (cuore), ma permetta anche al ragionamento (cervello) di valutare il presente e di scandire temporalmente i fatti, rivendendo la distribuzione delle responsabilità. Ovviamente, secondo me.
E per concludere questa risposta, una piccola pignoleria linguistica: non confonda *la prostituzione* con *lo sfruttamento della prostituzione e la riduzione in schiavitù*. Sono due cose completamente diverse, anche legalmente parlando.
Il suo ragazzo fa una ragazzata senza sapere le conseguenze che avrebbe avuto, in un rapporto non ancora iniziato.
Il suo ragazzo è stato quello che è stato fino a quando lei non ha saputo questa cosa. Cioè, fino al momento X era una persona A.
Ma Lei lo ritenva una *persona A* (...che è andata con una prostituta) perchè lo valutava per certi aspetti.
La differenza non è se lui fosse andato con una prostituta o meno, la differenza la fa che lei lo sappia.
Lui era una *persona eccezionale*, pur essendo andato con una prostituta a Sua insaputa.
Lui, nella sua ingenuità infinita (o in qualunque cosa lo abbia motivato), non sapendo la Sua possibile reazione, ha comunque sentito di poterLe confidare questa ragazzata.
Non so se sono stato in grado di trasmettere il ragionamento in modo chiaro.
Quello che cerco di farle notare, è il preconcetto con il quale sta leggendo la storia e di come sia pericoloso rileggere fatti passati con gli occhi di oggi, specialmente se mette nella Vostra storia elementi estranei alla stessa.
Così come *una rondine non fa primavera*, una ragazzata merita la distruzione di ciò che c'è?
Amare è anche perdonare e comprendere.
Ne parli un altro pò con lui: va bene l'emozione (cuore), ma permetta anche al ragionamento (cervello) di valutare il presente e di scandire temporalmente i fatti, rivendendo la distribuzione delle responsabilità. Ovviamente, secondo me.
E per concludere questa risposta, una piccola pignoleria linguistica: non confonda *la prostituzione* con *lo sfruttamento della prostituzione e la riduzione in schiavitù*. Sono due cose completamente diverse, anche legalmente parlando.
[#6]
Gentile Ragazza,
concordo con la Dottoressa Esposito, sull 'ipotesi del suo disagio, probabilmente il problema sta dentro di lei.
Le scelte sessuali del suo fidanzato e per di più allora amico, sono solo sue e non credo sia passibile di reato.
Le allego qualche articolo, per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1741-il-mio-ragazzo-marito-va-con-le-prostitute-che-faccio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2045-il-mio-ragazzo-marito-guarda-film-porno-mi-sento-tradita.html
concordo con la Dottoressa Esposito, sull 'ipotesi del suo disagio, probabilmente il problema sta dentro di lei.
Le scelte sessuali del suo fidanzato e per di più allora amico, sono solo sue e non credo sia passibile di reato.
Le allego qualche articolo, per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1741-il-mio-ragazzo-marito-va-con-le-prostitute-che-faccio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2045-il-mio-ragazzo-marito-guarda-film-porno-mi-sento-tradita.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Buongiorno,
oltre ai suggerimenti dei miei colleghi a proposito della sessualità mi sembra di cogliere in lei anche il dolore della disillusione. Il ragazzo perfetto e la storia perfetta hanno subito un forte colpo e la confidenza del suo ragazzo mi sembra abbia sciolto un'incantesimo.
Forse c'è da fare i conti anche con questo?
oltre ai suggerimenti dei miei colleghi a proposito della sessualità mi sembra di cogliere in lei anche il dolore della disillusione. Il ragazzo perfetto e la storia perfetta hanno subito un forte colpo e la confidenza del suo ragazzo mi sembra abbia sciolto un'incantesimo.
Forse c'è da fare i conti anche con questo?
Dr.ssa Tania Fumagalli
riceve a Barzanò (LC) e Carnate (MB)
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.7k visite dal 31/07/2012.
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