Repentini e continui cambi di umorismo

Pongo il seguente quesito all'attenzione di voi gentilissimi dottori, in quanto fiducioso della vostra disponibilità e professionalità.

Ho repentini e continui cambi di umorismo, di desideri, di aspirazioni.

Vi sono giorni in cui credo nelle mie capacità, credo fermamente nelle mie convinzioni, mi impegno tantissimo per raggiungere un obiettivo e poi...

Poi vi sono momenti in cui tutto il sistema delle mie convinzioni svanisce in controtendenza. Capendo che molte cose sono davvero futili e inutili e che prima invece consideravo importantissime.

Mi spiego meglio.

Questo è il periodo della scelta universitaria. Quando sono sicuro di me stesso e credo in me sono tentato dalla carriera forense. Quando invece subentra la dimensione pessimistica di me sono tentato dal voler condurre una vita tranquilla, pacata, pacifica... una vita in campagna! Di voler studiare un qualcosa di paradisiaco che mi leghi alla natura (geologia, scienze della natura e simili).

Il più delle volte tutto questo viene causato da fenomeni esterni alla mia volontà.

Recentemente mi sono battuto per dei lavori di manutenzione (riguardanti la staticità dell'immobile) del mio condominio contrò la volontà di tutti. Oggi avevo l'appuntamento con un muratore per la perizia, mi ha dato buca. Ecco subentrare il pessimismo e avvertire il tutto come un qualcosa di inutile e futile.

Non posso rivolgermi ad uno psicologo, la situazione economica non me lo permette e nella mia città non mi pare vi siano psicologi in strutture pubbliche.

Chiedo un consulto qui, suggerendomi qualche comportamento o consiglio rivolto a superare nel migliore dei modi questo disagio.

Grazie