Incapacità mantenere l'erezione

Salve,
sono un uomo di 35 anni senza alcun problema di salute, peso nella norma, fumo (10/12 sigarette al giorno) e non faccio attività fisica. Dai primi approcci sessuali (circa a 18 anni di età) sono sempre stato accompagnato da problemi relativi al mantenimento dell'erezione (non però durante la masturbazione o il petting con le partners), sia nel corso di relazioni più brevi in cui il lato sentimentale era meno presente sia nel corso di relazioni durature in cui c'era amore, attrazione fisica e desiderio. Nel corso della prima storia più lunga durata tre anni (io ne avevo 25 lei 20 e vivevamo ancora a casa dei rispettivi genitori), fatta eccezione per la prima volta, tutto sommato la relazione sessuale almeno nel primo anno è stata soddisfacente e riuscivo ad avere rapporti completi. Lei prendeva la pillola anticoncezionale e questo mi evitava di dover usare il preservativo che mi ha sempre creato qualche inibizione e mi "proteggeva" inoltre dalla paura relativa a una possibile sua gravidanza. Il rapporto è finito perché lentamente sono emerse differenze inconciliabili sia sul piano delle affinità sia relative alla costruzione di un futuro insieme (lei ipotizzava una possibile convincenza e in futuro un matrimonio e figli e io non me la sentivo). Nella relazione successiva, durata più di 5 anni il problema sessuale relativo sia al mantenimento dell'erezione sia alla frequenza dei rapporti (che anche nella storia precedente si erano progressivamente andati diradando) si è ripresentato pressoché da subito e ha avuto un peggioramento repentino a seguito della morte di mia madre. Più volte lei mi ha chiesto di rivolgermi ad uno specialista (sessuologo o psicoterapeuta) per chiedere aiuto, proponendosi eventualmente di accompagnarmi ma io non ho mai trovato il coraggio di farlo, né da solo né con lei. Non riuscendo ad affrontare il problema, lei dopo cinque anni, mi ha lasciato. Sono cosciente del problema e del fatto che non sia dovuto a cause organiche ma non riesco a capire se sia dovuto ad un blocco psicologico che mi porto dietro da sempre o relativo alle singole relazioni sentimentali. Aggiungo che in questo caso lei non ha mai fatto uso della pillola per problemi endocrinologici e di conseguenza siamo sempre ricorsi o al coito interrotto o all'uso del preservativo (con le problematiche che ne conseguivano). Mi rivolgo a voi perché sono molto innamorato di questa ragazza e vorrei poter recuperare la nostra storia d'amore e viverla serenamente anche dal punto di vista sessuale. Cosa devo fare?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signore,
l'iter da seguire è quello che immagino conosca già: visita andrologica e successivamente consulenza psicologica.
Il mio consiglio è quello di iniziare con degli incontri individuali, lasciando poi allo specialista a cui si rivolgerà la decisione in merito all'opportunità sui modi e sui tempi di coinvolgimento della sua compagna.
Altre indicazioni che possono tornare molto ultili sono smettere di fumare ed iniziare una (anche leggera) attività fisica.


Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 175 3
Gentile utente,
come le ha già detto la collega, una visita andrologica e una consulenza psicologica sono i primi passi da fare, sia per appurare problemi organici sia difficoltà psicologiche.
Cordialmente

Dr.ssa Verena Elisa  Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119

Gentile Utente,
come consigliato dalle Colleghe, dovrebbe rivolgersi ad un andrologo per una visita specialistica e poi allo psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diretta e un eventuale trattamento terapeutico.

Per maggiori informazioni le consiglio la lettura di questo articolo al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/580-chi-cura-i-disturbi-sessuali.html

Cordiali saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Alle indicazioni gia' ricevute, le allego alcuni articoli per approfondimenti.
La strada da poter seguire e' visita andrologica e consultazione psicologica, se preferisce con uno psicologo/psicoterapeuta, perfezionato in sessuologia clinica.
Nel mio blog e sito, trovera' tantissimo materiale in merito alla sua richiesta .

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Willy Murgolo Psicoterapeuta, Psicologo 173 13
questo in sintesi ciò che dovrebbe fare.

[1] Ammesso che sia ancora possibile, cerchi di parlare con la sua ex dicendole subito che ci ha ripensato e che è pronto a consultare uno specialista, eventualmente anche insieme a lei.

[2] Ammesso che non ci siano ostacoli. prenda immediatamente appuntamento con un medico specialista in Andrologia Le dico subito che la sua convinzione che il disturbo erettivo abbia un'origine psicologica va preso con prudenza. Infatti ci sono dei disturbi dell'erezione "misti" o "capricciosi" che in mani poco esperte possono suggerire diagnosi sbagliate.

[3] Da questa visita l'andrologo sarò in grado di certificarle quale sia la causa del deficit erettivo. Psicologica o organica, o mista. Nel primo caso dovrà consultare uno psicologo psicoterapeuta con il quale progettare una strategia terapeutica opportuna- Nel secondo caso, l'andrologo le suggerirà quali modalità potranno invece aiutarla a superare il problema di natura organica. Nel terzo caso sarà augurabile e necessaria una collaborazione di ambedue gli specislisti.

[4] Infine, non trascuri la forza dell'attrazione e dell'amore all'interno di una relazione sentimentale autentica come medicine parallele che in non rari casi possono aiutare a superare il problema..

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

[#6]
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le risposte e per i suggerimenti, che mi sembrano alquanto univoci. Vedo che tutti sostengono di non sottovalutare l'eventuale presenza di un problema di natura organica. Ma se fosse così non dovrei avere problemi a mantenere l'erezione anche durante la masturbazione o i preliminari con la mia partner? Sottolineo il fatto che in questi casi il mio problema non si manifesta.
Grazie ancora in ogni caso
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Teoricamente si, quando la vulnerabilita' erettiva, e' intermittente, come nel suo caso, l' etiologia e' psicogena.

Ma diventa obbligatorio effettuare un a valutazione andrologica

La diagnosi clinica, ha il duplice scopo, di evitare voli pindarici disfunzionali con la fantasie e di stabilire , mediante indagini complete, di cosa si tratta .
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