Balbuzie ed encopresi
Buonasera,
avrei bisogno di un parere riguardante il mio bambino di tre anni. é molto socievole, dolce, loquace e intelligente. Ama stare con gli altri adulti e bambini; non è timido è sempre allegro, ubbidiente. Un bambino d'oro insomma. è molto legato a me, e vorrebbe che facessi tutto io.. vestirlo addomermentarlo dargli da mangiare... ma poi alla fine salvo rare volte non protesta se lo fa qualcun altro. è geloso del fratellino di 1 anno, diciamo che ora il problema è limitato a qualche spinta, pizzicotto o schiaffo quando si avvicina troppo e non vuole essere disturbato. ma è anche prodigo di baci e carezze. lo cerca quando non c'è , insomma il normale rapporto tra fratelli. ha avuto qualche problema all'inizio e soprattutto al rientro al nido, ma poi pian piano tutto è passato e ci andava volentieri rimanendo anche il pomeriggio . per il dormire ha avuto sempre qualche problema e non riesce a dormire da solo, vuole o la nostra presenza oppure ce lo ritroviamo in mezzo la notte. ha voluto togliere il pannolino a fine maggio e nonostante per la cacca ci è voluto quasi un mese al mare aveva imparato a farla nel water. ora è da una settimana che invece puntualmente la fa nelle mutandine e non lo dice, anzi si nasconde e non vuole essere cambiato. è iniziato tutto a casa dei nonni paterni. non lo sgridiamo , personalmete faccio finta di niente dicendo magari " succede, su andiamo a cambiarci". mio marito e i suoceri sottolineano il fatto che è grande e deve dirlo, ma niente di più. il fatto ha coinciso con la mia assenza da casa per molte più ore al giorno per lavoro. a casa dei miei genitori dove sta per la metà dei giorni non fa più la cacca ( ci sono i suoi cuginetti grandi ,forse si vergogna?), mentre prima la faceva tranquillamente da tutti i nonni e anche fuori casa.
il secondo problema è che da circa un mese alcuni giorni e non sempre nell'arco della giornata balbetta. sì è vero che ha fretta nel parlare e che ha un ricco vocabolario, però mi preoccupa un pò perchè io stessa da piccola ho avuto il medesimo problema per gelosia nei confronti della sorella grande e mio marito e mio suocero parlano mangiandosi le parole e balbettano a volte.
la situazione tra me e mio marito in questo periodo è tesa. spesso non sono d'accordo con lui sulle punizioni e sgridate. penso che lo soffochi con continui rimproveri sul fatto che non è ordinato ( compie tre anni a settembre!) che non risponde all'istante che bagna il pavimento quando si lava le mani, che fa cadere in terra da mangiare...cerco di non esprimere il mio disappunto davanti al bambino ma non sempre ci riesco. a volte capita di litigare davanti a lui, ma ci vede anche far pace e chiederci scusa, dicendogli " papà e mamma hanno discusso, succede, ma poi si fa anche la pace." il problema è la nostra tensione? dobbiamo aspettare come dice la pediatra o intervenire subito?
avrei bisogno di un parere riguardante il mio bambino di tre anni. é molto socievole, dolce, loquace e intelligente. Ama stare con gli altri adulti e bambini; non è timido è sempre allegro, ubbidiente. Un bambino d'oro insomma. è molto legato a me, e vorrebbe che facessi tutto io.. vestirlo addomermentarlo dargli da mangiare... ma poi alla fine salvo rare volte non protesta se lo fa qualcun altro. è geloso del fratellino di 1 anno, diciamo che ora il problema è limitato a qualche spinta, pizzicotto o schiaffo quando si avvicina troppo e non vuole essere disturbato. ma è anche prodigo di baci e carezze. lo cerca quando non c'è , insomma il normale rapporto tra fratelli. ha avuto qualche problema all'inizio e soprattutto al rientro al nido, ma poi pian piano tutto è passato e ci andava volentieri rimanendo anche il pomeriggio . per il dormire ha avuto sempre qualche problema e non riesce a dormire da solo, vuole o la nostra presenza oppure ce lo ritroviamo in mezzo la notte. ha voluto togliere il pannolino a fine maggio e nonostante per la cacca ci è voluto quasi un mese al mare aveva imparato a farla nel water. ora è da una settimana che invece puntualmente la fa nelle mutandine e non lo dice, anzi si nasconde e non vuole essere cambiato. è iniziato tutto a casa dei nonni paterni. non lo sgridiamo , personalmete faccio finta di niente dicendo magari " succede, su andiamo a cambiarci". mio marito e i suoceri sottolineano il fatto che è grande e deve dirlo, ma niente di più. il fatto ha coinciso con la mia assenza da casa per molte più ore al giorno per lavoro. a casa dei miei genitori dove sta per la metà dei giorni non fa più la cacca ( ci sono i suoi cuginetti grandi ,forse si vergogna?), mentre prima la faceva tranquillamente da tutti i nonni e anche fuori casa.
il secondo problema è che da circa un mese alcuni giorni e non sempre nell'arco della giornata balbetta. sì è vero che ha fretta nel parlare e che ha un ricco vocabolario, però mi preoccupa un pò perchè io stessa da piccola ho avuto il medesimo problema per gelosia nei confronti della sorella grande e mio marito e mio suocero parlano mangiandosi le parole e balbettano a volte.
la situazione tra me e mio marito in questo periodo è tesa. spesso non sono d'accordo con lui sulle punizioni e sgridate. penso che lo soffochi con continui rimproveri sul fatto che non è ordinato ( compie tre anni a settembre!) che non risponde all'istante che bagna il pavimento quando si lava le mani, che fa cadere in terra da mangiare...cerco di non esprimere il mio disappunto davanti al bambino ma non sempre ci riesco. a volte capita di litigare davanti a lui, ma ci vede anche far pace e chiederci scusa, dicendogli " papà e mamma hanno discusso, succede, ma poi si fa anche la pace." il problema è la nostra tensione? dobbiamo aspettare come dice la pediatra o intervenire subito?
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<< il problema è la nostra tensione? dobbiamo aspettare come dice la pediatra o intervenire subito? >>
Gentile Signora,
ovviamente a distanza non le so dire se il problema è la vostra tensione, ma posso assicurarle che la vostra tensione non può che aggravare il problema.
Episodi di questo tipo possono effettivamente accadere e, d'altronde, dormire-mangiare-fare pipì e cacca sono le "attività" che i bambini così piccoli usano di frequente per opporre la loro volontà ai genitori, perché se loro non decidono di eseguirle, non riusciamo a costringerli più di tanto. Così iniziano vere e proprie lotte per la "supremazia domestica".
Tutte le sue ipotesi contengono un po' di verità: si tratta di trovare un nuovo equilibrio tra voi che tenga conto di tutto quanto, senza dimenticare che le regole le date voi.
Mi pare che per vari e più o meno giustificati motivi in casa vostra non manchino ansie e attriti, ma per ora condivido il parere della pediatra di lasciar tranquillo il vostro piccolo.
Penso, invece, che Lei e suo marito dovreste accordarvi (in separata sede) sulle linee di condotta da adottare con i vostri figli, trovando posizioni che soddisfino entrambi. Se proprio non vi riesce da soli, potreste rivolgervi al Consultorio della vostra zona per alcuni incontri (di solito gratuiti) di sostegno alla genitorialità.
Cordialità.
Gentile Signora,
ovviamente a distanza non le so dire se il problema è la vostra tensione, ma posso assicurarle che la vostra tensione non può che aggravare il problema.
Episodi di questo tipo possono effettivamente accadere e, d'altronde, dormire-mangiare-fare pipì e cacca sono le "attività" che i bambini così piccoli usano di frequente per opporre la loro volontà ai genitori, perché se loro non decidono di eseguirle, non riusciamo a costringerli più di tanto. Così iniziano vere e proprie lotte per la "supremazia domestica".
Tutte le sue ipotesi contengono un po' di verità: si tratta di trovare un nuovo equilibrio tra voi che tenga conto di tutto quanto, senza dimenticare che le regole le date voi.
Mi pare che per vari e più o meno giustificati motivi in casa vostra non manchino ansie e attriti, ma per ora condivido il parere della pediatra di lasciar tranquillo il vostro piccolo.
Penso, invece, che Lei e suo marito dovreste accordarvi (in separata sede) sulle linee di condotta da adottare con i vostri figli, trovando posizioni che soddisfino entrambi. Se proprio non vi riesce da soli, potreste rivolgervi al Consultorio della vostra zona per alcuni incontri (di solito gratuiti) di sostegno alla genitorialità.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile Signora,
per l'encopresi che di per sé potrebbe segnalare un problema, data che è di recente comparsa, starei a vedere come evolve la situazione.
Com'è il rapporto con i nonni?
<la situazione tra me e mio marito in questo periodo è tesa. spesso non sono d'accordo con lui sulle punizioni e sgridate. penso che lo soffochi con continui rimproveri >
Su questo punto mi soffermerei poiché il clima familiare teso incide negativamente sui bimbi. Sarebbe opportuno che trovaste accordi sull'educazione di vostro figlio e che evitaste di esprimere pareri discordanti tra voi davanti a lui. E' bene che il bimbo abbia regole, ma che siano condivise tra i genitori, date e fatte osservare in modo proprio e con buon senso.
Ci sono altri motivi di disaccordo tra voi?
Per quanto riguarda il dormire nel lettone, dal mio punto di vista, sarebbe auspicabile che anche in maniera graduale lo abituaste a dormire nel suo lettino.
Se da soli vi riuscisse difficile affrontare un modo efficace le vostre questioni e le difficoltà del bimbo dovessero persistere, un consulto specialistico potrebbe essere indicato.
Qualora volesse aggiungere altri elementi per inquadrare un po' meglio la situazione, pur nei limiti di un consulto on line, sarebbe utile per darle una risposta più puntuale.
Cordfialmente
per l'encopresi che di per sé potrebbe segnalare un problema, data che è di recente comparsa, starei a vedere come evolve la situazione.
Com'è il rapporto con i nonni?
<la situazione tra me e mio marito in questo periodo è tesa. spesso non sono d'accordo con lui sulle punizioni e sgridate. penso che lo soffochi con continui rimproveri >
Su questo punto mi soffermerei poiché il clima familiare teso incide negativamente sui bimbi. Sarebbe opportuno che trovaste accordi sull'educazione di vostro figlio e che evitaste di esprimere pareri discordanti tra voi davanti a lui. E' bene che il bimbo abbia regole, ma che siano condivise tra i genitori, date e fatte osservare in modo proprio e con buon senso.
Ci sono altri motivi di disaccordo tra voi?
Per quanto riguarda il dormire nel lettone, dal mio punto di vista, sarebbe auspicabile che anche in maniera graduale lo abituaste a dormire nel suo lettino.
Se da soli vi riuscisse difficile affrontare un modo efficace le vostre questioni e le difficoltà del bimbo dovessero persistere, un consulto specialistico potrebbe essere indicato.
Qualora volesse aggiungere altri elementi per inquadrare un po' meglio la situazione, pur nei limiti di un consulto on line, sarebbe utile per darle una risposta più puntuale.
Cordfialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile Signora,
la prima tappa è sicuramente una visita dal pediatra che segue il bambino.
L’encopresi è un disturbo , caratterizzato dall’emissione involontaria e spesso inconsapevole di feci, che talvolta assume un significato regressivo e di chiara comunicazione di un disagio.
Il bambino che ne soffre non vive serenamente la sua problematica ed in genere è una manifestazione d' ansia, amplificata da senso di colpa, paura di essere scoperto o colpevolizzato.
Raramente mostra un'apparente indifferenza al sintomo o sviluppa comportamenti di dissimulazione o accumulo (nasconde le mutande o conserva le feci); ancor più raramente il sintomo mostra un atteggiamento provocatorio (esibizione della biancheria sporca).
Il disturbo si manifesta generalmente nelle ore diurne ed è più frequente nei maschietti.
In clinica si distingue una "encopresi primaria" e una "secondaria" in relazione all’acquisizione o meno del controllo fisiologico.
Rientra nella forma primaria il bambino che non ha mai raggiunto il controllo dello sfintere anale per un periodo sufficientemente lungo (qualche mese), in quella secondaria il bambino che ricomincia a perdere le feci dopo aver avuto un periodo di controllo.
Suo figlio è ancora piccolo, è complesso compredere di quale si tratta, perchè presumo il controllo sfinterico lo abbia raggiunto da poco.
L’encopresi richiede la collaborazione del pediatra e dello psicologo volta a fornire interventi correttivi nell’ambito familiare; mediante un lavoro che si chiama "sostegno alla genitorialita'".
COnsideri che il bambino, sente la vostra ansia.
la prima tappa è sicuramente una visita dal pediatra che segue il bambino.
L’encopresi è un disturbo , caratterizzato dall’emissione involontaria e spesso inconsapevole di feci, che talvolta assume un significato regressivo e di chiara comunicazione di un disagio.
Il bambino che ne soffre non vive serenamente la sua problematica ed in genere è una manifestazione d' ansia, amplificata da senso di colpa, paura di essere scoperto o colpevolizzato.
Raramente mostra un'apparente indifferenza al sintomo o sviluppa comportamenti di dissimulazione o accumulo (nasconde le mutande o conserva le feci); ancor più raramente il sintomo mostra un atteggiamento provocatorio (esibizione della biancheria sporca).
Il disturbo si manifesta generalmente nelle ore diurne ed è più frequente nei maschietti.
In clinica si distingue una "encopresi primaria" e una "secondaria" in relazione all’acquisizione o meno del controllo fisiologico.
Rientra nella forma primaria il bambino che non ha mai raggiunto il controllo dello sfintere anale per un periodo sufficientemente lungo (qualche mese), in quella secondaria il bambino che ricomincia a perdere le feci dopo aver avuto un periodo di controllo.
Suo figlio è ancora piccolo, è complesso compredere di quale si tratta, perchè presumo il controllo sfinterico lo abbia raggiunto da poco.
L’encopresi richiede la collaborazione del pediatra e dello psicologo volta a fornire interventi correttivi nell’ambito familiare; mediante un lavoro che si chiama "sostegno alla genitorialita'".
COnsideri che il bambino, sente la vostra ansia.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Buongiorno e grazie mille per le risposte. Gentili dottori, un sostegno credo anch'io a questo punto sia necessario, non per il bimbo ma per noi, almeno per capire dove sbagliamo. Di sicuro farò passare qualche giorno, dato che partiremo per le vacanze e spero che un pò di tranquillità faccia bene a tutti, ma dovrò sicuramente affrontare la questione visto anche l'immnente ingresso alla materna ( che mi preoccupa un pò a dire il vero).
dr Rinella, i rapporti con i nonni sono buoni, ci va e ci sta volentieri..mi domandavo è possibile che la presenza in casa dei miei suoceri di una cuginetta più piccola (ancora non ha 2 anni) a cui è stato tolto il pannolino e che non avendo per nulla il controllo fa cacca e pipì nelle mutandine l'abbia in qualche modo condizionato? che i rimproveri e il togli metti il pannolino abbia disorientato anche lui?
Fermo restando che continuo a pensare che il problema principale siamo noi, mio marito ed io, le nostre discussioni ( ci sono altri motivi di disaccordo, ma credo che rientrino nella norma delle coppie sposate) aumentate dal periodo di mio superlavoro e dalle mie assenze in casa più lunghe. sabato mattina ad esempio poco dopo avergli dettto che sarei andata al lavoro si è appartato e ha fatto la cacca nelle mutande, e al ritorno del papà ha cercato di mandarlo via per non fargli scoprire l'accaduto, poi tornata dal lavoro mentre giocavamo insieme ha fatto anche la pipì ridendoci quasi. ieri invece che eravamo tutti insieme a fare una gita, il bambino non ha avuto problemi nel fare la pipì (non ha fatto la cacca). Grazie ancora
dr Rinella, i rapporti con i nonni sono buoni, ci va e ci sta volentieri..mi domandavo è possibile che la presenza in casa dei miei suoceri di una cuginetta più piccola (ancora non ha 2 anni) a cui è stato tolto il pannolino e che non avendo per nulla il controllo fa cacca e pipì nelle mutandine l'abbia in qualche modo condizionato? che i rimproveri e il togli metti il pannolino abbia disorientato anche lui?
Fermo restando che continuo a pensare che il problema principale siamo noi, mio marito ed io, le nostre discussioni ( ci sono altri motivi di disaccordo, ma credo che rientrino nella norma delle coppie sposate) aumentate dal periodo di mio superlavoro e dalle mie assenze in casa più lunghe. sabato mattina ad esempio poco dopo avergli dettto che sarei andata al lavoro si è appartato e ha fatto la cacca nelle mutande, e al ritorno del papà ha cercato di mandarlo via per non fargli scoprire l'accaduto, poi tornata dal lavoro mentre giocavamo insieme ha fatto anche la pipì ridendoci quasi. ieri invece che eravamo tutti insieme a fare una gita, il bambino non ha avuto problemi nel fare la pipì (non ha fatto la cacca). Grazie ancora
[#6]
Gentile Signora,
approfitti allora del periodo delle vacanze per recuperare tranquillità.
Da quello che riferisce sarebbe utile, come le ho già detto, che trovasse accordi con suo marito sulle modalità di rapporto con il bimbo e sulla sua educazione.
Stia a vedere come va la situazione dopo le vacanze.
Per l'inserimento alla materna, meno ansia il bimbo percepisce in famiglia, più facilmente può avvenire l' inserimento nel nuovo contesto.
Valuti comunque l'opportunità, se le problematiche attuali dovessero persistere, di chiedere un consulto specialistico.
Se crede ci può aggiornare in futuro.
Cordiali saluti
approfitti allora del periodo delle vacanze per recuperare tranquillità.
Da quello che riferisce sarebbe utile, come le ho già detto, che trovasse accordi con suo marito sulle modalità di rapporto con il bimbo e sulla sua educazione.
Stia a vedere come va la situazione dopo le vacanze.
Per l'inserimento alla materna, meno ansia il bimbo percepisce in famiglia, più facilmente può avvenire l' inserimento nel nuovo contesto.
Valuti comunque l'opportunità, se le problematiche attuali dovessero persistere, di chiedere un consulto specialistico.
Se crede ci può aggiornare in futuro.
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Salve gentilissimi dottori, volevo solo aggiornarvi sulla situazione. Dopo le vacanze la situazione si è completamente capovolta. Il bambino non balbetta ua più ( solo rarissime volte quando vuol dire troppe cose!) e fa cacca e pipì senza alcun problema. In più nn abbiamo avuto nessun problema di inserimento alla materna tant'è che ha cominciato a mangiarci dal primo giorno! Noi genitori siamo effettivamente molto più tranquilli . Gli unici problemi da risolvere ancora sono ciuccio e sonno nel lettino per tutta la notte... Chissà se ce la faremo!!?? Pensate che sia necessario applicare le maniere forti o dare tempo al tempo?? Grazie ancora
[#8]
Cara signora,
innanzitutto mi fa molto piacere sapere che il suo bambino stia meglio.
Probabilmente le vacanze sono state vissute in maniera serena dal suo bimbo e ciò ha una stretta correlazione con la balbuzia e l'encopresi, essendo le stesse manifestazioni di tipo ansioso e venendo solitamente affrontate con un trattamento cognitivo-comportamentale (essendo il bambino così piccolo si sarebbe andati a lavorare fondamentalmente sull'aspetto comportamentale).
Questa maggiore tranquillità ha contribuito a sua volta a far sì che l'ingresso a scuola sia stato vissuto con serenità.
Le consiglio di provare a rasserenarsi maggiormente anche Lei rispetto alla paura di "non farcela": la stessa viene inevitabilmente percepita dal bambino.
Avete già fatto passi da gigante.
Piano piano.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo.
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
innanzitutto mi fa molto piacere sapere che il suo bambino stia meglio.
Probabilmente le vacanze sono state vissute in maniera serena dal suo bimbo e ciò ha una stretta correlazione con la balbuzia e l'encopresi, essendo le stesse manifestazioni di tipo ansioso e venendo solitamente affrontate con un trattamento cognitivo-comportamentale (essendo il bambino così piccolo si sarebbe andati a lavorare fondamentalmente sull'aspetto comportamentale).
Questa maggiore tranquillità ha contribuito a sua volta a far sì che l'ingresso a scuola sia stato vissuto con serenità.
Le consiglio di provare a rasserenarsi maggiormente anche Lei rispetto alla paura di "non farcela": la stessa viene inevitabilmente percepita dal bambino.
Avete già fatto passi da gigante.
Piano piano.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo.
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
[#9]
Gentile signora,
mi fa piacere che la situazione si sia evoluta in questo modo, complimenti per i progressi fatti.
Ma cosa intende per maniere forti?
Molto brevemente, buon senso, coerenza, tranquillità in famiglia e cooperazione sono buoni alleati, evitando impazienza, ansia e il timore di non riuscire.
Le suggerisco un piccolo libro ricco di spunti : Cosa sapere su tuo figlio di tre anni ed. Erickson
Cordiali saluti
mi fa piacere che la situazione si sia evoluta in questo modo, complimenti per i progressi fatti.
Ma cosa intende per maniere forti?
Molto brevemente, buon senso, coerenza, tranquillità in famiglia e cooperazione sono buoni alleati, evitando impazienza, ansia e il timore di non riuscire.
Le suggerisco un piccolo libro ricco di spunti : Cosa sapere su tuo figlio di tre anni ed. Erickson
Cordiali saluti
[#10]
Utente
Buongiorno e grazie ancora per le risposte. Per maniere forti intendo portarlo a dormire nel suo letto e lasciarlo piangere... Per me il solo sentire le sue urla strazianti quando rimane in cameretta mi fa sentire in colpa, anche se penso che è una tattica per farmi cedere. Lo stesso per il ciuccio...dentro di me mi dico che prima o poi lo abbandonerà come fanno tutti, ma lui la notte ciuccia proprio e non lascia il succhiotto praticamente mai...Comunque grazie e acquisterò il libro consigliatomi.
[#11]
<Per maniere forti intendo portarlo a dormire nel suo letto e lasciarlo piangere...> Potrebbe ugualmente portarlo nel suo letto e rassicurarlo con calma e serenità, i sensi di colpa non aiutano.
Si armi di pazienza, anche per il ciuccio (che ha funzione consolatoria), occorre gradualità nel toglierlo e che il bimbo sia pronto ad abbandonarlo.
Mi auguro la lettura possa esserle di aiuto.
Cordialmente
Si armi di pazienza, anche per il ciuccio (che ha funzione consolatoria), occorre gradualità nel toglierlo e che il bimbo sia pronto ad abbandonarlo.
Mi auguro la lettura possa esserle di aiuto.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.1k visite dal 28/07/2012.
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