Insoddisfazione rapporti di coppia
Buonasera,
Le scrivo perché sono confusa e soprattutto spaventata.
Inizio accennando qualcosa di me,sono una studentessa universitaria di 26 anni,più o meno soddisfatta del suo percorso,ho avuto i miei momenti di stallo,i miei periodi di debolezza ma niente di particolarmente significativo.Ciò mi ha semplicemente comportato un ritardo nella laurea di 2 anni,non ne vado fiera,ma non lo vivo nemmeno come un problema esistenziale!Semplicemente ha fatto parte del mio iter.
Ho alle spalle una famiglia unita,che mi adora e che io adoro.I miei genitori mi hanno sempre supportata e soprattutto sono per me dei pilastri fondamentali...infatti la mia più grande paura è trovarmi improvvisamente senza di loro.Vivo da sola a Milano e da un anno ho una relazione con un uomo (che ha 6 anni più di me) che vive a Napoli.
Il nocciolo della questione è proprio questo:ha tutto quello che vorrei (o che credo di volere) in un uomo;mi ama,mi rispetta,è premuroso,è presente ma non ossessivo,mi attrae fisicamente,è intelligente,mi coinvolge in quella che è la sua quotidianità senza relegarmi in un cantuccio.Certo ha i suoi difetti,ma chi non ne ha?Insomma è il classico ragazzo che tutte vorrebbero,ma ad un anno dall'inizio della nostra relazione mi trovo con un senso di inquietudine,di insoddisfazione che non capisco.Mi è già successo nel precedente rapporto (durato 6 anni).Anche lui era un uomo perfetto sulla carta ma poi qualcosa in me si spezza,facendomi sentire non completa.Nella relazione precedente quando sono iniziati questi dubbi ho iniziato ad assumere un atteggiamento involontario con il solo scopo di allontanarlo (quindi alla mia insicurezza si è unita la vigliaccheria di non avere il coraggio di lasciarlo ma di assumere atteggiamenti che alla lunga spingono l'altro a lasciarmi)
Mi trovo,quindi,nella situazione in cui ho quello che voglio ma dopo un po' non mi basta più,ma so anche che se avessi una persona che è l'opposto,che non vuole condividere cose importanti con me,che non è presente come vorrei ecc..non mi farebbe star bene.
A questo punto mi domando se non sia io il problema.Se il tipo di persona A non mi soddisfa a pieno,ma l'opposto tipo di persona B mi farebbe star male per tante piccole (e grandi!) mancanze,cos'è che voglio?
Sono forse fatta per stare da sola?
Non credo sia questo,perché in un futuro non troppo lontano spero si di essere soddisfatta come professionista,di vedere che gli sforzi dei miei genitori ed i miei abbiano portato a qualcosa di soddisfacente e concreto,ma spero anche di avere un completamento nell'amore;come donna poter almeno tentare di dare ai miei figli quello che,emotivamente,i miei genitori hanno dato a me.
Quindi,una vita da sola mi farebbe star male,un uomo che mi ama e tutto il resto dopo un anno mi comporta dei dubbi,un uomo che sarebbe l'opposto mi farebbe star male..ma quindi qual è il mio problema?Cos'è che mi manca?La ringrazio per avermi dato almeno la possibilità di scrivere tutto nero su bianco.
Buona giornata
Le scrivo perché sono confusa e soprattutto spaventata.
Inizio accennando qualcosa di me,sono una studentessa universitaria di 26 anni,più o meno soddisfatta del suo percorso,ho avuto i miei momenti di stallo,i miei periodi di debolezza ma niente di particolarmente significativo.Ciò mi ha semplicemente comportato un ritardo nella laurea di 2 anni,non ne vado fiera,ma non lo vivo nemmeno come un problema esistenziale!Semplicemente ha fatto parte del mio iter.
Ho alle spalle una famiglia unita,che mi adora e che io adoro.I miei genitori mi hanno sempre supportata e soprattutto sono per me dei pilastri fondamentali...infatti la mia più grande paura è trovarmi improvvisamente senza di loro.Vivo da sola a Milano e da un anno ho una relazione con un uomo (che ha 6 anni più di me) che vive a Napoli.
Il nocciolo della questione è proprio questo:ha tutto quello che vorrei (o che credo di volere) in un uomo;mi ama,mi rispetta,è premuroso,è presente ma non ossessivo,mi attrae fisicamente,è intelligente,mi coinvolge in quella che è la sua quotidianità senza relegarmi in un cantuccio.Certo ha i suoi difetti,ma chi non ne ha?Insomma è il classico ragazzo che tutte vorrebbero,ma ad un anno dall'inizio della nostra relazione mi trovo con un senso di inquietudine,di insoddisfazione che non capisco.Mi è già successo nel precedente rapporto (durato 6 anni).Anche lui era un uomo perfetto sulla carta ma poi qualcosa in me si spezza,facendomi sentire non completa.Nella relazione precedente quando sono iniziati questi dubbi ho iniziato ad assumere un atteggiamento involontario con il solo scopo di allontanarlo (quindi alla mia insicurezza si è unita la vigliaccheria di non avere il coraggio di lasciarlo ma di assumere atteggiamenti che alla lunga spingono l'altro a lasciarmi)
Mi trovo,quindi,nella situazione in cui ho quello che voglio ma dopo un po' non mi basta più,ma so anche che se avessi una persona che è l'opposto,che non vuole condividere cose importanti con me,che non è presente come vorrei ecc..non mi farebbe star bene.
A questo punto mi domando se non sia io il problema.Se il tipo di persona A non mi soddisfa a pieno,ma l'opposto tipo di persona B mi farebbe star male per tante piccole (e grandi!) mancanze,cos'è che voglio?
Sono forse fatta per stare da sola?
Non credo sia questo,perché in un futuro non troppo lontano spero si di essere soddisfatta come professionista,di vedere che gli sforzi dei miei genitori ed i miei abbiano portato a qualcosa di soddisfacente e concreto,ma spero anche di avere un completamento nell'amore;come donna poter almeno tentare di dare ai miei figli quello che,emotivamente,i miei genitori hanno dato a me.
Quindi,una vita da sola mi farebbe star male,un uomo che mi ama e tutto il resto dopo un anno mi comporta dei dubbi,un uomo che sarebbe l'opposto mi farebbe star male..ma quindi qual è il mio problema?Cos'è che mi manca?La ringrazio per avermi dato almeno la possibilità di scrivere tutto nero su bianco.
Buona giornata
[#1]
Gentile signora,
Le cause della sua insoddisfazione vanno cercate dentro di Lei.
Possono essere tante, da una sua scarsa regolazione affettiva a scelte a cui si e' adattata ma che non la entusiasmano.
Forse non e' necessario cercare fuori di Lei, ma dentro.
Non e' una elaborazione che puo' fare da sola.
Contatti uno psicologo con il quale iniziare a farsi queste domande.Con lui potra' ampliare il suo angolo di visuale.
Con i. Migliori saluti
Le cause della sua insoddisfazione vanno cercate dentro di Lei.
Possono essere tante, da una sua scarsa regolazione affettiva a scelte a cui si e' adattata ma che non la entusiasmano.
Forse non e' necessario cercare fuori di Lei, ma dentro.
Non e' una elaborazione che puo' fare da sola.
Contatti uno psicologo con il quale iniziare a farsi queste domande.Con lui potra' ampliare il suo angolo di visuale.
Con i. Migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
<mi trovo con un senso di inquietudine,di insoddisfazione che non capisco.Mi è già successo nel precedente rapporto (durato 6 anni).>
Gentile ragazza,
l'inquietudine che lei sente rispetto alle sue relazioni sentimentali (forse quando si fanno più stringenti e rischiano di concretizzarsi in un progetto maggiormente consolidato?) andrebbe meglio indagata e affrontata attraverso l'incontro diretto con uno psicologo /psicoterapeuta.
Sa dire qualcosa di più in merito alla chiusura del precedente rapporto?
<Ho alle spalle una famiglia unita,che mi adora e che io adoro.I miei genitori mi hanno sempre supportata e soprattutto sono per me dei pilastri fondamentali...infatti la mia più grande paura è trovarmi improvvisamente senza di loro.>
Anche questo suo timore potrebbe essere un punto da approfondire meglio con uno specialista in relazione alle problematiche espresse.
Cordialmente
Gentile ragazza,
l'inquietudine che lei sente rispetto alle sue relazioni sentimentali (forse quando si fanno più stringenti e rischiano di concretizzarsi in un progetto maggiormente consolidato?) andrebbe meglio indagata e affrontata attraverso l'incontro diretto con uno psicologo /psicoterapeuta.
Sa dire qualcosa di più in merito alla chiusura del precedente rapporto?
<Ho alle spalle una famiglia unita,che mi adora e che io adoro.I miei genitori mi hanno sempre supportata e soprattutto sono per me dei pilastri fondamentali...infatti la mia più grande paura è trovarmi improvvisamente senza di loro.>
Anche questo suo timore potrebbe essere un punto da approfondire meglio con uno specialista in relazione alle problematiche espresse.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
"cos'è che voglio?"
Gentile Utente,
la domanda è lecita, ma la risposta non sempre è scontata o dietro l'angolo. Lei ipotizza il tipo A e il tipo B, ma per gli esseri umani e nelle relazioni interpersonali questo ragionamento non funziona, perchè le possibilità sono notevolmente più ampie.
Concordo con le Colleghe sull'opportunità di ricercare le risposte con l'aiuto di uno psicologo, se questo è per lei motivo di incertezza e sofferenza.
Un cordiale saluto,
Gentile Utente,
la domanda è lecita, ma la risposta non sempre è scontata o dietro l'angolo. Lei ipotizza il tipo A e il tipo B, ma per gli esseri umani e nelle relazioni interpersonali questo ragionamento non funziona, perchè le possibilità sono notevolmente più ampie.
Concordo con le Colleghe sull'opportunità di ricercare le risposte con l'aiuto di uno psicologo, se questo è per lei motivo di incertezza e sofferenza.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.4k visite dal 28/07/2012.
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