I miei problemi sono derivati dall'ansia

buonasera dottori :)
il mio problema nasce due anni fa quando una sera ho cominciato a sentirmi male nel senso che avevo dolori alla mascella,tensione cranio cervicale....ho fatto in questi anni svariati controlli e non è risultato nulla di specifico solo che io continuo a sentirmi male e non ce la faccio più.sto andando anche dallo psicologo che mi convince che i miei problemi sono derivati dall'ansia.mi spiego meglio: tutti i giorni ho dolori al collo,mandibola,testa (tensione più che dolore),nausea,formicolii in varie parti del corpo e sensazione di debolezza alle gambe.Ultimamente ho anche naso tappato e mancanza di respiro...è come un cane che si morde la coda....il primo di agosto ho la visita gastroscopia perchè digerisco piuttosto male con eruttazione continua..secondo voi cosa potrebbe essere?potrebbe essere qualcosa di fisico o solo psicosomatico?vi ringrazio e scusate se mi sono dilungato ma non reggo più :(
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"..secondo voi cosa potrebbe essere?potrebbe essere qualcosa di fisico o solo psicosomatico?"

Gentile Utente, da qui non è possibile saperlo. Direi di concludere l'iter diagnostico.
Che cosa vuol dire "...psicologo che mi convince che i miei problemi sono derivati dall'ansia": che tipo di lavoro psicologico state facendo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
il mio psicologo sostiene,in base ai miei racconti,che il mio problema sia derivato da una situazione di ansia cronicizzata.ma io non riesco a convincermi del fatto che l'ansia possa causare tutti questi sintomi che io effettivamente sento a livello fisico.. ma io le chiedo ...se ci fosse stato qualcosa di grave sarebbe uscito da due anni a questa parte?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
ultimate le indagini cliniche, si investigheranno le possibili cause psichiche che hanno contribuito all'insorgenza ed al mantenimento della sintomatologia psicosomatica.

Cosa è successo due anni fa nella sua vita?
Eventi stressanti, dolorosi, destabilizzanti?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
allora due anni ho cominciato a frequentare il " mondo gay" e diciamo che la cosa mi ha reso consapevole di essere gay fino in fondo...ma non è quello che mi ha turbato più di tanto(anzi proprio per niente)..otto anni fa i miei genitori si sono separati in malo modo e io non vedo più mio padre da 6 anni ma anche questo forse è meglio sia cosi.in più devo finire l'università e ho l'ansia per gli esami ma io non credo che tutti questi sintomi possano essere derivato da ciò...può essere invece?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Ci sono tantissimi punti su cui poter lavorare con l' aiuto di uno psicologo, credomdi si, che potrebbe essere causato da cio' , ma soprattutto da come vive lei, cio' .
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Utente
Utente
io vivo tutto ciò in maniera tranquilla..sono dichiarato con quasi tutti ( non ho problemi),a mio padre sinceramente non ci penso più e non mi interessa. dice che potrebbe essere anche una questione di accumulo?grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non so dirle, senza conoscerla, potrebbe essere.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...io non riesco a convincermi del fatto che l'ansia possa causare tutti questi sintomi che io effettivamente sento a livello fisico.. "

Gentile Utente,

e perchè farebbe fatica a credere che l'ansia, come tutte le altre emozioni, possa dare un'attivazione fisica?

Perchè non pensa alla tachicardia quando abbiamo paura o siamo in ansia, alla sudorazione eccessiva, ecc...

Le emozioni funzionano così, cioè con l'attivazione somatica, perchè sono dei "segnali" utilissimi (anche se comprendo bene come l'ansia possa essere vista come un'emozione disturbante quando diventa eccessiva oppure quando non siamo in grado di leggerne i significati e le ragioni dell'attivazioni in situazioni APPARENTEMENTE tranquille).

In una situazione di pericolo è decisamente più utile che ci sia un segnale rapido come la tachicardia, che non un ragionamento sulla pericolosità di una certa condizione: l'emozione (ansia) segnala velocemente cosa dobbiamo fare (es fuggire o lottare).

E' un po' diverso quando l'ansia è disfunzionale e si attiva in situazioni apparentemente non pericolose. A questo punto è indispensabile comprendere che succede in un lavoro, meglio se psicoterapico e meglio se con un tipo di psicoterapia particolarmente efficace per l'ansia come ad es. quella cognitivo-comportamentale, e soprattutto eliminare lo stato ansioso, imparando a gestire il malessere.

Ovviamente da qui non è possibile ipotizzare che la causa sia la separazione dei suoi, l'università, l'omosessualità, ecc... Magari nessuna di queste oppure alcune di queste.
Però dovrebbe lavorarci con la sua psicologa.

Che tipo di lavoro psicologico sta facendo? Riceve prescrizioni tra una seduta e l'altra da discutere poi con la psicologa? Se sì, di che tipo?
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Utente
Utente
il lavoro con il mio psicologo per ora (dato che sono solo quattro o cinque volte che sono andato) è di esposizione dei miei problemi e di cosa mi agita.sto prendendo lo xanax sotto controllo medico ed ovviamente in minime quantità(solo la sera 0.5 mg) però quello che non riesco più a sopportare è il malessere fisico che provoca svariate sintomatologie....mi ripeto: male alla mascella,tensioni muscolari dolorose,nausea,mancanza di respiro,naso tappato,algie facciali etc...non so più come uscirne...il mio psicologo mi ha consigliato,nel frattempo che finisco l'università e mi laureo, di cercarmi un lavoro part time in modo che cominci ad avere la mia indipendenza econonomica che ritengo molto importante..lei dice che potrebbe essere una soluzione?grazie dottoressa Pileci :)
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"non so più come uscirne..."

Per quanto riguarda le strategie per uscirne e liberarsi dei sintomi deve proprio affidarsi alla psicologa che la segue: attraverso una psicoterapia si può lavorare per l'eliminazione dei sintomi, come le ho spiegato sopra.

"lei dice che potrebbe essere una soluzione?"
Se la psicologa che la segue e la conosce le ha suggerito questo, sicuramente ci saranno un motivo e una logica. Ma dubito che avere un lavoro e l'indipendenza economica possa curare l'ansia.

Qualora l'ansia fosse scatenata dalla dipendenza economica (ipotesi), ormai c'è stato uno scompenso che bisogna trattare attraverso il ripristino di un nuovo equilibrio e non per tentativi.

Mi perdoni la franchezza, ma probabilmente il consiglio è decontestualizzato rispetto alla cura dell'ansia. La psicologa le avrà suggerito come avere l'indipendenza economica, ma non il lavoro come terapia per l'ansia. Dico bene?
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