Ansia e autostima
Non so da dove cominciare. Probabilmente perché non so neanche dove e quando è cominciato tutto. So solo come non vorrei sentirmi. Ho 35 anni e mi reputo una persona ansiosa, molto indecisa che in questo momento non ha alcuna autostima di se stesso. Il "disagio sociale" che vivo quotidianamente sta diventando insopportabile. I rapporti interpersonali (famiglia, partner, lavoro ecc...) stanno diventando sempre più faticosi e chi è intorno a me si sta accorgendo di un cambiamento (in peggio) della mia persona. Sono arrivato ad un punto tale dove ho grosse difficoltà ad affrontare anche le cose più semplici: confrontarmi con un amico, presentarmi ad una persona nuova, decidere le vacanze o cosa fare nel weekend. La sensazione ancor più angosciosa è che tutto questo accade inspiegabilmente, senza senso, come se io fossi bloccato da “un qualcosa” . Il risultato di tutto ciò è una depressione che in talune occasioni mi porta ed evitare ogni sorta di situazione sociale, in altre mi porta a scontrarmi violentemente con tutto e tutti come fosse una sorta di sfogo, e in altre ancora (ben più grave) mi porta a fare cose assolutamente, irrazionali, oggettivamente sbagliate e talvolta anche pericolose. A peggiorare la situazione da qualche anno sono comparsi attacchi di panico che nei momenti di disagio acuto si fanno sentire in maniera piuttosto decisa, costringendomi a "scappare" dalle situazioni.
Circa un paio di anni fa ho chiesto al mio medico di base di indirizzarmi verso un terapista di fiducia. Ho seguito il suo consiglio, ma solo dopo un anno mi sono reso conto che la terapia che stavo seguendo non era per niente adatta a me anzi, temo che abbia addirittura peggiorato la situazione.
La mia richiesta di aiuto, è capire come fare a trovare la persona giusta che mi possa accompagnare in questo mio cammino. Non posso, non voglio permettermi di sbagliare ancora. Come faccio a scegliere la terapia giusta per me? Come faccio a scegliere il terapista più adatto a me? Per quanto sia indeciso come persona, in questo caso io non ho le competenze per fare questo tipo di scelta.
Grazie a chiunque possa aiutarmi.
Circa un paio di anni fa ho chiesto al mio medico di base di indirizzarmi verso un terapista di fiducia. Ho seguito il suo consiglio, ma solo dopo un anno mi sono reso conto che la terapia che stavo seguendo non era per niente adatta a me anzi, temo che abbia addirittura peggiorato la situazione.
La mia richiesta di aiuto, è capire come fare a trovare la persona giusta che mi possa accompagnare in questo mio cammino. Non posso, non voglio permettermi di sbagliare ancora. Come faccio a scegliere la terapia giusta per me? Come faccio a scegliere il terapista più adatto a me? Per quanto sia indeciso come persona, in questo caso io non ho le competenze per fare questo tipo di scelta.
Grazie a chiunque possa aiutarmi.
[#1]
Gentile utente,
lei scrive che "solo dopo un anno mi sono reso conto che la terapia che stavo seguendo non era per niente adatta a me anzi, temo che abbia addirittura peggiorato la situazione.
La mia richiesta di aiuto, è capire come fare a trovare la persona giusta che mi possa accompagnare in questo mio cammino. Non posso, non voglio permettermi di sbagliare ancora".
Come mai ritiene che la terapia non fosse giusta? Che tipo di percorso ha intrapreso? Lei come si sentiva?
Ne ha parlato con il suo medico considerando che l'aveva idirizzato lui?
lei scrive che "solo dopo un anno mi sono reso conto che la terapia che stavo seguendo non era per niente adatta a me anzi, temo che abbia addirittura peggiorato la situazione.
La mia richiesta di aiuto, è capire come fare a trovare la persona giusta che mi possa accompagnare in questo mio cammino. Non posso, non voglio permettermi di sbagliare ancora".
Come mai ritiene che la terapia non fosse giusta? Che tipo di percorso ha intrapreso? Lei come si sentiva?
Ne ha parlato con il suo medico considerando che l'aveva idirizzato lui?
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno
[#2]
Utente
Buonasera Dott.ssa Verena Elisa,
non vorrei essere troppo diffamatore del metodo terapico che ho seguito ma, mi permetto di dire che sono stato praticamente "prigioniero" di una psicosetta per un anno. Trattasi dell'analisi collettiva fondata da Dott. M.F.
Come mi sentivo? La terapia, se così si vuol chiamare, la riassumo in una sola parola: umiliante. Quando finalmente quel giorno ho deciso di dire basta, mi sono sentito come liberato da un cancro, ma nello stesso tempo anche un po' disorientato perché non ho trovato nessuno fuori dalla porta ad "accompagnarmi".
Si, ne ho parlato con il mio medico ma ho avuto la sensazione che lo giustificasse. In ogni caso non mi sono sentito di chiedergli di indirizzarmi verso un'altra strada perché la fiducia si era un po' compromessa.
non vorrei essere troppo diffamatore del metodo terapico che ho seguito ma, mi permetto di dire che sono stato praticamente "prigioniero" di una psicosetta per un anno. Trattasi dell'analisi collettiva fondata da Dott. M.F.
Come mi sentivo? La terapia, se così si vuol chiamare, la riassumo in una sola parola: umiliante. Quando finalmente quel giorno ho deciso di dire basta, mi sono sentito come liberato da un cancro, ma nello stesso tempo anche un po' disorientato perché non ho trovato nessuno fuori dalla porta ad "accompagnarmi".
Si, ne ho parlato con il mio medico ma ho avuto la sensazione che lo giustificasse. In ogni caso non mi sono sentito di chiedergli di indirizzarmi verso un'altra strada perché la fiducia si era un po' compromessa.
[#3]
Gentile utente,
capisco come si può esser sentito, quando ci si fida e la fiduacia è mal riposta anzi se ne abbusa non fa per niente piacere. Ovviamente la mia domanda sul tipo di terapia non era per criticare nessuno ma volevo capire il tipo di orientamento. Comunque può guardare i nominativi degli psicologi in questo sito, direi che è il caso di lavorare sulla sua esperienza poco piacevole. Spero di esserle stata un pò d'aiuto
Cordialmente.
capisco come si può esser sentito, quando ci si fida e la fiduacia è mal riposta anzi se ne abbusa non fa per niente piacere. Ovviamente la mia domanda sul tipo di terapia non era per criticare nessuno ma volevo capire il tipo di orientamento. Comunque può guardare i nominativi degli psicologi in questo sito, direi che è il caso di lavorare sulla sua esperienza poco piacevole. Spero di esserle stata un pò d'aiuto
Cordialmente.
[#4]
Gentile utente,
indubbiamente la scelta di un terapeuta o di un orientamento è difficile e si possono avere delle paure connesse al chiedersi se la scelta effettuata sia realmente quella più opportuna soprattutto quando la scelta dipende da qualcuno che di per sè si sente insicuro e indeciso.
Io penso che non è il caso che sia qualcuno a dirle cosa scegliere ma un primo passo per il cambiamento consiste indubbiamente nel pensare che lei possa fare la scelta migliore per se stesso, informandosi chiaramente sulle opportunità.
Infine penso che la relazione terapeutica è in ogni caso un incontro tra persone e nella prima fase di valutazione, in generale deputata allo specialista, lei potrà avvalersi della sua personale valutazione e interrogarsi se il professionista scelto sia indicato per fornirle l'aiuto di cui necessita.
cordialmente.
indubbiamente la scelta di un terapeuta o di un orientamento è difficile e si possono avere delle paure connesse al chiedersi se la scelta effettuata sia realmente quella più opportuna soprattutto quando la scelta dipende da qualcuno che di per sè si sente insicuro e indeciso.
Io penso che non è il caso che sia qualcuno a dirle cosa scegliere ma un primo passo per il cambiamento consiste indubbiamente nel pensare che lei possa fare la scelta migliore per se stesso, informandosi chiaramente sulle opportunità.
Infine penso che la relazione terapeutica è in ogni caso un incontro tra persone e nella prima fase di valutazione, in generale deputata allo specialista, lei potrà avvalersi della sua personale valutazione e interrogarsi se il professionista scelto sia indicato per fornirle l'aiuto di cui necessita.
cordialmente.
Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.
[#5]
Utente
Gent.ma Dott.ssa Verena Elisa Gomiero,
quello che avrei voluto evitare io è proprio decidere il mio futuro da una sorta (mi permetta il temine) di catalogo.
Io non conosco le tecniche, e secondo me lasciare che il paziente scelga autonomamente è un po' un rischio. Inoltre come scelgo poi il medico? Il base al suo CV? In base alla simpatia che mi ispira la sua faccia?
Gent.ma Dott.ssa Signa, sono d'accordo con lei quando dice: "un primo passo per il cambiamento consiste indubbiamente nel pensare che lei possa fare la scelta migliore per se stesso", ma non crede che sia uno prezzo troppo alto da pagare nel caso faccia nuovamente una scelta sbagliata? Non pretendo di avere la strada da percorrere con un orizzonte chiaro e ben definito ma neanche mille porte davanti a me che non so cosa possono celare.
quello che avrei voluto evitare io è proprio decidere il mio futuro da una sorta (mi permetta il temine) di catalogo.
Io non conosco le tecniche, e secondo me lasciare che il paziente scelga autonomamente è un po' un rischio. Inoltre come scelgo poi il medico? Il base al suo CV? In base alla simpatia che mi ispira la sua faccia?
Gent.ma Dott.ssa Signa, sono d'accordo con lei quando dice: "un primo passo per il cambiamento consiste indubbiamente nel pensare che lei possa fare la scelta migliore per se stesso", ma non crede che sia uno prezzo troppo alto da pagare nel caso faccia nuovamente una scelta sbagliata? Non pretendo di avere la strada da percorrere con un orizzonte chiaro e ben definito ma neanche mille porte davanti a me che non so cosa possono celare.
[#6]
Gentile utente,
indubbiamente ha ragione nel pensare che possibilmente le scelte che farà comportano dei rischi e delle possibilità negative o positive ma questo penso non deve bloccarla rispetto alla possibilità di intraprendere una qualsiasi decisione.
Inoltre i cambiamenti talvolta comportano delle difficoltà, dei peggioramenti ma nella costruzione del suo percorso la persona che sceglierà la supporterà e la guiderà.
Per potersi affidare a qualcuno bisogna iniziare ad avere fiducia in se stessi.
Il come dipende da lei.
In ogni caso il suggerimento potrebbe essere di richiedere una valutazione psicologica e da questa partire per fare la scelta dello specialista che potrà seguirla al meglio.
Cordialmente.
indubbiamente ha ragione nel pensare che possibilmente le scelte che farà comportano dei rischi e delle possibilità negative o positive ma questo penso non deve bloccarla rispetto alla possibilità di intraprendere una qualsiasi decisione.
Inoltre i cambiamenti talvolta comportano delle difficoltà, dei peggioramenti ma nella costruzione del suo percorso la persona che sceglierà la supporterà e la guiderà.
Per potersi affidare a qualcuno bisogna iniziare ad avere fiducia in se stessi.
Il come dipende da lei.
In ogni caso il suggerimento potrebbe essere di richiedere una valutazione psicologica e da questa partire per fare la scelta dello specialista che potrà seguirla al meglio.
Cordialmente.
[#7]
Gentile utente,
posso capire che non sia l'ideale scegliere da un "catalogo" però consideri che potrebbe scegliere in base alla foto, al fatto che non ci sia, all'essere facilmente raggiungibile o lontano, all'essere uomo o donna, ecc, ecc. Scusi se mi son permessa questa lista ma è per farle capire che a volte le scelte possono avvenire anche per semplici comodità!
Provi a chiedersi, secondo lei, quali sono i criteri che vorrebbe trovare nella persona che ha difronte e da questi parta, come le è stato suggerito dalla collega può richiedere una valutazione psicologica e poi tentare di capire quale strada fa per lei assieme al terapeuta.
Un'altra strada che mi viene in mente è di leggere qualche consulto in questo sito e di farsi un'idea di come gli psicologi-psicoterapeuti rispondono, veda che effetto le fa!
Se ha bisogno di altre indicazioni chieda pure.
Cordiali saluti
posso capire che non sia l'ideale scegliere da un "catalogo" però consideri che potrebbe scegliere in base alla foto, al fatto che non ci sia, all'essere facilmente raggiungibile o lontano, all'essere uomo o donna, ecc, ecc. Scusi se mi son permessa questa lista ma è per farle capire che a volte le scelte possono avvenire anche per semplici comodità!
Provi a chiedersi, secondo lei, quali sono i criteri che vorrebbe trovare nella persona che ha difronte e da questi parta, come le è stato suggerito dalla collega può richiedere una valutazione psicologica e poi tentare di capire quale strada fa per lei assieme al terapeuta.
Un'altra strada che mi viene in mente è di leggere qualche consulto in questo sito e di farsi un'idea di come gli psicologi-psicoterapeuti rispondono, veda che effetto le fa!
Se ha bisogno di altre indicazioni chieda pure.
Cordiali saluti
[#9]
Gentile utente,
io penso che si scelga il terapeuta giusto piu' che la terapia. Senz'altro alcune tecniche terapeutiche per alcune problematiche sono decisamente piu' efficaci. Dovrebbe fidarsi delle sue sensazioni ad una prima consulenza della persona che ha di fronte; del resto anche nella vita di tutti i giorno ci confrontiamo con tante persone nuove che come si dice, "a pelle", possono piacere oppure no. La scelta del terapeuta dovrebbe essere affidata almeno alla primo incontro alle proprie sensazioni in merito.
io penso che si scelga il terapeuta giusto piu' che la terapia. Senz'altro alcune tecniche terapeutiche per alcune problematiche sono decisamente piu' efficaci. Dovrebbe fidarsi delle sue sensazioni ad una prima consulenza della persona che ha di fronte; del resto anche nella vita di tutti i giorno ci confrontiamo con tante persone nuove che come si dice, "a pelle", possono piacere oppure no. La scelta del terapeuta dovrebbe essere affidata almeno alla primo incontro alle proprie sensazioni in merito.
Dott.ssa Roberta De Bellis
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.4k visite dal 27/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.