Autolesionismo ( piccoli tagli)
Salve, ho 22 anni ( ho una famiglia e un sacco di amici che mi amano, e mi sto per laureare)..ma ho avuto fin dai tempi delle medie ( perchè non mi trovavo bene in classe,mi prendevano in giro pesantemente) diciamo il vizio di procurarmi dei tagli, non grandi tagli, tagli piuttosto piccoli sulle dita e sul polso.in seguito a forti crisi di pianto,rabbia.. e mi placavano.
Passato quasto periodio adolescenziale, avevo smesso. Ma ho ripreso a farmi questi piccoli tagli, da qualche anno per stupidaggini ( diciamo che in amore mi va sempre tutto male, ho avuto tanti ragazzi, ma nessuno fidanazati; all'inizio tutti gentili e poi spariscono), forse perchè sono stufa, mi sento sbagliata. Ma facendomi questi graffi, taglietti mi sento meglio, anche se per poco. Ho avuto spesso brutti pensieri riguardo al suicidio. Mi sono resa conto che forse devo preoccuparmi, quando un'amica vendomi dei taglietti sul polso, ha iniziato a farmi delle domande e mi ha chiesto se me li fossi procurata da sola; ovviamente io ho negato, avevo una tremenda paura che scoprisse la verità. Mi avrebbe presa per matta. Secondo voi devo proccuparmi o è un periodo e passerà? Vi ringrazio!
Passato quasto periodio adolescenziale, avevo smesso. Ma ho ripreso a farmi questi piccoli tagli, da qualche anno per stupidaggini ( diciamo che in amore mi va sempre tutto male, ho avuto tanti ragazzi, ma nessuno fidanazati; all'inizio tutti gentili e poi spariscono), forse perchè sono stufa, mi sento sbagliata. Ma facendomi questi graffi, taglietti mi sento meglio, anche se per poco. Ho avuto spesso brutti pensieri riguardo al suicidio. Mi sono resa conto che forse devo preoccuparmi, quando un'amica vendomi dei taglietti sul polso, ha iniziato a farmi delle domande e mi ha chiesto se me li fossi procurata da sola; ovviamente io ho negato, avevo una tremenda paura che scoprisse la verità. Mi avrebbe presa per matta. Secondo voi devo proccuparmi o è un periodo e passerà? Vi ringrazio!
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Gentilissima,
i gesti autolesionistici come quelli che lei descrive sono tutt'altro che un "vizio", ma un comportamento degno della massima attenzione e solitamente spia di un disagio molto più profondo.
Placare le angosce tagliuzzandosi può significare molte cose, ma segnala sempre che la persona in quel momento non trova sollievo in altro modo che non sia lesionando sè stessa per punirsi o per "sentire" qualcosa.
Le consiglio vivamente di rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta per richiedere una valutazione approfondita del suo quadro clinico e un piano d'intervento che le consenta di affrontare la situazione lavorando su sè stessa per costruire un nuovo e migliore equilibrio.
i gesti autolesionistici come quelli che lei descrive sono tutt'altro che un "vizio", ma un comportamento degno della massima attenzione e solitamente spia di un disagio molto più profondo.
Placare le angosce tagliuzzandosi può significare molte cose, ma segnala sempre che la persona in quel momento non trova sollievo in altro modo che non sia lesionando sè stessa per punirsi o per "sentire" qualcosa.
Le consiglio vivamente di rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta per richiedere una valutazione approfondita del suo quadro clinico e un piano d'intervento che le consenta di affrontare la situazione lavorando su sè stessa per costruire un nuovo e migliore equilibrio.
[#3]
Gentile ragazza,
se desidera approfondire in merito all'autolesionismo può leggere al link
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/247-tagliarsi-e-cosi-bello-effetti-calmanti-dell-autolesionismo.html
Che timori ha nel rivolgersi a uno specialista?
se desidera approfondire in merito all'autolesionismo può leggere al link
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/247-tagliarsi-e-cosi-bello-effetti-calmanti-dell-autolesionismo.html
Che timori ha nel rivolgersi a uno specialista?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#12]
Cara Ragazza,
il dolore fisico, che lei si procura mediante i tagli, serve per non sentire quello psichico, che è sicuramente più atroce ed insopportabile.
Comprendere con l'aiuto di uno psicologo, cosa c'è dietro questo bisogno-impulso a ledersi, diventa di fondamentale importanza.
Dare ascolto, nome e volto, ai suoi fantasmi interiori, a quello che la fa smettere di sorridere, a ciò che l'incupisce, è il compito di chi avrà il piacere di occuparsi di lei.
Craggio!
il dolore fisico, che lei si procura mediante i tagli, serve per non sentire quello psichico, che è sicuramente più atroce ed insopportabile.
Comprendere con l'aiuto di uno psicologo, cosa c'è dietro questo bisogno-impulso a ledersi, diventa di fondamentale importanza.
Dare ascolto, nome e volto, ai suoi fantasmi interiori, a quello che la fa smettere di sorridere, a ciò che l'incupisce, è il compito di chi avrà il piacere di occuparsi di lei.
Craggio!
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.4k visite dal 26/07/2012.
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