Ansia post parto
Salve, sono una ragazza di 32 anni ed ho una splendida bambina di quattro mesi, dalla sua nascita non l'ho mai lasciata a nessuno neanche a mio marito ma non per mancanza di fiducia solo per mancanza di necessità, dovendo rientrare al lavoro a fine mese, (avendo usufruito della maternità obbligatorie e di tutti i giorni di ferie e permesso maturati), ed essendomi resa conto che più si avvicina la data del rientro e più soffro di alcuni distrurbi a me ignoti, ho provato a fare una prova: ho detto a mio marito di tenere la bimba perchè sarei uscita a fare la spesa, lui tutto soddisfatto ha annuito, come ho chiuso la porta di casa ed ho raggiunto l'ascensore mi sono sentita persa, ho cominciato ad avere il respiro affannato, come se avessi fatto 3 rampe di scale di corsa, ho cominciato a sentire uno strano tremore alle gambe ed ho avvertito una sensazione interna molto strana come se mi fossi resa conto di aver perso il portafogli..a quel punto sono rientrata a casa ed al solo suono della voce della mia bambina tutto è passato; ho pensato si trattasse di un caso ma dopo vari tentativi ho visto che nn è così!Non riesco ad allontanarmi da lei e questa cosa mi fa stare male, mi sono rivolta ad uno psicologo il quale, dopo avermi prescritto un antidepressivo mi ha consigliato di parlarne con un neurologo, ho incontrato un neurologo il quale mi ha consigliato uno psicologo, mi ha rilasciato un foglio dove dice che soffro di anzia d' allontanamento e mi ha detto di consegnarlo al mio medico di famiglia cosi lui mi dà qualche giorno di malattia ed io devo approfittarne per stare un po sola senza mia figlia.Io non so come comportarmi, voglio superare questo mio disagio ma sto male al solo pensiero di lasciarla e non so spiegare il perchè, non mi sento affatto depressa anzi sono molto contenta e solare come al solito ma non riesco a stare senza di lei.A chi posso rivolgermi? Come devo comportarmi nei confronti del lavoro? Grazie in anticipo per l'attenzione.
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gentile utente, lo psicologo psicoterapeuta è lo specialista di riferimento mentre per l'aspetto farmacologico è lo psichiatra.
non si comprende bene questo processo di rimandi
(..)mi sono rivolta ad uno psicologo il quale, dopo avermi prescritto un antidepressivo mi ha consigliato di parlarne con un neurologo, ho incontrato un neurologo il quale mi ha consigliato uno psicologo (..)
lo psicologo non può aver fatto nessuna prescrizione, forse parla di psichiatra? e se si che necessità di reinviarla da un neurologo?
saluti
non si comprende bene questo processo di rimandi
(..)mi sono rivolta ad uno psicologo il quale, dopo avermi prescritto un antidepressivo mi ha consigliato di parlarne con un neurologo, ho incontrato un neurologo il quale mi ha consigliato uno psicologo (..)
lo psicologo non può aver fatto nessuna prescrizione, forse parla di psichiatra? e se si che necessità di reinviarla da un neurologo?
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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Utente
Salve, lo psicologo che ho incontrato mi ha detto di rivolgermi ad un neurologo, oggi ho incontrato il neurologo il quale mi ha prescritto un antidepressivo e mi ha rilasciato una sua dichiarazione da dare al mio medico di famiglia, ma mi ha anche detto che più che parlare con lui mi sarei dovuta rivolgere ad uno psicologo. Scusi per la confusione e per la poca chiarezza del messaggio precedente!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 25/07/2012.
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