Pessimismo
Salve ,ho 29 anni,sono sposata da 2 e faccio la casalinga(odio questa parola),comunque abito in campagna in una casa bifamigliare (nell'altro appartamento c'è mia madre,e la casa vicino c'è mia nonna e mia zia ,sono accerchiata).Sono stata cresciuta con credenze popolari di superstizione e paura verso il mondo (mi dicevano cose del tipo :<< se non esci non ti capita niente,quindi stai a casa>>)Ho sviluppato una strana forma di bulimia verso i 18 anni a causa del fatto che mi era stato insegnato che le persone hanno successo e si stimano per la loro apparenza fisica.Ho provato anche un paio di università(poi abbandonate),ma non riuscivo ad fare gli esami orali perchè avevo paura di parlare a degli " estarnei" (ma riuscivo bene nei scritti) .Ora mi ritrovo sempre qui nella mia casa in campagna con mio marito e la mia famiglia a non fare niente con una forma costante di pessimismo verso il futuro.La cosa che non capisco è questa : <<perchè non riesco ha capire che c'è crisi nel mondo e quindi mi dovrei accontentare di ciò che ho e rassagnarmi ha fare dei figli,stare a casa ,e non pensare al mondo che si muove>>.Ma vedo le cose in modo pessimistico mi sembra di aver sprecato la mi vita ,ora è troppo tardi, perchè cio che non si fà dopo il liceo non si fà più,mi riferisco al fatto di scegliere una professione che ci acconpagna nella vita e che da un motivo per alzarsi la mattina .Ma oramai a 29 anni sono in ritardo per tutto!Vorrei solo abbandonare questa senzazione pessimistica,ma non so da dove iniziare.
[#1]
Gent. utente,
raccontandosi ha più volte fatto riferimento a una visione pessimistica verso il futuro e alla tendenza a vedere le cose in modo pessimistico. Parla di una "sensazione pessimistica" che vorrebbe abbandonare. Si è mai rivolta a uno psicologo per provare a comprendere meglio questa sensazione che sembra crearle disagio?
Cordiali saluti
raccontandosi ha più volte fatto riferimento a una visione pessimistica verso il futuro e alla tendenza a vedere le cose in modo pessimistico. Parla di una "sensazione pessimistica" che vorrebbe abbandonare. Si è mai rivolta a uno psicologo per provare a comprendere meglio questa sensazione che sembra crearle disagio?
Cordiali saluti
Dott. Chiara Lazzarini
Psicologa - Psicoterapeuta
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta,si mi sono rivolta a uno psicologo per problemi di bulimia e mi è stato detto che sono stata cresciuta in una gabbia dorata,la quale seppur d'oro è sempre una gabbia e questo mi ha portato alla bulimia,ma ora che sono uscita dal tunnel bulimico (da meno di un anno )non capisco perchè vedo le cose ancor di più in modo pessimistico ,forse ,mi sono detta la spiegazione sta nel fatto che ho rancore verso me stessa perchè imputo alla bulimia questo mio ritrovarmi a 29 anni senza uno scopo e senza una professione!Non so.
[#3]
La scelta di rivolgersi a uno psicologo in passato è stata certamente sana e le ha consentito, da quanto riferisce, di superare i problemi di bulimia.
La sensazione pessimistica cui fa riferimento era presente in passato e quindi è già stata oggetto di attenzione nei colloqui fatti con la psicologa che l'ha seguita, o si è presentata successivamente alla fine di quel percorso?
"non riesco a capire..."
"forse la spiegazione sta nel fatto che ho rancore verso me stessa... Non so".
Individuare la causa di questa "visione pessimistica" sembra essere per lei importante, quanto liberarsene.
Le suggerirei pertanto di rivolgersi a uno psicologo per trovare insieme una risposta a interrogativi ai quali da sola forse non riesce a rispondere e soprattutto per affrontare quel rancore che riferisce di provare verso se stessa.
La sensazione pessimistica cui fa riferimento era presente in passato e quindi è già stata oggetto di attenzione nei colloqui fatti con la psicologa che l'ha seguita, o si è presentata successivamente alla fine di quel percorso?
"non riesco a capire..."
"forse la spiegazione sta nel fatto che ho rancore verso me stessa... Non so".
Individuare la causa di questa "visione pessimistica" sembra essere per lei importante, quanto liberarsene.
Le suggerirei pertanto di rivolgersi a uno psicologo per trovare insieme una risposta a interrogativi ai quali da sola forse non riesce a rispondere e soprattutto per affrontare quel rancore che riferisce di provare verso se stessa.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 25/07/2012.
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