E dice di essere in depressione
Buonasera. Ho un caro amico che ha avuto una serie di problemi (l'evento principale è la morte del padre in età giovanile) e dice di essere in depressione.Mi ha raccontato di essere stato in passato da una psicologa che dopo poche sedute lo ha "liquidato" prescrivendogli degli psicofarmaci, e dicendogli che aveva un principio di schizofrenia e che era necessario l'intervento dello psichiatra: per questo motivo lui non andrà mai più da uno psicologo neanche sotto tortura,e secondo lui non vale la pena denunciare tutto questo,che non ce la fa a sostenere una causa legale e che ha problemi più seri a cui pensare.Immagino che questo mio amico possa anche aver mentito,può darsi anche che non si sia semplicemente trovato bene e che si sia inventato questa scusa per non sentirsi giudicato dagli altri, sentendosi dire magari un "ma sei matto, perchè non ci vuoi più andare?".Inoltre stando a quanto dice lui,ha un disturbo della serotonina e quindi prende comunque questi psicofarmaci che la psicologa gli prescrisse,e che il medico di famiglia gli prescrive:purtroppo ignoro il nome di queste medicine.A questo punto, come dovrei comportarmi?Io sono anni che tento di convincerlo a riacquistare fiducia negli psicologi,perchè ha davvero una serie di disturbi, tra cui momenti di rabbia, aggressività, stordimenti, deliri di onnipotenza, amnesie...ma non riesco a dargli una mano. Come fare?a chi rivolgermi?devo aspettare che caschi nel baratro visto che non vuole farsi curare, o renderlo consapevole della necessità di uno specialista?Come mi devo comportare quando ha i suoi disturbi?
[#1]
Gentile ragazza,
C'e' qualcosa che non va nel suo racconto o in quello che le ha detto il suo amico:
Gli psicologi non possono prescrivere farmaci, quindi quello da cui e' andatoo il suo amico non era uno psicologo.
A questo punto il discorso si complica: puo' darsi che il suo amico stia, giustamente, difendendo la sua privacy. E dovrebbe farlo anche Lei. Le malattie sono una cosa intima e nessuno dovrebbe intromettervisi!
Stia certa che se e quando il suo amico vorra' aiuto sapra' come cercarlo.
I mogliori saluti.
C'e' qualcosa che non va nel suo racconto o in quello che le ha detto il suo amico:
Gli psicologi non possono prescrivere farmaci, quindi quello da cui e' andatoo il suo amico non era uno psicologo.
A questo punto il discorso si complica: puo' darsi che il suo amico stia, giustamente, difendendo la sua privacy. E dovrebbe farlo anche Lei. Le malattie sono una cosa intima e nessuno dovrebbe intromettervisi!
Stia certa che se e quando il suo amico vorra' aiuto sapra' come cercarlo.
I mogliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Ragazza,
uno psicologo non essendo medico non può prescrivere medicinali.
Lo specialista di riferimento per una farmacoterapia per i disturbi del suo amico è lo psichiatra.
Non ha senso che lui continui a prendere quel farmaco senza una valutazione periodica dei suoi effetti da parte di uno specialista.
Il suo amico non ha dei famigliari accanto che possano dire la loro in proposito?
uno psicologo non essendo medico non può prescrivere medicinali.
Lo specialista di riferimento per una farmacoterapia per i disturbi del suo amico è lo psichiatra.
Non ha senso che lui continui a prendere quel farmaco senza una valutazione periodica dei suoi effetti da parte di uno specialista.
Il suo amico non ha dei famigliari accanto che possano dire la loro in proposito?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Gentile ragazza, con le colleghe anch'io le dico che psicofarmaci gli psicologi non li ordinano..ho difficoltà a credere che questa collega abbia liquidato così il suo amico..
Capisco il suo interesse per quest'uomo, ma forse dovrebbe tener conto della fascinazione che un comportamento allarmante, anche patologico ed interessante può avere su di lei..
Non si faccia prendere da ansie salvifiche,
Il suo amico ha bisogno d'aiuto e alla fine lo cercherà, il vissuto negativo, abbandonico che ha nei confronti della sua psicologa può far parte del quadro..
Stia serena, se può..
Cari saluti
Capisco il suo interesse per quest'uomo, ma forse dovrebbe tener conto della fascinazione che un comportamento allarmante, anche patologico ed interessante può avere su di lei..
Non si faccia prendere da ansie salvifiche,
Il suo amico ha bisogno d'aiuto e alla fine lo cercherà, il vissuto negativo, abbandonico che ha nei confronti della sua psicologa può far parte del quadro..
Stia serena, se può..
Cari saluti
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Utente
Gent. ma d.ssa Franca Esposito,
sono perfettamente consapevole del fatto che nessuno psicologo possa prescrivere psicofarmaci, e che se fosse vero ciò che mi ha raccontato il mio amico, sarebbe un caso da striscia la notizia, per cui su questo siamo d'accordo. Il punto che forse non è chiaro, è che il mio amico mi chiede continuamente aiuto, almeno due-tre volte la settimana, non sono io che mi intrometto, ma è lui che mi cerca al telefono o su facebook per manifestare il suo disagio! Non l'ho di certo costretto io a raccontarmi certi particolari cosi intimi della sua vita, incluso l'episodio della psicologa che prescrive farmaci. Lui è sicurissimo si tratti di una psicologa e non di una psichiatra.
Gent. ma d.ssa Scalco,
parlarne con quel che resta della sua famiglia potrebbe essere un'ottima idea, ma so che la mamma sta ancora molto male dopo la morte del marito, nonostante sia avvenuta anni fa, e non conoscendo le condizioni psicofisiche della madre sinceramente ho paura a "rivelarle" stati d'animo del figlio che magari ignora...
Gent.ma dottoressa Fregonese,
questo ragazzo lo conosco da 10 anni, fino a qualche anno fa la nostra era un'amicizia superficiale, poi ha iniziato sempre di più ad aprirsi con me. Quello che mi racconta è davvero allarmante, e anche se non ho una laurea in psicologia credo si possa definire patologico. Da 3 anni,quando gli accade qualcosa che lo fa arrabbiare, mi continua a raccontare che ucciderebbe la gente,che odia il mondo intero, che farebbe a pezzi e stuprerebbe chiunque fa del male alla gente,inclusa la psicologa da cui è stato. Io lo ascolto semplicemente, poi questi suoi "momenti di rabbia" passano e torna l'amico di sempre, una persona allegra,solare,divertente,altruista.Il problema è che ultimamente sta passando dal racconto all'azione, e vorrei cercare di aiutarlo ma non so come fare. Credo sia normale avere un pò d'ansia salvifica quando un tuo caro amico parla di fare a pezzi le persone, soprattutto dopo 3 anni che ne parla quasi continuamente e ultimamente ha anche avuto un peggioramento...
sono perfettamente consapevole del fatto che nessuno psicologo possa prescrivere psicofarmaci, e che se fosse vero ciò che mi ha raccontato il mio amico, sarebbe un caso da striscia la notizia, per cui su questo siamo d'accordo. Il punto che forse non è chiaro, è che il mio amico mi chiede continuamente aiuto, almeno due-tre volte la settimana, non sono io che mi intrometto, ma è lui che mi cerca al telefono o su facebook per manifestare il suo disagio! Non l'ho di certo costretto io a raccontarmi certi particolari cosi intimi della sua vita, incluso l'episodio della psicologa che prescrive farmaci. Lui è sicurissimo si tratti di una psicologa e non di una psichiatra.
Gent. ma d.ssa Scalco,
parlarne con quel che resta della sua famiglia potrebbe essere un'ottima idea, ma so che la mamma sta ancora molto male dopo la morte del marito, nonostante sia avvenuta anni fa, e non conoscendo le condizioni psicofisiche della madre sinceramente ho paura a "rivelarle" stati d'animo del figlio che magari ignora...
Gent.ma dottoressa Fregonese,
questo ragazzo lo conosco da 10 anni, fino a qualche anno fa la nostra era un'amicizia superficiale, poi ha iniziato sempre di più ad aprirsi con me. Quello che mi racconta è davvero allarmante, e anche se non ho una laurea in psicologia credo si possa definire patologico. Da 3 anni,quando gli accade qualcosa che lo fa arrabbiare, mi continua a raccontare che ucciderebbe la gente,che odia il mondo intero, che farebbe a pezzi e stuprerebbe chiunque fa del male alla gente,inclusa la psicologa da cui è stato. Io lo ascolto semplicemente, poi questi suoi "momenti di rabbia" passano e torna l'amico di sempre, una persona allegra,solare,divertente,altruista.Il problema è che ultimamente sta passando dal racconto all'azione, e vorrei cercare di aiutarlo ma non so come fare. Credo sia normale avere un pò d'ansia salvifica quando un tuo caro amico parla di fare a pezzi le persone, soprattutto dopo 3 anni che ne parla quasi continuamente e ultimamente ha anche avuto un peggioramento...
[#5]
Gentile signorina,
Mi rendo conto di quanto sia angosciante per lei questo sentirsi ripetere il malessere del suo amico. Forse pero' il ruolo che le e' stato assegnato e' quello di ricevere le lamentele. Ma lei preoccupandosene e mostrando allarme paradossalmente peggiora la situazione, fa da pubblico, rende "reali" le fantasie distruttive. In un linguaggio psicologico "collude col sintomo" ottenendo l'effetto di rinforzarlo.
Per essere d'aiuto non dovrebbe recepire le lamentele. Ma capisco che sia difficile.
Purtroppo a livello di cura lei, come tutti, ha le mani legate. Legalmente e' solo il paziente a decidere della sua salute, a meno che non venga dichiarato "incapace di intendere e di volere" o non venga ricoverato con un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) nel. Qual caso la responsabilita' non e' più' sua.
Come vede non ha grandi possibilita' operative, tranne seguirlo con il suo affetto.
I migliori saluti.
Mi rendo conto di quanto sia angosciante per lei questo sentirsi ripetere il malessere del suo amico. Forse pero' il ruolo che le e' stato assegnato e' quello di ricevere le lamentele. Ma lei preoccupandosene e mostrando allarme paradossalmente peggiora la situazione, fa da pubblico, rende "reali" le fantasie distruttive. In un linguaggio psicologico "collude col sintomo" ottenendo l'effetto di rinforzarlo.
Per essere d'aiuto non dovrebbe recepire le lamentele. Ma capisco che sia difficile.
Purtroppo a livello di cura lei, come tutti, ha le mani legate. Legalmente e' solo il paziente a decidere della sua salute, a meno che non venga dichiarato "incapace di intendere e di volere" o non venga ricoverato con un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) nel. Qual caso la responsabilita' non e' più' sua.
Come vede non ha grandi possibilita' operative, tranne seguirlo con il suo affetto.
I migliori saluti.
[#6]
Utente
Il mio amico dice che sono io la sua psicologa, è questo il ruolo che mi ha assegnato, ha un continuo bisogno di sfogarsi, e non so come fargli capire che sfogandosi con un occhio clinico più attento potrebbe risolvere tutti i suoi problemi. Con lui non mostro nè preoccupazione nè allarme, so benissimo che sarebbe deleterio e peggiorerebbe il tutto, ma spero che non arrivi al punto da essere ricoverato con un TSO.
Grazie per la disponibilità.
Grazie per la disponibilità.
[#7]
Gentile signorina,
Mi rendo conto del suo stato d'animo esasperato dall'impotenza.
Se mi permette un consiglio, vorrei suggerirle di chiedere la collaborazione del medico di famiglia del ragazzo e passare a lui la palla di vedere cosa si puo' fare per aiutarlo nel concreto.
Lei approfitti del periodo estivo e si prenda una vacanza: cambi ambiente, si rilassi, si diverta un po' e possibilmente metta una distanza mentale fra lei e questo ragazzo.
Secondo me questo sarebbe davvero un aiuto per questo ragazzo che la sta fagocitando facendo leva sulla sua sensibilita'.
Ci pensi su!
Ci faccia sapere gentile signorina!
Cordialmente
Mi rendo conto del suo stato d'animo esasperato dall'impotenza.
Se mi permette un consiglio, vorrei suggerirle di chiedere la collaborazione del medico di famiglia del ragazzo e passare a lui la palla di vedere cosa si puo' fare per aiutarlo nel concreto.
Lei approfitti del periodo estivo e si prenda una vacanza: cambi ambiente, si rilassi, si diverta un po' e possibilmente metta una distanza mentale fra lei e questo ragazzo.
Secondo me questo sarebbe davvero un aiuto per questo ragazzo che la sta fagocitando facendo leva sulla sua sensibilita'.
Ci pensi su!
Ci faccia sapere gentile signorina!
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.4k visite dal 18/07/2012.
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