Una erezione decente
come ha sperimentato, l'ansia rispetto ad una nuova "cilecca" non può far altro che contribuire a far sì che questa si verifichi davvero, in un crudele circolo vizioso. Così come l'eccessiva autoosservazione e il considerare il fare l'amore una prestazione. Ci sono tanti falsi miti legati alla sessualità che (non so se sia il suo caso) andrebbero messi in discussione e "smontati". Uno di questi è, ad esempio, che per giungere alla penetrazione sia indispensabile una erezione ferrea, mentre ne è sufficiente una al 70%.
Dal momento che non è trascorso troppo tempo, le consiglio di effettuare alcuni colloqui di persona con uno psicoterapeuta (preferibilmente formato in modo specifico in sessuologia clinica), che potrebbero in breve aiutarla a risolvere il problema.
Se non lo ha ancora letto, le consiglio il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
il Suo racconto rimanda ad un disagio rispetto alla sessualità di coppia.
Credo di capire che, durante la penetrazione, Il Suo pene perde l'erezione, ciò lo interpreta come indice negativo della Sua prestazione sessuale.... Riferisce anche di avvertire un ansia anticipatoria che è comparsa successivamente al primo episodio di quello che Lei chiama "il fare un'autentica cilecca".
Ora, non mi sento di avanzare alcuna ipotesi in merito ad eventuali problematiche relative alla fase dell' eccitamento (disturbi dell'erezione) E' anche vero che il suo "non riuscirci" le provoca dei disordini sui sentimenti verso la sua partner, che andrebbero riconosciuti e compresi. Va detto, tuttavia, che Le non è lei l'unico protagonista del rapporto, ci sono due persone che hanno deciso di stare insieme e si sono coinvolti in una relazione d'amore....Sarebbe opportuno darsi un timing di attesa in questo senso...un tempo dove possa maturare il Vs desiderio di coppia, da viversi anche con l'attesa.....in fondo sono solo due mesi che avete deciso di formarvi come coppia...
Molti sessuologi ci insegnano che la gratificazione non è solo a livello sessuale ma coinvolge anche altre dimensioni più psicologiche del rapporto. Forse sarebbe il caso di chiedersi cosa fare per migliorare la qualità del vostro rapporto, come crescere nella vs intesa e fiducia reciproca... Forse, la gratificazione sessuale potrebbe avere beneficio da ciò.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Alessandra VAROTTO
psicologa clinico dinamica indirizzo comunità
Iscritta all'albo Regione Veneto n.7550
www.studiovarotto.com
Alle indicazioni delle colleghe, le allego qualche articolo per approfondimenti.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
purtroppo ha vissuto un qualsiasi evento negativo che le fa fatto "ancorare" la rappresentazione mentale del fare l'amore, cosi' come descrive. La tranquilizzo sul fatto che è possibile "fare cilecca" come dice lei...e' un essere umano...L'importante è evitare di costruirsi, come è accaduto, ma anche questo è normale, profezie autoavveranti di come andrà in futuro. In poche parole: lei ha bisogno di costruirsi una nuova ancora in cui si ricorda e si immagina, mentre fa sesso, come nel passato, in cui lei stesso dice "è stato lineare" e vedrà che l'immagine di sè ricambierà e in positivo. Può rivolgersi ad uno psicoterapeuta che lavora in questo modo o ad un coaching e vedrà che in pochissimo tempo starà meglio.
Dott.ssa Roberta De Bellis
come vede nel rapporto di coppia c'è una circolarità di reazioni che si influenzano a vicenda a ciò va ad aggiungersi l'inesperienza legata alla giovane età e il coinvolgimento emozionale che a volte rischia di tradurre il tutto in una sorta di "corto circuito".
Sarebbe utile ad entrambi rivolgervi al Consultorio Familiare della vostra ASL per un colloquio con uno Psicologo nel quale approfondire sia gli aspetti relazionali sia gli aspetti connessi alla fisiologia del rapporto sessuale.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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