Periodo di crisi
Gentili Dottori,
sono una ragazza di 25 anni, prossima alla laurea. Sono fidanzata da 7 anni con un bravo ragazzo, molto intelligente e gran lavoratore, che però purtroppo soffre di una leggera forma di balbuzia. Nei primi anni della storia non lo vedevo neanche il suo difetto, ero molto innamorata e pensavo di averlo accettato, anche perché questo non gli ha impedito di farsi molti amici e di essere apprezzato da tutti. Adesso però che le cose si stanno facendo serie (parliamo di convivenza, lui ha preso casa nel mio comune), sono molto spaventata dal futuro. Mi sono resa conto che ci sono anche problemi legati al fatto che lui non ha studiato e io si, quindi anche culturalmente siamo distanti. In più nell'ultimo anno mi sono resa conto di sentirmi molto attratta da un mio compagno di università, con cui ho condiviso molti momenti a causa dello studio (ci laureiamo addirittura insieme). Non so proprio più cosa devo fare, non capisco più se amo ancora il mio ragazzo, se amo l'altro o se sarebbe proprio meglio restare sola e cominciare a farmi una mia vita. Ho veramente bisogno di un consiglio, non vorrei fare una scelta sbagliata.
Grazie per l'aiuto
sono una ragazza di 25 anni, prossima alla laurea. Sono fidanzata da 7 anni con un bravo ragazzo, molto intelligente e gran lavoratore, che però purtroppo soffre di una leggera forma di balbuzia. Nei primi anni della storia non lo vedevo neanche il suo difetto, ero molto innamorata e pensavo di averlo accettato, anche perché questo non gli ha impedito di farsi molti amici e di essere apprezzato da tutti. Adesso però che le cose si stanno facendo serie (parliamo di convivenza, lui ha preso casa nel mio comune), sono molto spaventata dal futuro. Mi sono resa conto che ci sono anche problemi legati al fatto che lui non ha studiato e io si, quindi anche culturalmente siamo distanti. In più nell'ultimo anno mi sono resa conto di sentirmi molto attratta da un mio compagno di università, con cui ho condiviso molti momenti a causa dello studio (ci laureiamo addirittura insieme). Non so proprio più cosa devo fare, non capisco più se amo ancora il mio ragazzo, se amo l'altro o se sarebbe proprio meglio restare sola e cominciare a farmi una mia vita. Ho veramente bisogno di un consiglio, non vorrei fare una scelta sbagliata.
Grazie per l'aiuto
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"Non so proprio più cosa devo fare, non capisco più se amo ancora il mio ragazzo, se amo l'altro o se sarebbe proprio meglio restare sola e cominciare a farmi una mia vita. Ho veramente bisogno di un consiglio, non vorrei fare una scelta sbagliata."
Gentile ragazza,
tu e il tuo ragazzo avete anche programmato una data approssimativa dalla quale andrete a vivere insieme?
E' probabile che la crisi si sia aperta per diverse ragioni: stai per chiudere un periodo importante e significativo della tua vita (lo studio) e stai per metter piede nel mondo del lavoro, a te sconosciuto suppongo. Questo, come ogni cambiamento significativo della vita, è uno stress.
Inoltre è possibile che tu non sia più innamorata del tuo ragazzo, ma non significa che tu non possa amarlo. Quindi, se le cose stanno davvero così, è probabile che ciò che all'inizio ti faceva sorvolare su alcuni difetti, oggi non ci sia più. Questo è fisiologico nelle coppie.
In che senso senti la distanza col tuo ragazzo che non ha studiato? Non riuscite a parlare di tutto? Prima, durante gli studi, non la sentivi? Era diverso?
Oppure potrebbe darsi che l'essere spaventata per il futuro sia normale: in fondo si stanno verificando importanti cambiamenti e un po' di paura può essere la guida proprio per evitare ciò che tanto temi: errori seri.
Saluti,
Gentile ragazza,
tu e il tuo ragazzo avete anche programmato una data approssimativa dalla quale andrete a vivere insieme?
E' probabile che la crisi si sia aperta per diverse ragioni: stai per chiudere un periodo importante e significativo della tua vita (lo studio) e stai per metter piede nel mondo del lavoro, a te sconosciuto suppongo. Questo, come ogni cambiamento significativo della vita, è uno stress.
Inoltre è possibile che tu non sia più innamorata del tuo ragazzo, ma non significa che tu non possa amarlo. Quindi, se le cose stanno davvero così, è probabile che ciò che all'inizio ti faceva sorvolare su alcuni difetti, oggi non ci sia più. Questo è fisiologico nelle coppie.
In che senso senti la distanza col tuo ragazzo che non ha studiato? Non riuscite a parlare di tutto? Prima, durante gli studi, non la sentivi? Era diverso?
Oppure potrebbe darsi che l'essere spaventata per il futuro sia normale: in fondo si stanno verificando importanti cambiamenti e un po' di paura può essere la guida proprio per evitare ciò che tanto temi: errori seri.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa,
inanzitutto la ringrazio per avermi risposto. Non ho precisato che lui è stato il mio primo e unico uomo; mi sembrava di vivere un sogno, era proprio quello che desideravo, anche se lui all'inizio non mi voleva. Poi alla fine sono riuscita a conquistarlo! Adesso sembra che la situzione si sia invertita..Tutti ormai ci vedono destinati a stare insieme, comprese le nostre famiglie.
Non abbiamo ancora stabilito la data ipotetica di convivenza, abbiamo sempre rimandato tutto dopo la laurea, e adesso ci siamo quasi. Ovviamente vorrei trovare un lavoro prima, fino ad ora ho sempre fatto lavoretti. Lui a volte mi fa dei discorsi strani a questo proposito, mi dice che tanto non è periodo per trovare qualcosa di serio e che gli basterebbe intanto che andassi ad abitare con lui. Addirittura mi dice che gli piacerebbe avere un bambino...ma questo significherebbe troncare sul nacere ogni ipotetica carriera! Secono me poi è molto influenzato dal fatto che altre coppie nella nostra compagnia si sono sistemate, ma hanno sempre lavorato tutti e due però. Mi sembra come se sottovalutasse le mie possibilità di trovare un buon lavoro, dopo tutte le fatiche che ho fatto! E' per questo che sento di più la distanza culturale in questo momento che all'inizio, anche se comunque ho subito battutine di tutti i tipi sia da lui che da amici sul fatto che tanto sudiare serve a poco, ma non ci davo peso perchè pensavo solo a fare quello che mi piaceva; lui per carità ha capito quanto io ci tenessi, ma comunque pare non capire che mi serve tempo per sistemarmi! E' proprio per questo che mi sono così avvicinata al mio compagno di università, con lui posso parlare di tutto e mi capisce...siamo diventati veramente buoni amici! E sicuramente solo amici, dato che anche lui ha la ragazza.
Una volta finita l'università so già che non lo vedrò quasi più e già mi manca...di tutto ciò non mi sono praticamente quasi mai confidata con nessuno, a parte una mia amica a cui non ho detto nanche tutta la verità! Non mi fido più di tanto di nessuno...
inanzitutto la ringrazio per avermi risposto. Non ho precisato che lui è stato il mio primo e unico uomo; mi sembrava di vivere un sogno, era proprio quello che desideravo, anche se lui all'inizio non mi voleva. Poi alla fine sono riuscita a conquistarlo! Adesso sembra che la situzione si sia invertita..Tutti ormai ci vedono destinati a stare insieme, comprese le nostre famiglie.
Non abbiamo ancora stabilito la data ipotetica di convivenza, abbiamo sempre rimandato tutto dopo la laurea, e adesso ci siamo quasi. Ovviamente vorrei trovare un lavoro prima, fino ad ora ho sempre fatto lavoretti. Lui a volte mi fa dei discorsi strani a questo proposito, mi dice che tanto non è periodo per trovare qualcosa di serio e che gli basterebbe intanto che andassi ad abitare con lui. Addirittura mi dice che gli piacerebbe avere un bambino...ma questo significherebbe troncare sul nacere ogni ipotetica carriera! Secono me poi è molto influenzato dal fatto che altre coppie nella nostra compagnia si sono sistemate, ma hanno sempre lavorato tutti e due però. Mi sembra come se sottovalutasse le mie possibilità di trovare un buon lavoro, dopo tutte le fatiche che ho fatto! E' per questo che sento di più la distanza culturale in questo momento che all'inizio, anche se comunque ho subito battutine di tutti i tipi sia da lui che da amici sul fatto che tanto sudiare serve a poco, ma non ci davo peso perchè pensavo solo a fare quello che mi piaceva; lui per carità ha capito quanto io ci tenessi, ma comunque pare non capire che mi serve tempo per sistemarmi! E' proprio per questo che mi sono così avvicinata al mio compagno di università, con lui posso parlare di tutto e mi capisce...siamo diventati veramente buoni amici! E sicuramente solo amici, dato che anche lui ha la ragazza.
Una volta finita l'università so già che non lo vedrò quasi più e già mi manca...di tutto ciò non mi sono praticamente quasi mai confidata con nessuno, a parte una mia amica a cui non ho detto nanche tutta la verità! Non mi fido più di tanto di nessuno...
[#3]
Gentile ragazza,
on line ci sono molti limiti per poterti aiutare...
Però sembrerebbe che più che unìinfatuazione per il collega di università, ci sia proprio un fraintendimento nella coppia. Ne avete parlato serenamente? Hai provato a spiegare i tuoi progetti per il futuro?
Lui come ha reagito?
Il fatto di studiare in un certo senso "tutela" dal prendere altre responsabilità e si procrastina fino alla fine degli studi... ora che sei arrivata al termine del percorso è probabile che i progetti del tuo ragazzo e tuoi non siano così gli stessi. Forse bisognerà incontrarsi a metà strada... Oppure credi che davvero i sentimenti per questo ragazzo siano cambiati?
on line ci sono molti limiti per poterti aiutare...
Però sembrerebbe che più che unìinfatuazione per il collega di università, ci sia proprio un fraintendimento nella coppia. Ne avete parlato serenamente? Hai provato a spiegare i tuoi progetti per il futuro?
Lui come ha reagito?
Il fatto di studiare in un certo senso "tutela" dal prendere altre responsabilità e si procrastina fino alla fine degli studi... ora che sei arrivata al termine del percorso è probabile che i progetti del tuo ragazzo e tuoi non siano così gli stessi. Forse bisognerà incontrarsi a metà strada... Oppure credi che davvero i sentimenti per questo ragazzo siano cambiati?
[#4]
Utente
Certo ha ragione, comunque riflettendoci è proprio un problema di fondo tra me e lui. Gli ho sempre detto quali erano le mie intenzioni, ma fino ad ora erano solo discorsi ipotetici. Forse è arrivato il momento che ci parli seriamente e a mente lucida, una volta finito tutto...solo non vorrei ferirlo! Qual'è il modo migliore per affrontare una discussione del genere, che secondo me lui non si aspetta?
[#5]
Senti che cosa pensa lui adesso, dal momento che se non ho capito male è da un po' che non ne parlate e forse ci sono pezzi di comunicazione tacita tra voi su questo argomento.
Prova ad ascoltare prima il suo punto di vista senza giudizio ("Mi sembra come se sottovalutasse le mie possibilità di trovare un buon lavoro, dopo tutte le fatiche che ho fatto!").
Considerata la fatica che hai fatto e i progetti che hai, cerca di capire e fargli capire che non stai dicendo di no a lui, ma al progetto ADESSO.
Saluti,
Prova ad ascoltare prima il suo punto di vista senza giudizio ("Mi sembra come se sottovalutasse le mie possibilità di trovare un buon lavoro, dopo tutte le fatiche che ho fatto!").
Considerata la fatica che hai fatto e i progetti che hai, cerca di capire e fargli capire che non stai dicendo di no a lui, ma al progetto ADESSO.
Saluti,
[#7]
Gentile ragazza,
la ringrazio per essersi rivolta al servizio di Medicitalia.
Dal Suo racconto emerge un disagio che ruota attorno alla dimensione di coppia. Va detto, tuttavia, che sono tanti gli argomenti che ci porta in consultazione, non per niente ci parla di "periodo di crisi".
Credo di capire che Lei e il suo parner siate su un piano diverso rispetto la progettualità di coppia. Da una parte c'e' una ragazza in procinto di laurearsi, che ha tanti sogni nel cassetto, primo fra tutti quello di trovarsi un "buon lavoro" per poter cominciare a farsi un pò d'esperienza sugli studi compiti. Dall'altro, c'e' un compagno che l'aspetta, che Le sta dicendo che ha preso casa, che è pronto ad accoglierla...
Ora, non vedo niente di strano in ciò... Da parte di lui, e' evidente il bisogno di "concretizzare" gli anni di sacrificio speso a lavorare e metter da parte i soldi in funzione di un vostro domani. Lei, invece, mi par un pò "sulle nuvole" mi passi il termine. E' come se ora volesse guadagnar tempo sulla strada che la porta alla vostra convivenza. Mi viene da pensare se lei effettivamente voglia il Suo ragazzo come compagno di vita.
Un altra cosa che non risulta chiara dalla Sua storia riguarda il problema "culturale". Un pò, sono anche le perplessità a cui rimanda la dott.ssa Pileci nella sua risposta. Un ragazzo molto intelligente , come Lei ci descrive, che cosa ha che non Le va più? E' la frequentazione di questo compagno di studi che le sta creando delle perplessità? Eppure ci sono alle spalle sette anni di condivisione... di idee e proiezioni sul Vs. futuro insieme. Viene da chiedersi su cosa si è retto allora il rapporto fino a questo momento...
Credo che il suo ragazzo, quando si riferisce al problema del lavoro, non ha tutti i torti. La situazione attuale non è certamente delle più fertili per il neolaureato alle prese con la ricerca di una prima occupazione. Lui le sta semplicemente dicendo di provare a pensare in termini "concreti" alla vostra storia. E ciò rimanda ad un idea ben chiara sulla progettualità di coppia. Le sta dicendo di portare avanti il Vs "disegno di coppia" così come avete sempre fatto, perchè lui lo coltiva da sempre ed è coerente in questo.
Si chieda se è veramente pronta a fare questo passo con lui..in fondo il suo parner le sta solo profilando le difficoltà che andrà incontro dopo la laurea. Lui che già lavora da tempo e perciò può vedere questa cosa diversamente da Lei....Non vorrei toglierLe l'entusiasmo dei suoi 25 anni, quanto riportarla su un senso di realtà. In fondo, il suo ragazzo le sta manifestando chiaramente la sua volontà di formarsi realmente un nido d'amore, staccato dalla vostra famiglia d'origine. Le sta dicendo che è pronto per la "separatezza" che è una dimensione concreta dell'autonomia e dovrebbe andar di pari passo con la "separazione" dalla vostra famiglia d'origine.
Ovviamente quanto detto ha il limite di una consultuazione a distanza.
con ciò mi rimetto alla sua disponibilità per un eventuale nuovo contatto,
con i migliori saluti
la ringrazio per essersi rivolta al servizio di Medicitalia.
Dal Suo racconto emerge un disagio che ruota attorno alla dimensione di coppia. Va detto, tuttavia, che sono tanti gli argomenti che ci porta in consultazione, non per niente ci parla di "periodo di crisi".
Credo di capire che Lei e il suo parner siate su un piano diverso rispetto la progettualità di coppia. Da una parte c'e' una ragazza in procinto di laurearsi, che ha tanti sogni nel cassetto, primo fra tutti quello di trovarsi un "buon lavoro" per poter cominciare a farsi un pò d'esperienza sugli studi compiti. Dall'altro, c'e' un compagno che l'aspetta, che Le sta dicendo che ha preso casa, che è pronto ad accoglierla...
Ora, non vedo niente di strano in ciò... Da parte di lui, e' evidente il bisogno di "concretizzare" gli anni di sacrificio speso a lavorare e metter da parte i soldi in funzione di un vostro domani. Lei, invece, mi par un pò "sulle nuvole" mi passi il termine. E' come se ora volesse guadagnar tempo sulla strada che la porta alla vostra convivenza. Mi viene da pensare se lei effettivamente voglia il Suo ragazzo come compagno di vita.
Un altra cosa che non risulta chiara dalla Sua storia riguarda il problema "culturale". Un pò, sono anche le perplessità a cui rimanda la dott.ssa Pileci nella sua risposta. Un ragazzo molto intelligente , come Lei ci descrive, che cosa ha che non Le va più? E' la frequentazione di questo compagno di studi che le sta creando delle perplessità? Eppure ci sono alle spalle sette anni di condivisione... di idee e proiezioni sul Vs. futuro insieme. Viene da chiedersi su cosa si è retto allora il rapporto fino a questo momento...
Credo che il suo ragazzo, quando si riferisce al problema del lavoro, non ha tutti i torti. La situazione attuale non è certamente delle più fertili per il neolaureato alle prese con la ricerca di una prima occupazione. Lui le sta semplicemente dicendo di provare a pensare in termini "concreti" alla vostra storia. E ciò rimanda ad un idea ben chiara sulla progettualità di coppia. Le sta dicendo di portare avanti il Vs "disegno di coppia" così come avete sempre fatto, perchè lui lo coltiva da sempre ed è coerente in questo.
Si chieda se è veramente pronta a fare questo passo con lui..in fondo il suo parner le sta solo profilando le difficoltà che andrà incontro dopo la laurea. Lui che già lavora da tempo e perciò può vedere questa cosa diversamente da Lei....Non vorrei toglierLe l'entusiasmo dei suoi 25 anni, quanto riportarla su un senso di realtà. In fondo, il suo ragazzo le sta manifestando chiaramente la sua volontà di formarsi realmente un nido d'amore, staccato dalla vostra famiglia d'origine. Le sta dicendo che è pronto per la "separatezza" che è una dimensione concreta dell'autonomia e dovrebbe andar di pari passo con la "separazione" dalla vostra famiglia d'origine.
Ovviamente quanto detto ha il limite di una consultuazione a distanza.
con ciò mi rimetto alla sua disponibilità per un eventuale nuovo contatto,
con i migliori saluti
Dr.ssa Alessandra VAROTTO
psicologa clinico dinamica indirizzo comunità
Iscritta all'albo Regione Veneto n.7550
www.studiovarotto.com
[#8]
Utente
Tutti questi dubbi mi sono venuti nel corso dell'ultimo anno! Forse c'entra il fatto che ho trovato una persona più simile a me che mi ha fatto rendere conto che in fondo io e il mio ragazzo siamo un bel po' diversi...fatto sta che io prima non avevo nessun dubbio su di lui! Riuscivamo a trovarci a metà strada, non so se rendo l'idea. Credo di aver riposto troppe speranze nel mio percorso di studi e adesso mi fa un po' di rabbia che lui mi spenga anche quella minima speranza di sentirmi realizzata. Quello che cerco è un po' di tempo per capire cosa voglio e vedere come va la situazione, ma ho paura di questi dubbi!
La ringrazio per la disponibilità
La ringrazio per la disponibilità
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 15/07/2012.
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